Pic Nic nel Paese del Ferro

Free/Add Hoshi e Nakora

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Alla fine c'era da dire che se l'aspettava di vederlo ridere ancora per qualche istante, dopotutto capiva bene quanto fosse comica quella situazione vista da fuori.
    Inaspettatamente però e senza che lei disse nulla, la sollevò prendendola tra le braccia e riportandola a riva, per poi tornare al loro piccolo accampamento dove così sarebbe potuta scaldare e asciugare un attimo.
    Quell'acqua gelida sembrava veramente averla scossa, tant'è che fissava il fuoco quasi fosse stata una divinità in quel momento.
    Comunque sia Hoshi sembrava ancora intenzionato a volersi fare un bagno, conscio che però lei non l'avrebbe mai seguito con quel freddo parve decidere di porvi rimedio.
    Si voltò leggermente verso di lui, alzandosi in piedi e allontanandosi dalle braci un po' controvoglia, giusto per vedere che cosa aveva intenzione di fare il rosso.
    Un paio di sassi erano stati lanciati nell'acqua e improvvisamente, questa aveva preso a bollire ed evaporare, dandole l'aspetto di una terma naturale.
    Nemmeno pochi istanti passarono che Hoshi si era già fiondato dentro, dandole dimostrazione di come fosse ora notevolmente più calda.
    Nonostante i fatti che rendevano evidente la cosa, lei era ancora alquanto dubbiosa.
    Tuttavia vedendo il rosso che ci sguazzava dentro allegramente, infine, si convinse che probabilmente ora era davvero calda l'acqua.
    Per tanto sospirò appena un attimo, lasciandosi alle spalle certi pensieri e camminando fino ad entrarci dentro con una certa tranquillità.
    Immediatamente sentì il terpore avvolgerla, tant'è che un brivido la percorse da capo a piedi vista la differenza improvvisa di temperatura.
    Si immerse completamente rimanendo giusto con la testa fuori, mentre si lasciava andare ad un lungo sospiro rilassato.
    Sorrise voltandosi verso l'altro, per poi avvicinarsi.

    Devo ammettere che hai fatto un bel lavoro!

    Inutile dire come e quanto apprezzò quel bagno caldo, poi anche in compagnia di Hoshi senza che ci fossero terzi a dare fastidio, era il massimo.
    Comunque sia una volta che uscirono fuori e finirono di asciugarsi, rivestendosi con tutto l'equipaggiamento, si rimisero in cammino così da riprendere il viaggio.
    Purtroppo era conscia che la strada era ancora lunga, però sinceramente da quella scorsa notte la cosa era diventata molto più piacevole, non le pesava farsi quel viaggio.
    Ad un certo punto nel bel mezzo della loro camminata, il rosso tirò fuori l'argomento inerente all'addestramento.
    Il cubo diceva eh? Beh se doveva essere sincera, ecco, si può dire che ci aveva giochicchiato fino a qualche giorno fa ma sinceramente se n'era dimenticata!

    Ehm... Direi di sì dai, l'ultima volta che l'ho fatto esplodere è stato l'altro ieri.

    Ammise grattandosi leggermente il capo con una mano, cercando di non far sembrare poi così grave la cosa.
    Però in effetti vera vero, le capitava spesso di far partire un paio di molle prima da una parte poi dall'altra, per fortuna in quel momento del viaggio non c'erano chissà quanti alberi o simili di conseguenza le aveva recuperate piuttosto facilmente, però non poteva dire che sarebbe accaduto lo stesso in mezzo alla foresta.
    Comunque sia proseguì nel discorso il rosso, scusandosi per quella mattina e rivolgendole una domanda che le fece storcere leggermente il volto, mentre inarcava un sopracciglio, visibilmente incerta.
    Sì che sapeva nuotare, solo che odiava farlo!
    L'altro parve come aver capito, almeno all'inizio, che non era stata una buona cosa infierire su quel punto difatti fece per avvicinarla improvvisamente, tant'è che vide il suo volto avvicinarsi e una mano andare sul proprio fianco.
    Inaspettatamente però, la mano cambiò improvvisamente tragitto volando alla sua fronte e appoggiandovi una fredda moneta metallica.
    Alzò lo sguardo per quanto possibile, guardando prima quella cosa e poi Hoshi, confusa.
    Lui si apprestò a spiegarle il motivo, quasi stesse cercando di tranquillizzarla che era normale si stesse comportando così, arrivando infine a lasciarle un bacio sull'angolo della bocca al quale ricambiò sorridendo lievemente.

    In fin dei conti sapeva che era fatto così, ed era proprio per quello che stava così bene con lui e che lo considerava diverso da tutti gli altri, per tanto non se la prese.
    Inoltre sapeva bene che quello prima ancora di essere un viaggio di piacere e una vacanza in cui divertirsi loro due in santa pace, era una sorta di missione vera e propria visto che serviva per rispettare gli accordi presi con Aloysius.
    Infatti come l'altro si allontanò, cerco di iniziare quel suo piccolo addestramento. Se non altro le sembrava molto più semplice da fare rispetto a quello che aveva provato quella mattina.
    Il processo infondo a grandi linee doveva essere lo stesso, creare una patina in una zona precisa così da "agganciare" la superficie ad essa collegata, sebbene questa volta si può dire che non ci fosse la fisica ad aiutarla.
    Difatti fin dall'inizio si potè vedere come la moneta prese a cadere, per poi accadere mentre proseguivano via via con meno frequenza, mentre d'altro canto aumentava il tempo durante il quale riusciva a tenerla appiccicata.
    Inutile dire che quando vide le persone di passaggio comportarsi in quel modo perse tutta la concentrazione, finendo per farla cadere proprio come quando aveva iniziato. E se Hoshi finiva di dover correre via per non essere picchiato dai mercanti, lei dal suo canto cercò di ignorare la cosa fino ad un certo punto, per poi esplodere ed arrivare a tirare insulti in dialetto Otese.
    Nessuno da quel momento l'adorò più.
    Tutta contenta riprese l'allenamento, notando che comunque avendolo fatto mentre vi erano anche una moltitudine di stimoli esterni, ora, le facilitava di molto farlo nel silenzio.
    Continuò a provarci fino a che non arrivarono ad un villaggio di nome Itazura, a quel punto se la tolse mettendola in tasca. Avrebbe ricominciato più tardi.
    Era un luogo dalle dimensioni modeste, al confine tra il paese del fuoco e del ferro dove una moltitudine di persone sostavano, probabilmente anche loro in viaggio per andare da una parte o dall'altra.
    Comunque sia le sembrò un posto abbastanza tranquillo e semplice, almeno così le sembrò guardandosi intorno.
    Quando il rosso disse che la scelta stava a lei, posò il suo sguardo su di lui sorridendo divertita.

    In questo caso direi di prenderci un posto dove dormire, tanto per iniziare, e poi farci una bella mangiata. Magari più tardi vediamo di berci anche qualcosa, che dici?

    Era un programma abbastanza semplice alla fin dei conti, però era anche vero che controllare i flussi di chakra per tutte quelle ore consecutive un po' l'aveva stancata, di conseguenza non era in vena di fare follie assurde, però ecco, darsi un po' all'alcol non le sarebbe dispiaciuto, e poi magari, chissà, le sarebbe venuto in mentre altro al momento.
     
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17 replies since 17/10/2015, 22:42   222 views
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