Pic Nic nel Paese del Ferro

Free/Add Hoshi e Nakora

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nevi
        Like  
     
    .

    User deleted



    HrEKxIv
    Il rosso ascoltò sereno le sue parole, commentando di tanto in tanto e dandole anche a lei nuove informazioni sul suo conto.
    In effetti era vero che anche Hoshi aveva una gemella, tuttavia in mezzo a quel discorso se n'era completamente dimenticata.
    Abbozzò appena un sorriso divertita, pensando come al fatto che avevano molte più cose in comune di quello che poteva sembrare.
    Certo il ragazzo era molto più distratto e confusionario rispetto a lei, l'aveva notato durante quelle settimane in cui aveva vissuto a casa sua, tuttavia a lei non le aveva mai dato fastidio la cosa sicchè, ironicamente, lei per prima odiava l'ordine totale.
    Insomma l'aveva dimostrato ampiamente il primo giorno in cui si erano conosciuti, quando aveva bevuto la birra finendo poi per lanciarla in mezzo al magazzino spaccandola, tralasciando poi il rutto.
    Ripensandoci un po' le dispiaceva di aver sparso pezzi di vetro nell'officina del rosso, però quella volta non era in sè, difatti era stato un gesto dettato più dalla rabbia improvvisa che altro.
    Immediatamente deviò i propri pensieri così da lasciar perdere l'accaduto di quel giorno, non voleva di certo rovinarsi la serata.
    In un certo senso ci pensò Hoshi a riportarla coi piedi a terra, difatti un lieve formicolio sul proprio ventre la costrinse ad abbassare lo sguardo notando così la mano del rosso che cercava di farle il solletico.
    Divenne leggermente rossa sulle gote, mentre tentava di nascondere l'effetto che le faceva quel gesto del ragazzo. Difatti il solletico lo soffriva in quel punto, tuttavia non voleva dargli la soddisfazione per tanto si morse il labbro inferiore cercando di rimanere seria.
    Nonostante questo però Hoshi non avrebbe avuto granchè difficoltà nel notare come il suo gesto stesse avendo l'effetto che sperava, difatti per quanto cercasse di rimanere impassibile stava praticamente pregando con lo sguardo il rosso di smetterla, altrimenti sarebbe scoppiata a ridere presto o tardi.
    Per fortuna il discorso andò a deviare sul sigillo e sul suo futuro, ponendo così termine a quella che per lei era stata una tortura abbastanza infame, difatti non si lasciò sfuggire un commento a tal proposito, mettendo il broncio e fingendosi offesa.

    Ah finalmente... Questa me la paghi, sai?

    Affermò tirandoli appena un pizzicotto su una guancia, così, come per vendicarsi del solletico che le aveva fatto l'altro.
    Proprio come una bambina che aveva appena subito un dispetto, anche lei aveva dovuto ripagare con la stessa moneta.
    Comunque sia dovette ammettere a sè stessa che quel contatto non le era dispiaciuto, difatti non aveva spostato la mano di Hoshi e anzi era andata a poggiarvi sopra la propria quando questi avesse fatto per levarla.
    Quando disse che sarebbe voluto diventare il nuovo Kazekage inarcò leggermente un sopracciglio, incerta se fosse serio o meno.
    Il suo tono di voce però era abbastanza chiaro, difficilmente lasciava dubbi in merito.
    Eppure le faceva strano pensarlo come tale, non che non lo ritenesse in grado, anzi, però semplicemente non riusciva esattamente a inquadrarlo. Nonostante questo doveva ammettere che forse Suna, avrebbe avuto proprio bisogno di Kage con un po' di vitalità al comando.
    Il morale delle persone del posto era abbastanza basso attualmente vista la loro situazione, e come dargli torto? La vita era difficile da loro.
    Poco dopo invece andarono a toccare argomenti più delicati, come la famiglia, il viaggiare e via discorrendo.
    Indubbiamente c'erano moltissime cose che Hoshi voleva fare, però la cosa non la sorprendeva più di tanto dopotutto ormai era da un po' di tempo che aveva capito com'era la sua personalità, per così dire, vivace. In un certo senso rispecchiava il colore dei suoi capelli.
    Comunque sia inaspettatamente lei rimase in silenzio per tutto il tempo, il che era decisamente strano considerando che fino ad un istante fa non aveva perso occasione per rispondere a quello che le diceva l'altro, così da continuare la conversazione.
    Eppure il suo sguardo era fisso su di lui, insieme al volto leggermente girato verso di lui.
    Sembrava essere diventata improvvisamente seria, anzi, TREMENDAMENTE seria come mai Hoshi l'aveva vista in tutto quel tempo.
    Da che era appoggiato a lui si staccò leggermente, impedendogli di alzarsi trattanendolo per il polso della mano che aveva avuto per tutto quel tempo sotto la sua.
    Si mise sulle ginocchia proprio davanti a lui fissandolo, quasi scrutandolo, per poi fare un gesto forse abbastanza improvviso.

    Nah vaffanculo l'allenamento, vieni qui e che cazzo

    Con un gesto secco e veloce della mano libera avrebbe provato ad afferrarlo per il bavero della giacca, trascinandolo con uno strattone improvviso verso il suo volto. Non era intenzionata a dargli il tempo per rispondere.
    Se l'altro non si fosse opposto e si fosse lasciato trasportare, ben presto le sue labbra avrebbero incontrato quelle di lei.
    Nonostante il modo brusco con cui aveva intenzione di farlo avvicinare, quello si sarebbe rivelato un bacio dolce e che sarebbe durato fintanto che l'altro non si sarebbe staccato.
    Inoltre se ci avesse fatto caso, avrebbe potuto notare come le gote erano arrossite violentemente un istante prima del contatto tra le loro labbra.
    Non era mai stata brava con certe cose, per tanto preferiva saltare i vari giri di parole e dire le cose con i fatti.
    Purtroppo non sapeva dire esattamente che cosa le era girato per la testa nè tanto meno cosa stesse provando per Hoshi, però sapeva che con lui stava bene, che le faceva piacere stare a contatto con la sua pelle e che... Lo voleva, voleva fosse suo.
    Per tutto quel tempo era rimasta in silenzio proprio per via del fatto che era stata incerta su come agire, cosa dire e cosa fare, la sua mente era andata in confusione come poche volte le era mai capitato nella vita, però sapeva per certo che sperava nel fatto che anche l'altro la volesse, e che desiderasse tenerla vicino a sè, sotto quel cielo stellato a fare da sfondo sulla notte e sulla radura illuminata unicamente dallo scoppiettare del fuoco.
     
    .
17 replies since 17/10/2015, 22:42   222 views
  Share  
.