Una notte da leopardi

Free tra Yusnaan, Shu e Mberu?

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  1. Yusnaan
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    Parlato Hiro

    Una notte da leopardi

    Il vestito nuovo


    L’urlo di Kiyomi aveva destato tutti i presenti dal loro sonno, rivelandole che lei ed il leopardo non erano soli nella stanza. La testa ancora le scoppiava, ma riuscì a vedere chiaramente l’uomo che dormiva a fianco al leopardo, scavalcarlo come se niente fosse e palesarsi davanti a lei, completamente nudo e parlandole come se la conoscesse da una vita, senza un minimo di decoro.
    Uao Kiyomi, sei sempre uno schianto!
    Quelle parole la invogliarono a guardarsi, ricordandosi che anche lei era ancora nuda, dato che il lenzuolo era quasi venuto totalmente via a causa della caduta di poco prima. Non appena se ne accorse, tirò a sé immediatamente il lenzuolo e si coprì completamente, per evitare di dare ulteriormente spettacolo di sé stessa, avendo già notato quale reazione avesse scatenato in quell’energumeno che le sostava davanti.

    Per fortuna, il simpaticone sembrava essersi messo a giocare con il leopardo, dando una piccola dimostrazione della sua forza incastonandolo con il muso nel materasso, cosa che il felino interpretò come un chiaro segno di superiorità a cui dovette sottostare. La ragazza assistette a tutta la scena, ma non sbalordita, bensì con una paura per il leopardo, che poi sparì dopo aver visto che non correva pericolo e rispondendo con un espressione strafottente alla domanda del colosso se le andava bene che gli desse da mangiare.
    Subito dopo, lo strano ammaestratore da circo si rivolse ad un curioso ragazzo sporco di vomito seduto su una poltrona, facendo notare la sua presenza a Kiyomi. La giovane non ricordava né l’uno né l’altro e con il mal di testa che aveva nemmeno le interessava, cominciandosi ad alzare da terra barcollando ed appoggiandosi con la schiena all’armadio, mentre l’uomo nudo continuava a parlarle.
    Ehi, Kiyomi... non è che mentre Hiro da da mangiare al gattino ti va di divertirti un po'? A me questa situazione un po' eccita... beh, non solo la situazione se capisci quello che dico, eh eh.
    Toglitelo dalla testa. Divertiti pure col tuo gattone, mi pare che siate già piuttosto intimi. Gli disse mentre si legò il lenzuolo sopra al petto ed avviandosi verso una delle sedie capovolte. Con calma, ne ribaltò una, sedendosi poi sopra ed appoggiando la testa tra le mani, nella speranza di trovare un po’ di sollievo da quel tormento che stava passando molto lentamente. Non era per niente abituata ai postumi di una sbornia, figuriamoci di quello che probabilmente aveva fatto con la roba sul tavolino, quindi a malapena ascoltò le parole dei 2, da cui comprese che si trovavano tutti nella stessa situazione. Alzò la testa incuriosita dalla discussione e poi si girò verso l’uomo in piedi, non comprendendo come sia possibile che nessuno dei 3 si ricordi niente dei fatti accaduti la notte precedente.
    Cioè, fammi capire…tu non ti ricordi niente di ieri sera e ti comporti comunque come se ti succedesse di continuo? No, perché mi sembri fin troppo tranquillo per…ma santo cielo, mettiti qualcosa addosso!
    Gli tirò immediatamente addosso un cuscino preso da terra, cosicché sperava che avrebbe coperto le sue nudità per un minimo di pudore. Purtroppo, guardando la stanza, si doveva arrendere ai fatti, accettando che molto probabilmente aveva dato sfogo al suo lato peggiore, partecipando a chissà quali scorribande con quelli che ora erano perfetti sconosciuti.
    Ah a proposito, va bene i vestiti, da quando vi siete svegliati avete visto il mio coprifronte? Sono diventato genin da poco, non vorrei averlo perso.
    Ma chissenefrega del tuo coprifronte, io voglio solo sapere chi siete e cosa abbiamo fatto ieri.
    Anzi, no, di te mi ricordo.
    Disse, allungando il dito contro il pervertito nudo. Eri alla locanda, sei uno degli amici di Hanako. E mi ricordo anche di te, eri quel ragazzino che stava festeggiando.
    Non voglio neanche sapere perché hai addosso delle mutandine da donna, perché i tuoi gusti sessuali non mi riguardano, ma abbi almeno la decenza di vestirti. C’è una signora davanti a te, se non te ne sei accorto.

    E detto questo, emesse un poderoso rutto al sapore di vomito, come a ricordarle che si era data alla pazza gioia insieme a loro.

    Lo stordimento si stava affievolendo man mano, dandole una maggiore chiarezza della situazione, ma comunque non riuscendo a ricordare niente che non andasse oltre le immagini confuse che la ritraevano insieme alla sua serva alla locanda. Non sapeva ancora cosa fare, ma una cosa certa era che non sarebbe voluta rimanere a lungo in quella stanza degli orrori, alzandosi, raccattando i suoi vestiti da terra e dirigendosi verso il bagno, dove avrebbe potuto darsi una rinfrescata, acconciarsi i capelli e riprendersi dalla sbornia.
    Non so voi, ma io non voglio rimanere qui un minuto di più, quindi ora mi vado a preparare e poi penserò a dove cominciare a cercare quella stronzetta. E dopo essersi chiusa a chiave nel bagno, lasciando da soli i 2 ragazzi, comincio con lo sciacquarsi la faccia, per poi aprire l’acqua della doccia per prepararsi una rilassante doccia calda.

    Se i 2 l’avessero voluta aspettare, avrebbero dovuto attendere circa 45 minuti, prima che questa uscì dal bagno completamente cambiata, con i capelli perfettamente ordinati in un’elegante acconciatura tenuta insieme da uno spillone floreale e col suo yukata azzurro, purtroppo ancora un po’ sporco di fango. Se li avesse trovati lì ad aspettarla, la prima cosa che avrebbe detto, sarebbe stata proprio in merito al suo yukata, mentre pensava a sistemarsi gli orecchini.
    Chiariamo una cosa, se avete intenzione di accompagnarmi, visto che sembra che abbiamo un interesse comune, io non vado in giro con questo yukata sudicio. Quindi, la prima cosa che devo fare è comprarmi un vestito decente.A quel punto, si sarebbe messa a cercare il suo equipaggiamento e le sue cose, recuperando anche pochi soldi, ma sicuramente non tutti quelli che erano in possesso della sua domestica. Subito dopo essersi equipaggiata delle sue armi, avrebbe incitato gli altri ad andare, senza voler investigare ulteriormente nella camera e qualora anche loro fossero stati pronti, si sarebbe avviata all’esterno, cominciando a prendere la strada per il più vicino sarto.
    Se invece, gli altri 2 avessero trovato per primi i suoi soldi, tenendoseli per loro, avrebbe cominciato a fare i capricci finché non avessero trovato una soluzione e rifiutandosi di uscire.

    Ispezionando la stanza, Shinici e Hiro avrebbero potuto trovare tutte le loro cose, tranne per Hiro, che non sarebbe stato capace di trovare il suo coprifronte da nessuna parte...
     
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