Sussurri tra i boccali.

[Free GdR per Sho e Ryose - QM Ade Geist]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Sprovveduti o fortunatamente furbi?


    Da Deirumi il Sudicio - ore 18.59


    Toc


    "Chi sono? Non li ho mai visti qui."


    Mormorò una voce, mentre nella locanda scorrevano i soliti fiumi di birra che, insistentemente, come in ogni istante della giornata, bagnavano i soliti tavoli sui quali i soliti i avventori si trovavano come al loro solito.

    Toc


    "Ma chi se ne fotte, a me piace questa birra!"


    Sentenziò un'altra voce con tono decisamente più alto, scoppiando in una sonora risata immediatamente dopo. Questi mormorii erano alla più totale disposizione delle orecchie dei due ninja che, con la loro scenica entrata, avevano fatto cadere la porta d'ingresso, attirando su di loro tutte le attenzioni.

    Toc


    "Io odio gli estranei"


    Disse la prima voce, indispettita. Immediatamente dopo si alzò sbattendo violentemente le mani sul tavolo e, passando davanti all'oste, a Deirumi, lanciò due monete sul bancone prima di andarsene.<i>

    Toc


    "Bambocci idioti"


    <i>Osò aggiungere, mentre oramai si trovava già fuori.
    Deirumi passò a ritirare il guadagno dell'avventore che se ne era appena andato e notò i due nuovi arrivati, in particolar modo Sho col suo peculiare braccio destro in bella vista. Non appena notò che con l'altra mano stava facendo scorrere qualcosa, Deirumi chiuse gli occhi.

    Toc


    "Cosa posso portarvi?"


    Era visibilmente turbato da quel che era successo pochi minuti prima e la presenza di quei due figuri estranei e che si atteggiavano stranamente, con vecchi "trucchi del mestiere" non lo aiutava di certo. Ma fece finta di niente, raccogliendo gli ordini dei due ragazzi.

    "Arrivano subito!"


    Disse, mantenendo gli occhi chiusi prima di dirigersi verso la spillatrice.

    Toc



    In sottofondo, se si fossero concentrati a dovere, avrebbero potuto udire un piccolo battito regolare, secco, probabilmente di un oggetto metallico. Il suono era inconfondibile ma a malapena udibile.

    Toc



    Anticipate da un piccolo fiotto di liquido ambroso sul bancone, le birre arrivarono. Deirumi, chiudendo gli occhi mentre camminava in direzione dei ragazzi, disse, muovendosi lentissimamente e con passi incerti:

    "Ecco a voi. Solitamente accettiamo offerte libere per questo genere di consumazioni."


    Terminata la frase, voltò i tacchi e si occupò delle ordinazioni ai tavoli degli altri avventori.

    Toc



    Se uno dei due ninja si fosse concentrato a dovere su quel suono di sottofondo, si sarebbe potuto accorgere che lo schema era ben preciso e non soltanto saltuario come poteva sembrare ad una analisi poco attenta dovuta a tutto il fracasso presente in quella malfamata bettola.
    I tipi di "colpo" erano soltanto due uno che risuonava, l'altro muto, deciso, secco. Qualora l'attenzione fosse stata davvero totale, lo schema si sarebbe rivelato il seguente.


    .- -.. . ... ... --- // ...- .. // - --- -.-. -.-. .... . .-. --- // .-.. .- // ... .--. .- .-.. .-.. .- // . // ...- --- .. // -.. --- ...- .-. . - . // ... . --. ..- .. .-. -- ..



    D'un tratto, un cliente si alzò facendo rumorosissimamente stridere la sedia di legno sulle assi pavimentali del locale. Il silenzio piombò nella stanza in un istante. Una risata lo interruppe e le bottiglie ed i boccali vuoti iniziarono a volare da parte a parte della taverna. Dal fondo della stanza si alzò un uomo esile, alto circa un metro e settanta, col volto visibilmente sfregiato ed una mascherina nera, piccola, sugli occhi. Portava un cappello ed era vestito con abiti totalmente inusuali per quel luogo. Attraversò lentissimamente l'intero locale per verticale, con le mani in tasca ed il capo chino. Le bottiglie sembravano evitarlo in maniera davvero particolare. Passò davanti al bancone, gettò anch'egli un paio di monete e, contemporaneamente, partendo prima da Oda e poi da Sho, toccò, quasi sfiorò, la spalla destra dei ragazzi. Proseguì il suo viaggio verso l'uscita aggiustandosi il cappello e poi sparì.

    Se i ragazzi avessero seguito la misteriosa figura dal volto sfigurato, egli avrebbe camminato per circa un chilometro verso est, andando ad inoltrarsi nella boscaglia vicina alla locanda di Deirumi. Solo a quel punto si sarebbe voltato, conscio di non essere ascoltato né, tanto meno, visto da occhi indiscreti.

    "Inutile che mi mentiate, so che siete dei Ninja. Sapete che vi state per cacciare in un bel pasticcio, vero? Siete inoltre stati degli incredibili sprovveduti ad entrare in quel modo in quel posto. Complimenti, tuttavia, per essere riusciti a decifrare il mio messaggio. Vorreste, dirmi, gentilmente il vostro nome ed il vostro grado? L'Accademia è a volte talmente inetta per queste cose che si dimentica persino della mia esistenza.


    Disse, mentre si aggiustava il vestito nero, il panciotto e il cappello che aveva in testa. Sarebbe toccato ai due Shinobi adesso, parlare. Chissà se avevano mai sentito nominare le storie che si narravano sulla figura che avevano davanti e se potessero anche solo immaginare chi fosse l'individuo con cui avevano a che fare.

    Qualora non avessero seguito l'uomo, dopo qualche minuto passato ad osservare la stanza ed a sorseggiare la loro birra, sarebbero stati interrotti dal frastuono di un nuovo (?) avventore.

    "Deirumi, quanto tempo!"


    Sbraitò entrando l'individuo. Osservandolo però, i ninja non avrebbero faticato a riconoscerlo. Era il tizio che pochi minuti prima se ne era andato, scocciatissimo e rivolgendo loro epiteti poco simpatici.

    Itesuke! Saranno almeno due settimane che non ci vediamo!


    Rispose dal canto suo Deirumi. L'avventore si sarebbe seduto ancora al medesimo tavolo dove si trovava prima ed avrebbe iniziato a raccontare la sua storia, a bassissima voce.

    "Non potete capire ragazzi, che avventura! Non mi era mai capitata una cosa del genere! Ieri, un uomo senza un braccio mi ha preso per il colletto della maglia mentre venivo qui da Deirumi, nella strada dopo la boscaglia, mi ha fatto uno strano segno con la mano davanti agli occhi e poi se ne è andato. Ho cercato di seguirlo ma subito dopo sono caduto a terra e mi sono rotto il naso, per questo porto questa fasciatura. ahahahahah"


    E tutti risero assieme a lui. Peccato che l'uomo non portasse nessuna fasciatura sul volto.

    I Fratelli Saitama sarebbero riusciti a recuperare le informazioni che servivano loro per andare avanti in questa oscura faccenda? Oppure avrebbero atteso altri piccoli possibili indizi continuando ad ascoltare nel locale? Una sola cosa era certa: ogni persona all'interno di quella stanza sapeva che loro non erano soliti avventori. E da Deirumi puoi intrattenerti solo se sei di casa.





    Edited by Ade Geist - 22/10/2015, 18:25
     
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