Sull'onda della Vendetta

Leo - Near

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  1. lNearl
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    Miuzuri sapeva bene di essere in pericolo, e che la morte poteva raggiungerlo da un momento all'altro. Lui era stato portatore di sofferenze presso tutte le terre conosciute, il suo nome era scritto nei report e nei registri delle prigioni di ogni dove. In ogni villaggio c'era almeno una famiglia che bramava vendetta contro di lui, ed in queste condizioni sapeva bene che c'erano ben poche speranze di girare liberamente. I suoi torti riguardavano ogni genere di cittadino, dai pecorai, armati per la loro vendetta di mera determinazione, a famiglie shinobi in grado di inseguirlo e cacciarlo in qualsiasi punto della vita. A salvarlo e tenerlo a riparo da ciò che lo stava con insistenza cercando erano state le ombra e le spesse mura della prigione accademica. Era stato catturato anni addietro, e rinchiuso nella profondità della terra. Scontare le sue pene in tre metri quadri di solitudine era stato difficile, ma per la concezione della vita del caro Miuzuri era meglio questo rispetto che la morte. La pazienza era stata sua compagna di tutta la vita, come per tutti i sicari saper attendere il momento giusto è fondamentale, e lui ne aveva imparate tutte le sfaccettature. Aveva accettato la sua situazione, e atteso il momento propizio, che come sempre, era giunto.
    C'era stata un'infiltrazione d'acqua ai piani inferiori della prigione, dove lui e altri due pericolosi criminali erano detenuti, Coyori, un ladro professionista, abile a rubare e senza pietà nei confronti delle sue vittime. Costui era stato imprigionato all'ultimo piano di quella prigione per via delle sue abilità. Tutte le altre volte era stato in grado di evadere, ma questa cella sembrava tenerlo a bada. Suishi era infine l'infame capo di un'organizzazione criminale di poco conto, ma che contava nella sua carriera la devastazione di alcune famiglie avverse, il sacchetto di interi villaggi di contadini e soprattutto l'uccisione della moglie di un ricco mercante, che aveva dato fine al loro pietoso impero di malefatte. La vita nelle gabbie è triste, ma le prigioni sono risapute essere ottimi luoghi di aggregazione criminale, di specializzazione nelle professioni della malavita e centri strategici di realizzazione di tremendi progetti. Ciò, è proprio quello che fecero queste tre fecce dell'umanità, si allearono e prepararono per l'occasione che li attendeva. Qualora ne avrebbero avuto l'opportunità sarebbe scappati assieme, ed avrebbero unito le loro abilità per le prossime malefatte.
    Erano stati proprio gli scagnozzi di Suishi ad approfittare delle infiltrazioni per architettare l'evasione. Si erano aggiudicati l'appalto per i lavori di risanamento con mazzette e minacce, condotta perfetta per dei pochi di buono, e dopo aver inizialmente conquistato la fiducia delle guardie le avevano sopraffatte di notte, facendo evadere i tre bastardi prigionieri.

    Kosoro era invece il responsabile della prigione, era stato svegliato all'alba, quando al cambio delle guardia i sopravvenuti si erano accorti dell'evasione. Dire che il poveretto era disperato era poco, perdere nella stessa notte i tre peggiori criminali cui doveva badare non era poco, dire che rischiava il posto era infinitamente riduttivo. Molte delle famiglie che odiava Miuzuri l'avevano avvertito che si fidavano di lui, e che contavano nel suo lavoro affinchè il loro nemico comune non rivedesse mai più la luce del giorno. Ed ora, se la sarebbero presa con lui.
    Non aveva altra scelta, mandò immediatamente un uomo ad avvisare l'accademia. Non gli interessavano i costi di una missione di recupero, ciò che gli premeva era la sua pellaccia e la sua reputazione. L'accademia, visto il grado di pericolo di quei criminali inoltrò immediatamente delle comunicazioni, la prima a Kiri, si richiedeva la partecipazione di un Chunin, e l'altra a Suna, affinchè mandasse qualcuno per partecipare. La prigione si trovava al confine Sud del paese del fuoco, e da quel punto i fuggitivi sarebbero potuti andare in ogni dove.


    Ryoshi arrivò nel minor tempo possibile, viaggiando con la maggior velocità possibile per raggiungere il luogo. Il caro Kosoro attendeva lui e l'altro shinobi per un briefing iniziale, per comunicare le prime informazioni e per spiegare di cosa avesse bisogno.



    leopolis

    iniziamo così, pian piano andiamo avanti!

    Scusa l'attesa enorme.
     
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17 replies since 11/11/2015, 11:20   231 views
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