Una notte da leopardi

Free tra Yusnaan, Shu e Mberu?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Yusnaan
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Kiyomi
    Pensato Kiyomi
    Parlato Shinichi
    Parlato Hiro


    Una notte da leopardi

    Ma ndo so capitata


    I due impertinenti non fecero storie quando Kiyomi li afferrò per i colletti delle magliette, lasciandosi trascinare in quel negozio in cui erano stati poco prima, dove era rimasto ad attenderli il negoziante che li aveva ormai presi in simpatia, anche se la ragazza non riusciva a spiegarsi il perchè. Era abituata a sentirsi molto ben voluta da qualsiasi commerciante a cui si presentava, spendendo molti Ryo nel suo negozio, ma quella volta non aveva comprato granché e quel Kashimuzu non poteva certo sapere lei chi fosse, ma preferì non pensarci più di tanto.
    La prima volta che ci andarono, si accorse di come il presunto detective avesse trascinato il commerciante nel retro del negozio, ma non importandogli minimamente di queli fossero le sue intenzioni, si limitò a fare spallucce ed a continuare la ricerca del suo yukata. Forse era grazie a qualcosa che aveva fatto lì dietro che si era guadagnato la sua fiducia.
    Ma non sarà che... bleah... donne, leopardi e adesso anche uomini, fa proprio schifo. Si dovrebbe imporre dei limiti almeno in quello.
    L'idea che in quel magazzino, avesse dato sfogo ancora una volta alla sua voglia scaturita dalle pastiglie che aveva preso per sbaglio era davvero rivoltante, facendogli chiedere ancora una volta cosa avesse fatto di male per finire in quella situazione.
    Questa è una punizione divina, lo so. E' la mia condanna per aver ceduto il mio corpo a quel gigante megalomane. Anche se in effetti l'ho fatto solo per il bene del mio corpo. Perché gli Dei ce l'hanno con me?
    La seconda volta che entrarono in quel negozio non fu certo meno bizzarra: per quanto sperasse che almeno uno dei 2 si trasformasse in una donna avvenente, le sue preoccupazioni che con una semplice tecniche avrebbero potuto eclissare la sua bellezza, scomparvero all'istante quando si ritrovò davanti il glabro ragazzino vestito malamente come una volgare prostituta di dubbia sessualità. Aveva già intuito qualcosa dalle sue evidenti mutandine da donna con cui lo aveva visto quando si era svegliata, ma non si aspettava di certo una simile scena.
    Ci avrei giurato che avevi questo tipo di tendenze, ma non speravo le sfruttassi per il bene comune. Buon per te, non è facile uscire allo scoperto, al giorno d'oggi.
    Non le restava altro da fare trovare anche lei un vestito adatto all'occasione, cominciando a provare vari abiti, mentre Shinichi esponeva cosa avrebbe voluto fare lui per la squadra.
    Senza un manager quei tizi ti si avventerebbero addosso come dei leopardi, facendoti le peggio cose. Fidati, serve qualcuno che faccia da capoccia e che li convinca a non mettervi le mani, o altro, addosso.
    Come vuoi, almeno stiamo insieme.

    ...


    Kiyomi rimase un attimo impietrita, riflettendo sull'ultima frase appena uscita dalla sua bocca.
    E questa come mi è uscita?
    Non era certo da lei fare lavoro di squadra, ma preferì ignorare l'episodio, come se si fosse trattato solo di un lapsus dovuto alla situazione e tornando a pensare ai vestiti da scegliere, facendosi anche consigliare da Shinichi, finché alla fine non gli mostrò quello finale.
    Perfetto Kiyomi-chan. Se non fosse già su per le pillole penso che avresti persino "risvegliato" il fratellino minore.

    ...


    Fai proprio schifo, lo sai?
    Era solo un complimento. Vedila come la mia rivincita per il "rapidissimo" di prima.
    E difatti ti ringrazio, perchè lo prendo come un complimento, ma potevi anche evitare di nominare il tuo amichetto.
    Bene o male, il gruppo era pronto a presentarsi al night club in pompa magna e così fecero, appena possibile, ma a quanto pare il travestimento aveva fatto montare la testa al bambinone, che cominciò a calarsi un po' troppo presto nella parte.
    Di un po' Kiyomi, tu sai ballare? Dovremo dare un po' di spettacolo in quel postaccio. Gli faremo vedere noi! Distruggeremo tutta la competizione e dimostreremo di essere migliori di loro, nel loro stesso campo! Così imparano quegli stronzi a cacciarci dal locale!
    Dunque, per prima cosa datti una calmata, e seconda cosa si, è ovvio che so ballare, ma non credo che le mie danze siano adatte a quel genere di posto.
    Furono ben accolti nel locale, camuffandosi perfettamente con l'ambiente, anche se il primo problema sopraggiunse quando si giunsero all'entrata, dove Shinici cominciò immediatamente a parlare un gergo strano e a prendere a schiaffi il povero guardiano che ormai non ne poteva proprio più di loro, ma in quel momento Kiyomi non ci fece caso. Fu nella sala interna, che iniziò il vero disagio.
    Il pappone della situazione aveva dato disposizioni di far mettere una canzone specifica, cominciando poi a cantare e ballare, seguito da Hiro travestito. Si dimenavano niente male, ma Kiyomi era decisamente fuori luogo, limitandosi ad assecondarli con dei goffi movimenti che si limitavano a far notare le mosse dei suoi compagni. Pochi minuti che sembrarono ore, ma almeno, i presenti erano rimasti abbastanza soddisfatti dall'esibizione e dopo essersi ricomposti, i 3 si diressero verso i camerini, ma non prima di un'altra imbarazzante scena a cui la ragazza di Oto, si vide coinvolta.
    Dopo averla chiamata "puttana" ed averla schiaffeggiata sulla sua parte migliore, Shinichi non avrebbe di certo potuto cavarsela con una banale scusa.
    Ora dobbiamo rintracciare la dominatrice. Ah, scusate per lo schiaffo sapete... la parte.
    Se ci riprovi un'altra volta, ti farò fare la parte del paraplegico.

    Finalmente, dopo che il loro compagno travestito si fece dare delle indicazioni precise, raggiunsero il camerino che avevano tanto desiderato, trovando la focosa rossa vestita di pelle nera, che si svegliò non appena entrarono nell'elegante stanzetta.
    Una volta che le ebbero rivelato la loro identità, si sperava che gli avrebbe dato le informazioni che volevano senza fare storie, ma a quanto pare non era per niente interessata a fare una cosa del genere senza avere qualcosa in cambio...e lo voleva da Hiro.
    Prego?!
    Si, lo voleva proprio da Hiro.


    Ma ndo so capitata...


    Il peggio è quel ragazzino non se lo fece neanche ripetere 2 volte, cominciando a farsi fare di tutto proprio davanti agli altri 2 compagni e per quanto Kiyomi potesse essere contenta che almeno in quel modo l'avrebbero fatta parlare, il fatto che in quel momento era impegnata a fare tutt'altro, con quello scheletrico ragazzino per giunta, la disturbò non poco, invogliandola ad uscire immediatamente.
    Purtroppo fu immediatamente bloccata dal suo pappone, che le ricordò il luogo in cui si trovavano. Ti ricordo chi c'è la fuori. Se esci da sola rischi di cacciarti nei guai, ed è meglio non lasciare Hiro da solo. Se entrasse qualcuno saremmo tutti e tre nei guai: ti ricordo che non dovremmo essere qui. Se proprio ti da fastidio non guardare...
    Non guardare?! Ah certo, tu trovi tutto questo molto eccitante, è vero? Lui dice "non guardare", si è facile per lui. Vaffanculo.
    Anche se avrebbe voluto lasciare immediatamente quell'insano posto, non ebbe altra scelta che dirigersi verso il divanetto, più furiosa che mai, girarlo verso il muro e sedercisi in modo da dare completamente le spalle alla scena che si stava svolgendo ad un paio di metri da lei, aiutata a non pensarci grazie anche all'idea di Shinichi, che provvedé ad accendere lo stereo. La musica non era delle migliori, né delle più rumorose, ma perlomeno era sufficiente a corpire in parte i suoni e i gemiti dei 2 pervertiti sul letto, e la povera studentessa cominciò ad attendere impazientemente che finissero i loro giochetti, chiudendo gli occhi ed appoggiando la testa sul palmo della sua mano.
    Lo sto facendo per i soldi, lo sto facendo per i soldi, lo sto facendo per i soldi, lo sto facendo per i soldi...
    Ad un certo punto alzò lo sguardo, accorgendosi che il suo compagno di sventure si era accomodato accanto a lei.
    Va meglio ora?
    Se questo lo chiami "meglio".
    Dal suo sguardo e dalle parole che seguirono sembrava ovvio che stesse cercando di tranquillizzarla, sia per gli ultimi fatti accaduti ché per la sua amica scomparsa e nonostante Kiyomi apprezzò vagamente quel vano tentativo di consolazione, non lo diede certo a vedere, continuandolo a fissare con un espressione vuota ed infastidita. Non che non gli importasse proprio niente della sua domestica, anzi col tempo, in fondo in fondo (ma parecchio in fondo) si era quasi abituata alla sua presenza, ma non per questo la riteneva insostituibile, considerandosi comunque ad un livello superiore di una misera serva. Il suo obbiettivo attuale era ritrovarla per riavere i soldi che le aveva "rubato", ma senza rendersene neanche conto, sapere che l'avrebbero ritrovata viva la considerava un'opzione piacevole.
    L'atmosfera del luogo, unita alla musica ed a quello che si stava consumando proprio alle loro spalle, sortì un certo effetto su Shinichi (cosa abbastanza frequente, quel giorno) e notando che anche l'otese si stesse un po' "sciogliendo", cominciò a sedurla con dei piccoli e lenti gesti, che li avrebbero portati a fissarsi intensamente negli occhi.
    Kiyomi non poteva non ammettere che tutto il contesto era quantomeno stimolante, vedendosi anche avvicinarsi lentamente quello che in effetti era un bel ragazzo, trovandosi piacevolmente a suo agio e ricambiandolo con un leggero sorriso, lasciando avvicinare il suo volto al suo.

    boa_hancock_by_a_spoon


    Ma l'unica cosa che le labbra di Shinichi incrociarono, a pochi centimetri da quelle di Kiyomi, fu il polpastrello del suo indice sinistro, che lo avrebbe fermato.
    Sono lusingata,caro, ma hai sbagliato persona.
    In un attimo, il ragazzo si tirò indietro, cercando di scusarsi, ma alla studentessa non ci trovò niente di male, anzi era un punto in più a suo favore.
    Scusa... sai... le pillole, la musica. Mi dispiace tanto Kiyomi, perdonami. Non succederà più.
    Oh, traquillo, non mi sono offesa. Lo considero un altro "complimento", come prova che avevi torto e io ragione: sono perfetta anche nei panni di una spogliarellista.
    Purtroppo per Shinichi, lei non era una donna abituata ad interagire con i propri sentimenti, ed in nessun caso aveva mai lasciato che prendessero il sopravvento, essendo abituata a mettere i suoi scopi di vita davanti a tutto ed a sopprimere le emozioni per non rimanerne vittima.
    In seguito avrebbero aspettato ancora qualche minuto, affinché il loro amichetto finisse il suo lavoro di persuasione (o più precisamente di prostituzione in cambio delle loro informazioni), dando finalmente un po' di respiro alla ragazza otese, che però non ebbe il coraggio di voltarsi.
    Vai tu, per favore, io non voglio guardare. Avrebbe detto a Shinichi, rimettendosi con la faccia nel palmo della mano, così da rimanere in ascolto di quello che avrebbero avuto da dirsi.
    Senza nemmeno accorgersene, quel breve attimo di intimità avuto con il ragazzo, aveva avuto un certo impatto su di lei, condizionandola nei suoi modi verso di lui e se ne sarebbe accorta in seguito, cominciandolo a considerare come qualcosa di più di un semplice sconosciuto con cui si è scontrata, a partire dal fatto che avesse appena detto "per favore" senza farci caso, lei che era abituata a considerare tutto il mondo ai suoi piedi.
     
    .
31 replies since 17/10/2015, 20:27   500 views
  Share  
.