Gourmet Hunter

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  1. **Kat**
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    VII ~ Alla ricerca dei funghi allucinogeni: L'enigma


    I

    l combattimento tra Ayuuki e il Cinghiale dorato era appena terminato e l’aspirante Kunoichi dovette concedersi un po’ di pausa. Non aveva riportato molte ferite e possedeva ancora buone riserve di Chakra, nonostante il confronto con la fiera della foresta l’aveva costretta ad utilizzare una delle sue combinazioni di Taijutsu più potenti. Il cinghiale era stato un degno avversario ed ora la ragazza si concedeva un po’ di riposo.
    Dopo aver raccolto il suo equipaggiamento, sparso un po’ ovunque per la radura e l’albero abbattuto, la Fuyutsuki decise di contattare il suo compagno di missione. Non lo sentiva da quando avevano imboccato sentieri diversi per cercare i loro obbiettivi. Hiro-kun era sulle tracce di un pericoloso serpente velenoso e sperava che stesse bene.
    Fortunatamente alle sue urla arrivò subito una risposta e la ragazza potè tirare un sospiro di sollievo. Il Genin era vivo e vegeto. Non restava che attendere la fine del combattimento con il rettile. Approfittò della situazione per distendersi sul prato della radura, senza badare troppo al fogliame, e osservare il cielo autunnale. Ovviamente diede anche un’occhiata al cinghiale. Non voleva cederlo ad un predatore opportunista del bosco.

    [ … ]

    Essere madre compostava responsabilità e doveri verso i propri piccoli. Le madri avevano sempre una “marcia in più” rispetto alle altre donne. E questa regola valeva anche per il mondo animale. Il Rettile, nonostante le contrazioni involontarie dei suoi muscoli e il dolore che provava per le ustioni al ventre, non si arrese. Era intenzionata a difendere il suo nido ad ogni costo.
    L’istinto materno la portò ad attaccare ancora una volta il Genin. Ma questa volta fu molto più veloce, sfuggendo alle sue letali offensive. I denti si piantarono contro il terreno della radura, mentre le spire afferrarono il vuoto visto che i riflessi dell’intruso furono più acuti dei suoi.
    Il ragazzo sfruttò l’intralcio del Jutsu Raiton e la stanchezza accumulata dal serpente per scattare verso l’albero ed iniziare una frenetica scalata. Si arrampicò con una certa agilità sul tronco e i vari rami dello spoglio albero e recuperò le uova sotto lo sguardo attento ed adirato della madre. – Hisssss! Hissss! – Acuti sibili che manifestarono il nervosismo della creatura, che per l’intralcio delle scosse elettriche e dell’olio, non riuscì a muoversi più di un paio di metri. Dovette assistere impotente al rapimento delle sue uova, tranne una.

    [ … ]

    Il riposo di Ayuuki fu interrotto dall’arte della comunicazione di Hiro-kun che l’avvertì del recupero delle uova. Avevano recuperato ben due ingredienti della ricetta segreta di Benzo-san ed erano a metà dell’opera. La ragazza si alzò in piedi per compiere un saltello di gioia. Nonostante il combattimento con il cinghiale dorato aveva ancora molte forze da consumare. - Bene! - Unì le mani al petto e fece qualche altro saltello in modo quasi infantile. Era contenta di sapere che il Genin era vivo e vegeto e la stava raggiungendo con le venti uova richieste dallo Chef dell’Ace of Queen.
    - Eh? Ok! - L’idea di lasciare incustodito il cinghiale con eventuali predatori nei paraggi non le piaceva nemmeno un po’. Ma non aveva altra scelta se voleva condurre Hiro-kun con il carro verso la parte di bosco in cui si era avventurata. Scrollò le spalle e iniziò a spingere, nel limite della sua forza, l’enorme mole della creatura in un cespuglio privo di bacche. Lo afferrò con le zanne per trascinarlo sul fogliame della radura e quindi occultarlo nella vegetazione circostante.
    - Fiuuuuu! - Con una mano asciugò la fronte. Sospirò leggermente prima di rimettersi in viaggio per incontrare Hiro-kun. Durante il tragitto con il suo Kunai incise la corteccia di alcuni alberi per essere sicura di trovare il posto dove aveva nascosto il cinghiale al ritorno.
    Il sorriso sul volto di Ayuuki si ampliò non appena notò che dall’altro lato del sentiero c’era il Genin. Alzò la mano per segnalare la sua presenza e salutarlo con entusiasmo. Erano riusciti a recuperare ben due ingredienti. Mancavano solo i funghi allucinogeni. Ricevette volentieri la pacca sulla spalla. - Ovvio che me la sarei cavata! Sono una Kunoichi.. non una ragazzina qualunque! - Annunciò con un pizzico d’orgoglio. Con il pollice puntò se stessa e mostrò un ampio sorriso. Forse peccava di superbia, ma aveva ben chiaro nella sua testa cosa fosse un Ninja e come doveva agire per esserlo.
    A questo punto mostro un’espressione fintamente contrariata per apparire indispettita alle insinuazioni del ragazzo. Anche se non possedeva un coprifronte ci teneva ad agire come una vera e propria Kunoichi. In realtà aveva ancora tanta strada da fare prima di esserlo davvero. Ma in quel momento desiderava solo mettere in imbarazzo il chiacchierone ed esuberante Ninja per strappargli una risata.
    Passo dopo passo imboccarono il sentiero a ritroso per poter tornare alla radura dove la Fuyutsuki aveva abbattuto il cinghiale. Lasciò al Genin l’incarico di trasportare il carro e si divisero le uova come pattuito. Avanzarono lungo la fitta vegetazione ed iniziarono la scalata lungo le pendici del monte. - Uhm.. L’ho attirato con dei Dorayaki che mi erano rimasti a pranzo. E poi l’ho atterrato con un po’ di Taijutsu.. semplice no? - Allargò il sorriso. In realtà non era stato affatto così semplice, le ferite sulla mano e sul fianco erano abbastanza evidenti. Ma Ayuuki amava minimizzare tutto. Era fatta così.
    - E tu? Mica sei stato morso? Non ho con me nessun antidoto e non conosco nessuna pianta curativa. - Stavolta divenne seria per osservare con un barlume di preoccupazione la figura del Genin. Cercava eventuali ferite sul suo corpo. Anche lui non sembrava messo male, ma preferì chiedere prima di saltare a conclusioni affrettate.
    Arrivati alla radura, grazie ai segni sulla corteccia degli alberi che aveva lasciato, si accertò che il cinghiale non fosse stato portato via da eventuali predatori. E lo caricarono insieme sul carro. Dopo diversi tentativi riuscirono nell’intento e la ragazza si offrì di aiutarlo a spingere la struttura in legno. Era giunto il momento di ripartire per trovare i funghi.

    [ … ]

    Dopo un bel po’ di cammino, appesantiti dal pesante carro e dagli zaini contenenti le uova del serpente, giunsero ad un fiumiciattolo. Secondo le indicazioni di Benzo-san questa specie di funghi fioriva in zone piuttosto umide. Il corso d’acqua dolce era largo appena due-tre metri e profondo pochi centimetri. Sembrava più una sorgente. L’acqua era fredda e cristallina. E sul fondale la studentessa Accademica riuscì ad intravedere alcuni salmoni intenti a nuotare contro corrente.
    - Direi di lasciare qui il carro e gli zaini e controllare le radici degli alberi limitrofi al fiume. Solitamente i funghi si comportano come dei parassiti vegetali e qui c’è umidità in abbondanza. - Spiegò brevemente. Non era tanto sicura se le sue nozioni di “erbologia” fossero corrette, ma sua Madre in qualità di ex-Ninja Medico dell’Ospedale di Konoha le aveva insegnato qualcosa. Decise di lasciare lo zaino sul carro ed iniziò le ricerche. Non fu difficile trovare i funghi.
    - Eccoli! Ne ho trovato un paio. Ricordi cosa ha detto Benzo-san? Dobbiamo sradicarli contemporaneamente con altre colonie di funghi presenti nei paraggi. Ma come facciamo a capire che le loro radici sono collegate? - O almeno questo aveva capito della lunga spiegazione dello Chef. Solitamente stava poco attenta, quindi attese che Hiro-kun risolvesse l’enigma.


     
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17 replies since 4/12/2015, 22:58   209 views
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