Buon sangue mente eccome

Free per Sho, Oda e Keiji

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  1. Ryose
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    UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI

    E' ormai pomeriggio inoltrato quando la lama di luce che penetra dalle tapparelle malmesse, Sho è quello che sa usare le veneziane, raggiunge l'occhio di Oda, bastano pochi secondi prima che quel piccolissimo cambiamento diventi così fastidioso da costringerlo ad aprire gli occhi.
    La goccia che scava la roccia, direbbe qualcuno, Che ore sono? sussurra mentre si stropiccia l'occhio il minore dei fratelli Saitama, ma nessuno può rispondergli, Sho è in viaggio da diverso tempo ormai.
    Si alza in piedi, ancora completamente avvolto nelle coperte, come in un bozzolo, saltellando raggiunge la scrivania e l'orologio, Tardi aggiunge con un una nota di disappunto, sono le 3 del pomeriggio e non ha molto tempo...

    […]


    Dopo una rapida doccia e una colazione abbondante a base di dolcetti è in strada, ha una direzione precisa, passa vicino al mercato e si ferma di scatto all'ingresso di un antiquario, l'insegna recita: "Emporio Jiruma".
    Vuoi togliere questa scala da qui, Jiruma?
    Sto arrivando, quando smetterai di credere a quelle stupidaggini?

    Il vecchio negoziante si avvicina con passo incerto e con mano tremolante sposta la scala, utilizzata probabilmente per raggiungere uno scaffale particolarmente alto, quel tanto che basta per cui Oda riesca ad entrare senza doverci passare sotto.
    Jiruma è un vecchietto dalla pelle sottile come un foglio di carta, magro all'inverosimile e con diversi denti mancanti, molti si chiedono se sia più vecchio lui o le schifezze che vende nel proprio negozio, ma nonostante l'apparenza da vecchio rimbambito sa ancora come mandare avanti la baracca e il suo sguardo sveglio e attento ne è la prova.
    Beh ragazzo, ti sei deciso a prenderlo finalmente?
    Si, lo prendo
    Molto bene, lo avevo già impacchettato.

    Il sorriso sdentato di Jimura si allargò ancor più del solito quando ricevette il compenso, in cambio l'anziano porse un pacchetto di carta molto ben fatto al giovane, quindi infilandosi la mano sotto il cappello e grattandosi la testa salutò Oda, invitandolo a tornare se avesse avuto bisogno.
    Un'altra particolarità di Jimura è il suo cappello, un enorme cappello di lana, che fa sembrare la sua testa enorme e oblunga.
    Arrivederci testone!

    [...]


    Mentre tornava a casa fu vittima di una serie di sfortunate coincidenze: inciampò diverse volte, si prese una secchiata d'acqua dalla signora che stava innaffiando il giardino e infine, giunto davanti casa, si rese conto di aver perso il portafoglio, ma stranamente era felice.

    “Che quest'affare porti veramente sfiga? Non possono essere tutte coincidenza, adesso devo metterlo in camera dentro il baule, Sho non deve vederlo assolutamente, poi studierò il da farsi, se ho veramente messo le mani su un oggetto posseduto questa potrebbe essere la prova che gli Yokai, gli spettri e i demoni esistono”
    Entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle, mise il pacchetto in un vecchio baule sotto il letto e poi inizio a preparare la cena, non avendo particolari doti culinarie avrebbe preparato il solito:Riso in bianco.

    [...]


    Quando Sho arrivò a casa c'era una sorpresa, o meglio un ospite, Oda si presentò molto semplicemente, ma prima salutò suo fratello.
    Bentornato, ho fatto la mia specialità!
    Ah, hai portato ospiti, meno male che ho preparato un po' di carne alla piastra oltre al riso.
    Piacere, io sono Oda.

    Sia Sho che Keiji avrebbero notato dal primo boccone come la carne fosse insipida, Oda aveva deciso di non toccare il barattolo del sale e di stare lontano dagli specchi per quel giorno, o dalle scale, o dalle strade battute dai gatti neri.

    "Non va bene, non va bene per niente"
    Sicuramente il fatto di avere in casa degli ospiti insieme a quello che secondo Oda era un potente porta sfiga, non andava assolutamente bene anzi era da evitare, ma magari se non avesse dato peso al problema il tutto si sarebbe risolto l'indomani, tanto quanto poteva mai essere forte quel coso?

    Neanche il tempo di mettersi a sedere che subito il campanello suonò almeno una ventina di volte, l'espressione di Oda si fece subito depressa, purtroppo era impossibile non riconoscere la mamma ed era impossibile nascondersi: erano stati scoperti.
    Ci vai te questa volta
    "Quell'affare è troppo potente come catalizzatore di sfortuna, forse devo seppellirlo in giardino, agirò non appena avrò una scusa per allontanarmi, prima che succeda un macello"
     
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22 replies since 30/11/2015, 22:25   382 views
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