Sogni legati da un insolito destino

[Add Ts per Sho e Fenix]

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    Mai arrendersi




    Ore, giorni, mesi, anni? Quanto era passato? Quanta strada avevo percorso? Quel posto era sempre uguale, mi sembrava addirittura di aver identificato uno schema nella disposizione del muschio sulle pareti, come se continuassi a ripercorrere sempre lo stesso tratto, eppure volevo andare avanti, dovevo andare avanti.
    La gola arsa dalla sete, lo stomaco gorgogliante per la fame, quasi come se i succhi gastrici stessero cercando l'autofagia, il mio intero corpo sembrava cadere vittima del catabolismo tipico delle persone private del cibo.

    "Non ci pensare, è solo un'illusione, SOLO UN'ILLUSIONE."

    -UNA CAZZO DI ILLUSIONE!-

    Urlai.
    Le mie grida rimbombarono nel lungo corridoio facendomi sentire ancora più solo.
    Mi appoggiai ad una parete con la spalla mentre mi trascinavo in avanti con non so quale forza di spirito, l'unico motivo che mi spingeva era la completa e testarda ostinazione di riuscire, di non deludere il villaggio, ma a quel punto non sapevo se ce l'avrei davvero fatta.
    All'improvviso un rumore, come di acqua sgorgante.

    "Un fiume? l'aperto?"

    Pensai toccandomi le secche labbra con le punta delle dita, che fossi davvero vicino ad un uscita?
    Continuai ad avanzare, più che procedevo più che il rumore non si faceva forte, fino a che non cominciai anche ad intravedere una luce alla fine del tunnel.
    mi sentivo carcio di una nuova energia, incredulo di essere finalmente arrivato alla fine di quel terribile sotterraneo, tanto ero nuovamente carico che, una volta che fui vicino a quella che sembrava l'uscita, cominciai a correre, ero arrivato, ce l'avevo fatta!
    Mancavano pochi passi, il rumore dell'acqua era fortissimo, mi sembrava di sentire sulla pelle il fresco proveniente da essa, gli schizzi freddi dell'acqua di una cascata, sarebbe stato l'ideale per la sete che avevo in quel momento.
    Ancora poco, solo pochi passi, chiusi gli occhi abbagliato dalla forte luce e , con un gran sorriso , varcai la porta che mi separava dalla dolce libertà.
    Quando riaprii gli occhi però quello che mi si parò davanti non era il paradiso che mi aspettavo, era l'inferno.
    Caddi in ginocchio , disperato, non ero fuori, ero tornato alla stanza dove avevo trovato il kunai, ma adesso non vi erano traccie del violino o dell'arma, una corda pendeva dal soffitto con un cappio alla fine, un'altra scritta di sangue grondava dalle pareti.

    Desisti



    Era forse davero il momento di mollare? Il momento di farla finita? Tutto quello che avevo fatto fino a quel momento si era effettivamente rivelato inutile, che l'unico modo per uscire da quel posto fosse veramente l'arrendersi?
    Un dolore terribile mi colpì l'intero corpo.

    -Argh. ma che diavolo sta succenendo?!-

    Velocemente mi tolsi la maglia, il mio corpo era pieno di ferite ed ematomi, come se fossi stato vittima di un violento pestaggio.
    Presto ebbi anche la sensazione di essere stato picchiato, non solo l'aspetto, mi sentivo infatti debole e dolorante, sull'orlo dello svenimento, poggiai le mani a terra per non cadere al suolo, sapevo che non mi sarei rialzato altrimenti.
    La pelle mi sembrava più bianca del solito e la testa mi girava, sembrava quasi come se avessi perso molto sangue, improvvisamente sentii dei passi provenire dalle mie spalle, erano molti, sembravano correre, ma di chi si trattava?
    Una strana sensazione di paura sembrava stringermi lo stomaco, dovevo fare qualcosa.
    Mi rimisi in ginocchio e, con l'aiuto delle braccia che fecero forza sul pavimento, mi rimisi in piedi, leggermente barcollante, per poi afferrare la corda.
    Era così che finiva la mia storia?

    No



    La paura, il dolore, la fame e la sete, tutte quelle sensazioni vennero sostituite da un'immensa rabbia, una furia che non avevo mai provato sembrava divorare tutti gli stati negativi che mi affliggevano così come la mia usuale freddezza.

    -CON CHI PENSI DI AVERE A CHE FARE?-

    Dissi rivolto a nessuno.

    -PENSI CHE MORIRO' QUI? PENSI CHE MI ARRENDERO' SENZA COMBATTERE COME UN CODARDO? PENSI DI POTERMI TENERE QUI PER SEMPRE? NON SAI UN CAZZO BRUTTO BASTARDO! TI UDDICERO', VI UCCIDERO' TUTTI! TUTTI!-

    Era tornato, il mio charka era tornato più forte che mai, lo sentivo scorrere dentro di me quasi come se anche questo fosse guidato dalla cieca furia che dominava il mio spirito.

    ESCI
    DA
    QUESTO
    POSTO

    ORA



    Una voce risuonò nella mia testa, non sapevo di chi fosse, ma aveva ragione, non avevo intenzione di passare un altro secondo in quel posto abbandonato da Dio, non avevo intenzione di sapere di chi fossero i passi che sentivo, volevo andarmene, trovare chi mi aveva rinchiuso ed ucciderlo.

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-

    L'urlo che fuoriuscì dalla mia bocca sembrava più un ruggito bestiale che quello di un uomo.
    Concentrai tutta la furia che sentivo nel braccio in cui si racchiudeva la mia volontà del fuoco ed insieme ad essa vi impastai una quantità di chakra ben superiore a quella che mi era permessa per evitare dei danni. [Overcap]Non specifico l'impasto, è più una cosa di storia, lascio comunque decidere a Jotty
    Presi quindi la rincorsa e colpii con tutta la forza di cui disponevo in quel braccio la scritta sanguinolenta sul muro, avevo intenzione di distruggere quella parete, se non esisteva un'uscita me ne sarei creato una.

    "Non mi arrenderò mai, MAI!"

    Pensai mentre, urlando, il mio pugno entrava in contatto con il muro.
    Chissà cosa sarebbe accaduto.
     
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