Le due mosche bianche

Davvero una brutta storia.. scusa non volevo farti ricordare quei brutti momenti..

Il passato è passato. Come il fiume continua a scorrere così faccio io. Il tempo passato a piangere sulle tombe è tempo sprecato: la caccia è l'unica cosa importante per me, ora.

[...]

..io?!.. io sto cercando una cosa.. e viaggiare e conoscere sempre cose nuove credo che sia l’unico modo per trovarla!.. anche io non ho avuto una vita difficile.. non ho mai avuto una famiglia.. sono sempre vissuto da solo sopravvivendo con ogni espediente possibile.. fino a quando alcuni anni fa non sono stato catturato e spedito in una squallida prigione a Kumo...ci sono finito solo perché mi trovavo nel posto sbagliato nel momento sbagliato..-

Ah, una cerca! Nobile impresa la tua. Si, viaggiare ed espandere le proprie conoscenze è il modo migliore per vivere amico mio. Mi dispiace che tu non abbia mai avuto una famiglia ma sappi che finché mi accompagnerai nella mia missione io sarò la tua spada per falciare i nostri nemici, la tua spalla su cui piangere nei momenti di difficoltà: saremo come fratelli, due spiriti uniti.

Saremmo quindi giunti alla diga e, credo saggiamente, il mio compagno di viaggio decise di circumnavigare il lago artificiale.

Mi trovo d'accordo con te. E' la scelta migliore.

Avremmo quindi iniziato a viaggiare attorno al lago, continuando a conversare mentre il mio sangue ribolliva in anticipazione per la battaglia:

Allora, se non è un problema potresti raccontarmi qualcosa delle terre del fulmine? Non sono mai stato in quei luoghi ma sono sicuro che prima o poi la mia caccia mi porterà in quelle terre...

Ci avremmo messo circa un'ora a circumnavigare il lago, ed ormai si stava facendo buio.

Mentre ci avvicinavamo avremmo potuto udire, sempre più forte, il suono di due tamburi che tuonavano che sembravano danzare tra loro.

Degni animali non possono suonare dei tamburi... che sia un qualche fenomeno naturale o che siano proprio dei tamburi? Ed in quel caso... che siano uomini i suonatori? Le vecchie storie narrano dei Tanuki, Yokai che suonano i loro ventri ed i loro scroti rigonfi come se fossero dei tamburi... ma le storie dicono anche che si tratta di cani-procione, non di castori.

Avvicinandoci furtivamente avremmo potuto, alla fine, notare un fuoco a cui erano sedute due figure. Stavano chiaramente suonando due tamburi ma... quando ci fossimo avvicinati abbastanza avremmo potuto notare che si trattava di mostri!

Non erano umani, folta peluria ne ricopriva il volto ed il sembiante, due enormi denti fuoriuscivano dalle loro fauci serrate, due tris di baffi spuntavano dal naso allungato e rigonfio, simile a quello di un cane.

Possedevano inoltre due poderose code, non dissimili da quelle degli animali ed erano proprio questi elementi alieni il corpo che percuoteva i tamburi, causando quel rumore.

Non sembrano offensivi... forse potremmo sfruttare questa loro natura apparentemente docile a nostro vantaggio.

Dissi sussurrando al mio compagno, rendendo evidente che in ogni caso quelle due aberrazioni sarebbero morte quella notte. Sfruttai la relativa distanza ed il rumore di tamburi per eseguire la tecnica della trasformazione, cambiando l'aspetto del mio viso. Sarei sembrato un cieco, con delle pesanti cicatrici sul volto. Raccomandai al mio alleato di non farsi vedere, e di intervenire solo in casi di estrema urgenza.

Uscii quindi dal mio nascondiglio, avvicinandomi al fuoco.

Buonasera gentili signori... il rumore dei vostri tamburi ed il calore del vostro fuoco mi hanno attirato qui... avreste qualcosa da mangiare per un povero cieco?