Pic Nic nel Paese del Ferro

Free/Add Hoshi e Nakora

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Ormai era passato un po' di tempo da quando si era stabilita a casa di Hoshi.
    Non c'erano stati chissà quali problemi e anzi, se proprio doveva dirla tutta la sua famiglia si rivelò essere alquanto cordiale. Insomma non se l'aspettava vedendo com'era fatto il rosso, non che non lo fosse lui però come dire, aveva i modi di fare che erano un po' rudi per così dire e di sicuro non poteva immaginare che alle sue spalle avesse dei genitori e delle sorelle del genere.
    In particolare quest'ultimo dettaglio l'aiutò a sentirsi a suo agio, abituata com'era a vivere con sole donne - sua madre e sua sorella - il fatto che anche li fossero più ragazze che uomini, la fece sentire un po' come a casa.
    Inoltre Show e Yoi la trattavano come una vera e propria sorella, quasi fosse stata di famiglia e questo poco ma sicuro le fece alquanto piacere.
    Forse l'unico dispiacere che aveva era per Hoshi stesso, in quanto era stato sfrattato dalla dua stanza fino alla soffitta, mentre la prima era stata ripulita e lasciata libera per lei. Non poteva nemmeno provare ad aiutarlo a trovare una via di mezzo, sicchè sua madre era stata abbastanza chiara a riguardo e non ci teneva a rovinare l'immagine che si era fatta di lei.
    Oltre tutto questo c'era anche il fatto che un po' alla volta stava studiando e imparando le meccaniche di base dei vari marchingegni, certo non era facile però d'altronde lei per prima non si era di certo aspettata che fosse una passeggiata. Anzi per quanto la riguardava era molto meglio così, non c'era divertimento se una cosa era facile e immediata.
    Certo ovviamente quando si ritrovava a urlrare, frustrata, nel pieno della notte perchè non riusciva a capire qualcosa ci mancava poco che mollasse tutto, però quelli erano dettagli minori a cui probabilmente anche Hoshi si era abituato.
    Per quanto riguardava la vita in famiglia, si comportava più o meno com'era fare solitamente: tranquilla e rilassata, forse fin troppo per una ragazza ma comunque gentile con gli altri.
    In particolare quest'ultimo dettaglio al rosso sarebbe potuto risultare nuovo, visto che la prima volta in officina per quanto cortese fosse stata comunque c'era da ammettere che era apparsa abbastanza distaccata.
    Comunque sia era chiaro ai suoi occhi che non fingesse, quella era sempre la lei naturale di tutti i giorni, semplicemente in una situazione diversa.
    Quella mattina era impegnata a farsi una doccia, per tanto inizialmente non sentì Hoshi bussare alla porta e uscì tranquillamente dalla doccia dandosi appena un'asciugata e iniziando a infilarsi biancheria intima e pantaloncini.
    In quel momento sentì la porta aprirsi e la voce del rosso che cercava di giustificarsi.
    Sorrise divertita, scuotendo appena il capo notando come fosse il solito guardone. Doveva ammettere che il rosso comunque le stava piacendo, oltre che esserle simpatico era anche abbastanza previdente nei suoi confronti, cercava sempre di fare in modo che avesse tutto quello di cui c'era bisogno senza però invadere eccessivamente i suoi spazi personali. Insomma le lasciava una certa libertà, e questo lei lo apprezzava particolarmente. Odiava sentirsi legata con una catena o simili, per tanto - forse inconsciamente - Hoshi con quei suoi modi di fare stava riuscendo a piacerle.
    Inoltre anche lei non era che si facesse chissà quali problemi, ormai il rosso aveva potuto notare da tempo come desse poca attenzione alle formalità e via discorrendo.
    Anche cercando comunque non avrebbe trovato biancheria intima abbandonata in giro, probabilmente era nei cassetti.
    Aprì la porta del bagno uscendo fuori con indosso solamente i pantaloncini, la zip che di poco non era del tutto chiusa mentre sopra aveva giusto l'asciugamano attorno al collo che le copriva parzialmente il petto. Qualche gocciolina d'acqua ancora le scivolava addosso, mentre i capelli adesso sciolti e molto più lunghi di quanto sembrassero quand'erano legati erano ancora completamente fradici.
    Con le mani ambo sui fianchi guardò Hoshi, sorridendo.
    Era chiaro che non provasse la benchè minima vergogna a stare davanti a lui in quello stato, era completamente a suo agio.

    Ehi, che accade?

    Avrebbe esordito vivace e tranquilla come al solito, giusto per poi rimanere in silenzio e ascoltare quanto diceva l'altro mentre si spostava in giro per la stanza raccattando i pezzi del vestiario rimanenti.
    Ovviamente nel fare questo capitò che di tanto in tanto desse le spalle al rosso, salvo poi voltarsi definitivamente quando lui le passò un coso abbastanza strano.
    A prima vista non capì di che cosa si trattava, tuttavia come lo ebbe tra le sue mani e Hoshi iniziò a spiegare le fu tutto più chiaro. Un modo semplice ed efficace, per quanto indiretto, con il quale tenerla in allenamento e farle imparare di più.
    Lo lanciò un paio di volte a mezz'aria con una mano, giocherellandoci per poi fermarsi e annuire al rosso alla fine di tutto il discorso.

    Tutto chiaro, grazie per il regalo allora.

    Allungò appena una mano mollandogli un buffetto sulla guancia, sogghignando appena come vide la sua faccia sformarsi sotto il suo tocco.
    Subito dopo si voltò, poggiando il cubo sulla scrivania e alzando una mano in cenno di saluto.

    Vaaaaaa bene! Ci vediamo dopo in officina allora.

    Come chiuse la porta finì di vestirsi alla ben e meglio, questo a causa del nuovo giocattolino che le era appena stato fornito con il quale si chiuse la maggior parte del suo tempo.

    [...]

    La mattina seguente scese abbastanza presto a fare colazione con tutta la famiglia, e per quanto casino ci fosse la cosa parve rasserenarla oltre che divertirla, tant'è che capitò anche di vederla ridere di gusto in mezzo a tutto quello.
    Terminato di mangiare e pronti a partire, le sorelle la salutarono caldamente, abbracciandola - un gesto che ricambiò con sincero affetto - e raccomandando ai due di stare attenti.
    Per i vestiti aveva rimediato dalla sorella bene o male, inoltre per fortuna aveva anche lei il suo mantello che l'avrebbe protetta ulteriormente.
    Ovviamente a Show non aveva detto nulla riguardo la loro vera destinazione, non osava immaginare che cosa ne sarebbe potuto scaturire se avesse detto la verità.
    Una volta prese le dovute distanze dalla casa, si rivolse al rosso.

    Massì dai! Comunque, non immaginavo la tua famiglia fosse così.

    Ammise senza troppi problemi, guardandolo di sottecchi abbastanza divertita.

    In senso positivo eh, insomma sono matti al punto giusto e... Questo mi piace.

    Forse per la prima volta da quando l'aveva conosciuta, potè vederla vagamente imbarazzata. Difatti quelle ultime parole parve dirle abbastanza di fretta, quasi a volerle nascondere e non a caso, riprese immediatamente il discorso cambiando direzione.

    Comunque! Che vuoi fare una volta arrivati li esattamente, eh?

    Ecco questo sinceramente era l'unica cosa che la preoccupava.
     
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17 replies since 17/10/2015, 22:42   222 views
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