Lontani da Casa

Addestramento Haruki/Hoshi

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  1. Bartok
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    Non era andata proprio come avrebbe voluto, ma si trattava comunque di un buon inizio. Poteva pensare ciò solo perché non era in grado di capire le allusioni del suo maestro. Se avesse inteso ciò che voleva comunicarli parlando di terre inesplorate, delle caratteristiche di Shizuka e se avesse capito il significato dei suoi gesti, avrebbe ricominciato uno dei suoi infiniti sermoni sulla pudicizia e sul valore dell'astinenza. Invece, si limitò a complimentarsi con il Turbine rosso per il suo impegno e il suo patriottismo. Certo, appena ritorneremo al villaggio, mi occuperò di tutto io. Farò in modo di organizzare un incontro il prima possibile, così potrete discutere entrambe le questioni. Sì, Haruki non aveva nessuna intenzione di desistere. Nella sua mente Shizuka e Hoshikuzu erano destinati ad allevare insieme qualche pargoletto, mentre lui avrebbe officiato la loro sacra unione. Sarà un onore per me servirla, Chikuma-sama. Poi, si sarebbe esibito in un breve inchino, per sottolineare il suo rispetto verso Hoshikuzu e la sua devozione al proprio dovere. All'interno del Monastero si tramandano da secoli le ricette per filtri e medicamenti di leggendaria efficacia. Avevo già intenzione di appendere quelle nobili arti, ma ora che sento queste sue parole sono molto più determinato a farlo. Maestro Kamiki era particolarmente rinomato per gli antidoti e le medicina che riusciva a produrre. Era grazie a lui se i monaci potevano permettersi dei metodi di insegnamento tanto brutali senza perdere troppi novizi. Haruki, a causa delle torture atte a rafforzare la sua mente ed il suo corpo, era finito molte volte sotto le sue cure. Inoltre, tornato al monastero dopo la sua promozione a Genin, aveva iniziato a prendere lezioni da lui. Se imparassi a produrre quegli unguenti e a inventarne di nuovi, potrei aiutarla nell'erigere la rete commerciale che Suna merita, aumentando le finanze del paese. È noto a tutti quanto precarie siano le condizioni in cui versano le casse del Villaggio. D'altronde, il commercio di oro non è più florido come un tempo. Come se non bastasse, mi sembra scontato sottolinearle che investire nella ricerca di nuovi tonici potrebbe avvantaggiarci molto in un futuro conflitto. Sopratutto se dovessimo diventare i principali esportatori di quelle preziose merci. Haruki poteva essere un disadattato rimasto rinchiuso per troppi anni ad ammuffire in un monastero, ma non si poteva certo negare che avesse sogni molto grandi per il proprio villaggio.


    Nel frattempo, il Chikuma aveva preso a sorseggiare una bottiglia di birra. Fortuna volle che Haruki fosse troppo concentrato su altre questioni per poter notare l'odore di quella bevanda. È facile immaginare quale fosse la sua posizione sul consumo di alcolici e cosa avrebbe fatto se avesse scoperto che il suo maestro stava ingerendo alcool nel bel mezzo di una missione.


    Dopo aver camminato per lungo tempo, si erano fermati davanti ad un roccia alta circa 200m. Hoshikuzu gli aveva spiegato che avrebbe dovuto imparare a superarla facendo affidamento sul proprio chakra. In quel modo avrebbero potuto risparmiare molte ore di cammino. Per cominciare la scalata, Haruki aveva deciso di procedere su tutti e 4 gli arti, come avrebbe fatto una persona normale. Ciononostante, la natura di quella superficie avrebbe impedito ad un uomo comune di raggiungere la cima, infatti era sprovvista di appigli. Un ninja invece poteva contare su abilità che gli avrebbero concesso di ovviare a quel problema. Haruki concentrava una grande quantità di chakra in ognuna delle estremità, così da ottenere un'adesione perfetta. Ciò, tuttavia, gli impediva di staccarsi dalla parete e quindi di proseguire. Pertanto per i primi metri avanzò molto lentamente, diminuendo il flusso verso la mano o il piede che voleva spostare. Quando si sentì sicuro a sufficienza della sua presa e della sua capacità di distribuire il chakra, iniziò ad allentare lo scorrimento dell'energia verso gli arti superiori. In quel modo, sarebbe rimasto fissato alla parete solo attraverso le gambe. Gli ci volle all'incirca mezz'ora per completare quelle operazioni. L'estrema cautela con cui aveva affrontato ognuna di quelle operazioni gli aveva impedito di velocizzare il processo. Ora che riusciva a reggersi in piedi su una parete verticale, avrebbe dovuto affrontare la parte più difficile. Rischiò più volte di cadere, muovendo i primi passi, ma l'estrema attenzione che metteva in ogni sua azione gli aveva impedito di rovinare a terra. Gli ci vollero altri trenta minuti per riuscire a camminare con sicurezza sulla parete rocciosa. Sudato ed accaldato per lo sforzo, Haruki fece un gesto verso il suo maestro, così da segnalargli che era pronto per rimettersi in cammino.


    Quando ormai aveva appreso come gestire il chakra e riusciva a camminare con più agilità lungo la parete di roccia, la sua mente poté tornare a rivolgersi al mondo. I suoi sensi ricominciarono a captare con precisione ogni stimolo che gli venissi fornito. Il tutto avrebbe contribuito ad aumentare le sfortune di Hoshikuzu. È odore di alcool quello che sento?
     
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17 replies since 29/10/2015, 21:45   283 views
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