Scontro Clandestino

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  1. - Hohenheim -
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    Combattimento
    Si ritorna a combattere
    Città Abbandonata



    La missione era la seguente. Una piccola associazione criminale stava acquistando potere nell'area settentrionale del Paese del Fuoco, creando non pochi problemi alle autorità locali. Tra le altre cose, la forza del gruppo era fondata su cospicui introiti derivanti dalla vendita illegale di beni, riciclaggio di denaro ecc. Tuttavia, si diceva che il boss avesse una particolare predizione per gli scontri clandestini, per i quali organizzava eventi segreti in luoghi sperduti ed isolati. La zona dello scontro usualmente veniva riempita di telecamere, così che lui potesse registrare lo scontro e poi venderlo a facoltosi clienti bramosi di vedere il sangue. Poteva partecipare qualsiasi persona, addirittura ronin, purchè avesse avuto contatti tali da sapere dell'evento. Non importava da dove venisse il possibile combattente, semplicemente che facesse spettacolo. Non che la ricompensa fosse trascurabile; si diceva che i campioni venissero trattati come re dal boss criminale: inviti a cena, pernottamenti in luoghi da favola...e comunque un bel po' di soldi.
    Hohenheim aveva impiegato una settimana a scoprire tutto questo ed a farsi inserire nella lista dei combattenti, spacciandosi per ronin. Il piano piuttosto 'semplice': farsi notare in arena fino ad ottenere le attenzioni del boss, conoscerlo ed acquisire più informazioni possibili sull'estensione dell'attività criminale. Purtroppo, infatti, questa volta non sarebbe bastato buttare una bomba sul quartiere generale dell'associazione (cosa che sarebbe piaciuta molto al bambino di Suna). La missione non era del tipo 'search and destroy'... ma solo 'search'...
    Il chunin di Suna arrivò con poco anticipo al posto designato. Una pizza piuttosto grande, circondata da edifici fatiscenti, che davano buona copertura ma non sembravano particolarmente resistenti. Ben più interessante era dove si sarebbe tenuto lo scontro: la cima della torre! Alta 30 metri e rettangolare, la struttura era l'unico elemento di spicco nell'altresì decadente cittadina. Hohenheim non si stupì affatto che lo scontro fosse stato organizzato sul cucuzzolo di quella torre: qualsiasi cosa fosse avvenuto lì sopra, c'erano i presupposti per uno scontro spettacolare.

    'Anche la vista da qui sopra non è male...'



    Pensò il ragazzino, una volta arrivato fin su in cima. Questo fu l'unico pensiero che sfuggì alla bolla di concentrazione nella quale la sua mente si rintanava prima di uno scontro. Questa era una tecnica che gli era stata insegnata nel Monastero del Giglio: i Monaci la chiamavano ' The Emptiness ', il vuoto, l'assenza del tutto. Un gioco della mente se vogliamo, ma molto efficacie. Si immaginava nella propria mente una fiamma, e poi gli si dava in pasto tutto: pensieri, preoccupazioni, sentimenti. Alla fine rimaneva solo il Vuoto ed un obiettivo. Si era ancora in grado di provare sentimenti, ma questi apparivano lontani, capaci solo di increspare la superficie di quella sfera assoluta di calma e concentrazione. Gli ci erano voluti due anni per padroneggiare completamente quella tecnica.

    Adesso il Ninja era pronto a combattere.


    La roba sul Vuoto è solo caratterizzante: non da alcun vantaggio nel combattimento ;)
     
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15 replies since 19/10/2015, 20:17   326 views
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