Buon sangue mente eccome

Free per Sho, Oda e Keiji

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  1. Casìn
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    Quella mattina Ahri Yamanaka si era alzata, stranamente, con il sorriso e non con le solite lamentele. Sapeva già di quale giorno si trattava, lo aveva atteso con impazienza e non aveva fatto altro che farla pesare al suo povero marito il fatto che lui non potesse parteciparvi. Difatti, circa un paio di settimane prima, aveva deciso che si sarebbe auto invitata a casa dei suoi due pargoletti Sho e Oda. Sapeva che erano stati in svariate missioni per conto del villaggio, Sho aveva pesino trovato lavoro; qualcosa che riguardava aiutare gli animali gli sembrava di aver capito. Sapeva benissimo che era un torturatore, ma nella mente di una madre, immaginarsi il proprio figlio distruggere mente e corpo delle proprie vittime non era proprio fattibile. Accarezzare un bel cane dopo averlo salvato dal randagismo era una visuale ben più rassicurante e piacevole. «Aaah! Che bello avere un figlio che si occupa di tutti quei poveri animali senza casa.» «Ehm... Ahri, cara, te l'ho già detto molte volte... nostro figlio, Sho, si occupa di un altro genere di animali...» «Ma che ne sai tu, Tsuki! Sai solamente andare in giro e prendere a pugni le persone. » «Ma... cara, anche i nostri figli prendo a pugni le persone...» «Eccolo che si giustifica di nuovo...» In un modo o nell'altro riusciva sempre a vincere la discussione, vuoi perché dopo un po' di tempo i suoi interlocutori cadevano nella disperazione, vuoi perché poteva vantare una ferrea determinazione. Determinazione che non sembrava far leva su Oda che doveva ancora decidersi a fare il passo fondamentale nella sua vita. Era decisamente il più incline caratterialmente ad apprendere le doti del clan Yamanaka ma, chissà per quale motivo, non gli aveva ancora chiesto di apprenderle. «Te l'ho già detto, Oda! Non è che il fatto che tu non sia biondo possa impedirti di entrare nel clan!» Ma poi sorrideva sempre, lei da giovane gli assomigliava molto. Non era così fissata sul paranormale, ma reputava che sia lei, sia ogni altro membro del suo clan avessero una qualche sorta di dono con le persone. Inutile dire che voleva che quel dono appartenesse anche a suo figlio.
    2823-108684175

    Passò gran parte della mattinata a prepararsi, anche se si era già prefissata di andare a trovargli di sera. Prima di passare da loro si sarebbe fermata al negozio di fiori di Hakuro, sperava solamente che questa volta gli fossero stati propinati fiori quanto meno presentabili e... «...Non le solite erbacce che mi dai sempre Haruko.» Una donna tanto sfacciata, in grado di offendere le qualità dei fiori direttamente in faccia alla venditrice. Quest'ultima, ormai abituata al carattere di Ahri, si spaccava sempre il culo in modo da procurargli i fiori più freschi e duraturi che riusciva a trovare, inutile dire che la Yamanaka era sempre incontentabile.
    Una volta comprati i fiori tornò a casa, era il momento di preparare il pranzo a quel insaziabile energumeno di suoi marito. Per la strada di ritorno sorrideva di già, il momento era sempre più vicino.

    La giornata passò in maniera sorprendentemente rapida, sia per Ahri sia che per Oda, Sho e Keiji. Quest'ultimo non era entrato da molto a Konoha e, per fortuna, aveva trovato l'ospitalità del torturatore e di suo fratello. Dopo un lungo viaggio proveniente da Kiri, e una lunga e sofferente attesa alle mura, Sho e Keiji erano finalmente entrati nel villaggio della Foglia. Non avrebbero avuto il tempo di girare molto, ormai era sera ed era il momento di mettere qualcosa sotto i denti, di sicuro Oda sarebbe stato a casa a preparare la cena rigorosamente attento a non versare il sale per terra. Ogni volta che cucinava era praticamente un misto tra tortura e piacere.
    Poco dopo aver iniziato a mangiare, come un timer perfettamente sincronizzato per romperti l'anima, il campanello suonò. Non era ben chiaro il numero di volte che quel pulsante fu premuto, ma si poteva facilmente approssimare una ventina di click nell'arco di qualche decina di secondi. Un marchio di fabbrica, praticamente i due Saitama potevano già sospettare su chi fosse il misterioso disturbatore. Non restava che alzarsi ed andare ad aprire.



    /OT Eccoci con il primo giro di "presentazione". Ryose te puoi praticamente gestirti la giornata come più ti aggrada, S h o ! e Ade Geist voi siete da poco entrati a Konoha. Praticamente avete il tempo di riferire la morte dello stupratore di bambini ed andare a casa. OT/
     
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22 replies since 30/11/2015, 22:25   382 views
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