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Mentre Akikazu stava facendo un ultimo grande sforzo per provare a colpire almeno una delle sue copie,la nebbia e le copie scomparvero facendo ritornare quel paesaggio ormai spettrale al suo stato normale. Akikazu sbattè molte volte le palpebre per abituarsi di nuovo alla luce del sole. Mentre egli stava ancora rendendosi conto della situazione, il suo senpai si avvicinò e disse "Un altro colpo, e sei fuori combattimento... Dunque finiamola qui per oggi. Riposati, riprendi le forze, pranziamo insieme nel ristorante qua vicino, e domani riprendiamo gli allenamenti."
Akikazu sorrise nel sentire le parole del maestro. Se stavano pranzando allora significava che non era andata malissimo come prima prova, anche se a lui era parso di esser stato pessimo. Aveva voglia di riscattarsi davanti al maestro e decise che l'indomani avrebbe dato il massimo." Devo riuscirci, per tutto ciò che ho detto. Non posso tirarmi indietro adesso dopo aver detto tutte quelle belle parole!" Pensò mentre si stava avviando verso il ristorante insieme al maestro. Un unico dubbio attanagliava la sua mente, ovvero che il maestro non avesse compreso bene il significato delle parole da lui pronunciate riguardanti le motivazioni del suo essere ninja. Appena si sedettero Akikazu disse "Maestro, volevo scusarmi per prima. Ho detto delle parole che forse mi hanno fatto sembrare presuntuoso si tuoi occhi. Quando ho detto di essere diventato ninja per la gloria, non intendevo per la fama, per i soldi o per quelle cose lì. Intendevo il fatto di non essere dimenticati. Io non voglio essere dimenticato e l'unico modo che ho per farlo è quello di compiere imprese grandiose. Quando morirò non voglio essere soltanto un nome sulla lapide! Voglio che il mio nome se pronunciato, susciti una reazione, di qualsiasi tipo: paura,sgomento,ammirazione! È per questo che combatto! Spero di essermi spiegato meglio."
Dopo aver detto ciò finì di mangiare in silenzio e si ritirò in camera sua, dove dormì per un paio di ore. Al suo risveglio andò a cercare il maestro e una volta trovatolo gli avrebbe detto "Sensei, volevo chiederti una cosa, potresti dirmi qualcosa di più su Kohona? Sulla sua storia?" Akikazu era infatti un amante delle storie antiche poiché gli ricordavano suo nonno, che quando egli era piccolino, gli raccontava le più svariate storie sui diversi Kage e sulle loro gesta.
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