Una notte da leopardi

Free tra Yusnaan, Shu e Mberu?

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  1. Mberu?
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    Una notte da leopardi

    La virtù meno apparente



    Ehi! Dovresti presentarti prima di chiedere il nome a qualcuno no? CHI CAZZO SEI TU, BAMBOCCIO!

    Sarò pure un bamboccio, ma almeno non chiamo coso qualcuno con non conosco… Dato che lo vuoi sapere io sono Hiro, immagino che tu posso avere un nome del tipo.. uhm non so… per esempio STRONZO?!

    Il botta e risposta fu velocissimo, coadiuvato da un’ottima gestualità del corpo, che ebbe l’apice con un dito medio scagliato contro il lottatore di leopardi.
    Hiro quel tipo di persone non le sopportava proprio, per quanto tenesse le proprie idee ed emozioni per sé, quel tipo di discussione e di atteggiamenti lo mandava in bestia.
    Non solo lo aveva chiamato coso, ma gli aveva dato pure degli ordini, tutto questo non sapendo il suo nome. Ovviamente non aveva avuto manco la decenza di scusarsi alle parole di Hiro, ma aveva continuato con fare da bulletto. Per quanto fosse più grande del genin, non aveva assolutamente il diritto di fare l’arrogante il quel modo.
    Le discussioni continuarono ugualmente, spostandosi sulle pasticche, che a quanto pare avevano preso entrambi.

    Pastiglie di che tipo?! Io non prendo droghe e non ne prenderò mai, sarà stato l’alcol!

    Ma per quanto riguardava la salivazione il cafone aveva ragione, pure Hiro constatò di averne poca in bocca. Probabilmente però era stato a causa dei conati precedenti.
    La cosa che però iniziò a fargli venire qualche dubbio fu sull’efficacia delle altre scoperte che in breve l’uomo fece. Con pochissimi elementi era riuscito a fare una buona ricostruzione di alcuni episodi che la sera precedente avevano avuto come protagonista la ragazza semi nuda.
    La necessità del genin di trovare il coprifronte venne, però, subito bistrattata, portando l’attenzione di tutti sulle sue mutandine da donna.

    Senti, non ho le più pallida idea di chi siano queste mutandine, non potrebbero essere di quella Hanako di cui hai parlato? Magari ha lei il mio coprifronte!

    La stessa idea venne immediatamente al uomo-leopardo, che stava dando ampia dimostrazione delle sue capacità logico deduttive. Tristemente Hiro si rese conto che se avesse voluto ritrovare il suo coprifronte, si sarebbe dovuto far aiutare da quei due strambi individui, dall’uomo in particolare. Mentre era assorto nel pensare a come potesse fare nel diventare amico con il tipetto intelligente, la ragazza proruppe in rutto di notevole potenza.
    Hiro per tutta risposta la fisso con gli occhi sgranati, ormai il mondo si era capovolto.
    Infine la donna, che dalla discussione era emerso si chiamasse Kiyomi, entrò in doccia per lavarsi.
    Il genin non era intenzionato a farsi una doccia, per quanto fosse sporco del suo stesso vomito la sua priorità era trovare il coprifronte, non profumare come una rosa. Motivo per cui iniziò subito a cercarlo da per tutto, incentivato dalle parole di quello che si era presentato come Shinichi Kudo, che nel mentre aveva preso a cibare il felino.

    Tra lo spostamento di un divano e l’altro passarono parecchi minuti in cui Hiro ebbe modo di fare un poco di conversazione con il detective.

    Senti scusa per prima… non sono solito agire in questo modo.. ma a quanto pare non so gestire i postumi di una serata come quella di ieri..

    La ricerca del coprifronte fu completamente vana, iniziando a far venire un poco di ansia al neogenin.
    Come se non bastasse nessuno degli indumenti originari di Hiro era presenti in quella stanza, eccezion fatta della sciarpa. Com’era andato vestito fino a lì la notte prima?

    Dio mio.. già inventarsi una scusa per non essere tornato la notte è dura.. ma tornare senza vestiti lo è ancor di più!

    Fortunatamente per lui, trovò i suoi soldi, che a quanto pare non aveva consumato interamente in alcolici. Infine tramite una coperta trovata nell’armadio, Hiro si fece una specie di toga d’emergenza.
    Nel frattempo Shinichi aveva trovato altri indizi, dei capelli e una frusta, andando a sentenziare che almeno due donne erano state presenti la notte precedente.

    Beh speriamo che almeno una delle due abbia il mio coprifronte!

    Dopo che Kyiomi uscì dalla doccia e dopo aver concordato sulla necessità di andare a comprare dei nuovi vestiti, qualcuno bussò alla porta. Risultando essere una donna facente parte dello staff dell’albergo, attesa da Shinici.
    Mentre il ragazzo dai capelli neri ci dava dentro con l’inserviente in bagno, Hiro rimuginò sulle sue capacità di detective.

    Però.. ci sa fare eh?

    Un gemito lo interruppe.

    Ehm non intendo con il sesso.. beh magari anche con quello, ma intendevo come detective!

    In pochi minuti l’amplesso si concluse e il gruppo, dopo aver messo al guinzaglio il leopardo e dopo aver lasciato un messaggio intimidatorio alla donnuccia con cui Shinichi si era fatto una sveltina, era finalmente pronto per uscire.
    Hiro, vestito unicamente con una toga bianca, la sciarpa ed i sandali era molto esilarante.
    Nel caso in cui fossero usciti dall’albergo senza troppi problemi si sarebbero diretti per primo ad un negozio d’abbigliamento lì vicino.
    In strada li fisavano tutti sia per il loro abbigliamento, ma soprattutto per il felino.
    Una volta entrati nel negozio il commerciante sgranò gli occhi.

    Ma cosa credete di fare con quel leopardo qui! Portatelo subito fuori o farò mandare qualcuno dal Kage!

    Nel caso in cui il gruppetto si sarebbe fatto intimidire dalle parole del titolare del negozio, Hiro avrebbe proposto di servirsi a turno, mentre qualcun altro stava fuori con il cucciolotto.
    Ovviamente lui sarebbe entrato per primo, già andare in giro con un leopardo non avrebbe fatto bene alla sua reputazione di neogenin in cerca di successi, se in più l’avesse fatto con indosso solo una pseudo toga sarebbe stata probabilmente la fine della sua carriera.

    Comunque le cose sarebbero andate, avrebbe comprato, in questo o in un altro posto, del vestiario il più similare possibile a gli abiti della sera precedente.
    Nuovamente a suo agio Hiro si sentì pronto a cominciare veramente la ricerca del suo coprifronte.
    La prima tappa, come aveva suggerito Shinichi, sarebbe stata un club in cui avrebbero dovuto cercare una dominatrice.
    Grazie alle conoscenze del detective arrivarono in poco tempo al famigerato luogo di perdizione.
    Ad attenderli fuori c’era un corpulento ninja, armato fino ai denti
    Così come il negoziante e numerosi passanti, anche lui reagì stupito alla visione del leopardo, rientrando fra quelli che di solito se la danno a gambe.

    V-Voi.. non potete entrare con quello in questo rispettabilissimo club

    Facilmente tutti avrebbero capito che ci sarebbe voluto poco per intimorire la guardia.
    A prendere l’iniziativa fu però Hiro.

    tsk tsk

    Il suono della lingua contro i denti venne accompagnato dall’indice del genin che faceva destra sinistra.

    No mio caro.. forse non sai chi siamo noi! Siamo quelli che aizzerebbero questo bel micetto contro di te e nel frattempo ti prenderebbero a colpi con la stessa frusta che ora lo tiene al guinzaglio, del resto a te dovrebbero piacere queste cose per lavorare qui no?!

    Quando finì di parlare, il genin sperò vivamente che Shinichi avesse cercato di far attivare il leopardo, facendogli sfoderare i denti.
    Il buttafuori si spostò immediatamente.

    Sentite .. la mia paura più grande è quella di finire sbranato.. oggi vi faccio passare ma badate bene che non ci sarà una prossima volta

    Prima ancora che avesse finito di parlare, il gruppetto sarebbe già entrato dentro il club.
    Hiro non era mai stato in un posto del genere, si chiese se era la prima volta anche per Kiyomi e Shinichi. La grande sala in cui si trovavano era illuminata con luci soffuse rosse, aveva con un grosso bancone dinnanzi a loro, probabilmente adibito a centro d’informazioni, con un’ammiccante tipetta dietro.
    Ad attirare la sua attenzione fu però il reparto bar, dove c’era un agglomerato variegato di persone ed esseri in generale. A muoversi tra i tavoli, c’erano quelli che davano il nome al locale, non enfants nel senso di bambini ma nani.
    Ad uno sguardo più attento Hiro si rese conto che gran parte dello staff era composto da quelle persone dalla altezza trascurabile che, vestiti di cuoio e lattex suscitavano ai presenti le più disparate sensazioni. Ovviamente oltre a quelle persone affette da nanismo era presente tanta altra gente, uomini vestiti da donne e donne vestiti da uomini. La maggioranza era vestita in modi che al di fuori del locale sarebbero stati ridicoli o troppo succinti. Strani materiali coprivano o con la loro assenza sottolineavano le parti del corpo di quasi tutti i presenti. C’era anche chi si comportava come un cane o come un pony.
    Nessuno però si spingeva in atti troppo osceni in quel luogo che grossomodo si poteva definire topo poco privato.

    Ok.. direi che se mia madre scoprisse che sono finito qui farei meglio a diventare un Nukenin..

    Spinto quindi dalla voglia di abbandonare quel posto peccaminoso il più presto possibile, Hiro si diresse verso il banco informazione, intenzionato a parlare con la signorina.

    Salve abbiamo una discreta urgenza di parlare con la signorina Kakano..potrebbe dirci dove si trova?

    ot/ mi sono spinto abbastanza in là, nel caso in cui vogliate fare qualcosa prima o semplicemente nel caso in cui vogliate cambiare qualcosa sentitevi liberissimi di farlo



     
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31 replies since 17/10/2015, 20:27   500 views
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