Braccio di Ferro tra amici

Era passato molto tempo dall'ultima volta in cui aveva dovuto combattere ed era un po' che non vedeva i suoi amici shinobi per potersi sgranchire gli arti con una bella scazzottata. Da quando era diventato genin sentiva uno stimolo che lo spingeva a combattere per tenersi in allenamento e migliorarsi, non bastandogli più le solite e rare sessioni di allenamento con le 2 nonne e preferendo un buon combattimento con un ninja del suo livello, invece di ritrovarsi succube della potenza spropositata delle 2 vecchiette. Per fortuna c'era l'accademia che pensava ad organizzare di tanto intanto qualche bello scontro amichevole con altri shinobi e proprio in quella occasione, Ryuu, si stava dirigendo verso il campo di battaglia assegnatogli, guidato dal suo saggio nonno, che era stato convinto (costretto) da sua moglie ad accompagnare il suo caro nipote.
Lungo la strada si dispiacque un po' per le nonne rimaste a casa da sole, pensando a quanto potessero sentirsi malinconiche al pensiero che gli unici 2 uomini della famiglia erano lontani da casa.

[Kirigakure no Sato, stesso momento]


...

Bé, magari la realtà non era proprio come se l'immagginava, ma almeno poteva contare sul fatto che essendo state entrambe kunoichi, sapevano badare a loro stesse. Ormai stavano vagando per la foresta al di fuori del villaggio accademico da un pezzo, ma ancora non si vedeva l'ombra della cascata che avrebbero dovuto raggiungere e la passeggiata si stava rivelando alquanto eccessiva, anche perchè il tempo non prometteva per niente una tranquilla serata, in quanto i grigi nuvoloni che oscuravano il cielo di quel mesto pomeriggio potevano solo essere segno che si sarebbe scatenata un tremendo temporale di lì a poco.
Ojiisan, quanto ci vuole ancora? Mi sa che fra poco viene a piovere.
In quel preciso istante, il nonno fermò di colpo il suo lento cammino, voltandosi vero suo nipote con una faccia sconvolta.
E che ne so, io sto seguendo te.
Scusa, ojiisan, come fai a seguire me, se sono io che sto seguendo te?

...

A quel punto cominciò una accesa discussione, ma senza arrivare ad una sensata conclusione del perchè nessuno dei 2 sapesse dove stavano andando.
Come faccio a sapere dove stiamo andando? Quando ti ho detto che dovevamo andare ad una cascata, tu hai detto "va bene, andiamo" e io ti ho seguito.
Perchè pensavo che mi stessi indicando la strada. Sei tu il ninja, lo dovresti sapere dov'è.
Ma io non ci sono mai stato!
E allora figurati io!
E quindi adesso dove dobbiamo andare?
NON LO SO!!
Dopo essersi messi d'accordo che non era il caso di perdere altro tempo in chiacchiere per non rischiare di arrivare in ritardo (più di quanto non fossero già) all'incontro, si misero di nuovo in cammino in cerca della loro meta, vagando per la foresta almeno per un'altra mezz'ora. Finalmente Ryuu ebbe la buona idea di salire su un albero per poter avere un'idea della zona in cui si trovavano, solo per scoprire che erano praticamente arrivati sul pendio della montagna dove a pochi metri di distanza l'imponente fiume si gettava nel vuoto.
Oh, merda.Almeno avevano trovato il problema, cercandovi di rimediare raggiungendo il prima possibile il "piano inferiore", ovviamente facendo il giro. Per fortuna, quando giunsero sul posto erano ancora tutti lì ad aspettarlo, risollevandogli completamente il morale:non si sarebbe mai perdonato di essersi perso un combattimento organizzato dall'accademia. Davanti a lui c'era il suo avversario ed avvicinandosi sempre di più riuscì a distinguere chiaramente il volto del suo amico Ryuuto, rimanendo più che felice nel capire che avrebbe dovuto combattere proprio con lui e salutandolo con un largo sorriso.
Yo, Ryuuto! Il tempo non prometteva bene ed il vento stava cominciando ad aumentare, ma Ryuu era più pronto che mai a confrontarsi una volta per tutte con il suo amico per vedere chi dei 2 fosse il più forte, facendo un paio di saltelli, schioccandosi le dita e prepararsi allo scontro mettendosi in posizione difensiva, spostando il piede destro indietro ed alzando i pugni all'altezza del volto col mancino leggermente più distante. Avanti, finalmente ci possiamo scatenare, vediamo che sai fare. Gli disse con con un tono di sfida ma con il solito sorriso stampato in volto, attendendo che il giudice desse ad entrambi il permesso di cominciare.