Sull'onda della Vendetta

Leo - Near

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    Ryoshi



    Gli eventi si susseguirono senza troppa fretta tutto sommato, Sakura venne brutalmente colpito dal primo attacco, che gli impartì una bella ferita nel collo, sfortunatamente fin troppo poco incisiva rispetto ai miei gusti, e soprattutto rispetto ai miei programmi. Inoltre, con una forza di volontà mai vista prima riuscì con mio grande stupore a schivare degnamente gli altri due colpi, sopravvivendo e riuscendo ad uscire dalla mia sfera d'azione. Nel mentre, il fratello dimostrò il mio stesso genere di difesa, un'armatura lo protesse totalmente dal mio attacco, rendendolo ampiamente inutile. Dopodichè, mia sfortuna, si ricominciò a parlare.


    Siamo ancora allo stesso punto...

    Io ero un tipo silenzioso, ed amavo esserlo. Non mi piaceva queste persone, mi raccontavano i loro fatti personali e le loro storie senza alcun motivo. Per carità, io per primo ben conoscevo il valore delle storie e delle informazioni, ma in questo caso era evidente che non stavano per dire nulla di utile. SI, una citazione del loro Re, ma tutto sommato sterile e priva di un significato concreto. Senza considerare poi tutta la storia su Gaara prima, e sui loro fattacci di Konoha dopo. Della deontologia professionale del criminale infine.
    No, non era questo che mi premeva. Prima di tutto ero interessato al mezzo morto a terra, che avevo ben bisogno di salvare, e per farlo avevo bisogno di sbrigare la pratica dei due fratelli nel minor tempo possibile. Infine, avrei poi ottenuto le informazioni necessarie sul loro Re, e forse sul luogo della fuga.

    I miei attacchi, come già detto, non avevano avuto l'effetto sperato, e dovevo prepararmi ad una seria controffensiva. I due si erano dimostrati capaci, e quindi anch'io avrei dovuto stare attento. Inoltre, il secondo aveva scoperto il mio utilizzo dell'armatura di sabbia, e ben si sarebbe armato per riuscire a colpirmi nonostante essa; dovevo aspettarmi un'attacco sorprendente.


    Forse, dai tempi di Villa Mikawa avrò nuovamente avversari degni di questo nome.

    Inutile dire che la tecnica del Nara era per me inevitabile. Non potevo certo accorgermene. Le ombre erano spesso mie amiche, mi aiutavano ad intrufolarmi senza essere visto, e più di una volta mi avevano protetto dagli occhi nemici, ma oggi erano state loro a soggiogarmi. Il ramo nemico era troppo veloce, e dopo avermi raggiunto mi rese immobile.


    Astuto!! Mi hai fottuto! Oltre che criminali siete anche dannatamente subdoli...

    La finzione era il mio stile di vita, e nel sentirmi vittima della sua tecnica non feci altro che fingere di essere impaurito. Il mio viso da bambino si strinse, emanando emozioni di paura e tristezza. Una lacrima scese dal mio volto, mentre guardavo con occhi spaventati il mio nemico. Dentro di me quasi ridevo. Il poveretto aveva un'abilità molto valida ed il clan nara era famoso per il suo intelletto. Detto ciò, questa volta il mio avversario aveva fatto male i suoi conti. Pensare di impensierire un manipolatore della sabbia immobilizzandone gli arti era da sciocchi, soprattutto laddove poi questo decise di attaccarmi a distanza.


    Sciocco... Sciocco... Sciocco...

    Mi diede la possibilità di vedere cosa stava facendo, ovvero estrarre dalle sue tasche dei kunai bomba, con il chiaro intento di lanciarmeli addosso. Una totale assurdità. In effetti poteva pensare ch'io avessi bisogno di muovermi per controllare la sabbia, ma questo non era minimamente vero per sua sfortuna. Ero già pronto a difendermi, il mio chakra si era già infuso nel terreno, dove mi aveva procurato un'altra abbondante dose di sabbia da poter manipolare. Appena vidi partire i suoi Kunai alzai un'enorme muro di sabbia, esattamente a metà della distanza tra noi , ovvero a tre metri di distanza da ognuno di noi. Slot difesa 2. I Kunai impattarono sul muro ed esplosero, mandando la sabbia da tutte le parti. Il raggio massimo delle comuni carte bomba era 6 metri, l'esplosione arrivò a sfiorare il naso di entrambi, senza danneggiarci. Qualche leggera ondata di calore mi colpì, ma nulla che la mia possente armatura di sabbia non poteva evitare. L'esplosione però, generò anche una grossa quantità di fumo, che ci impediva di vederci gli uni con gli altri. Sfruttando questa possibilità, e soprattutto lo svanire del controllo dell'ombra feci due veloci passi in avanti, guadagnando circa due metri in avanti, preparandomi per quella che speravo sarebbe stata l'ultima offensiva. La sabbia era pronta, sempre pronta, e attorno a me iniziava ad essercene davvero in grande quantità. Quella che avevo usato inizialmente, e quella che avevo appena trasmutato dall'ambiente circostante . Dal nulla e a grande velocità sarebbero comparsi due enormi muri, larghi ed alti quanto le pareti attorno a noi, che non lasciavano via fuga. A meno che i miei nemici non sapessero anche scomparire. I due muri avevano un movimento speculare, che tendeva a schiacciare i due bastardi in mezzo. Slot azione 1. Se i due fossero rimasti in mezzo si sarebbero potuti ricordare di un'altra famosa tecnica del Kazekage Gaara, il funarale del deserto. Difatti la sabbia attorno a loro li avrebbe stritolati senza pietà. slot azione 2. Se infine i due avessero avuto ancora voglia di muoversi od andare in giro avrei cercato perlomeno di togliergli la voglia di parlare. Ovunque essi fossero stati la sabbia li avrebbe raggiunti, cercando di infilarsi con foga all'interno delle loro gole, passando dalle bocche con dolcezza se aperte, o aprendosi da sola un varco se necessario. slot azione 3

    Mi auguravo di porre fine alla faccenda, che per i miei gusti era durata evidentemente troppo. Ovviamente, il povero Giuda sarebbe stato esente dai miei attacchi. Il poveretto aveva già il suo da pensare, e non volevo aggravare la sua posizione maggiormente.


    Volete rispondere adesso ?

    chakra : 40 - 9 = 31 bassi.


    Asmodai



    Fortuna o abilità, L'akuma era riuscito a scovare il covo segreto di Suishi. Esatto, per quanto incredibile il capo dell'organizzazione criminale aveva deciso di installare il suo covo proprio a pochi chilometri dalla prigione. O per lo meno, qui era stato spostato da quando era stato incarcerato. In questo covo sotterraneo i suoi uomini avevano progettato la fuga, ed adesso si preparavano ad attendere l'accademico, che con il suo agire li aveva messi in allarme.
    Ma allora, solo Suishi? Esatto. La permanenza assieme nella prigione aveva spinto il formidabile Coyori a ricreare la trappola delle orme proprio sopra la galleria che dava accesso al covo. Un gesto di benevolenza, per assicurare all'amico di bagno penale un po' di sicurezza in più, al tempo stesso però, gli altri due ricercati erano evidentemente fuggiti in altre direzioni. Non vi era traccia, e mai l'avrebbe trovata nella galleri, di Miuzuri e Coyori.

    Asmodai si era dunque lanciato nella galleria, e trasportato a grande velocità all'interno dello scivolo sarebbe malamente finito in gabbia. Ma non in senso metaforico, realmente. Dopo un primo tratto di qualche metro nel quale la galleria era bordata di semplice terra esso si ritrovo in un tunnel di metallo, liscissimo, dove nemmeno il chakra adesivo gli avrebbe reso possibile di rallentare o evitare la caduta.
    Questo guaio nel quale si era cacciato era ben architettato. Gli evasi avevano preso molte precauzioni per evitare gli accademici, e difatti il chakra adesivo non funzionava, e gli occhi dell'akuma sembravano tradirlo. Quali altri sorprese lo attendevano ?
    Trasportato inesorabilmente verso il basso a grande velocità l'akuma avrebbe visto dopo qualche interminabile decina di secondi una luce infondo al tunnel, ed una volta uscito da esso sarebbe precipitato per terra, impattando malamente contro un durissimo pavimento. Se non fosse riuscito a rallentarsi in qualche modo limitando l'impatto ne avrebbe certamente risentito per il resto della giornata.


    Ebbene, ecco dunque l'inseguitore. Sei da solo ? Povero scemo, che tristezza. Una sola unità per inseguire il famoso Suishi. L'accademia dev'essere davvero in condizioni disastrose...

    Asmodai avrebbe potuto sentire solo una voce, mentre la sua vista era totalmente limitata da un'enorme serie di lampade che lo accerchiavano e che con incredibile potenza puntavano verso di lui. Anche solo tenere gli occhi aperti sarebbe stata un'impresa, in quanto la luce emanata dalle lampade era così intensa da far molto male. Difficile stabilire però quante persone vi fossero effettivamente nella stanza.


    Il mio amico Coyori si è premurato di darmi tutti gli strumenti necessari a difendermi dai miei inseguitori. Lui ha già avuto a che fare con gli accademici molte volte, e si sa... L'esperienza insegna.

    Attraverso la prima occhiata, o se si fosse mosso, Asmodai avrebbe notato di essere in gabbia. Una gabbia che lo aspettava proprio all'uscita della botola, e che si sarebbe chiusa sopra di lui subito dopo, dalla forma quadrata e dal lato di 5 metri. Difficile stabilire visivamente di che materiale fosse fatta, in quanto anche se avesse aperto gli occhi la luce intensa delle lampade non gli avrebbe permesso di capirlo. Se invece si fosse avvicinato, o se ci avesse sbattuto nel tentativo di liberarsi avrebbe presto capito che le colonne erano di legno.
    Asmodai non avrebbe potuto vederlo, ma la gabbia di legno che lo circondava partiva dalle mani di uno dei due scagnozzi attorno al boss mafioso. Così come i nemici del piccolo Ryoshi, anche questi mostravano capacità straordinarie di alcuni famosi clan del paese del fuoco.
    Detto ciò, senza che fu impartito nessun'ordine, partì l'offensiva nei confronti dell'akuma.
    Da uno dei pilastri che formavano la gabbia sarebbero partiti 12 unità di legno che si sarebbero divise in 4 diversi rami ( di 3 unità ciascuno ) che miravano a prendere e stritolare gli arti dell'akuma, cercando di metterlo in trappola ed immobilizzarlo. Slot azione 1 .


    Mi spiace per te, ma non abbiamo bisogno di ulteriori seccatura.

    Ed infine, proprio mentre qualsiasi rumore veniva coperto dalla voce del boss, un'ennesimo attacco sarebbe andato nella direzione di Seinji, sia ch'egli fosse stato effettivamente intrappolato dai rami che non. Un'enorme tronco si sarebbe generato davanti a lui, e avrebbe cercato di colpirlo mirando dritto al suo torace. slot azione 2 .

    Le cose si mettevano male, cieco ed in trappola, toccava al Kiriano salvarsi la pelle. Senza considerare che era facile intuire un fallimento per la missione, visto che mentre lui era impegnato con uno solo degli evasi, gli altri due erano liberi di scappare.

     
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