Sull'onda della Vendetta

Leo - Near

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    Ryoshi Okura



    Asmodai aveva deciso di dividerci. Non trovavo questa soluzione come la più congeniale, soprattutto considerando che non avevamo mezzi per comunicare tra noi a distanza, ma non avevo alcuna intenzione di esporre il mio dissenso, nè di darlo a vedere. Attesi la sua spiegazione e presi nota mentale dei carichi e degli ordini che mi diede, mancava solo una cosa, cosa fare se avessi completato gli ordini ?


    Perfetto, prenderò nota di ogni traccia ed indizio. Ad ogni modo, dovesse avere bisogno faccia esplodere un kunai bomba in aria, se dovessimo essere ancora entro una distanza visibile potrei avvisare i soccorsi, oltre che venirle incontro.

    Non che, se egli si fosse realmente trovato in difficoltà, la mia presenza avrebbe potuto risolvere la questione. Ma avrei potuto cercare l'aiuto dell'accademia ed in qualche modo attirare e direzionare i soccorsi. Dopo questo veloce Briefing Asmodai corse via, alla ricerca degli evasi, mentre io dovevo recarmi alle prigioni prima, e sul luogo della strage dopo. Iniziai dalle prigioni, facendomi indicare la loro posizione, e recandomici nel minor tempo possibile.


    Evidentemente in quanto a sicurezza lasciano a desiderare...

    L'aspetto esterno delle prigioni era molto banale, una struttura semplice e con evidenti segni di degrado. Non solo la struttura sembrava necessitare da tempo di una costosa opera di ammodernamento, ma persino le grate e le inferiate sembrano potersi rompere con poco, non proprio ciò che si chiede ad una galera. Ad ogni modo, c'era stato spiegato come i detenuti fossero rinchiusi nei piani inferiori, dove mi aspettavo di trovare sistemi di sicurezza più efficienti. Mi avvicinai quindi nella struttura, e la prima cosa che riuscì a trovare furono i corpi senza vita di alcune delle guardie. Trovai triste la loro presenza, ancora nessuno si era mobilitato per dargli degna sepoltura ?
    Il sangue e la morte così vicini non mi davano alcuna sensazione, sfortunatamente non ero stato io a creare quella devastazione, e non potevo certo giovarmi e godere dell'opera altrui, soprattutto se questo qualcuno era l'obbiettivo della mia missione. Una della vittime aveva ancora gli occhi spalancati, mi abbassai lentamente per chiuderle, guardando con attenzione il cadavere per vedere se rispetto alle parole che avevamo sentito c'erano dettagli ulteriori rispetto alle circostanze della morte. Nel mentre sentì delle persone conversare poco lontano da me, all'interno della prigione. Non riuscivo a distinguere l'effettivo significato della parole, ma potevo chiaramente notarne la presenza.


    In realtà dovrebbe essere abbastanza normale la presenza delle altre guardie nella prigione, ma stranamente all'esterno non ho trovato nessuno... Forse è il caso ch'io prenda delle precauzioni minime... D'altra parte, nessuno ha vagliato l'opzione più pericolosa e inquietante, gli evasi potrebbero essere ancora qui. Quale miglior depistaggio, di una non - fuga ?

    Il tono di voce, e l'impossibilità di capire con certezza i dialoghi mi rendeva perplesso. Sfortunatamente non riuscivo a capire con chiarezza da dove provenissero le voci o quanto queste potessero esseri vicine. Era difficile stabilire quali strani rimbalzi stessero prendendo queste onde sonore, e non avevo alcuna intenzione di correre rischi. Utilizzai la Tecnica dell'occultamento , rendendomi totalmente invisibile, dopodichè camminai stando ben attento a non farmi sentire , e tenendo gli occhi aperti, cercando di notare suoni o dettagli importanti. Mi addentrai all'interno della prigione, volevo sia controllare tutta la zona, come mi era stato ordinato dal kiriano, sia cercare di capire di più riguardo le persone che stavano discutendo. Inoltre, se possibile, sarei sceso fino ai piani inferiori, per controllare le gabbie in cui erano stati rinchiusi i prigioni evasi.


    Asmodai



    La vista del Kiriano poteva dargli informazioni di scarso valore per il momento. In qualsiasi direzione egli avesse guardato avrebbe potuto trovare alcune tracce, ma era difficile stabilire se fossero vere o fittizie. Verso Nord si potevano intravedere moltissime tracce per terra, segno del passaggio di uomini avvenuto da poco, circa 4 ore prima. Il numero delle persone era difficile da stimare, tra le 7 e 10 persone, molte di più dei tre evasi. Che fossero stati scortati da qualcuno ? O che si trattasse di una combricola di ragazzini che aveva fatto una passeggiata ? D'altra parte, i giovani da qualche parte devono pur imboscarsi.
    Verso EST, la direzione verso Moitori, c'erano invece tracce solo per due persone, di cui una con il bastone. Per quanto ne sapeva Asmodai nessuno dei fuggitivi aveva problemi motori, ma sapevamo che Coyori era un genio dell'evasione, possibile che fosse un trucchetto da quattro soldi ? D'altra parte, in quel paesino sarebbe più tardi andato Ryoshi secondo le disposizioni impartite, di conseguenza poteva essere inutile correre in quella direzione, anche se la combinazione della strage poco dopo l'evasione era proprio strana.
    Verso Ovest non si notava nulla di strano, tracce sparse di singole persone che avevano camminato, le tracce però sembravano ormai vecchie, addirittura del giorno prima. Verso Sud infine Asmodai avrebbe potuto vedere in prima persona uno dei trucchi di Coyori, per un'estensione di venti metri quadrati si vedevano delle orme formare un'enorme cerchio, ricco di orme anche all'interno, che sembravano congiungere verso il nucleo centrale, dove sparivano. Inoltre, sparivano tutte le impronte esterne, come se le figure fossero comparse esattamente sulla circonferenza del centro. Ma come potevano esserci arrivate ? Volando ?
    Innanzitutto il chunin doveva decidere quale strada seguire.
     
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