Un passo dopo l'altro

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Nonostante i modi di fare del Nibi, potè vedere con una certa soddisfazione oltre sollievo, che Itai era rimasto impassibile.
    Non l'aveva toccato il fare minaccioso del Nibi, anzi sembrava ancora più convinto di prima tant'è che decise di dimostrare al Demone stesso, come si fidasse e fosse intenzionato a scommettere su di lei.
    Doveva ammettere che per qualche istante, aveva temuto che magari il Mizukage si ritenesse offeso da quell'atteggiamento nei suoi confronti o simili, finendo così per mandarla via.
    Tuttavia si dovette ricredere, iniziando forse a capire com'era fatto Itai.
    Sorrise di rimando all'altro mentre questo le annunciava che era giunto il momento di iniziare il suo addestramento, per così dire.
    Annuì appena prima di vederlo sparire nel nulla, la sua figura dissolta al vento in un nuovo mulinello di piume cineree.
    Si volse in direzione del Nibi, guardandola senza sapere bene che cosa pensare mentre questi rimaneva in silenzio con gli occhi chiusi.
    Il Nibi diceva di voler provare a fidarsi di lei, però... Poteva crederle?
    Certo fino a quel momento non aveva fatto nulla che potesse fare infuriare il Demone, eccezion fatta ovviamente per il giorno in cui era stata sigillata dentro di lei.
    Sospirò abbassando lo sguardo rassegnata mentre a sua volta iniziava a distaccarsi da quel mondo, gradualmente avvolta in un vortice d'aria e dalle piume mentre la sua figura si dissolveva.
    Anche fosse stato che non l'avrebbe veramente aiutata quando ce ne fosse stato bisogno, lei non avrebbe potuto farci nulla al momento, doveva concentrarsi su quello che Itai le poteva e voleva insegnare, lasciandosi alle spalle tutto il resto.
    Dopotutto era solo questione di tempo, prima o poi il Nibi avrebbe capito che genere di persona era e soprattutto, che si poteva fidare tranquillamente.
    Riaprì gli occhi nella realtà sbattendo le palpebre un paio di volte, riemergendo, ritrovandosi davanti Itai.
    Quest'ultimo tuttavia sembrava come dispiaciuto e dalle sue parole presto capì il perchè, tuttavia non c'era bisogno che le rivolgesse quelle parole. Era stata lei a sbagliare, seguendo ciecamente il consiglio del Nibi.
    Doveva pensare un po' di più con la sua testa per iniziare, e poi magari chiedere consiglio al Demone ma nulla di più.
    Inoltre erano anche parole giuste quelle dette dal Mizukage, le stava dicendo semplicemente la verità e come stavano le cose.
    Non che fosse un discorso difficile da capire a dirla tutta, però una volta che ti ritrovavi a far parte di quel mondo i dubbi ti venivano anche sulle cose più banali, senza che potessi porvi rimedio.

    Non ti preoccupare Itai, te stai facendo il possibile sono io che ho sbagliato, quindi grazie. Va bene così.

    Ammise assumendo un espressione quasi nostalgica all'inizio, il tono di voce leggermente più basso del normale, per poi sorridere lievemente al termine della frase, guardandolo.
    Poche parole ma che lasciavano intendere come si sentiva attualmente.
    In ogni caso il Mizukage continuò con il suo discorso, dicendole che cosa poteva fare per aiutarla.
    Ascoltò con visibile attenzione quel punto, interessandosi e attendendo eventuali istruzioni.
    Bloccare l'accesso a quel suo mondo interiore? Per lei era già tantissimo, in questo modo poteva stare sicura che nessuno avrebbe mai interagito col Nibi a meno che non l'avesse voluto lei, almeno così sperava.
    In breve le disse che cosa avrebbe dovuto fare, in quanto era necessario che lo raggiungesse nel suo mondo.
    Come le fu detta questa cosa divenne visibilmente sorpresa, sbattendo diverse volte le palpebre.
    Lei nel mondo interiore di Itai? Voleva forse dire che era intenzionato a farle vedere il Bijuu che aveva sigillato al suo interno?
    Non che non le facesse piacere la cosa, però come dire... Ne era davvero sicuro? D'altra parte si erano conosciuti da relativamente poco, eppure lui non sembrava impensierito da certi dettagli.
    Si trattenne dal dire qualsiasi cosa a riguardo non volendolo interrompere, per quanto comunque fu visibile la sua sorpresa.
    Cercò di spiegarle come fare per raggiungerlo, affermando comunque che non era esattamente facile dirlo a parole trattandosi di una cosa che ormai lui era abituato a fare senza praticamente nemmeno pensare.

    Tutto chiaro, ci vediamo li allora.

    Ammise abbastanza convinta, per poi vederlo come acquietarsi. Segno che era sceso nel suo mondo interiore.
    Abbassò lo sguardo guardandosi la mano, incerta, per poi avvicinarla alla sua e sfiorarla flebilmente.
    Itai le aveva detto che bastava pochissimo chakra, per quanto riguardava il resto doveva semplicemente ripetere lo stesso procedimento che eseguiva ogni volta lei per raggiungere il Nibi.
    Il problema era capire esattamente quanto chakra fosse necessario, pochissimo era un metro di valutazione abbastanza generico però non era di certo colpa del Mizukage, anzi aveva cercato di spiegarle meglio che poteva probabilmente, considerando che nemmeno per lui era facile farlo capire a parole.
    Chiuse gli occhi prendendo un bel respiro, per poi cercare di calmarsi e fare quanto le era stato detto.
    Escluse dalla sua mente le preoccupazioni, i pensieri più frivoli e via discorrendo così da concentrarsi solo su sè stessa.
    Rivide chiaramente la sagoma del suo corpo, il cuore, i polmoni, le vene e il sangue che scorreva in esse affiancato dai flussi di chakra.
    In particolare ripercorse quest'ultimi, tornò al punto d'origine sentendo chiaramente il cuore battere con forza mentre tutta quell'energia veniva dispersa nel suo corpo, nello specifico seguì la corrente che portava il chakra fino alla sua mano che ora sfiorava quella di Itai.
    Aveva detto che ne bastava poco.
    Cercò di trattenerne il più possibile, come il mare quando richiama a sè le onde più piccole, lasciando arrivare a riva solamente alcune.
    Infine lo liberò dalle punta della dita, tuttavia fu appena un soffio che fu sufficiente per farle sentire qualcosa, senza però far accadere altro.
    Aveva sbagliato.
    Digrignò i denti infastidita, doveva calmarsi.
    Riaprì gli occhi sbattendo un paio di volte le palpebre, cercando di ritrovare la serenità per poi richiuderli e riprovare.
    Seguì nuovamente lo stesso procedimento di prima, aumentando questa volta di pochissimo il carico di chakra che avrebbe rilasciato a contatto con la mano di Itai.
    Quando lo liberò soffiandolo sulle dita del Mizukage a contatto con le sue, ecco che qualcosa accadde.
    Si sentì come trascinare da una corrente impetuosa, e presto ne finì vittima incapace di andare contro corrente e senza capire se doveva lasciarsi trascinare, se doveva saltare fuori o cosa.
    Questo probabilmente era il punto che le aveva detto Itai, il punto dove avrebbe dovuto trovare la strada giusta per raggiungerlo.
    Cercò di eliminare il panico che per qualche istante aveva tentato di farla sua, mentre ripensava al percorso che faceva ogni volta che andava a trovare il Nibi.
    Era la stessa identica cosa, non doveva preoccuparsi, non si poteva perdere.
    Si lasciò guidare da quel pensiero e presto sentì come la corrente farsi più debole, quasi la stesse sospingendo appena come per incitarla ad andare in una determinata direzione.
    La tranquillità l'avvolse e scelse di fidarsi, lasciandosi così trasportare e improvvisamente l'ambiente intorno a lei prese vita.
    Da che era persa tra pensieri e quanto altro, vide come i propri occhi aprirsi di loro spontanea volontà.
    Un mare azzurro come mai ne aveva visti si stagliava all'orizzonte, dando l'impressione di essere in uno spazio senza limiti, libertà più totale se non assoluta.
    Fu allora che si voltò, confusa, ritrovandosi davanti Itai e... Il suo Bijuu. Oltre questo si accorse anche che praticamente stavano in un cielo, proprio come stessero volando e per un breve istante parve quasi rimanere intimorita dalla cosa. Probabilmente le faceva impressione.
    Immediatamente però rialzò lo sguardo, come per essere sicura di quello che aveva visto.
    Il Mizukage era seduto tranquillamente sopra il suo Demone?! Mentre questo tra l'altro non aveva sbarre nè nulla?! Totale libertà?!
    Sconcertata come non mai e nella confusione più totale mosse qualche passo in avanti avvicinandosi ai due, lo sguardo alzato così che le fosse possibile vedere il cercotero e insieme Itai. Lui era tranquillissimo, come se quella situazione fosse stata la cosa più normale di sempre!

    Salve... Come, cioè, cosa?

    Disse ancora visibilmente incerta, spostando lo sguardo continuamente dal Bijuu ad Itai in cerca di risposte.
    Non pareva intimorita dalla vicinanza col Demone, dopotutto se Itai era così tranquillo voleva dire che non doveva preoccuparsi, però rimaneva comunque che non sapeva che cosa pensare a riguardo.
    Quel posto era molto più accogliente e semplice del luogo in cui si trovava il Nibi, e anche il Bijuu stesso per quanto le sue fattezze ispirassero potenza e tutto il resto, sembrava molto molto molto più tranquillo e sereno.
    Pareva essersi completamente dimenticata del discorso di poco fa e di quello che aveva appena fatto.
     
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18 replies since 5/11/2015, 23:57   273 views
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