[Gioco] S.O.M.AGrado C

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  1. Casìn
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    S.O.M.A
    Centro di accoglienza per pesci

    Respirava affannosamente Ryo, quasi come stesse percependo lo sforzo di Keiji nello smuovere il meccanismo d'apertura. Dopo svariati tentativi e sforzi, il kiriano chiese l'aiuto anche di Torke, che come da piano, si recò istantaneamente ad aiutare il compagno. Anche con la muta addosso, si potevano intravedere le grosse forme muscolari del foglioso, con la sua forza infatti la valvola cominciò a smuoversi. L'ubriacone si avvicinò di qualche metro, tenendosi pronto a fare il suo ingresso nella struttura. Qualche attimo dopo il meccanismo sembrò cominciare a smuoversi, il giovane deglutì nervoso avrebbero avuto poco tempo per entrare per evitare il riempimento della stanza.
    Con un enorme sforzo i due riuscirono a spostare la pesante porta quanto bastava per garantire l'ingresso a Ryo. Il giovane vi si infilò più velocemente che poteva, una volta entrato mise entrambi i palmi sulla superficie della porta, cercando di equiparare la spinta di Keiji, che intanto si stava recando anche lui verso l'entrata. I due riuscirono a tenere libero l'ingresso anche per Torke, che nonostante la sua dirompente massa, riuscì ad entrare senza problemi. La porta venne velocemente richiusa, un tonfo altisonante unito al crudo rumore del metallo arrugginito che si muoveva. Non entrò molta acqua Ryo, guardando in basso, poté notare il suo livello scendere velocemente. Dei sigilli ai quattro angoli della stanza si erano attivati, quella struttura gli stava già rivelando una bella sorpresa. Spostò lo sguardo verso Keiji, che si era messo a leggere una targhetta sopra quel che sembrava un altro ingresso. «Elevatore.» gli venne in automatico, come se fosse stata un'illuminazione. «Ingresso elevatore.» Si guardò intorno, come se stesse cercando vie alternative a quella piccola porta. Non aveva voglia di scendere ma non poteva neanche ritornare su dopo lo sforzo che lui e i suoi compagni avevano fatto per entrare. Fece poi qualche passo in avanti, studiando il nuovo ingresso e il pulsante misterioso che, a detta del kirano, sembrava possedere la sola funzione di aprire la porta. Quest'ultimo non si riguardò nel premerlo, rivelando uno stretto ascensore. Keiji entrò, il giovane poi spostò lo sguardo su Torke. Come sarebbero entrati anche con quella montagna vivente e le mute in quel piccolo spazio? Per fortuna lo spadaccino elaborò velocemente un'idea, Ryo si limitò ad annuire iniziando a togliersi la tuta. Si tolse il casco, scrollando la il viso in modo da smuovere i lunghi capelli. Ripose la muta sotto uno dei due seggiolini per poi uscire dall'ascensore.
    Salutò il kiriano ondeggiando leggermente la mano al chiudersi della porta, da una parte si pentì di aver consegnato così facilmente la sua attrezzatura. Nel caso fosse successo qualcosa all'elevatore i due fogliosi sarebbero rimasti lì, senza alcuna possibilità di scendere o di risalire.

    [ ... ]



    Il tempo passava e del kiriano ancora non vi era nessuna traccia. Sul viso del giovane ubriacone iniziò a farsi vivo un chiaro e distino pallore, accentuato dai sigilli luminosi. Aveva bisogno di qualcosa per smorzare quella tensione, che di lì a poco si sarebbe trasformata in disperazione. «Ehi, Torke mi stavo chiedendo...» Lo squadrò ben ben partendo dai piedi per poi arrivare fino al viso. «Ma quanto tempo ci hai messo a diventare così grosso?» Attese la risposta del colosso, qualsiasi cosa gli andava bene, bastava rompere quel dannato silenzio ed ingannare la lunga attesa. Si mise la mani tra i capelli, non aveva nemmeno la sua amata bottiglia ad interrompere quei tristi pensieri.

    [ ... ]



    Finalmente, dopo più di un'ora di attesa, Keiji fece il suo ritorno. La sua espressione era seria, di certo aveva trovato qualcosa là sotto ma, giustamente, non si era preoccupato di avventurarvici da solo. Un sospirò di sollievo riempì la piccola struttura d'ingresso, in un meno che non si dica il giovane si infilò dentro l'ascensore. Vi fu una nuova discesa, rumorosa ed inquietante. L'apparecchiatura dava violente scosse all'aumentare della pressione del mare, sarebbero arrivati in fondo sani e salvi? Come se tutto ciò non bastasse, un display mostrava a che punto erano nella loro discesa, le sue cifre assumevano valori assurdi. Stavano veramente andando così in basso? Una cosa era certa, senza alcool non riusciva a tenere a freno la sua mente, sperava soltanto che quel viaggio durasse il meno possibile.

    [ ... ]



    Per un certo senso, la discesa durò veramente il meno possibile. La sua fantasia stava viaggiando più o meno alla stessa velocità dell'elevatore, lasciando a svariate interpretazione di ciò che li attendeva in fondo. Keiji gli aveva già detto di non farsi grandi aspettative, ma quei pensieri erano il suo unico modo di trattenere la tensione. Arrivarono in fondo, i rumori dell'oceano si erano appiattiti, la stanza era insonorizzata e, rispetto a ciò che aveva provato fin'ora, traspariva un certo comfort. Si guardò attorno, il suo volto era decisamente più sollevato.
    Riprese la sua muta, tenendola ben salda con la mano destra e strusciandola per terra con poca cura. Si mise accanto a Keiji, leggendo la targa e osservando la strana parete che avevano davanti. Si limitò ad osservare la sperimentazione che stava facendo il kiriano. Vi mise inizialmente una mano, per poi farla completamente attraversare. «Bene, un centro di accoglienza per pesci. Il Kage sarà contento per loro, ora torn...» Il kiriano, che tra di loro poteva definirsi la cosa più simile ad un pesce, varcò quell'ingresso. Ryo fece qualche passo indietro. Silenzio per qualche instante, poi spostò lo sguardo su Torke per valutare anche la sua reazione.
    Tornò indietro all'elevatore, vi ripose la muta sopra una sedia, convito di ritornare in superficie. Sentì poi la voce di Keiji, quell'ingresso gli aveva fatto qualcosa, anche se non riusciva bene a capire cosa. Sembrava comunque in salute. Si alzò quindi dalla sedia, attendendo anche l'ingresso di Torke. Deglutì nervosamente, adesso era il suo turno, voleva veramente correre un rischio così grosso? Sarebbero stati in grado di tornare indietro? Passarono una trentina di secondi abbondanti, serrò i pugni, chiuse gli occhi, e fece un passo in avanti. Dall'altra parte vi era adesso solamente una gamba e metà del viso, uno strano formicolio si stava pian piano uniformando su tutto il corpo, come una mossa dettata dall'istinto si spinse in avanti.
    Si stupì ritrovando entrambi i compagni sani quanto lui. Gli era rimasta però una strana sensazione, come se si fosse risvegliato durante la notte dopo un intero giorno trascorso a bere alcolici. La testa gli ciondolava e i suoi movimenti sembravano disgiunti dal suo corpo, come se fosse stesse guardando la sua figura in terza persona e non fosse realmente lui a decidere di muoversi. Quella strana porta gli aveva fatto qualcosa, e in un certo senso non era dispiaciuto: il ricordo di qualcosa di simile agli effetti che gli donava l'alcool lo stava in qualche modo cullando. Erano appena entrati nel "SOMA", anche se non aveva la minima idea di cosa volesse dire.
    StatisticheStatus
    Forza: 325
    Velocità: 300
    Riflessi: 275
    Resistenza: 300

    Agilità: 300
    Precisione: 300
    Concentrazione: 300
    Intuito: 300

    Vitalità


    Chakra
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29 replies since 13/10/2015, 17:11   497 views
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