Karyuuken, L'Inaugurazione

[Free aperta a tutti]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. **Kat**
        Like  
     
    .

    User deleted


    I ~ L'Inaugurazione: La caduta


    T

    emperature autunnali sopraggiunsero in tutto il Paese del Fuoco. Un leggero e pungente venticello spirava oltre i volti degli Hokage, smuovendo le chiome dei numerosi alberi presenti per le strade cittadine. Gli abitanti del villaggio erano immersi nella solita routine giornaliera e in prossimità del centro abitativo, le strade si animavano con mercanti ed animate discussioni sui prezzi più favorevoli per i venditori. In prossimità delle Mura di Kunoha alcuni allievi del Dojo di Atasuke Uchiha provvedevano ai preparativi della sua inaugurazione. Era un evento che difficilmente poteva passare inosservato, anche perché tonnellate di volantini erano stati sparpagliati in ogni mura del villaggio.
    La residenza dei Fuyutsuki, che si ergeva in periferia, sembrava appartenente vuota e priva di vita. Il cancello antecedente al viale principale era semi-aperto ed alcuni alberi dalla rada chioma oscuravano le finestre della villa che un tempo apparteneva ad una rinomata famiglia di Shinobi. Gli antichi fasti dei Fuyutsuki erano ormai lontani, e si percepiva nei meandri di quell’abitazione buia e silenziosa un senso di decadenza.
    Quel silenzio venne interrotto solo dal venticello che spirava da Nord portando una brezza pungente e smuovendo alcune foglie ingiallite dal periodo autunnale. Sul retro dell’abitazione un sordo tonfo ripetuto e ritmico rimbombava in quello che sembrava un cortile. Alberi di ciliegio quasi privi di chioma, tappeto di foglie imbrunite sul verde prato, ed alcune statue disposte agli angoli del sentiero in pietra.
    Pugni che impattavano con una certa cadenza lungo il tronco di un albero secolare, ormai quasi privo di corteccia. La più giovane dei Fuyutsuki, Ayuuki, continuava a sferrare pugni con un certo ritmo regolarizzando il suo respiro. Guardia alta e gambe leggermente divaricate. - Anf … Anf! - La ragazza ansimava per lo sforzo fisico mentre goccioline perlacee di sudore colavano ai lati della tempia.
    Le sue braccia erano avvolte da alcune bende, mentre indossava una tuta di allenamento per poter rendere i suoi movimenti agili e liberi da ogni intralcio. Le stesse bende avvolgevano gli arti inferiori con sandali da ninja bianchi che completavano il suo abbigliamento. La chioma castana era raccolta in due code che cadevano morbidamente sulle spalle.
    - Ancora un’altra serie.. - Era quasi sul punto di continuare con il suo allentamento quando una folta di vento molto forte la costrinse a socchiudere gli occhi e a coprire l’adolescenziale volto con le mani doloranti. Indietreggiò per pochi passi e quando riaprì le palpebre notò un volantino che si era appena adagiato su un cumulo di foglie secche a pochi metri dal lei. - Uhm? - Si avvicinò incuriosita. Le sue mani afferrarono il volantino dell’inaugurazione del Dojo di Atasuke Uchiha. Volto che s’illuminò. Era un’occasione per divertirsi e forse imparare qualcosa di nuovo. Era stanca di restare reclusa in casa ed allenarsi. Le giornate erano diventate così tediose e faticose.
    Strinse con un briciolo di frivolezza infantile il volantino e si fiondò in casa. Appariva entusiasta all’evento. E l’allegria alla Residenza Fuyutsuki era piuttosto inusuale, tanto che Ryuhei, padre di Ayuuki, la squadrò con aria interdetta e stupita. Non sapeva cosa passasse per la testa della figlia e si premurò d’indagare subito. - Ayuuki-chan, come mai questa allegria? Hai ottenuto una buona votazione all’ultima lezione in Accademia? - Conosceva abbastanza bene la secondogenita e raramente riusciva ad andare oltre la sufficienza ad un test scritto, soprattutto se a sorpresa. Inoltre le sue aspettative erano piuttosto alte, soprattutto dopo Ai. L’uomo si rabbuiò per alcuni secondi prima di tornare serio ed ascoltare la figlia.
    - Ma no… Otōsan! C’è l’Inaugurazione di un nuovo Dojo al villaggio… mi accompagni? - Chiese in direzione del padre con sguardo quasi sognante. Amava molto partecipare ai ricevimenti, soprattutto le feste. Non le piaceva essere molto formale, ma era l’occasione per spezzare un po’ la solita routine. - Pensi che Okaasan mi farà indossare il suo Kimono cerimoniale? Quello rosa con fiori di ciliegio che indossò in occasione del diploma di.. Ai! - Solo in un secondo momento si accorse di essere stata piuttosto inopportuna. Aveva nominato sua sorella maggiore. E ciò ruppe quel silenzio meditativo e fece adirare Ryuhei. Sguardo rancoroso e duro che le rivolse. - NO! - La voce dell’uomo tuonò e rimbombò in tutto il salottino, dove stava per accendersi una discussione padre-figlia. Anche il volto di Ayuuki mutò, sembrava meno sicura e spavalda. Quel briciolo di spensieratezza era improvvisamente svanito.
    - Ma.. Oneesan.. - La ragazza stava quasi per aggiungere qualcosa che venne immediatamente zittita con un gesto dall’autorità paterna. - Non nominarla. - Fu la fine di quella discussione. La giovane Ayuuki aveva imparato a scorgere della celata sofferenza nelle occhiate cariche di rancore che il padre le rivolgeva quando cercava di aprire l’argomento “Ai”. - Potrai partecipare all’evento. Non aggiungere altra vergogna alla nostra famiglia e ti proibisco d’indossare Kimoni di cerimonia dei Fuyutsuki! - La ragazza si congedò con un inchino e distogliendo lo sguardo dall’austera figura paterna. Sapeva benissimo che in queste occasioni non poteva ottenere più di quanto concesso.

    [ … ]

    L’Indomani la Fuyutsuki si svegliò di buon mattino. Probabilmente nessuno attendeva il suo arrivo alla festa d’inaugurazione, non avendo mai stretto forte amicizie nemmeno con i suoi compagni di classe dell’Accademia, ma ci teneva ad essere puntuale. Probabilmente era un’occasione piuttosto formale e il fatto di non poter indossare il Kimono di Famiglia la rendeva triste. In realtà era arrabbiata con Ryuhei, ma sapeva benissimo che se avesse fatto ulteriori insistenze poteva dimenticarsi quella generosa concessione.
    Aprì le ante del suo armadio ed indossò uno dei suoi Kimoni migliori. Forse non era di tessuti pregiati o non possedeva decorazioni esotiche e ricercate, ma a lei piaceva molto. L’indumento aveva dei risvolti scuri in netto contrasto con il colore chiaro, un azzurro pallido, del tessuto. Candide decorazioni floreali che erano state ricamate sul fronte del Kimono e lungo la parte inferiore. Indossava dei comodi sandali e la chioma era stata raccolta grazie a dei kanzashi. Solo alcune ciocche di capelli solcavano il suo giovane viso. Non aveva bisogno nemmeno di un velo di trucco data la sua giovane età.
    Si guardò per un po’ davanti allo specchio per curare eventuali dettagli. Alla fine si sentì pronta e scese le scale ed attraversò l’atrio per poter uscire dalla Villa Fuyutsuki. - Perfetto! - Nonostante il piccolo diverbio con il padre il classico buon umore che la contraddistingueva non sembrava minimamente incrinato. Aveva imparato a lasciarsi alle spalle ogni cosa e sorridere.
    - Okaasan.. vado.. - Per un attimo aveva quasi dimenticato che Natsumi, sua madre, se ne restava immobile priva di qualsiasi emozioni in salotto dopo la scomparsa di Ai. Per un attimo aveva pensato che tutto fosse in ordine, che fossero una famiglia “normale”. Quel Kimono e la spensieratezza che l’inaugurazione del Dojo portava con sé l’aveva illusa che il tempo potesse tornare indietro. Ed invece la donna con lo sguardo perso nel vuoto se ne stava a testa china senza pronunciare parola, nemmeno notando l’abbigliamento della figlia.
    Ayuuki si aspettava di ricevere i soliti complimenti che una madre dona alla figlia. Ed invece le venne concesso solo un debole assenso. - … - Nessuna parola fuoriuscì dalle sue labbra. E la ragazza dovette abbandonare la villa paterna con un’espressione tutt’altro che entusiasta. Chiuse il cancello dietro di sé e ad ogni passo si sentiva sempre più leggera. Si stava allontanando da quella situazione tanto angosciante e diventata insostenibile.

    [ … ]

    Occhioni cristallini che si soffermarono estasiati sul maestoso Torii posto all’ingresso del Dojo. La struttura era seguita da un giardino esterno molto ben curato. L’espressione della Fuyutsuki era piuttosto affascinata e serena. Sorriso che comparve sul suo volto, non più imbronciato. Inoltre intorno a sé iniziava già ad accalcarsi molte persone, invitati e curiosi del villaggio della Foglia.
    Non si parlava d’altro. Alcuni elogiavano la distinta figura di Atasuke Uchiha, altri apprezzavano la gentilezza dei suoi allievi che si offrivano di condurre un rapido giro turistico nella struttura. Infatti uno di essi, vestiti con un Kimono molto simili, si avvicinò alla studentessa dell’Accademia per chiederle se volesse unirsi al gruppo per la visita. Rifiutò per farsi indicare il loro sensei. Era proprio l’uomo che aveva visto in prossimità dell’entrata. Decise di raggiungerlo. - Ohayoo… Complimenti per il Dojo, Atasuke-sama! - Chinò leggermente il capo per poter mostrare i dovuti riguardi ad un Ninja del calibro dell’Uchiha.
    Dopo essersi raddrizzata, mostrando anche un minimo d’imbarazzo ed esitazione in quelle parole, decise di allontanarsi. In un certo senso sentiva un po’ gli occhi puntati addosso e non voleva disturbare ulteriormente l’uomo. Almeno questi erano i suoi propositi, anche perché non molto lontano adocchiò un gruppo di persone. - Ahw! - Occhi sluccicosi che si puntarono sulle gemelline del gruppo di Kiri. - Come sono carine! - Si chinò in loro direzione senza temere di essere troppo invadente o spaventarle. Ampio sorriso che si delineò sul suo volto.
    - Come vi chiamate? - Non conoscendo nessuno dei “presenti” e ritenne opportuno intrattenersi con le due ragazzine. Almeno fino a quando non notò la volpe del Sunese. - Ahw! - Dimenticandosi completamente la formalità del ricevimento cercò di raggiungere anche l’esserino peloso. Ma non appena ruotò il busto finì per sovrapporre le gambe l’una sull’altra ed ostacolarsi da sola. Risultato? Finì rovinosamente a terra atterrando di faccia.


     
    .
54 replies since 5/11/2015, 00:04   1309 views
  Share  
.