Allievo contro Maestro [Pt. 1]

Hiro Abe VS Ryuu Mizukiyo

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Kazuko


    Allievo contro Maestro

    Una lettera inaspettata


    Una giornata come tante altre era appena iniziata al villaggio della Nebbia ed il giovane genin si apprestava ad uscire di casa per dirigersi dal suo amico Izumo, quando prima di uscire si fermò istintivamente per raccogliere da terra una busta da lettere col suo nome sopra, che evidentemente il postino aveva lasciato scivolare sotto la porta.
    Nonna, ma perchè non abbiamo una buca delle lettere?
    Disse quasi urlando per far giungere la sua voce fino in cucina, dove sua nonna Kazuko era impegnata con le sue faccende domestiche.
    Chi ti ha insegnato a parlare da una stanza ad un'altra? Se vuoi dirmi qualcosa, vieni qui.
    Scusa, ma non potevi rispondermi lo stesso, visto che mi hai parlato?
    NO!
    Va bene, fa niente. Ciao.
    E detto questo uscì con la sua lettera in mano, incamminandosi tra le strade nebbiose del villaggio scartando la piccola busta come un regalo di natale ed estraendone il foglietto, accartocciando nel frattempo la busta con l'altra mano.
    Non era per niente abituato a ricevere della posta, dato che le uniche cose che gli arrivavano (di rado) erano delle missive dall'amministrazione o al massimo delle finte cartoline che Izumo gli spediva (gioco che facevano da anni come se andassero seriamente in vacanza), quindi una lettera indirizzata proprio a lui era parecchio inusuale vederla in casa. Rimase piacevolmente sorpreso quando scoprì che si trattava del ragazzo che addestrò ad Oto qualche settimana prima, felice che volesse mantenere i rapporti con quello che fu il suo sensei temporaneo.
    Man mano che scorreva il foglietto, rallentò sempre di più il passo fino ad arrestarsi completamente nel momento in cui lesse che il giovane gli aveva richiesto uno scontro per misurarsi ancora con lui, scoppiando a ridere. Gli avrebbe fatto molto piacere, quindi fece retromarcia e tornò in casa per rispondere alla lettera per confermargli la data dell'incontro.
    Hiro avrebbe ricevuto una lettera il giorno dopo in cui avrebbe potuto leggere:
    CITAZIONE
    Ciao Hiro.
    Anche a me non vanno male le cose. Per me comunque non c'è problema se ti vuoi misurare ancora con me, facciamo verso le 10 (di mattina).
    Ci vediamo all'arena.
    Ryuu


    Ryuu si presentò all'arena nel giorno stabilito, fermandosi ad un'estremità del ponte per ammirare il paesaggio dalla cima della montagna. Non era mai stato un fan delle grandi altezze, e di certo non considerava quell'arena un luogo sicuro dove fare un combattimento tra ninja di basso livello, ma tuttavia, se il suo studente aveva voglia di confrontarsi con il suo maestro, chi era lui per impedirglielo.
    Era felice di considerarsi un insegnante e non vedeva l'ora di vedere quanto era migliorato il suo studente, quindi attraversò il ponte sospeso sul burrone per dirigersi sul lato dove aveva intravisto quella che sembrava l'ingresso di una grotta.
    Certo che se l'è andato proprio a scegliere.
    L'orario che gli aveva detto era giusto, in perfetto orario, ma di lui non c'era traccia, quindi passò alcuni minuti aspettando che qualcuno si facesse vivo, ma il ragazzo non arrivava. Per ingannare un po' il tempo, decise di esplorare un po' la caverna, tanto per prendersi una pausa dal sole che stava cominciando a battere piuttosto forte, nonostante l'aria che si respirava era abbastanza fresca.
    Ovviamente non si aspettava che quel posto fosse ben illuminato, ma la galleria principale sembrava ramificarsi in molte più zone, completamente avvolte nelle tenebre, quindi decise di non addentrarsi molto e rimanere alla luce. Caso volle che proprio in una di queste vi trovò il suo sfidante, e dopo aver superato l'attimo di paura che gli era preso per la sorpresa di trovare qualcun altro, nascosto nell'oscurità, gli scappò un sorriso, cominciando poi con i convenevoli.
    Ciao Hiro. Ma non era meglio che mi aspettavi fuori? Mi hai fatto mettere paura.
    Dopo aver ascoltato la sua risposta, si allontanò da lui andando verso l'entrata della galleria, dove c'era più luce, e preparandosi allo scontro.
    Forza, siamo qui per combattere. Fammi vedere cosa hai imparato a fare. E mettici tutto l'impegno che hai, perchè non mi tratterrò.
    Il suo sguardo era serio, ma c'era un sorriso velato sul suo volto, segno che fosse contento di rivedere il suo vecchio amico, ma non si sarebbe di certo risparmiato per questo, quindi voltando il busto verso destra, spostò la gamba destra all'indietro e flesse entrambe le ginocchia per portare il suo baricentro più vicino al terreno e tenersi pronto a scattare rapidamente in qualunque direzione avesse ritenuto più opportuno. Intanto, sollevò entrambe le mani all'altezza del petto, tenendo il mancino più avanti e stringendo i pugni nell'attesa della prima mossa avversaria.
    Comincia pure, io sono pronto.
    Ryuu si trovava all'entrata della galleria dove si trovava il suo avversario, con l'entrata principale della grotta a 2 metri alla sue spalle (sulla destra) ed a 8 metri da Hiro. Stava al ragazzino dare il via allo scontro.
     
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