Un passo dopo l'altro

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Infine era giunta innanzi al palazzo.
    Ci era voluto un po' più del previsto, questo soprattutto a causa del suo senso d'orientamento che nelle situazioni più banali la mollava a sè stessa finendo così per farla perdere.
    Non era neanche da escludere che fosse ripassata più volte nello stesso punto, in cerca della direzione giusta da imboccare.
    Per sua fortuna al contrario dell'altra volta era riuscita a trovare delle persone a cui chiedere, anzi a dirla tutta in quel caso era riuscita anche a vedere com'era il villaggio a piena vita.
    L'aveva trovato non molto dissimile da Oto o Suna il via vai di persone, salvo per il fatto naturalmente che i caratteri, così come i modi e certi costumi risultavano diversi.
    Di sicuro una delle differenze che aveva notato rispetto a Oto e Suna, era la diffidenza che provavano i cittadini nei confronti degli stranieri e di chi non era comunque ufficialmente del villaggio.
    In questo senso Kiri al contrario le era sembrata molto più aperta mentalmente, anche il modo in cui era stata accolta dalla Guardiana lo lasciava alquanto a intendere, e sinceramente la cosa non le dispiaceva.
    Non che disprezzasse il proprio villaggio, però capiva come potevano sentirsi le persone in visita davanti a certi sguardi e modi di fare, insomma di sicuro risultava difficile ambientarsi.
    Probabilmente non fosse stato per la nebbia che ti confondeva le idee, avrebbe detto che quel posto al momento per lei risultava come il più accogliente tra quelli in cui era stata.
    Non che ci volesse molto dopotutto, considerando che in fin dei conti oltre Oto era stata giusto a Suna, oltre che alcuni dei villaggi minori ma giusto per una visita durante alcune delle missioni.
    Al suo villagio natio perso tra il bosco e le profondità della terra non ci pensò nemmeno, poco ma sicuro quello sarebbe risultato accogliente tanto quanto il Bosco dei Sussurri. Non che volesse essere pessimista, però le informazioni che aveva raccolto a riguardo non lasciavano affatto sperare bene... Poco male, ci avrebbe pensato successivamente a quella questione.
    Ora doveva dare la priorità ad altro, e visto il luogo dove si trovava e la persona che stava cercando di incontrare era meglio se non si distraeva.
    Il palazzo si trovava poco più in la' rispetto a lei, innalzandosi ai suoi occhi come una figura minacciosa.
    Questo non perchè lo fosse realmente, bensì perchè visto il suo umore attuale e i suoi pensieri le risultava abbastanza difficile essere ottimista.
    Si era fermata ad alcuni metri di distanza, guardandolo con ambo i pugni stretti lungo i fianchi.
    Era chiaro che stava esitando, dopotutto se il Mizukage l'avesse ricevuta molte cose sarebbero potute cambiare, non era una visita di piacere dopo la quale tutto sarebbe rimasto com'era prima.
    Però doveva anche ammettere a sè stessa che non aveva molto senso andarsene ora, non dopo tutta la strada che aveva fatto per arrivare fino li e le bugie che aveva detto alle persone a lei care. Bugie che forse aveva detto più per proteggere sè stessa che loro, ironicamente.
    Deglutì guardandolo ancora un attimo, prima di sospirare abbandonando il capo verso il basso e rilassare le dita delle mani distendendole, visibilmente rassegnata.
    Ci doveva provare, avrebbe pensato poi a quello che sarebbe conseguito da quel suo tentativo.
    Era inutile stare a rimuginare sul futuro e sui possibili scenari, con i se e con i ma non si fa la storia.
    Rialzò la testa tentando così riguadagnare un minimo di compostezza, per poi avviarsi verso il portone d'entrata.
    Una volta davanti prima che potesse iniziare a farsi altre pippe mentali, alzò una mano e battè il pugno sulla porta, bussando con abbastanza forza in modo che si sentisse dall'interno.
    C'era solo da sperare che effettivamente il Mizukage fosse già tornato a casa.
     
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18 replies since 5/11/2015, 23:57   273 views
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