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Narrazione
«Dialoghi»Da qualche parte al confine tra il paese della Pioggia e quello dell'Erba, in un punto non meglio precisato delle immense aree forestali che vi si trovavano, si ergeva un edificio che per niente si inquadrava nell'ambiente. A prima vista molti turisti, o semplici mercanti che viaggiavano da un paese all'altro, potevano vedere nell'edificio i lineamenti simili a quelli che portava un'immensa sala giochi: ergendosi su tutti gli alberi circostanti, essa infatti dominava sul paesaggio circostante in un modo superbo e presentuoso; d'altro canto, nessuno poteva dire che quell'edificio simile a una sala giochi mai vista prima fosse altro, dimenticata dal mondo li, sul delimitare di due paesi tanto affascinanti, quanto splendidi. Situata non troppo lontana dalle principali vie commerciali che collegavano il Paese della Pioggia e quello dell'Erba, la sala giochi-laboratorio del Dottor Keiji Takurama dunque serviva non tanto per permettere ai viaggiatori di trovare ristoro al primo piano della piccola torre, quanto per nascondere un segreto, e se qualcuno avesse esaminato la sala con una vista precisa e pignola, avrebbe potuto scorgerci molti elementi interessanti.
Tralasciando molti bannerini splendenti e luccicanti e le migliaia di luci nelle quali la sala veniva avvolta, il primo piano della sala era riempito di persone, alcuni tra i quali erano vestite da guardie: giacche e cravatte completamente rosse di quel che dovevano essere i supervisori del casinò del primo piano [PNG Genin e Chunnin Energie Verdi e Rosse]. Costoro camminavano in avanti e indietro per il grandissimo primo piano, ove, oltre al casinò erano anche situate le stanze da biliardo, piscina, discoteca, strip-bar, un locale chiamato "Limone d'oro" pieno di ragazze dai facili costumi, e un piccolo ostello, con dentro situati diversi letti. Al centro del piano vi era un'enorme colonna in marmo. In mezzo a tutto quel ambaradan di cose e di persone, vi era anche un'immensa scalinata che portava ai piani di sopra, ma se qualcuno avesse provato ad avvicinarcisi, avrebbe avuto molti problemi: un vero e proprio colosso alto due metri e riempito di muscoli, avrebbe chiesto cortesemente di tornare indietro al casinò, e qualora qualche ubriaco non avrebbe sentito le direttive del colosso, questi lo avrebbe facilmente mandato all'ospedale.[PNG Chunnin, Energia Blu] Il primo piano, dunque, era un piano larghissimo e quasi interminabile, pieno di giochi e di divertimento. Ovviamente, prima di entrare al piano, bisognava passare diversi check-in di sicurezza: il primo sarebbe stato un omino con gli occhiali neri e un cappello strano, subito nella zona di accesso alla sala. Esso avrebbe fatto delle domande ai viaggiatori per capire chi erano, e se rappresentavano un pericolo. Il secondo, direttamente all'ingresso: questi avrebbe controllato i viaggiatori in cerca di eventuali armi, che i vari viaggiatori potevano lasciare in un stanzino apposito prima dell'ingresso.
[...Pochi giorni prima dell'infiltrazione...]
-«Lei sa giocare a poker, signor Akuma?» - Sorrisi a tale domanda del vecchio scienziato, e i aggiustai la cravatta. Chi poteva saper giocare meglio a poker di noi, Akuma? Nessuno.
«Ero il campione di Ame, signor Takurama,» - sospirai, - «e non credo di aver mai perso una partita a poker.»
«Interessante, signor Akuma, » - disse quello buttandosi sul sushi che gli avevo preparato ad Ame, - «nemmeno io, eppure... Mi dica, signor Akuma, ci sono delle voci che dicono che lei è un ninja. Lo sa tenere un segreto?»
Sorrisi anche a questa domanda, osservando come il dottor Takurama si gustava il sushi.
«Certo... mi dica pure.»
Questa volta fu il dottore a sorridere.
«Mi sono informato su di lei, signor Akuma... Nukenin di Kiri, con una vista... particolare. Che ne dice di tenersi il mio segreto? Ho tanti ryo da offrire.» - Al sentire quella parola rizzai le orecchie. Ryo? Aveva detto Ryo?
«Me lo dica.»
«Se lo tenga.»
«...»
«Sono venuto fino ad Ame per reclutarla.»
Sorrisi.
«Credo che sia la persona buona per custodire i miei segreti, signor Akuma,» - il dottore fece l'occhiolino. - «E guadagnare qualche milione giocando a poker.»
[...Il giorno dell'infiltrazione...]
«Vince il signor Seinji!» - mi aggiustai la cravatta, buttando sul tavolo da poker un asso e un re dello stesso colore.
«Full House!» - dissi a bassa voce, prendendomi tutto ciò che era sul tavolo. Qualcuno si alzò per protestare, ma serviva a poco. Certo, avevo barato, ma chi di loro poteva sapere della possibilità dei ninja di Kiri di creare illusioni dal nulla, anche che fossero carte da gioco? Sorridendo, guardai all'ingiù: sotto alle mie scarpe vi erano ancora le due carte che mi erano state date dal mazzo: un 7 di cuori e un 4 di picche. Che carte di merda!
Poi mi girai, e nel mentre veniva iniziato un altro giro e divenivo milionario alle spese di quei deficienti della sala, parlai nel microfono collegato verso la mia bocca.
«Rama?» - sussurrai nel microfono.
«Sì, ancora un po'» - disse quello e attivo.
«Non ti ho reclutato per sentirmi dire "ancora un po'" stronzo.»
«Ci sono!»
Sospirai.
«Ottimo.»CITAZIONEBarriera di individuazione perpetua
Villaggio: Specializzazione
Posizioni Magiche: Rituale (0)
L'utilizzatore, imponendo un sigillo sul terreno, può innalzare una barriera invisibile in grado di coprire una città . All'interno l'utilizzatore può Percepire qualsiasi manifestazione di chakra e Percepire qualsiasi ingresso di oggetti. È possibile percepire i ninja occultati tramite "Chakra Nullo" o conoscenze analoghe solo quando oltrepassano la barriera. Richiede un giorno di preparativi e la costante attenzione dell'utilizzatore: sarà inefficace se si allontana oltre 12 metri dal centro.
Livello: 4
Consumo: Abissale
Da Jonin in su
«Informami se un qualche bastardo si mette ad utilizzare il chakra in modo sproposito qua dentro...»
«A parte lei, Seinji-sama?.»
Sorrisi, gettando le carte che mi erano capitate (un 2 di picche e una regina di quadri sotto ai piedi) e grazie ai miei occhi facendo nascere all'interno delle mie mani altre carte: una coppia di Re. Poi attivai la mia vista speciale [Medio-Basso]: volevo vedere quali carte sarebbero arrivate dopo, e potevo vedere nel mazzo.
«A parte me, Rama-san.»
Poi guardai gli altri. Bhe, che volevano?
«Più coraggiosi, gente!»SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuto Hoshi alla tua Quest, Free con me, Duello o quello che che è.
Vediamo come te la cavi con il primo piano della Sala giochi del Dottor Takurama..
