Un Bagno di Sangue

Nami no Kuni

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  1. Boreanz
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    In piedi al di sopra di uno dei pochi pali ancora integri di tutta la fortificazione esterna, Jeral osservava divertito i risvoltidi quel piccolo gioco che aveva messo in moto per scacciare la noia. La reazione del comandante del forte era arrivata come una sorpresa per lui, dato il comportamento codardo e per nulla avvezzo al piacere del massacro che l'uomo aveva dimostrato mentre il Flagello mieteva le truppe della fortezza davanti ai suoi occhi. In quel momento, l'energia dell'obeso mortale era irregolare e violenta, come un getto d'acqua che tenta di farsi strada tra le crepe di una diga [Percezione del ChakraPercezione del Chakra [0]

    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    ]
    . Era piuttosto chiaro che la sua forza anormale derivasse da una droga di qualche tipo, il che era curioso: se l'Onda aveva a disposizione un simile tonico, perché non produrlo in massa e distribuirlo a tutti soldati? La presenza di effetti collaterali, denunciata dalle urla di dolore del comandante, non era una ragione sufficiente per escludere quella scelta. Dopotutto, i ninja erano armi spendibili e rimpiazzabili.

    « ... »

    Forse la spiegazione era un'altra. Il tonico non era a disposizione dell'Onda come tale, ma solo di un ristretto numero di individui. Un'ipotesi da possibili molteplici risvolti, che avrebbe presto verificato svuotando il cranio del comandante. La lama cremisi che stringeva nella mancina pulsava debolmente, emettendo una tenue, misteriosa energia. Jeral non aveva mai visto nulla di simile; di conseguenza, il suo interesse per l'oggetto era, almeno per il momento, considerevole. Quella circostanza era ulteriormente cementata da ciò che il suo sguardo attento aveva registrato nello shinobi amante del sangue: benché brutalmente malmenato dal suo avversario deforme, l'ex-spadaccino stava migliorando le proprie reazioni a vista d'occhio. Era quasi... un'evoluzione. Proprio in quel momento, questi cadde nel sangue e nei rimasugli di cadavere per la terza volta, scagliato a diversi metri di distanza da un devastante pugno. Eppure, si rialzò. Anche senza i suoi occhi così speciali, Jeral poteva sentirla. La sete di morte del guerriero cremisi.

    Un'improvvisa esplosione riportò la sua attenzione sul campo di battaglia.

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    « AAAAAAAARGH! »

    L'uluato di dolore del comandante del forte fu un'aggiunta gradita alla scena che gli si presentò davanti agli occhi: in qualche modo, l'ex-spadaccino era riuscito a preparare due cartabombe sul percorso che il suo nemico avrebbe seguito e le aveva attivate con abile tempismo, un attimo dopo al momento in cui questi gli aveva scagliato contro una vera e propria pioggia di metallo. A quel punto accaddero due cose. Il ciccione barcollò all'indietro, martoriato dall'esplosione; gambe e fianchi fumavano ancora e probabilmente erano ricoperti di ustioni, ma il danno più pesante fu registrato dalle braccia: senza protezione e già severamente danneggiate, queste accusarono un vero e proprio colpo di grazia dall'onda d'urto dell'esplosione e le ossa schizzarono orribilmente fuori dalla carne, lacerando la carne ed i tessuti. I bracciali con le catene che legavano le donne finirono in pezzi. Con un urlo strozzato, queste scapparono all'interno della capanna senza proferire verbo.

    Al contempo, mentre il soldato veniva colpito dall'esplosione, il guerriero cremisi si esibì in un sapiente utilizzo dell'ambiente circostante: Jeral lo vide afferrare due dei cadaveri a terra e lanciarli in aria davanti a sé. La pioggia metallica si infranse sulle corazze e sulle carni dei due sacchi inerti, martoriandoli e mutilandoli; la parte superiore del cranio di uno dei due cadaveri schizzò verso il cielo, tranciata di netto da un Fuuma shuriken. La pioggia metallica, però, era troppo fitta ed alcuni proiettili riuscirono a sorpassare la barriera di carne improvvisata dall'ex-spadaccino. Cosa farai?, si chiese l'Immortale osservando la scena con una punta di quieta curiosità. La risposta non tardò ad arrivare: il guerriero cremisi non si perse d'animo e, facendo mostra di un controllo impeccabile sul proprio corpo, afferrò entrambe le armi in arrivo e le rispedì al mittente con una potente rotazione del proprio asse.

    « Heh. »

    Ancora accecato dal dolore e dagli effetti combinati della droga e dell'esplosione, l'obeso comandante non vide neanche arrivare i due dardi metallici: il Fuuma shuriken e lo shuriken gigante penetrarono nella carne di entrambe le cosce con precisione, aprendo due profondi squarci su entrambe gli arti inferiori. L'uomo grugnì di dolore, barcollando, e ormai privato di un sostegno cadde pesantemente all'indietro nella pozza cremisi a terra.

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    « Gwoh! »

    L'enorme massa dell'uomo causò un piccolo maremoto nello specchio rosso in cui cadde. Subito, una figura nera comparve alle sue spalle. Uno stivale dell'Immortale si appoggiò appena al più grosso degli ossi sporgenti dalle braccia del malcapitato comandante, facendolo ululare di dolore. « Tu! », sbraitò, incredulo. « Dunque non eri solo! Per me è finita, ma non parlerò! Non potete farmi nulla di peggio. » Sangue nerissimo iniziò a colargli dal naso e dalla bocca. Jeral lo guardò con la stessa espressione con cui si guarderebbe un curioso animale per la prima volta. Possibile che la droga di cui si era ingozzato gli avesse consumato fino a quel punto gli organi interni? Non aveva mai visto nulla di simile. In un angolo della propria mente ipotizzò che forse erano gli effetti di un uso prolungato della sostanza, ma in fondo importava ben poco. « Andate all'inferno. », riuscì ad aggiungere il grassone, sputando un grumo di sangue.

    Sollevò lo sguardo, osservando il secondo gigante in quel luogo di morte. Prima di vedere con i suoi occhi il naturale talento per il massacro che il guerriero cremisi possedeva, Jeral aveva pensato di violare la mente del comandante del forte ed appropriarsi di tutti i segreti che custodiva, preoccupandosi allo stesso tempo di infliggergli una sofferenza indicibile. Lo spettacolo a cui aveva assistito, la strana sete dell'ex-spadaccino e le armi che aveva usato, però, gli avevano fatto sorgere un'ulteriore curiosità. Voleva vedere come lo avrebbe torturato per ottenere le informazioni desiderate. Tornò a guardare l'uomo riverso a terra e un'espressione di sadica gioia si dipinse sul suo volto, mentre faceva un passo indietro.

    « Nulla di peggio. », gli fece eco l'Immortale guardandolo dall'alto. « Pur con tutte le volte che l'ho sentita, rimane sempre una sfida fresca. » Senza sollevare lo sguardo, indicò all'ex-spadaccino il corpo martoriato a terra con la lama sottratta.

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    « Torturalo. », ordinò. « Potrai fargli la prima domanda dopo mezz'ora. Non prima. », aggiunse in un sussurro.

    Ogni traccia di colore abbandonò il volto del comandante.

    OFF GAME

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    Non dimenticarti le regole e occhio agli indizi!

     
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