Sogni legati da un insolito destino

[Add Ts per Sho e Fenix]

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  1. Jotaro Jaku
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    La reliquia corrotta



    Il viaggio proseguì spedito per i tre ninja, con Raizen alla guida, che faceva del suo meglio per seminare i due sottoposti, i quali comunque, anche se con fatica, riuscirono a tenere il passo per quasi tutto il tragitto.
    Poco prima dell'arrivo, il Kage obbligò i due ninja a coprirsi con delle mente occultati, in modo che non sapessero come giungere al tempio, cosa che attirò le lamentele di Sho, per via della poca fiducia, D'Vorah disse la sua, con voce calma.

    - Non si tratta di fiducia Sho, ma di sicurezza. Non sapere dove si trova questo tempio, impedirà ai nostri nemici di rapirci, torturarci, ed estrarre questa informazione dalle nostre teste. Avrei io stessa bloccato la mia vista in caso Raizen non lo avesse ritenuto necessario. -

    Ripartirono, e arrivarono poco dopo, accolti dalla sacerdotessa del tempio, Nehan; donna estremamente pura e graziosa, la cui vita era dedicata alla protezione del tempio del fuoco e della reliquia al suo interno. La donna accompagnò il gruppo fino dentro la struttura di pietra nascosta nella montagna, nelle sue camere segrete, fino alla stanza della reliquia. Oboro potè percepire qualcosa di contorto persino prima di entrare nella sala, non c'era nemmeno bisogno di vedere la giara per capire che qualcosa di brutto si annidava lì dentro, qualcosa che non era come doveva essere.
    Nehan, rassicurata dal Kage, andò a riposarsi per un po' di tempo, dal momento che pochi istanti prima si era avvicinata alla reliquia, per mostrarci in che stato si trovava. Il contenitore emanava una strana nebbia scura, tendente al viola, che fuoriusciva dal tappo; quando la donna la sfiorò, tutto cambiò di colorazione arrivando a un turchese leggero, per poi tornare come pochi istanti prima.
    La dimostrazione costò molte energie alla donna, che sembrò spossata, e il braccio utilizzato, cadente.



    - Ora Sho, vedremo di cosa è fatto il tuo spirito. -

    Questa la risposta alla domanda del ninja, che chiese ai presenti come sarebbe proseguita la gita. Gli addetti del tempio, 4 uomini in tenuta sacra cerimoniale, invitarono il Decimo a sedersi a terra, a circa 5 metri dalla gabbia della reliquia, per poi tracciare sigilli attorno a lui, contornati da dei paletti di legno disposti in cerchio, legati tra loro con delle corde sacre. Uno di loro spiegò a Sho il perchè di queste azioni.

    - Nobile Sho, la presenza dell'Hokage qui è per la vostra sicurezza. Lui vi fornirà aiuto in caso ne abbiate bisogno, da questo particolare sigillo in cui lo abbiamo fatto sedere, sarà in grado di venire in vostro soccorso nel mondo inconscio del demone, qualora fosse necessario. I simboli e gli artefatti di legno servono a rendere stabile il vostro collegamento. -

    Quindi Sho venne fatto sedere a terra, con le spalle alla reliquia, proprio davanti a Raizen, e a sua volta circondato di sigilli. Diversamente dal Kage però, i suoi furono circondati da dei paletti di ferro conficcati nel terreno, ognuno a una estremità della figura geometrica tracciata a terra. Quindi tutti e 5 i ministri del culto, si sedettero a loro volta ai 4 angoli del ragazzo, a gambe incrociate e con le mani ferme nelle loro posizioni magiche particolari. D'Vorah invece restò di guardia per questa prima fase, a una decina di metri dal gruppo.

    - Io mi assicurerò che nulla vi disturbi per adesso. -

    Quando tutti fossero stati pronti, avrebbero dovuto chiudere gli occhi, e il rituale sarebbe iniziato. Tutti e due, anche nel loro mondo inconscio, avrebbero potuto sentire la voce di uno dei 4 ministri, quello che aveva parlato poco prima. Il suo ruolo era guidarli in caso di difficoltà. La nebbia nera fuoriuscì dalla giara, che ancra risultava chiusa, e avvolse sia Sho, che Raizen. Entrambi sarebbero caduti preda di un sonno profondo, indotto dal potere del 5 code. Non si trattava di una illusione, ma di qualcosa di diverso, suo proprio.

    [Raizen]
    Nel suo mondo di sogno, Raizen, come da indicazioni ricevute da Nehan tempo prima, quando si erano accordati per il trasferimento del demone, avrebbe dovuto trovare un corridoio totalmente bianco, lungo circa centro metri, al termine del quale avrebbe avvistato Sho. Il suo compito sarebbe stato semplicemente quello di attraversarlo e raggiungere il ninja, per dargli manforte. Ma quello che lui e Kurama si trovarono davanti, non era affatto un corridoio bianco. I due, il cui collegamento era estremamente disturbato, tanto da capire a malapena le parole che si sarebbero rivolti, si ritrovarono in una grossa stanza, circolare, con 5 porte. La stanza era arredata in maniera spartana, sembrava la stanza di un ragazzino, c'erano attrezzi ninja, un letto, abbigliamento vario, e molti oggetti buttati alla rinfusa. Raizen avrebbe subito riconosciuto la sua stanza d'infanzia, dove aveva trascorso i primi anni della sua vita. Lungo le pareti, erano disposte le cinque porte, tutte ricordavano la porta del suo ufficio nell'amministrazione, e aspettavano di essere aperte.
    Nella stanza, il kage non avrebbe percepito alcun chakra, alcun rumore, alcun odore, nulla che non fosse riconducibile al suo stesso corpo. Non c'erano finestre, non c'erano altri scompartimenti, era solo, e chissà dove diavolo era finito. Se avesse provato a rilasciare con la tecnica apposita, si sarebbe accorto che non si trovava in una illusione. Se si fosse ferito, avrebbe perso sangue, e nulla sarebbe successo. Che stava accadendo?

    [Sho]
    Il forse prossimo portatore del cinque code invece, una volta caduto preda del sonno, si sarebbe trovato dentro un lungo corridoio formato da pietre scure che ricordavano lontanamente il tufo, ma con del muschio attaccatovi e un odore come di muffa. Il corridoio era largo 5 metri, alto 3, e non era possibile vederne le fine. Il tutto era illuminato da delle torce ad olio disposte a 30 cm dal soffitto, una ogni 5 metri. Dietro di sè, Sho aveva una parete. Come fosse giunto lì era un mistero, semplicemente era obbligato a proseguire, o ad aspettare, se questo fosse stato il suo piano.
    Davanti a sè, il corridoio sembrava tutto uguale, sentiva solo una leggerissima brezza provenire dall'unica direzione percorribile, lieve, appena accennata; nessun suono, nessun odore, se non quelli prodotti da sè stesso. In quella strana realtà si sarebbe accorto di avere tutto l'equipaggiamento che aveva addosso prima di dormire, ma al primo tentativo di attingere al suo chakra, questo non avrebbe dato risposta alcuna. Tutta la sua riserva sembrava come scomparsa, poteva affidarsi solo al suo fisico, e alla sua mente.
    Pochi minuti, e avrebbe potuto udire un suono, come una corda di violino estremamente tesa che veniva strusciata su una superficie ignota, causando un suono acuto e irritante, da far venire i brividi sulla schiena. Cosa avrebbe fatto il ninja?

    [All'esterno]
    Quando i due ninja caddero addormentati, i 4 ministri del tempio si guardarono perplessi. Pochi istanti dopo arrivò anche Nehan, come se avesse avuto una pessima sensazione, che aveva interrotto il suo riposo. La donna si rivolse ai 4 uomini, chiedendo spiegazioni. Oboro fece uscire i propri insetti, per essere pronta in caso di attacco. All'esterno del tempio, i ninja guardini avevano eretto una barriera anti individuazione, e controllavano ogni entrata.


    Perchè avete iniziato il rituale senza aspettarmi? E perchè stanno dormendo ?

    - Nobile signora, noi non abbiamo fatto assolutamente nulla, non abbiamo iniziato il rituale, appena ci sono posizionati, la nebbia si è fatta più densa e i due nobili ninja si sono assopiti. Guardi lei stessa, la giara è ancora chiusa! -

    Immediatamente la sacerdotessa si avvicinò al Kage e a Sho, cercando di scuoterli, di ottenere risposta. Senza successo. Cercò quindi di utilizzare la tecnica del rilascio, per rendersi conto che nessuno dei due era preda di una illusione. Semplicemente il miasma si era diffuso per tutta la sala, in maniera sottile e appena visibile, ma senza arrecare alcun danno ai presenti, tranne per i due ninja nel rituale. Qualunque cosa stesse accadendo, era un mistero.



    Ot
    Si comincia il rituale, più o meno. A voi la libertà di interagire con queste prime zone a cui siete stati sottoposti, e di fare delle prove. Le uniche limitazioni sono le seguenti: Raizen riesce a comunicare in maniera difficoltosa con Kurama, e solo una delle porte risulterà in grado di aprirsi. Quando sarà trovata, passerà a me la descrizione. Sho non è in grado di utilizzare il chakra, e tutte le arti ad esso legate.
     
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