Un passo dopo l'altro

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Un passo dopo l'altro

    La forza di cambiare la realtà




    Come mi aspettavo dopo un po' Nakora comparve dinanzi a me. Quella di poter raggiungere altri Jinchuuriki era una abilità abbastanza basilare, non eccessivamente complessa e che volendo poteva anche trascendere dal proprio rapporto col demone. Lei parve turbata. In effetti l'ambiente in cui ci trovavamo rispetto al suo cupo mondo interiore era ben diverso. Un'infinita distesa azzurra, senza terra sotto di se. Non si poteva far altro che volare trasportati dai flussi del vento. Non si poteva cadere in quel mondo, perché non vi era terra contro cui sbattere. Se non si credeva di poter rimanere sospesi però iniziava la sensazione di precipitare verso un basso infinito, ma mai la terra si sarebbe frapposta tra lei e l'infinità sottostante. Chomei con un rapidissimo ma impercettibile battito di ali fu dinanzi a lei, permettendomi così di essere all'altezza della giovane ragazza. Ce l'hai fatta. Non avevo dubbi. Ed era vero. Non conoscevo Nakora che da una manciata di minuti, eppure qualcosa sembrava suggerirmi che lei era benissimo in grado di riuscire a collaborare col Nibi. Nakore, ho l'onore di presentarti Chomei. Il demone fece una specie di risatina rauca. Onore!


    L'orgoglio di un Bijuu era quasi del tutto scomparso in Chomei. Non ne aveva bisogno, non con me. Avevamo smesso di fare a gara a chi ce l'aveva più lungo (io sono un demone millenario, sì ma sei chiuso di dentro quindi taci). Ah, spero solo che tu duri più degli ultimi. Sempre incoraggiante tu, eh? Mi lasciai cadere dall'elmo del demone, levitando con calma verso Nakora con la naturalezza di chi in aria sembrava averci passato moltissime ore. Chomei rise ancora, ma non rispose. Lascialo perdere, scherza. Se ce la farai o meno dipenderà solo da te, non dal Nibi. Ed era vero. Il potere del demone era semplicemente troppo schiacciante per essere un fattore di equilibrio in quella situazione. Tutto dipendeva dal Jinchuuriki. Ti ho portata qui per due ragione. La prima, era per farti capire come accedere al mondo interiore dei Jinchuuriki. Una volta fatto immagino che sarà per te abbastanza facile riuscire a comprendere come tagliare fuori qualsiasi intruso. La seconda, è che ti mostrerò esattamente ciò che puoi fare nel tuo mondo interiore. Schioccai le dita, quasi pigramente, ed all'improvviso il cielo iniziò ad annuvolarsi. Chomei, che volava placidamente poco lontano sbuffò rumorosamente. Non potevi far altro? Dovevo mostrare un cambiamento! Almeno non far piovere.Sospirai, scuotendo appena il capo. Comunque... puoi far tutto. Modificarlo come credi. Certo il "sigillo" è rappresentato dalla costrizione che impedisce al demone di assaltarti. Quando il Demone non desidererà più farlo, potrai rimuoverla. Per il resto Nakora, puoi far tutto. Fintanto che sei nel mondo interiore potrai riuscire a modificarlo come vuoi. Questo è ciò che devi imparare per prima cosa: agire sul mondo interiore. Dopodiché, dovrai riuscire a tagliare fuori la mia presenza da lì. Immagino che sia questo che intende il Nibi. Mi grattai appena il capo, un po' dubbioso.


    Chomei si riavvicinò: la sua stazza generò un fortissimo turbinio che però, per qualche modo, non poteva spostarci dalla nostra posizione. Ammetto che sei interessante, ragazzina. Disse Chomei, puntando un suo enorme occhio verso la ragazza. È piuttosto raro che... lei, possa fidarsi. Per questo ho qualche sospetto. Non serve spaventarla. Ma prepararla sì. Ascolta, lei ti ha fatto un'offerta, forse fin troppo conveniente. Apri gli occhi quando ti cederà quel potere. E perché mai dovrebbe? Perché ha fatto solo finta di fidarsi. Non possiamo saperlo, ed io non glie lo chiedo. Mi mentirebbe. Sospirai, comprendendo che non potevamo farci nulla. Le supposizioni di Chomei potevano essere tanto giuste quanto sbagliate, lasciarsi influenzare era piuttosto inutile. Tranquilla, ci penseremo se sarà il momento. Sorrisi appena. Fuori, dobbiamo tornare da te. Per tutti i Kami, ti giuro che non ho mai addestrato qualcuno a questa roba, questa storia di fare avanti e dietro in mondi interiori tra Jinchuuriki è alquanto strana.




    Una volta ricomparsi dinanzi al Nibi cercai una pietra quanto più comoda su cui stendermi. Lo feci, ma era davvero tutto estremamente scomodo in quel mondo. Stavo per dirti di fare ciò che vuoi, ma adesso ho un'idea migliore. Voglio una poltrona. Dovresti farla comparire. Lanciai uno sguardo al Nibi. Fa tutto parte dell'addestramento eh! Dissi con un sorrisetto furbo, tornando poi a guardare Nakore. Perché in un Jinchuuriki su due e sopratutto se da poco tempo tutto deve essere così scomodo. Mi lamentai. Non prendevo la questione poco seriamente, ma avevo davvero dato tutti i consigli che potevo a Nakora. Stava lei utilizzare la potenza della sua immaginazione per dar vita alla stessa lì, dove tutto le era concesso.
     
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