Sussurri tra i boccali.

[Free GdR per Sho e Ryose - QM Ade Geist]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Topi in Gabbia


    Da Deirumi il Sudicio - ore 20.10



    Se c'è una cosa sbagliata che una persona può fare nella sua vita è entrare in una locanda di ubriaconi e lanciare un kunai sul bancone dell'oste. Si sa che gli avventori di taverne, specialmente se sudicie come quella di Deirumi, non sono le persone più socievoli e tendenti alla pace ed alla non belligeranza. Eppure, quando Sho lanciò la sua arma sul bancone dell'oste, nessuno parve notare considerare l'accaduto. Ognuno si fece i fatti propri. Alla luce di quei fatti, Oda, se avesse girato intorno ai vari avventori, avrebbe potuto notare sotto al collo, sotto gli indumenti, un piccolo sigillo. I loro tantien e le vie di chakra che attraversavano il loro corpo non parevano mostrare anomalie mentre la sua e - se avesse potuto vedere anche quella del fratello - quella di Sho erano semplicemente turbate e si muovevano ancora più percosse e vorticose del solito, paragonabili ad un forte stato di agitazione, non propriamente ad una forte alterazione da jutsu. Il problema però, in tutta quella azione fu il fatto che non ascoltarono abbastanza attentamente le parole di Teschio. Tra quando il kunai si conficcò sul bancone e quando Sho uscì rapidissimamente dalla locanda, passò un attimo soltanto in cui il nuovo oste, l'esile ragazzino, si infilò sotto la botola del locale e attivò un meccanismo che sigillasse ogni collegamento della locanda con l'esterno. Una lastra metallica spessa una quindicina di centimetri scivolò dall'alto sulla porta ad una velocità talmente elevata che se Sho avesse provato ad infilarcisi sotto per rientrare sarebbe, probabilmente stato tranciato da parte a parte. Allo stesso modo, una lastra un po' meno spessa sarebbe scesa sulla finestra presente al centro di ognuno dei quattro lati, ad esclusione di quello della porta alla medesima velocità.

    I fratelli Saitama erano ora separati.

    Sho doveva trovare un modo per entrare nella locanda se non voleva che suo fratello venisse fatto a pezzi dai membri della famiglia Igashi. Non solo, però: egli si trovava all'esterno della locanda dove il fulmine di Teschio aveva causato una violenta tempesta che, costantemente, faceva cadere un fulmine nella sua zona. Avrebbe dovuto, in sostanza, essere doppiamente scaltro.

    Oda invece, era davvero in una pessima situazione. Per quanto occultato, si trovava vicino alle cucine della Locanda, sul retro, e, di conseguenza, nei pressi della botola in cui aveva visto rintanarsi il nuovo oste. Era un punto di passaggio vitale dove, un singolo passo falso avrebbe fatto saltare la sua copertura. La botola si riaprì di scatto e da questa uscirono i due piccoli bambini che avevano precedentemente portato via il corpo dell'avventore colpito alla testa dal kunai. I due ragazzi non li avevano visti in precedenza, dunque per loro quelle due minute figure erano loro totalmente estranee. Non solo, questa volta erano armati ancor più di tutto punto rispetto a quando noi li avevamo incontrati in precedenza: al fianco avevano una sorta di fiasca gigante contenente uno strano liquido, e portavano una spada ben più grande di loro, seppur molto corta, non più lunga di una wakizashi e probabilmente non affilata. I due camminavano in modo sincronizzato, passo destro su passo destro, sinistro su passo sinistro e sembravano non poter agire dissimilmente. Usciti dalla botola, i ragazzi girarono intorno al bancone e si posizionarono davanti ad esso, chiudendo la strada che collegava il retro della taverna con la parte utenziale. Sigillando le palpebre e prendendosi per mano. Se il superstizioso avesse cercato di interrompere quello stato meditativo mediamente lungo, sarebbe stato immediatamente percepito dai due, che si sarebbero scagliati verso di lui con forza inaudita, cercando di colpirlo con le due spade che portavano con loro ad una velocità e con una forza per lui del tutto inarrivabili. Le due fiaschette ai loro fianchi iniziarono a vibrare ed ad emanare una fortissima luce celestina: improvvisamente un'ombra quasi eterea ricoprì tutte le persone presenti, congelandole in uno stato di immobilità: Oda non era percepito dai due ragazzi, cosa che gli permise di non venir sottoposto a quel jutsu. Comparirono poi altre due ombre, una dietro al bancone ed una vicino all'ingresso: improvvisamente questa scagliò un kunai verso il bancone e scappò; era la proiezione di Sho! I due stavano rivivendo quello che era accaduto poco prima! Ma com'era possibile? Per Oda non ci sarebbero stati dubbi: era un genjutsu. Ma come funzionava? Questo era impossibile a dirsi, almeno per il momento, ma sembrava che il loro chakra potesse permettergli di ricostruire ciò che era accaduto in un luogo tramite manifestazioni.
    Subito dopo, dalla botola sarebbe uscito un terzo individuo con un bastone di legno lunghissimo sulla schiena che terminava in una sorta di enorme martello. Era davvero grande, lungo forse un metro e mezzo ed avente il martello finale di un diametro di circa una quarantina di centimetri. Se Oda non si fosse spostato alla svelta sarebbe stato indubbiamente rilevato perché urtato dall'enorme arma che l'uomo portava con sé, ma dall'altra parte a bloccargli la strada c'erano i due ragazzi! Sembrava circondato. Come sarebbe uscito da quella situazione?

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    Se Sho fosse riuscito ad entrare in qualche modo, si sarebbe trovato dinnanzi una situazione molto ambigua: gli uomini del locale erano ibernati in una sorta di ambra e non si muovevano mentre, dietro ed al lato del bancone tre figuri lo stavano attendendo: ad una analisi più attenta, avrebbe potuto notare come i bambini non avessero effettivamente protezioni di alcun tipo sul corpo mentre l'uomo col martello di legno sembrava ben protetto da un corpetto e dei pantaloni rinforzati, avendo però le braccia totalmente libere. Quando di due bambini videro Sho entrare si batterono il cinque: Oda potè notare che dai palmi delle loro mani si creò un filo di chakra dello stesso colore azzurrognolo del flusso dei loro marchingegni appesi al fianco. I due poi si girarono e all'unisono dissero all'uomo armato:


    "Prendilo."

    "Prendilo."


    Per fortuna di Sho, l'uomo non era affatto veloce. Potette notarlo quando iniziò a correre verso di lui con il martello poggiato sulla spalla sinistra: probabilmente quell'arma era troppo pesante per rendere efficace i suoi assalti: tuttavia si cimentò comunque in un colpo verticale con il bastone all'altezza della testa. La sua forza però, nascondeva indubbiamente delle sorprese.

    Se Oda avesse deciso di intervenire prima o dopo di questo assalto, uno dei due bambini si sarebbe staccato dal fratello ed avrebbe cercato di colpire il ragazzo all'altezza della gamba destra con la sua strana spada. Il colpo era molto, molto insidioso. Se questo fosse andato a segno, Oda avrebbe sperimentato il potere del legame dei due bambini: la spada del bambino rivolto verso Sho, quello cioè che non era entrato in combattimento, si illuminò - Oda avrebbe potuto notare come il ragazzo si stesse appellando al chakra - ed egli sferrò un fendente al vuoto. Il superstizioso percepì come un secondo colpo fosse arrivato alla zona precedentemente colpita! Questa volta però, l'impatto sarebbe stato leggermente più debole ma ugualmente veloce. Altri due attacchi della medesima tipologia e con il medesimo potere avrebbero atteso il ninja, uno alla gamba sinistra all'altezza della coscia ed uno al centro del petto.

    Sho, nel frattempo, avrebbe dovuto confrontarsi con una seconda offensiva dell'uomo: improvvisamente il suo martello fu circondato da un'aura rossastra visibile ad occhio nudo e si accorciò incredibilmente, diventando poco più grande di un kunai. L'uomo poi lanciò quest'arma verso Sho con forza e velocità rinnovate. Forse quel martello di legno non sarebbe stato un grande problema a livello di danni, data la sua incredibile leggerezza, ma se avesse impattato contro una qualsiasi zona del corpo del ninja, egli avrebbe potuto sperimentare un forte intorpidimento della parte coinvolta ed una impossibilità discreta ma non totale ad utilizzarla.
    L'altro fratello, che pareva immobile, immediatamente compose i sigilli per la tecnica della moltiplicazione del corpo andando a creare, davanti a sé, altri cinque piccoli bambini armati, come a muro per separare i due fratelli.


    In che guaio si erano cacciati? Forse adesso se ne stavano rendendo conto. Teschio era stato un nero presagio. Dov'era Deirumi? Domande che, a tempo debito, avrebbero trovato risposta.





    OT/ Si inizia a ballare! Sho, considera gli oggetti che costituiscono la locanda con resistenza pari alla tua energia, in caso cercassi si sfondarla. Allo stesso modo, considera un fulmine - energia rossa+2 tacche in forza e velocità esattamente come avevo detto prima e se vieni colpito da uno di questi lascio a te uno status da assegnarti, ovviamente coerente alla circostanza - che cerca di colpirti ogni due colpi che sferri: considera il danno necessario per sfondare una porta pari a 4 leggere. Considera il danno per sfondare una finestra pari a due ma ricorda che se entrerai da questa l'assalto del tizio con il bastone sarà considerato AdO.
    Ryose ... in bocca al lupo. :guru: /OT

    Edited by S h o ! - 16/12/2015, 19:03
     
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