Pic Nic nel Paese del Ferro

Free/Add Hoshi e Nakora

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  1. Hoshi
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    Y Danone
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    Avventura
    ..Raccontami di Te..
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    Erano partiti. Nakora ed Hoshi avevano lasciato il villaggio di Suna alle loro spalle dirigendosi a piedi verso la loro meta. Il rosso non aveva scelto a caso il loro muoversi a piedi, tutto faceva parte dell’allenamento. Avrebbero percorso più di un migliaio di chilometri in un viaggio che li avrebbe impegnati per diversi giorni e avrebbe fatto visitare loro il paese del fiume, del fuoco e infine del ferro. Il rosso era felice di aver conosciuto la ragazza, anche se quest’ultima gli era stata affidata da Diogene per essere allenata e preparata per i suoi doveri futuri il rosso si era affezionato a lei e abituato ad averla in casa o all’officina. Nakora era una ragazza un po’ strana a volte, ma di sicuro sincera e vera e questo Hoshi lo apprezzava davvero molto.


    All’affermazione sulla sua famiglia il rosso aveva risposto con un gran sorriso divertito -Ahahah.. già la mia famiglia è un po’ strampalata!.. abbiamo tutti un carattere piuttosto forte e di sicuro questo non aiuta a creare un ambiente sereno e collaborativo.. ma ci vogliamo bene e alla fine è questo ciò che conta!.. se sono quel che sono.. lo devo a loro.. la mia famiglia è e sarà sempre la cosa più importante per me!.. e adesso ne fai parte anche tu Nakora!- le avrebbe sorriso scompigliandole i capelli. Il rosso aveva scoperto da poco che manco ci era nato in quella famiglia. Lui e Show in realtà erano nati in un epoca ben lontana da quella, un epoca di guerra dove i loro veri genitori avevano deciso di sacrificarsi per salvare il paese da una terribile minaccia, affidandoli a Gin Tatsumaki Chikuma. Il rosso un giorno avrebbe sicuramente raccontato tutta quella storia a Nakora, ma non ora.


    La ragazza di Oto sembrava incuriosita dalla loro missione ed il rosso non aveva nulla da nascondere -Siamo diretti li per fare affari!..- avrebbe detto il rosso mentre cercava di orientarsi -..ho intenzione di stringere un accordo con il direttore di Ishi no Jingoku per ottenere una fornitura di materie prime fondamentali per il villaggio.. la prigione viene utilizzata come miniera.. io ci sono stato e ti posso assicurare che li sotto esiste un vero e proprio tesoro di minerali!..- il rosso sembrava aver trovato la giusta direzione da seguire -..Suna non sta attraversando un bel periodo.. la povertà si sta lentamenteimpadronendo del villaggio e se qualcuno non fa alla svelta qualcosa non ci sarà più modo di tornare indietro!..- l’espressione del rosso lasciava intendere tutta la sua preoccupazione, in fin dei conti anche se si comportava sempre da super cazzone Hoshikuzu Chikuma amava il suo villaggio e avrebbe sempre fatto di tutto per proteggerlo e migliorarlo -Come puoi ben immaginare il nostro villaggio dipende per il 90% dallo scambio di merci.. vivere in mezzo al deserto ha sicuramente i suoi vantaggi.. ma trovare le materie prime che ci servono non è così facile.. per questo il nostro è un villaggio che ha saputo sviluppare molti laboratori artigianali.. non avendo materie prime siamo diventati famosi nella loro lavorazione!- il rosso avrebbe indicato il cubo che aveva regalato alla ragazza. Hoshi aveva intenzione di diventare il futuro Kazekage, aveva capito che come semplice ninja non sarebbe mai riuscito a migliorare il villaggio, doveva raggiungere la vetta al vertice del comando per cambiare realmente le cose e dimostrare di volerle cambiare in positivo avrebbe sicuramente dato qualche punto in più agli occhi dei vecchiacci del consiglio -..per farla breve stiamo andando a fare affari!- il rosso avrebbe nuovamente sorriso alla ragazza mostrando poi il grande rotolo di richiamo che teneva legato dietro la schiena.




    [...]




    I due avventurieri avrebbero rapidamente superato la zona desertica raggiungendo presto l’area più verdeggiante dei confini con il paese del fiume. Era quasi ironico pensare alla quantità d’acqua che scorreva in un paese così piccolo contro la scarsa acqua che invece scorreva a Suna. L’ambiente attorno a loro si sarebbe rinfrescato lentamente ma in modo costante man mano che avanzavano. Il rosso durante tutto il viaggio avrebbe invitato la ragazza a concentrarsi sul cubo che le aveva regalato, doveva imparare a gestire quel coso in maniera automatica, svitare un bullone o montare una molla doveva diventare il suo pane quotidiano. Se fosse stato necessario il rosso l’avrebbe aiutata svelandole qualche trucchetto per compiere le operazioni il più rapidamente possibile. La giornata sarebbe così trascorsa serenamente tra una chiacchera e l’altra -Ok.. direi che per oggi possiamo fermarci qui.. il sole sta sorgendo e io comincio ad avere davvero troppa fame!..- dalle bave alla bocca non si poteva certo dire altrimenti.


    Il Chikuma avrebbe così acceso un fuoco in mezzo ad una radura, tutto attorno grandi alberi facevano da contorno mentre un immenso cielo stellato illuminava la notte accompagnato dal crepitio della legna. Quella notte non avrebbero di sicuro patito il freddo, la temperatura di quei luoghi era perfetta per il campeggio e li niente e nessuno li avrebbe infastiditi. Il Chikuma si sarebbe seduto a terra prendendo dallo zaino i viveri che sua madre gli aveva preparato “santa donna”! Quindi avrebbe passato una razione a Nakora cominciando a mangiare con foga -Buon appetito!!!- il rosso avrebbe assalito il pasto come una belva feroce finendo tutto nel giro di pochi minuti. Al termine si sarebbe ritrovato con chicchi di riso un po’ ovunque attaccati sul volto mentre soddisfatto si spanciava a terra allentando la cintura della braghe -Waaaaah.. che mangiata!..- il rosso sembrava dannatamente soddisfatto. Anche se aveva mangiato tutto avrebbe lasciato Nakora finire in pace prima di recuperare tutto e dare una lavata alle vettovaglie su un ruscello li vicino, quindi tornato a sedere vicino al fuoco si sarebbe rivolto alla ragazza incuriosito -Parlami un po’ di te Nakora!.. com’è la tua famiglia?!..- il rosso aveva sempre parlato di se senza dare modo alla ragazza di esprimersi. Hoshi sarebbe rimasto ad ascoltare la storia se Nakora avesse voluto raccontargliela quindi una volta terminato si sarebbe lanciato in una seconda domanda piuttosto strana.


    -Eeeh.. lui.. o lei?!.. come si chiama?!..- il dito indice del ragazzo stava puntando alla pancia di Nakora. Ovviamente il rosso intendeva il demone e non un eventuale bebè -..sei una Jinchucosa giusto?!.. ah cavolo.. quella parola non sono mai riuscito a dirla.. Jinchucici.. jingaruki.. jinandlemon.. WAAARGH!!!..- il rosso sembrava davvero in difficoltà. Strapazzatosi i capelli con le mani avrebbe continuato a chiedere alla ragazza sempre più informazioni, la sua era semplice e pura curiosità -..voi.. parlate vero?!.. credi che potrei parlarci anche io?!..- il rosso sembrava serio. Il mondo dei demoni non lo aveva mai interessato poi molto fino ad allora. Non era mai stato invischiato in quelle storie di potere, ma se voleva diventare un potente Kazekage anche quelle erano cose che doveva conoscere e Nakora sicuramente poteva dargli l’opportunità di approfondire l’argomento. Tese le orecchie il rosso sarebbe rimasto in ascolta chiedendo un ultima cosa -Ehm.. credi che potrei vederla?!..- quindi sarebbe vistosamente arrossito conscio della gaffe appena fatta. Agitando le mani in modo confuso avrebbe quindi cercato di recuperare la situazione-Volevo dire il siggillo!!!.. posso vedere il sigillo che ti tiene legata al Demone?!- la sua faccia aveva preso il colore dei capelli.


    OT/ Facciamo du chiacchere! :riot:
     
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17 replies since 17/10/2015, 22:42   222 views
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