Ikigami

[Corso sulle basi del combattimento]

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  1. -Grey
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    Akikazu camminava spedito mentre un venticello gli scompigliava continuamente i capelli costringendolo a passarsi più volte la mano su essi per fargli riprendere la forma originale. Finalmente avrebbe avuto un sensei e sarebbe diventato un ninja. Si sentiva molto spaesato con quel vestito bianco che attirava l'attenzione di chiunque nel raggio di kilometri anche perché il vestito era di qualche taglia più corto di quella che era solito portare, non usava quasi mai vestiti bianchi perché non gli piaceva quel colore e così aveva solo taglie più corte. Aveva molta fame dato che erano quasi le 12 e il suo stomaco brontolava ma non era la questione che lo assillava di più al momento, in realtà il pensiero che lo preoccupava di più era fare bella figura con il suo sensei. Era stato tutta la settimana a fantasticare sul suo aspetto e su quali tecniche strabilianti gli avrebbe insegnato. Il battito del suo cuore aumentò sensibilmente quando Akikazu fu in vista del ristorante. Quando poi vide che davanti al ristorante sostava un individuo con una maschera raffigurante un lupo gli si avvicinò subito e sperando di non aver sbagliato aspettò che l'uomo desse segno di aver capito chi fosse. La risposta non si fece attendere infatti una voce si levò dalla maschera «Benvenuto giovane ninja. Perdona la maschera, ma non posso toglierla... Io sarò il tuo primo sensei,» il tono della sua voce colpì Akikazu, che si chiese se fosse dovuto alla maschera o al fatto che il sensei si stesse prendendo gioco di lui. Non aveva capito bene perché egli non potesse togliersi la maschera ma comunque non gli dava fastidio. Appena finito di pensare ciò, il sensei riprese a parlare «Prima di iniziare a farti diventare un ninja, voglio chiederti se non ci hai ripensato, e sopratutto: cosa ti spinge a diventare un ninja. Voglio sapere qual è il tuo ikigami, qual è il tuo obiettivo di vita, ciò che ogni giorno ti fa svegliare la mattina e procedere per la tua strada. In sintesi, voglio che mi parli di te e del motivo che ti ha portato a compiere questo passo.»
    La domanda era ben posta e la risposta non si fece attendere <<sensei, io mi sveglio la mattina ed il mio pensiero è <<voglio che quando passerò per le strade la gente si schieri con o contro di me, che quando farò qualcosa io venga lodato oppure bistrattato,voglio essere amato o odiato. Voglio che al mio funerale ci sia una gigantesca festa, o in mio onore o per la felicità recata dalla mia scomparsa. Voglio fare qualcosa di grande che sia buona o cattiva. L'unica mia paura è l'oblio>> Questo pensiero mi si ripete ogni giorno ed è per questo che voglio diventare ninja, per diventare uno dei più forti ninja del mondo, e per fare in modo che il mio nome di sappia in tutto il mondo.>> Tutto ciò fu pronunciato con un enfasi tale da far rimanere Akikazu senza respiro. Dopo essersi ripreso egli chiese <<sensei , due domande: come si chiama lei? E quando si mangia?>>
    Sfoderando uno dei suoi sorrisi più larghi. Quando si parlava di mangiare la sua attenzione era completamente catturata.
     
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