Kurohai: Shinjitsu

[Free GdR Itai & Raizen]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Kurohai: Shinjutsu

    L'inizio della furiosa battaglia.



    憎悪

    理解

    解放



    Kurama rimase silenzioso. Per dei lunghissimi secondi non parlò, limitandosi ad una lenta elaborazione di tutte le sensazioni che Raizen gli stava inviando. E seppe che le sue parole non erano vacue e vane, sincere eppure così difficili - per lui - da accettare. Ed il tutto tornava ad un concetto fondamentale che non poteva essere distaccato da quello che era il rapporto tra i due. La fiducia. Raizen non aveva di certo tentato di sottomettere la Volpe. Aveva deciso di accollare sulle sue spalle il suo odio, unendosi ad esso, gestendolo per farlo divenire parte del suo potere. Questo però implicava una assai difficile scelta: Kurama doveva fidarsi di lui... aprire la sua mente a quell'uomo e lasciare che i loro pensieri divenissero una cosa sola. Abbandonarsi senza remore, abbandonare tutto il suo potere nelle mani di Raizen sperando che potesse sopportarlo. Sei diverso da Itai. Disse dopo un bel po'. È stato il primo, dopo... decenni, a riuscire ad avere accesso ad un mondo più profondo di questo. È stato Chomei a portarcelo ovviamente. Lui è diverso da te come il sole è diverso dalla luna, come la luce è diversa dall'ombra. E tu, Raizen, sei decisamente l'ombra. La Volpe rise appena mentre quelle fiamme oscure iniziavano a danzare tutte attorno, innalzandosi in una specie di ciclone nel cui occhio stavano Raizen e Kurama, a parlare fuori dal tempo. Ed io sono diverso da Chomei. Hai sbagliato a dire che il mio odio è una corazza. Chomei l'ha usato come corazza per rivestirsi di una forma che non era la sua. Il mio odio è fuoco. Arde senza fine alimentato da tutto il dolore che mi avete provocato negli anni. Kurama parlava, con voce tranquilla, un tono che Raizen aveva avuto modo di ascoltare in pochissime occasioni prima d'ora. E si spande, e infetta. Eppure, non so come l'hai sopportato. Forse hai le spalle più robuste di quanto immaginassi. Forse posso affidarti tutto senza che tu crepi malamente. Kurama mosse un passo verso Raizen. La terra tremò, eppure non si ergeva più minaccioso. Le sue code si agitarono, le fiamme nere scomparvero sebbene non del tutto. Una fiammella iniziò ad ardere sulla punta del dito di Kurama che avvicinò lentamente a Raizen. Le fiamme dorate ti avrebbero ucciso, temo. Non sei fatto così. Ma le Fiamme Nere sono stato il più grosso regalo che che quel drago potesse farci. La Volpe sorrise. Una specie di sorriso sinistro, con gli occhi che dardeggiavano di puro odio e rabbia... eppure, sereni. Come se quei sentimenti negativi fossero perfettamente sotto controllo al pari di un'arma pronta ad essere usata. Affilati quanto e più di Garyuu. Andiamo. Aspettava solo che Raizen toccasse quelle fiamme... e poi sarebbe stato l'inizio. Finalmente.





    Non temevo Kutsu, Non potevo permettermi di temerlo. O meglio, lo temevo nella giusta misura: abbastanza da non lasciarmi andare all'incoscienza, ma non troppo da farmi paralizzare dal terrore. Così, dinanzi ai suoi proclami riguardo l'assenza di fiamme dalla mia spada arricciai il labbro superiore in un gesto di stizza. Che fai, prima incasini il campo di battaglia e poi sfotti perché gli altri non vogliono morirci? Non sono solo un Ryukishi. Il chakra attorno a me parve all'improvviso crescere. Sono anche il Nono Mizukage. E sarei un Kage davvero da poco se mi lamentassi solo perché mi hai tolto le fiamme. Già. Kutsu lo sapeva che in realtà la mia arma più grande non era il fuoco, bensì il vento? Il fuoco non era mai stato il mio vero elemento - sebbene stessi imparando a maneggiarlo -, ero sempre stato un uomo affezionato all'aria ed ai suoi poteri. E sebbene fosse un Ryukishi, e dunque il fuoco fosse mio alleato, ero anche Itai Nara e dalla mia, avevo il potere del Vento. Yogan ed io eravamo pronti a qualsiasi cosa lui fosse pronto a scatenarci contro. Disattivai la trasformazione parziale, così da poter concentrare la mia attenzione su tecniche più potenti e utili che non fosse semplicemente volare, posando i piedi sulla testa di Yogan. Se salto... Ti afferro.


    E dovetti saltare ben presto. Con un tremore micidiale vidi due colonne assai vicine scoppiare dal suolo, che miravano e me e Yogan. La dragonessa tentò di scattare, ma la colonna la colpì in pieno, insozzandola con quella sostanza mentre io con uno scatto rapidissimo riuscii ad allontanarmi dalla colonna. Ero a quaranta metri dal suolo, in caduta libera, ma non avevo timore di cadere. Un Ryukishi che combatteva col proprio drago non lo aveva mai. [Difesa]. E Yogan giunse. Ignorando la necessità di ripulire il suo corpo sporco si gettò verso sotto di me. Con naturalezza poggiai i piedi su di lei mentre la colonna in alto esplodeva in una pioggia che non avrei permesso di raggiungere ne me, ne Yogan. Scediamo, non sono in vantaggio in aria. Raizen? È tornato normale, ma è ancora immobile. Che diavolo gli avrà fatto... mentre dicevo quelle parole avevo caricato dinanzi una mia mano tesa una sfera di chakra compresso, rotante e dall'elevato potenziale offesivo. La sparai in cielo, intercettando quella fitta pioggia, generando un'esplosione tale da spazzare via la pioggia [Tecnica]
    Bijuudama
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Se attivata la tecnica speciale, l'utilizzatore può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica di raggio pari a 1,5 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 30 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore. La potenza è pari a 50 e può causare Dolore Grave; entro un ha raggio di 9 metri, l'esplosione causerà un di potenza 20 e può causare Dolore Medio. Se attivata tecnica 'Demone' è possibile incrementare la potenza diretta e dell'esplosione di 30 con un consumo Medio extra.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Richiede Chakra del Demone III]

    [Da chunin in su]
    .


    Subito dopo però il mio udito, così come quello di Yogan, poterono avvertire chiaramente un movimento. Il corpo di Kutsu sembrava essere qualcosa di spettacolare - e pericoloso -. Yogan ringhiò. Yogan, non lasciamoci sorprendere. E Kutsu si avventò su di noi. Rapido, con violenza, ma avevo già deciso come reagire. Il mio corpo fu rivestito da uno strato di chakra rosso e ben presto sette code comparvero alle mie spalle conformate come le ali di Chomei. E le utilizzai per difendermi da entrambi gli attacchi di Kutsu. Giacché esse erano solide appendici su cui fare affidamento, quando vidi il drago avvicinarsi urlai a Yogan di andar giù. GIU'! E Yogan si abbassò di circa sei metri con uno scatto che quasi mi avrebbe fatto perdere la presa da lei se non avessi utilizzato il chakra per tenermi saldamente incollato alle sue scaglie. Contemporaneamente tre code scattarono verso l'alto, impattando contro la pelle di Kutsu sfruttando la massa del drago per spingere via me e Yogan [Difesa]. Tuttavia Kutsu aveva pronta un'offensiva ben peggiore. Torna in forma umana! Urlai a Yogan la quale eseguì - sebbene confusa - si ritrovò dopo un istante avvolta da due delle mie code di chakra mentre cadevamo verso il basso, sfruttando la spinta aggiuntiva garantita dalle code che colpirono (senza danneggiarlo) il corpo di Kutsu, spedendomi verso il basso [Difesa], sicché Kutsu ci passò in alto senza danneggiarci.


    E prima di schiantarci al suolo spedii due code di chakra verso il terreno impattandole con violenza per poi usarle come veri e propri ammortizzatori per accompagnare la mia discesa verso il suolo. Nel mentre avevo tirato Yogan verso di me e l'avevo abbracciata con fare quasi protettivo. Una volta al suolo la dragonessa fu decisamente impegnata a lavarsi quello schifo di dosso [Azione] nel mentre io, quasi ansimando mandai una coda ad afferrare Raizen. Kutsu era un nemico troppo grande per essere affrontato da solo. Afferrato l'Hokage l'avrei tirato verso di me. Svenuto. Ma cosa...


    Itai. La voce di Chomei mi rimbombò nelle orecchie, oltre che nella mente. Cosa? Sono alquanto preoccupato. Ero nervoso, Kutsu si stava rivelando un avversario più ostico del previsto. Kurama ha portato Raizen "di sotto". Eh?Hai capito. Raggiungiamoli.




    Nel Mondo Profondo dei Bijuu c'erano sempre meno Demoni. C'era l'Ichibi, che insisteva a non voler dire dove diavolo si trovasse, c'era lo Yonbi, indomabile ed il Rokubi. Di recente era scomparso il Nibi, che doveva aver trovato un suo Jinchuuriki, così come il Gobi... ed era ricomparso il Sanbi. Quando lo vidi, rimasi per un lungo istante atterrito. Lui mi fissò, sorridendo appena. Isobu... Sussurrai. Oh, dunque sei arrivato fin qui. Che ne è stato di Takuma. Chi lo sa... Disse il Sanbi. Solo allora notai la presenza che lì, in quel mondo senza forma in cui potevano accedere solo Bijuu e Jinchuuriki, c'era anche Raizen Ikigami e la volpe. Ero stato troppo sconvolto per la comparsa del Sanbi che a malapena mi ero accorto del motivo stesso per cui ero lì! Kurama. Da quanto tempo. Disse lo Yonbi, davvero sorpreso. Vero. Concordò il Rokubi. La cosa più strana che hai portato qualcuno. Era dai tempi di... Dai tempi di Naruto che non lo facevi, Kurama. E vorrei rimanere qui ad esprimere le mie felicitazioni, ma abbiamo bisogno di una mano lì fuori. Disse Chomei, impaziente. Annuii, rivolgendomi dunque a Raizen. Kutsu è un nemico davvero tremendo, ho bisogno del tuo aiuto Raizen, per quanto ancora credi di rimanere lì a terra? Forza. Però, alla fine, sorrisi. Sono felice che tu sia qui però.


    SVEGLIATI MALEDETTO IDIOTA! urlai. Gli donai abbastanza chakra da colmare tutto quello che aveva utilizzato precedentemente, così come avevo fatto per Yogan. Qualcosa accadde: il corpo di Raizen si alzò, come se fosse stato manovrato da un fantoccio ed all'improvviso fu avvolto da fiamme nere. Esse durarono un istante, si gonfiarono ed esplosero verso l'alto libere per poi scomparire. E Raizen sarebbe dunque tornato. [Puoi usare il Livello V]. Sospirai, appena affaticato: avevo utilizzato moltissimo chakra fino a quel momento, quella tecnica era oltremodo dispendiosa. Finalmente eh. Abbiamo un problema qui fuori. Indicai tutto attorno. Niente Katon, niente fiamme. Yogan non può far molto. Ho un'idea... Dissi, ansimando appena. Ho una tecnica che potrebbe ucciderlo, potrebbe passare attraverso sul serio qualsiasi cosa. Potrebbe tagliare Kutsu in due... Sorrisi appena, facendo un profondo sospiro. Temo però che stia preparando qualcosa di davvero grosso... non sembra aver preso bene il fatto che fin'ora non mi ha schiacciato.


    Mi sono stancato.



    Quelle furono le uniche parole che pronunciò. Perentorie, calarono su di noi come un macigno. La pioggia nera cessò all'improvviso e Kutsu parve inspirare profondamente. In un primo momento mi aspettai le fiamme ma in realtà il suo fiato stava richiamando a se quell'orrida sostanza oleosa che che si avvolse in un'unica spirale dalle molte origini che si congiunse col corpo di Kutsu, poco dietro il suo capo. Dopodiché, schioccò i denti e quella colonna prese fuoco. Un tornado infuocato che ardeva senza sosta e senza fine, alto quasi quanta metri, largo almeno dodici, che emetteva fumi così densi e neri che mi fece comprendere come il fuoco non fosse che l'effetto della combustione di quella sostanza più che il jutsu stesso. Ed i fumi salirono in cielo e ricaddero su di noi e quando feci il primo respiro compresi che evidentemente non erano le fiamme il vero problema. Cosa... coff... Tossii. Quei fumi erano irrespirabili. Un marasma oleoso che intossicava i polmoni, rendendo ogni respiro un supplizzio. Yogan, ancora vicino a me, tossì anch'ella e si piegò sulle ginocchia. Mi chinai appena su di lei, posandole una mano sulla schiena. Abbattiamo... quella cosa... Già, abbatterla. Come se fosse stato facile. La colonna di fiamme avrebbe letteralmente carbonizzato qualsiasi cosa si fosse avvicinata entro sei metri dalle fiamme [Danno di potenza 30 ogni slot azione passato entro 6m dalle fiamme] mentre il jutsu stesso era insostenibilmente potente [Potenza 220]. Il problema però, notai con orrore, fu che il Jutsu iniziò a spostarsi verso di noi... lentamente. E dunque, verso il Faro alle nostre spalle. Quella colonna avrebbe distrutto qualsiasi cosa... Yogan... Non... ce la faccio... tossì ancora, per qualche ragione tutto ciò faceva più effetto su lei che su di me. Dobbiamo fermarla, Raizen. Sei in grado di rimanere tranquillo mentre sei trasformato in Kurama? Perché avremo bisogno di un botto notevole ora. Dissi, mentre quella mostruosità di fiamme si avvicinava a noi. Mi chiedevo solo come avremmo fatto a spazzare via tutto quello con le nostre forze.


    Possibile che non fosse ancora abbastanza? Che fosse quello il limite della mia tecnica? Avevo donato chakra, l'avevo utilizzato per rivestire Yogan e proteggerla... ma potevo fare altro. Così feci un profondo sospiro. No, non era ancora quello il limite del mio potere. Facciamogli vedere cosa sanno fare due Jinchuuriki che combattono sul serio. Mi ha stancato questo serpente troppo cresciuto e tutta la sua maledetta famiglia. Le code del Demone sparirono. Era giunto il momento di attaccare, insieme.


    Ed ora meniamo le mani :wosd:
     
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