Kurohai: Shinjitsu

[Free GdR Itai & Raizen]

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    L'ultima fiamma








    Raizen sorrise, non poteva essere la gioia tipica ed innocente di un qualsiasi essere, non poteva sorridere per esternare felicità, lo faceva per esternare serenità. Per quanto la furia fosse controllata, dopotutto, non era possibile ignorarla, un non poteva semplicemente metterla da parte ed essere felice e frizzante di quel nuovo traguardo. Però poteva esserne soddisfatto, non era cosa da tutti i giorni venir apprezzati da un demone.

    Chiamalo talento, o capacità innata, o abitudine.
    Son consapevole di possedere questa capacità, ma non ho mai compreso quando sono stato in grado di sfruttarla.
    Immagino che un segreto ci sia dopotutto…


    Trasse un profondo respiro.

    Le fiamme dorate… beh… onestamente non saprei, probabilmente ci avrebbero cambiati in un modo o nell’altro, ma non penso siano in grado di estinguere del tutto la furia, probabilmente si tratta più di soffocarle togliendoli l’ossigeno.
    Ma non penso siano più un problema, solo tre creature sono in grado di manipolarle, e tutte stanno dalla nostra parte.


    Quando la volpe lo invitò a tornare a prendere il controllo sulla realtà Raizen indicò un punto imprecisato alle sue spalle così come avrebbe fatto un usciere indicando una porta.

    Prima le checche.

    Ghignò mentre il fuoco lo avvolgeva.
    Non poteva sapere cosa lo attendeva all’esterno, e pareva che ciò che aveva appena fatto con Kurama non fosse un mero scambio di poteri, bensì si tradusse in qualcosa di più intenso, un viaggio in grado di unire tutte le menti dei biju disposti a farlo in un unico luogo.
    Improvvisamente le parole di antiche leggende gli tornarono alla mente, e si rese conto che quel luogo altro non era che ciò che più si avvicinava al concetto di “corpo diviso in 9 parti”.
    Erano in ciò che un tempo era la mente del dieci code, uno spazio accessibile solo a coloro che un tempo ne facevano parte, ed agli esseri ad essi legati.

    Porca vacca.

    Un pensiero che non riuscì a nascondere e che la Volpe accolse con uno sguardo torvo, seppur non eccessivamente severo mentre accovacciato si puntellava il capo con le mani in attesa dell’apparizione degli assenti, che tuttavia furono lievemente meno di quelli che si aspettava.

    Non che questa riunione di famiglia sia poi troppo utile, generalmente.
    Siamo fin troppo indipendenti per rendere conto agli altri delle nostre disgrazie.
    Comunque quest…


    Venne interrotto da Chomei e Itai, rimanendone parecchio indispettito, come se fosse stato punto nell’orgoglio.

    Senti bagarozzo corazzato.

    Appellò Chomei puntandogli l’indice artigliato contro.

    Se ti tremano le alucce non è un problema mio.
    Dicevo che…


    Momenti di pausa.

    Grazie a questo qua non mi ricordo che dovevo dire.
    Immagino fosse qualcosa riguardo al fatto che l’energumeno qui sopra ha furia da vendere persino al Juubi.


    Cosa che fece fare una smorfia indefinita a Raizen appollaiato sul muso di Kurama.

    Beh, signori, pare che andiamo di fretta, per cui Raizen Ikigami e Kurama…

    Disse con un sorriso forzatamente accentuato.

    …vanno a dare una mano al bagarozzo e ad Itai.

    All’esterno, quando la mano di Itai toccò il corpo di Raizen questo ne venne subito animato, scattando immediatamente ed afferrandone il polso, famelico, mentre gli ultimi residui di una furia ormai domata si disperdevano, allontanandosi dal suo corpo in un rapido turbinio.
    Si riebbe in poco tempo, acquistando la lucidità grazie alle parole di Itai che lo costrinsero ad una presenza mentale oltre che fisica.
    Si guardò attorno e poi in alto, verso il drago.

    Beh, è più piccolo di Jigoku.

    Interloquì con un velato ottimismo mentre osservava cadere quella fetida pioggia, ricoprendosi di chakra repulsivo per evitare che lo sfiorasse, ma accorgendosi di quanto fosse densa ed oleosa, un odore pungente che gli capitò di sentire tra le steppe di Kumo. Il sangue della terra aveva un potere celato fin troppo elevato. Potere che Kutsu era riuscito ad ammaestrare creando un tornado nero di morte e poi brillante di potenza incandescente, per sua fortuna il chakra repulsivo teneva lontani anche i fumi, che parevano dare più di un problema ad Itai.

    Hei, schiappola, mai provato il chakra repulsivo?

    Disse con la voce impostata da pubblicità televisiva.

    Comunque, l’abbiamo fatto una volta, e penso si possa fare ancora.
    Mi è capitato di vedere un tipo di fiamma particolarmente produttiva, definiamola così, in natura è raro vederla, ma nei vulcani capita di vedere qualche getto di gas ad alta pressione che da vita ad una fiamma in grado di tagliare l’acciaio come un coltello tiepido taglia il burro.
    Non so cosa tu abbia tra le mani, ma contro Kutsu non sarà sufficiente, stavo sbarellando, certo, ma ho sentito quando quello stronzo si è preso in pieno uno dei miei cazzotti senza troppi problemi.


    Guardò Kutsu qualche istante, come se riordinasse i pensieri.
    Serviva un diversivo.

    Stai pronto scricciolo.

    Il colosso era serio, nel parlare e nell’agire mentre il suo corpo assumeva dimensioni inusitate riacquisendo il tipico colore rosso del manto del Kyubi, mentre le mascelle si allungavano, assorbendo il suo volto e trasformandolo in quello puntuto del demoniaco canide. Pochi istanti e la volpe tornò, gonfia dell’ira nera che controllava ormai come propria.

    Ohhhh

    Provava un piacere singolare, quello di essere indiscutibilmente in cima al mondo.

    Comprendo perché ti sia cara la libertà ora.

    Kutsu, e Itai avrebbero visto per la prima volta la volpe a nove code ghignare, denti appuntiti e mascelle strette, occhi ferini ed uno scatto rapido che presto raggiunse una velocità fin troppo elevata[vel 900] perché Kutsu non la temesse era un diversivo, un diversivo grande quanto un palazzo.
    Dimensioni sufficienti a rivaleggiare col gigantesco rettile che di fatto non sarebbe stato colpito, la pericolosa colonna viaggiava lentamente verso il faro e venne schivata durante l’avvicinamento di Raizen il cui obiettivo era esclusivamente uno: afferrare la bestia cingendola con le braccia per poi bloccarla sfruttando gli artigli, una presa salda potenziata[for +3 + 8 da impasto, overcap: 975] dal chakra demoniaco e quello adesivo che ora Raizen era in grado di sfruttare nonostante la trasformazione.
    Il lungo corpo del drago inoltre permetteva la presa nonostante la colonna di fiamme ne proteggesse una parte con la sua spropositata potenza a cui il figlio della Furia pareva essere del tutto immune.
    Avrebbe tentato di immobilizzarlo per due volte, semplicemente sovrapponendo il proprio corpo a quello di Kutsu rallentato dalla necessità di tenersi all’interno della colonna, appena ci fosse riuscito ed assicurata la presa nella mano più vicina alla testa della creatura si sarebbe acceso un bagliore dalla potenza disarmante
    Taglio Inverso
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di creare un vuoto attorno ad un arto o ad un'arma dal raggio di 50 cm. La zona ricoperta avrà potenza pari a 90 e attirerà a se oggetti di dimensioni massime pari a medie entro 1 metro, con forza pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Se l’oggetto eccede tali dimensioni sarà l’arto a venire attratto.
    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]
    tecnica rapida +nin perfetti + 10 impronta + 10 nin inarrestabile pot finale 110
    non pretendeva di ledere Kutsu mortalmente con quel colpo, voleva bensì soffocare parte delle fiamme che gli avvolgevano il corpo in modo da creare un apertura per Itai ed al contempo lederlo per quanto possibile.
    Ben prima di scattare l’aveva avvolto tra una delle sue code, sperando che avesse avuto la buona idea di farsi rimpiazzare da un clone mentre lui veniva trascinato via. Appena la mano entrò in contatto con la colonna di fuoco la stessa forza che teneva immobilizzato Kutsu avrebbe animato la coda su cui era nascosto Itai scagliandolo verso il punto in cui si era mossa la mano in modo che arrivasse contemporaneamente al gesto e potesse sfruttarne l’apertura per il suo attacco.

    All'interno



    Il mondo interiore di Itai venne improvvisamente contaminato, così almeno si immaginò Raizen nel momento in cui, grazie al contatto stabilito dal kiriano, fu in grado di poggiare la propria essenza nell’inconscio del mizukage.

    Ricordi ancora cos’è la furia, Itai?

    C’era un potere che entrambi potevano sfruttare in quel momento, e paradossalmente parte di esso gli era stato fornito proprio da Kutsu: le fiamme nere.
    Yogan possedeva quelle dorate ed insieme avrebbero bruciato l’un l’altra intensificandosi e nutrendosi a vicenda fino a livelli inimmaginabili, bisognava solo innescare la reazione.
    L’oscurità si contrasse, snudando gli stessi denti della volpe che schiudendosi mostrarono una lingua innaturalmente cremisi che protendendosi all’esterno prese la forma di un braccio la cui mano aveva il solo indice teso. Avanzava lentamente verso il suolo, quasi come se composta da un denso liquido che colava dalla bocca, quando toccò il suolo lo agitò al pari di un mare in tempesta.

    Ricorda cosa ti ha dato la forza.

    Era poca in realtà, ma quel piccolo innesto nella mente pura di Itai sarebbe stata come una bomba.

    Ricorda come usarla.

    Scomparve nell’oscurità così come era venuto, con una sottile risata, mentre all’interno del kiriano si agitavano gli oceani.
     
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