[Gioco] La Principessa Soon

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    La Principessa Soon 三

    ~Leader Naturale~


    Alcune delle domande dell'Uchiha finirono per restare senza risposta, o meglio: Una risposta la ricevettero: Per l'accademia non siamo autorizzati a sapere. Un ragionamento corretto, certo. Per qualcuno che deve coprire delle informazioni, per il soldato a guardia della base militare. Non per gli specialisti messi a scortare una persona. Da quando coloro che hanno in carico di proteggere qualcuno non sono autorizzati a sapere dettagli sulla persona da scortare e sui suoi avversari?
    Ancora una volta l'Accademia stava dimostrando la sua inadeguatezza, ma ormai, non restava altro da fare se non accettare quel poco che avevano, dato che null'altro sembrava essere messo a loro disposizione.

    «Vi ringrazio Yamanaka-sama, sembra che l'accademia ultimamente non abbia bene a mente le priorità delle informazioni da dare. Tuttavia, vedremo di adattarci in qualche modo, nella speranza che alla prossima missione, le informazioni realmente importanti siano a disposizione»


    Rispose con un sorriso, alla carenza di informazioni a cui anche il jonin sembrava essere sottomesso. In quella missione, all'apparenza semplice, la mancanza di informazioni poteva rendersi letale e questo, ad Atasuke, decisamente non piacque.
    Non dispiacque invece la copertura proposta dallo Yamanaka, secondo cui sarebbero stati dei mercanti di stoffe del paese dell'erba, mentre per quanto riguardava l'equipaggiamento, sarebbero stati dotati di ben tre rotoli di richiamo pieni di equipaggiamento, cosa che non petave che fargli piacere.

    «Ottimo allora, sembra che sui rifornimenti saremo più che a posto. Almeno su un fronte saremo debitamente preparati.»


    Lo Yamanaka concluse quindi il discorso, dando gli ultimi dettagli in merito alla partenza ed alle loro stanze. Atasuke rispose con un cenno di apprezzamento con il capo, mentre Asmodai sembrava dilungarsi su un qualche discorso tattico dell'ultimo istante, su cui volle l'opinione dell'Uchiha.

    “[...] Dovremo inventarci un diversivo, Atasuke-sama.”

    «Più che un diversivo, dovremmo studiarci un piano dettagliato sulla base delle informazioni che abbiamo... Ma fortunatamente abbiamo una buona mezza giornata per meditarci su e solitamente la notte porta consiglio»

    “Dovremo... No, niente.”


    °Pensare, prima di parlare, Asmodai...°


    Si ritrovò a pensare, osservando il chunin che, dopo aver bloccato il discorso che lui stesso aveva avviato, usciva dalla stanza. Atasuke si rivolse verso lo Yamanaka, che ancora non aveva salutato, prima di dirigersi a sua volta all'esterno della stanza per un primo sopralluogo della base e, possibilmente, dei carri.

    «Vi ringrazio Yamanaka-sama, immagino non sia semplice dover istruire una squadra sulla missione senza avere voi stesso le informazioni fondamentali. Ad ogni modo non preoccupatevi, non ho mai fallito una missione per l'accademia e non ho intenzione di cominciare oggi. Troveremo una soluzione e porteremo la ragazza al sicuro... Con permesso»


    Salutò brevemente l'Uchiha, uscendo dalla stanza e facendo un rapido giro per le aree a cui aveva accesso della base, prima di dirigersi verso la sua stanza. In fondo avrebbe avuto tutta la notte per riposare ed altrettanto tempo per meditare sul personaggio che avrebbe impersonato nei successivi tre giorni, mentre non avrebbe avuto altre occasioni di ispezionare con la dovuta perizia i carri.

    Se avesse avuto accesso all'area in cui i tre carri erano custoditi, Atasuke ne avrebbe verificato rapidamente la struttura, prima di osservare con dovizia di particolari ogni eventuale segno, ogni possibile traccia sospetta o anche solo la presenza di doppifondi, meccanismi o qualsiasi altro dettaglio utile alla missione o potenzialmente pericoloso per la loro stessa salute.

    Ad ogni modo, maschera in volto, continuò il suo giro, osservando il campo che era stato allestito all'interno del piazzale della base. Nonostante la miseria e tutto ciò che era capitato loro, la felicità sembrava dilagare, quasi come se ci si trovasse in una sagra di paese. Tuttavia, guardandoli negli occhi, Atasuke vide che l'allegria altro non era se non una maschera, proprio come quella che stava indossando in quel momento, una maschera per celare la tristezza di quei momenti.
    Atasuke li osservava, restandosene in disparte. Quelli erano cittadini del suo paese, eppure, non era suo compito diretto proteggerli. Avrebbe voluto poterlo fare, ma sfortunatamente non aveva titolo di farlo. Egli in fondo era come loro. Anche lui era cresciuto in un piccolo villaggio nella foresta del fuoco, ed anche il suo villaggio era stato attaccato, anche se con esiti decisamente più violenti. Era un sopravvissuto, proprio come quegli uomini, quelle donne e quei bambini.

    [...]


    Trascorso ciò che restava della giornata, calò la notte e con essa il limpido cielo stellato si colorava di mille tonalità di azzurri e blu intensi, fino al nero più profondo. Atasuke osservava dalla finestra della sua stanza in lontananza. Guardava le nuvole ed i bianchi disegni che queste tracciavano nel cielo limpido, illuminato dalla candida luna piena. Un buon segno: una luna piena avrebbe illuminato il terreno durante le notti successive, divenendo fondamentale, per chi come lui, doveva basarsi su di una “normale” vista per scorgere i nemici.

    °Una luna piena che splende... Sembra che gli dei vogliano favorici per questa missione... Possa Tsukuyomi illuminare il nostro cammino°


    Si ritrovò a pensare, mentre i suoi occhi finivano di bearsi del meraviglioso panorama stellare che si dipanava dinnanzi a lui.
    In alto, le stelle brillavano vigorose e liete, in basso invece, i poveri contadini strisciavano a terra, cercando di trovare un po di allegria anche nelle loro tragedie. Un netto contrasto, che in quella visione si bilanciava in un unico equilibrio.

    «Vediamo che cosa abbiamo a disposizione...»


    Pensò a voce alta, socchiudendo la finestra e dirigendosi al letto dove erano ripiegati gli abiti offerti per la missione, che a sorpresa non differirono nemmeno troppo dai suoi abiti consueti.
    Sorrise di gusto, prima di dedicarsi al suo lavoro entrando fino in fondo nel personaggio.
    Per prima cosa prese la mappa della zona che gli era stata fornita, mettendola da parte per progettare il viaggio e cercare eventuali vie alternative in caso di problemi. Prese poi anche un semplice foglio bianco o un qualsiasi supporto di simile natura che potesse portarsi dietro, su cui appose i due sigilli necessari a creare la mappa del campo di combattimento. Quella era una di quelle tecniche che andava preparata per tempo ed in quel primo momento, non accadde quasi nulla, salvo per la comparsa della mappatura della stanza in cui si trovava, unico dettaglio che veniva trasmesso al sigillo dalle percezioni dell'Uchiha. Un dettaglio che sarebbe stato eliminato alla prima sovrascrittura da parte dei suoi alleati il giorno successivo.
    [Tecnica A+B]

    […]


    La mattina della partenza, Atasuke si mise in moto fin dalle prime luci, indossando da subito i “nuovi abiti”, mentre i vecchi erano stati sigillati dentro ad uno dei suoi rotoli da richiamo la sera precedente. In fondo non aveva intenzione di lasciare in quella base nulla di suo ed impacchettarli semplicemente poteva essere decisamente un problema, dato che qualcuno avrebbe potuto riconoscere un qualsiasi dettaglio, vedendoli.
    Fece un'abbondante colazione, in modo da garantirsi una maggiore autonomia, ma senza esagerare. Mangiare troppo lo avrebbe messo fuori gioco tanto quanto mangiare troppo poco. Terminata la colazione si diede un'ultima sistemata, controllando che le armi celate al di sotto del “nuovo mantello” fossero perfettamente al loro posto. Sperava di non doverle usare, ma sapeva che se ve ne fosse stata l'occasione, doveva poter agire con la dovuta rapidità.
    Raggiunta la carovana, vide che la ragazza era già in preda all'operosità, dando ordini e prendendo appunti su di un block notes. Atasuke notò poco più avanti Asmodai, già in marcia e che non aveva notato durante la colazione. Forse era arrivato poco dopo e si era rifocillato mentre l'Uchiha era concentrato a ricontrollare un'ultima volta armi e rotoli. Ad ogni modo, accelerò il passo, raggiungendo il compagno con una breve pacca sulla spalla per far notare il proprio arrivo.

    «Buongiorno, Asmodai, passata una buona nottata?»


    Chiese con un sorriso, mentre i due si avvicinavano alla carovana. Ottenuta o meno una risposta, Atasuke aveva già in mano la propria maschera, pronto ad indossarla una volta che fosse stato necessario.

    “Oh.. finalmente siete arrivati!.. sono Soon piacere di conoscervi.. ehm voi siete?!..”


    Asmodai fu il primo a rispondere, palesando il suo nome. Una scelta dubbia certo, ma visto che nessuno ne conosceva il cognome o il volto, accettabile.

    “Io è meglio che viaggi dentro la carovana... Sai, non sono molto voglioso di camminare.”

    °E... e quella sarebbe la tua copertura? Che Inari ti fulmini per la tua dedizione al lavoro!°


    Si ritrovò a pensare, osservando l'Akuma che con innata nonchalance si dirigeva all'interno del carro, dove evidentemente avrebbe passato il resto del viaggio.

    «Oh, perdonate Asmodai per i suoi modi... Ogni tanto tende a dimenticare le buone maniere...»


    Esordì, distraendo la ragazza con un non-poi-così-finto tono di imbarazzo.

    «Sapete... ha una problematica malattia con la luce... Mi pare che i medici la chiamino “allergia al sole” o fotoallergia... In breve Tende ad ustionarsi per un non nulla, quindi deve restare coperto il più possibile e di solito si nasconde nei carri»


    Aggiunse, osando poi avvicinarsi all'orecchio della giovane, come per confidarle un misterioso segreto, appena sussurrato.

    «Inoltre da quando ha saputo che verremo accompagnati da una tale bella ragazza... Beh... si è anche fatto parecchio timido...»


    Sorrise, sogghignando appena, nella speranza che la gioiosa ragazza accettasse la battuta sul collega, ormai troppo lontano per poter sentire le ultime parole dell'Uchiha dette decisamente a bassa voce.

    «Oh, che sbadato... Ho parlato finora del mio compare e dei suoi modi burberi e non mi sono nemmeno degnato di presentarmi... Il mio nome è Isao Kondo. Sono il responsabile della scorta, o almeno, di solito è il mio compito...»


    Si proruppe quindi in un profondo inchino, rispondendo ai precedenti cenni dei genin con un rapido occhiolino, ben nascosto per evitare che la ragazza potesse in qualche modo notare nulla.
    Risollevandosi, Atasuke porse la mano alla ragazza, la quale, se avesse accettato, ponendo la sua sopra quella dell'Uchiha, si sarebbe trovata invischiata in un romantico baciamano, che solitamente faceva perdere la testa a tutte le ragazza di Konoha, specialmente a quelle che lavoravano all'ospedale di Shizuka.

    «Incantato di fare la vostra conoscenza»


    Sorrise, mentre i suoi neri occhi penetranti osservavano quelli della quindicenne con una leggera nota piccante, quasi a voler sedurre la ragazzina.

    […]


    Quando furono pronti a partire, prima che i cancelli della fortezza venissero aperti, Atasuke indossò la maschera, che a quel punto aveva senso di esistere per nascondere i tratti genetici degli Uchiha, che un esperto ninja avrebbe potuto riconoscere e si incamminò al fianco della ragazza.
    Appena varcati i cancelli della base, decine di contadini ostacolavano la loro marcia, non per cattiveria o altro, ma solo perché si ritrovavano accalcati davanti all'ingresso, in attesa di poter, anche loro, accedere alle zone sicure della base, protetti dai briganti che in quel periodo imperversavano lungo la regione.
    Atasuke mantenne alta la concentrazione, osservando con perizia ogni persona: Uomo, donna o bambino che si avvicinava ad i carri e con maggior attenzione osservava ciò che i contadini gioiosi appendevano sui carri. Certo, poteva trattarsi di oggetti di poco conto, forse erano semplici decorazioni donate con il cuore, ma non potevano rischiare che sotto qualche ciocco di legno si nascondesse un sigillo di tracciamento, esplosivo o un qualsiasi altra diavoleria che potesse mettere a rischio la carovana.
    Silenzioso, quindi scivolava in mezzo alla gente, avvicinando i suoi per dare loro ordine di ripulire i carri con discrezione una volta allontanati dalla massa di contadini. Non voleva offenderli, ne voleva rischiare che la quindicenne potesse prendere male i loro modi poco cordiali nel gettare via tutti quei doni, tuttavia, doveva prima pensare alla sua incolumità ed a quella della carovana.

    “Oh.. grazie.. ahahah.. che simpatici!”


    Disse ella, attirando l'attenzione dell'Uchiha, che notò le ghirlande e le collane che i bambini regalarono alla quindicenne. A prima vista non vi era nulla, tuttavia, doveva trovare un modo per toglierle di dosso quegli oggetti, almeno finché non fossero giunti a destinazione o non avessero verificato l'assoluta sicurezza di quegli oggetti. Nascondere una trappola in bella vista era decisamente una delle strategie meno usate e conosciute, ma non per questo meno efficace.

    «Devo ammettere che questi doni vi stanno a pennello... Permettetemi di consigliarvi però di riporle in un luogo più sicuro... Il viaggio sarà abbastanza lungo e non vorrei che un così delicato dono rischiasse di sgualcirsi... Permettetemi di riporli a dovere»


    Disse, porgendo la mano alla ragazza, nella speranza che ella accettasse di togliersi quei doni innocenti (o apparentemente tali) in modo che Atasuke potesse consegnarli rapidamente ad Asmodai, che pigramente se ne stava all'interno del carro e che si sarebbe potuto occupare di controllare i doni fatti alla ragazza alla ricerca di simboli, sigilli o qualsiasi altra traccia che potesse identificarne un pericolo.

    [...]


    Il passo di marcia era tranquillo, nulla di esagerato, motivo per cui, i tre alla guida dei carri erano scortati a piedi dai tre genin della squadra Alfa, disposti lungo il fianco dei carri in posizioni alternate, uno a sinistra del carro e l'altro a destra del successivo.
    Atasuke e Soon, in quel momento, marciavano a metà tra il primo ed il secondo carro, tenendosi sul lato degli stessi per evitare di mangiare la polvere sollevata dal primo carro.

    «Spero che vi sentiate a vostro agio con noi... Da quant'è che fate questo mestriere? La carovaniera, intento... Vi ho visto a vostro agio prima mentre coordinavate il tutto, dunque immagino non sia la prima volta che lavorate come responsabile di una carovana...»


    Esordì una volta lontani dalla fortezza e dalla folla di contadini che dovettero attraversare. La sua voce risuonava limpida e gentile, anche se la maschera ne distorceva leggermente il suono.
    Attese una risposta, prima di aggiungere a sua volta l'esperienza pluriennale da parte di Isao Kondo, la maschera che aveva deciso di indossare per quella circostanza.

    «Io è da parecchio ormai che viaggio... da quando ricordi per essere preciso... iniziai praticamente quando ero ancora in fasce. Mio padre da giovane aveva fatto il mercenario per alcuni daimyo minori, mia madre invece faceva la mercante. Un giorno, per caso, i due si incontrarono ed avviarono una sorta di piccola azienda familiare... Mia madre si occupava delle merci, e mio padre si preoccupava delle provviste e della scorta contro i banditi... Inutile dire che io ho seguito più da vicino il ruolo di mio padre... diciamo che mi sento più a mio agio con una spada al fianco che con una calcolatrice alla mano»


    Rise, per rendere ancor più veritiera la menzogna, facendo passare quel dettaglio come una sorta di battuta per allietare il viaggio.
    Se ella avesse chiesto di Asmodai, Atasuke, senza alcun tentennamento, avrebbe risposto; in fondo aveva studiato una copertura verosimile anche per lui, nel caso in cui ve ne fosse stato il bisogno.

    «Che dire... Ci siamo conosciuti ormai un... quanto saranno ormai? Sora, ti ricordi? Quanto saranno? 5/6 anni ormai?»


    Chiese, tirando nel discorso anche la Chikuma, che in quel momento conduceva il carro centrale presso cui si trovavano, lanciandole un cenno preciso, in modo che ella annuisse alla domanda, confermando l'informazione. Non diede alla ragazza il tempo di rispondere verbalmente o di rischiare di apparire troppo sconcertata o titubante. Non poteva permettersi di far cadere in quel modo quella semplice illusione creata dalle parole. In fondo non conosceva le abilità della genin sotto quel fronte e non aveva avuto ne il tempo, ne il modo di coordinare nulla sotto quel fronte, quindi, dovevano improvvisare, almeno fino alla prima tappa utile in cui coordinarsi senza le orecchie della ragazza in funzione.

    «Ad ogni modo, mia cara, conobbi Asmodai per caso, durante un grosso mercato a Konoha. Stavamo contrattando per alcune stoffe per due carovane separate e... nulla. Dopo una sana rissa tra commercianti, ci siam fatti una bevuta e da allora cooperiamo da tempo. Lui solitamente si occupa delle trattative e del lato “mercantile” oltre che della manodopera per il trasporto, io mi occupo della scorta...»

    […]


    La marcia, lungo l'unica strada disponibile, avanzava senza intoppi. Di tanto in tanto alcuni contadini incontrati lungo la via, ma nessuno di questi celava alcuna reale minaccia, ad eccezione, forse, di alcuni che si avvicinarono alla carovana, cercando riparo e risorse. Atasuke, dal canto suo, a malincuore dovette scacciarli, indirizzandoli alla vicina base militare. Avevano scorte in abbondanza, certo, tuttavia, non era saggio giocarsi le scorte fin dalla prima mattinata di viaggio. Cercò di restare gentile, allontanando i poveracci con parole gentili, in alcuni rari casi, decisamente troppo gentili, dato che i poveri contadini ebbero anche l'ardire di rispondere con toni decisamente poco educati, anche per un rifiuto di quel tipo.
    Ad ogni modo, senza reali intoppi lungo la via, la carovana giunse finalmente in vista della locanda del facocero nero, la prima delle tappe previste, dove si sarebbero fermati per rifocillarsi e recuperare le forze. In fondo li aspettava un viaggio lungo e non serviva a nessuno strafare.
    Atasuke si avvicinò al carro dove si trovava Asmodai, bussando alla porta per segnalare la sua presenza ed attirare l'attenzione del compagno.

    «Asmodai, siamo al primo check-point, la locanda del facocero nero, che dici, è il caso di fermarci?»


    Una comunicazione semplice, che tuttavia celava qualcosa in quelle parole, un'avvertimento da parte dell'Uchiha, nella speranza che il compare concentrasse l'attenzione su quel luogo per confermare la presenza o meno di personale potenzialmente pericoloso.
    Avrebbe quindi atteso una risposta da parte dell'Akuma, prima di decidere se autorizzare la sosta già a quel primo check-point o se proseguire ancora fino al successivo punto di sosta, tirando maggiormente le prime tappe.
    Ovviamente, se l'Akuma avesse percepito qualcosa di potenzialmente pericoloso per il gruppo, Atasuke avrebbe puntato a proseguire, anche a costo di mettere in difficoltà la giovane ragazza.

    "Ehm.. ecco il primo luogo di sosta.. ehm.. ci fermiamo vero.. perché io ecco.. si dovrei.."




    Se, l'Akuma non avesse segnalato palesi pericoli, alla domanda della ragazza, notantone l'imbarazzo, Atasuke avrebbe sorriso. Un sorriso talmente gentile e sincero che sarebbe apparso anche da sotto alla maschera che ne celava completamente i lineamenti.

    «Certamente, nessun problema... Ne approfitteremo per fare tutti una pausa... Inoltre ho notato che anche Sora deve andare... Fa la dura e non vuole ammetterlo, ma anche lei è sottomessa alle necessità umane»


    Concluse, con un tono scherzoso, ma che celava un comando decisamente preciso per la genin: Ella aveva il compito di scortare Soon ai bagni, come era d'usanza tra donne. In fondo la Chikuma, in teoria era la più adatta a socializzare ed al lavoro di squadra, quindi era la più indicata per diventare "amica" della ragazzina e farle letteralmente da ombra.
    Una volta arrivati al punto di sosta, con un cenno del capo, averebbe mandato le due ragazze all'interno della locanda, sfruttando quei pochi secondi o minuti che avevano a disposizione per fare un brevissimo briefing al resto della squadra, nascosti da occhi indiscreti dietro ai carri.
    Bussò al carro, richiamando Asmodai all'esterno, dato che il discorso riguardava anche lui.

    «Ok, sapete tutti della missione e dei dettagli. Dovremo tenere un profilo basso, quindi questa missione rasenta l'infiltrazione. Ogniuno di voi conosce il proprio ruolo e la copertura che abbiamo. Asmodai, tu tieni d'occhio la locanda ora, se c'è anche solo un minimo problema avvisaci. Io ho collegato Sora con l'arte della comunicazione, quindi sono in contatto diretto con lei, se ci sono problemi che sfuggono in qualche modo ai tuoi occhi, lei può allertarmi. Allo stesso modo, faremo ogni volta che anche solo uno di noi si allontana dal convoglio. Non voglio rischiare che i nostri avversari ci colgano impreparati uno alla volta, quindi ad ogni movimento, ci muoveremo sempre in due o più, chiaro?»


    Chiese con tono deciso, anche se più che una domanda era decisamente una precisa imposizione.
    Ottenuta un'eventuale risposta, o anche solo un cenno di intesa da parte dei compagni, Atasuke avrebbe ripreso con quel che gli serviva sapere.

    «Avremo tempo alla prossima sosta, o all'accampamento notturno per fare le dovute presentazioni e rifinire i dettagli. Quindi, per ora, si agisce sotto copertura, non attiriamo troppo l'attenzione ed evitiamo ogni sorta di problema con gli avventori di questa locanda. Se ci sono problemi, avvisateci e risolviamola il più in fretta possibile in maniera pacifica. Se il sistema pacifico non basta, allertateci. Ci penseremo io e Asmodai. Uno di voi mi faccia il preciso riepilogo delle scorte di cibo, acqua e la dislocazione dei rotoli sui carri.»


    Attese quindi un rapido riepilogo, a cui rispose con un cenno di assenso, prima di chiudere il brevissimo discorso allontanando i suoi.

    «Per ora è tutto, facciamo una pausa»


    E dopo quel momento di serietà, l'Uchiha tornò ad essere Isao e come tale iniziò a fare un breve giro di perlustrazione, entrando a sua volta nella locanda, pronto ad intervenire in caso di problemi, lasciando in mano ad Asmodai la protezione dei carri.
    In tutto quel trambusto, aveva aperto un collegamento diretto con Sora, che seguiva direttamente la ragazza e che si trovava ai bagni con la stessa, uno con Asmodai che teneva sott'occhio la carovana, i dintorni e quanto accadeva dentro alla locanda, uno con Sasuke, il medico ed uno con Horo Tengo. I restanti 3 erano assieme alle persone che aveva collegato tra loro, creando una prima linea di comunicazione pronta ad intervenire in qualcunque momento in caso di bisogno ed in grado di comunicare tutti assieme, come fossero stati a pochi centimetri l'uno dall'altro.
    [Abilità]



    Se l'Akuma avesse invece percepito un qualsiasi tipo di pericolo tale da mettere in allerta Atasuke, una volta venuto a conoscenza della situazione, avrebbe cercato di deviare la questione, forzando la marcia per raggiungere il successivo check-point o creare una tappa fuori percorso per evitare spiacevoli incontri.

    «Perdonateci, cara, ma sfortunatamente siamo costretti a proseguire oltre... Quella locanda non ha una buona fama e... l'ultima volta abbiamo avuto un piccolo diverbio con il locandiere... non so se mi spiego... Ad ogni modo, se la cosa non vi disturba troppo, ci fermeremo alla prossima, oppure se siete tanto in difficoltà, troveremo il modo per accamparci lungo la via»


    E con un mesto sorriso, avrebbe ordinato di proseguire con la marcia, senza sosta. Si sarebbero fermati alla locanda successiva o ad un qualche spiazzo sufficentemente coperto da occhi indiscreti per proteggere la ragazza, ed eventualmente anche gli altri della carovana, da occhi indiscreti.




    OT-NOTA: Nel conteggio del contatore non ho tenuto momentaneamente conto del chakra speso prima di andare a dormire considerando il probabile recupero dei 2 bassi. Attendo conferma da parte del QM sul supporto usato (foglio o mappa) e sull'eventualità del recupero di chakra :zxc: -/OT
    Chakra Rimanente: 78/80
    Vitalità Rimanente: 18/18
    Energia Vitale: 30/30




    Movimento: 24m
    Salti: 8 m
    Status Fisico:
    png
    pngpngpng
    pngpng
    Percezione: 6+6
    Furtività: 0+6

    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Agilità: 600
    Concentrazione: 600
    Precisione: 600
    Intuito: 600
    EquipaggiamentoProtezioni indossate:
    - Maschera "da Demone" [20; 3]
    - Mantello Nero [15; 3]
    - Cotta di Maglia Completa [40; 4]
    - Gambali in Ferro [30; 4]

    Mischia:
    - 1 Katana [40; 4]
    - 1 Wakizashi [20; 3]

    Varie:
    - 1 Respiratore [1; 1]
    - 1 Accendino [1; 1]
    - 3 Filo di Nylon [10m] [1; 2]
    - 3 Filo di Nylon Rinforzato [10m] [1; 3]

    Tonici:
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]

    Rotolo Armi a distanza:
    - 7 Kunai [8; 3]
    - 2 Cartabomba II Distruttiva [1,5m] [50; 1]
    - 2 Cartabomba II Deflagrante [4,5m] [25; 1]

    Rotolo Medico:
    - 1 Kit Primo Soccorso [10 usi] [1; 2]
    - 6 Antidoto Intermedio [2] [2] [2] [1; 1]
    - 2 Tonico di Ripristino Medio [4L] [1; 1]
    - 1 Tonico Recupero Medio [4b] [1; 1]


    Slot AzioneSlot Azione 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Azione 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot DifesaSlot Difesa 1:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 2:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 3:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]

    Slot Difesa 4:
    - Ipotesi 1 [V; F; Pot]


    Slot TecnicaSlot Tecnica Base:
    - Gestione del Campo 1B

    Slot Tecnica Avanzata:
    - Team Map 1B


    Slot FreeAzioni Gratuite:
    - Azione [Tipo; Slot]

    ConoscenzeConoscenze Utilizzate:

    Arte della Comunicazione [1]
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Sono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    (Mantenimento: 1/4 Basso per ogni 250 metri)

    Linea di Comando
    Maestria: L'utilizzatore può sfruttare la comunicazione a distanza comunicando con un'intero gruppo di alleati, creando un collegamento condiviso da tutto il gruppo. L'utilizzatore è in grado di collegare fino ad 1 alleato affiuntivo per grado posseduto.
    Condividendo la linea, l'utilizzatore condivide il costo di mantenimento con tutti gli alleati consenzienti. Il rifiuto deve essere espressamente dichiarato dagli alleati in risposta alla richiesta dell'utilizzatore

    Richiede 'Arte della Comunicazione'
    [Da Genin in su]

    Team MAP
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può disegnare su un supporto fisico di dimensioni minime pari a Piccole o su un rotolo una mappa priva di dettagli dove è indicata la posizione rispetto a lui di chiunque sia sottoposto a 'Arte della Comunicazione'. Se posseduta, può altresì essere utilizzata una mappa della zona tracciando la posizione dell'utilizzatore e degli alleati. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica. L'utilizzatore conoscerà la scala della mappa e potrà interpretare le distanze della stessa. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Gestione del Campo' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]

    Gestione del Campo
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    L'utilizzatore può arricchire la mappa di 'Team MAP' inserendo informazioni grafiche o dettagli comunicati dagli alleati sottoposti a 'Arte della Comunicazione'. Può inserire una pianta del territorio percepito ed eventuali dettagli (persone, oggetti). L'utilizzatore deve ricevere le informazione tramite 'Arte della Comunicazione'. Per aggiornare la mappa è necessario riattivare la tecnica, utilizzare Gestione del Campo aggiorna la mappa come se usata 'Team MAP'. è possibile sfruttarla in combinazione con 'Team Map' sfruttando uno slot tecnica base.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Basso)
    [Da Chunin in su]


    NoteVarie ed eventuali
    Varie ed Eventuali

     
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54 replies since 16/10/2015, 14:50   701 views
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