La Fatale Debolezza dell'Hokage

Otafuku - Zona Mercantile

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Boreanz
        Like  
     
    .
    Avatar

    « Let alone yourself. »

    Group
    Giocatori
    Posts
    8,742
    Reputation
    +471

    Status
    Anonymous
    « Gwoh! », grugnì il bestione quando Yato gli sfasciò in testa una sedia, dopodiché cadde di nuovo a terra, tenendosi il capo tra le mani in evidente sofferenza. Il Senju, però, non gli mostrò alcuna pietà e saggiamente decide di assicurarsi che non potesse più muoversi: gli legò i polsi dietro la schiena con del filo di nylon, gli gettò in faccia una secchiata d'acqua e completò l'opera preparatoria puntandogli un kunai dritto alla gola. L'uomo, bisognava concederglielo, nonostante lo stato di dolore in cui evidentemente versava, non sembrò troppo impressionato dal gesto. Piuttosto, era evidente che fosse turbato dal fatto di essersi fatto mettere ko da quelli che per lui erano solo due ragazzini: continuava a guardarsi attorno, con la fronte sempre più imperlata di sudore.

    Anche quando il Foglioso iniziò a fargli le prime domande, il bestione finse indifferenza e continuò a guardarsi alle spalle, evidentemente preoccupato da qualcosa. Il suo comportamento, comunque non durò molto: quando Yato gli piantò per buona misura un Tanto nella spalla, egli strillò come una mammoletta ed imprecò in modo osceno contro una qualche divinità sotterranea e innumerevoli antenati dei Senju. « Ma diavolo, ragazzo! Sei completamente pazzo? », ringhiò, guardandolo con aria di sfida, che però durò solo pochi istanti, prima che il dolore ritornasse potente e contorcesse il volto dell'enorme genin in una maschera di dolore.

    « N-non sono un incapace, bada a come parli. », disse, boccheggiando, prima di ogni altra cosa. Evidentemente Yato aveva colto un nervo scoperto. « Tu ed il tuo amico siete delle pesti leggermente migliori di quanto mi aspettassi, ecco tutto. Ed eravate due contro uno. Senza contare che tu sei evidentemente pazzo, e che stamattina mi sono svegliato con un terribile dolore allo stomaco. Quindi niente alcool su di me, ragazzo, né cera bollente. », rispose alla minaccia di Yato, tentando di riguadagnare un po' di presenza. Dopotutto era sempre un energumeno di oltre due metri e vecchio almeno il doppio del Foglioso, dunque gli risultava difficile essere intimorito da quest'ultimo a lungo, anche se aveva smesso di chiamarlo "alberello".

    « Bah, quell'idiota di Yarishu non sa nulla. È un manichino che cura la facciata, non come me! Il tuo amico non può scoprire un bel niente. », disse, sogghignando, ma scoccò uno sguardo preoccupato verso la direzione in cui Jin era corso via per seguire Uggiolo. Che il problema non fosse il chi, ma il dove? In quel momento cercò di liberarsi facendo forza sul nylon, ma Yato aveva studiato bene le sue lezioni e il nodo tenne senza problemi, per la massima frustrazione dell'energumeno.

    « E va bene. Mi par di capire che vogliate solo Yarishu. Per me potete anche averlo. Nessuno vi disturberà. Ci dimenticheremo di questa faccenda e vi lasceremo andare con quell'idiota: è tutto vostro. », sibilò, a metà tra l'intontito e l'arrabbiato, mostrando un'espressione determinata.

    2M0uShk

    « Basta che vi leviate dai piedi. »

    [...]

    « HEY! FERMO! TORNA QUI, COSÌ POSSO ANDARE A TROVARE DELL'ACQUA PER LE RADICI DI YATO! »

    Stavo correndo a perdifiato da qualche minuto, nel disperato tentativo di convincere quello che era rivelato essere Uggiolo che in realtà non volessi fargli alcun male, ma solo qualche domanda sulla leggendaria debolezza fatale dell'Hokage. Quello però non apparve davanti a me e, dunque, conclusi che stesse continuando a correre. La buona notizia era che sicuramente io ero più rapido. Quella cattiva era che non avevo idea di dove fosse andato Uggiolo ed in un sotterraneo come quello, anche con le mie abilità, seguire le tracce non sarebbe stato semplice.

    Quel luogo era enorme: sembrava una struttura a cerchi concentrici - tant'è che a furia di correre in tondo mi venne un po' di mal di testa - le cui pareti erano tappezzate in ogni punto da centinaia e centinaia di rotoli di qualche tipo. Provai a sottrarne uno mentre ancora correvo, ma aprendolo mi ritrovai a leggere dei sedici metodi per cuocere code di lucertola. Sorpreso dall'insospettata fortuna, mi infilai il rotolo nella cintura e continuai a correre, pregustando gli esperimenti culinari che avrei potuto compiere una volta uscito da lì. Nel frattempo, il rumore dei passi di Uggiolo si faceva sempre più vicino.

    « Davvero! È tutto un grosso fraintendimento! », urlai con sincerità, tentando di convincerlo a fermarsi. Purtroppo quello non mi credette e, non appena lo scorsi voltare un angolo, lo vidi afferrare qualcosa da uno scaffale e gettarlo a terra. Accelerai il passo, sicuro di averlo ormai in pugno. Non appena voltai l'angolo, presi una sonora craniata che ancora ricordo [Botta Leggera]. « Oof! », boccheggiai, strofinandomi la fronte arrossata. « Ma che... » Davanti a me si trovava una strana struttura a specchio, dall'origine misteriosa - dato che Uggiolo vi era appena passato attraverso, o l'aveva creata - nonché discretamente resistente, dato che aveva resistito alla deliberata capocciata che le avevo tirato per testare la sua resistenza.

    Studiai la superficie riflettente in modo frenetico: volevo assolutamente evitare di dover rincorrere Uggiolo di nuovo e ritardare così il mio soccorso acquatico al povero Yato! Cercai delle aperture, ma non notai nulla. Poi i miei occhi azzurri caddero in basso, a metà dello specchio, dove era visibile il riflesso di due serrature. Provai a toccarle, ma sentii solo lo specchio. Confuso, alzai gli occhi al cielo per la frustrazione, ma così facendo notai che sulla fronte del mio riflesso c'era qualcosa che io non avevo: un tatuaggio di qualche tipo, cangiante, che mutava da "Cortesia" a "Imposizione".

    CD8eZGD

    « Uh. Che diavoleria è mai questa? », dissi, grattandomi la guancia con un dito.

    Guardai la serratura, poi i tatuaggi fittizi, ed infine di nuovo la serratura, piuttosto perplesso. Osservando la natura cangiante del tatuaggio sullo specchio, l'unica considerazione che mi venne da fare era che si trattasse di una sorta di apertura a combinazione, basata sul tempismo. Rimasi dunque in attesa per qualche secondo, studiando il ritmo con cui i simboli variavano, e, non appena "Cortesia" comparve, toccai immediatamente lo specchio con il dito indice, tentando di "trascinare" l'immagine verso la prima serratura. Allo stesso tempo, per buona misura, aggiunsi: « Per favore. ». Un istante dopo, non appena il sigillo cambiò, ripetei la manovra, tentando di "trascinare" anche "Imposizione", questa volta verso la seconda serratura. Al contempo, aggiunsi, con voce ferma ed autoritaria: « Apriti. »

    Arrossii istantaneamente, sentendomi piuttosto stupido, ma era l'unica idea che mi era venuta. Sperai che funzionasse: dovevo assolutamente catturare Uggiolo ed andare ad innaffiare Yato! Se la chiave fosse stata corretta, infatti, avrei subito iniziato di nuovo a correre a perdifiato!

    OFF GAME
    Jin
    Genin Verde

    Energia Vitale: 26/30
    Vitalità: 8/12
    Danni: Livido Lieve allo stinco destro. Botta Lieve alla spalla sinistra. Taglio ½ Leggero sul taglio della mano destra. Taglio ½ Leggero sul taglio della mano sinistra. Botta Leggera + ½ Leggera al costato, fianco sinistro. Botta Leggera alla fronte.


    png
    pngpngpng
    pngpng

    Chakra Rimanente: 230/300
    Spese di Chakra: /
    __________________

    Angolo Commenti

    Maledetti indovinelli

     
    .
19 replies since 7/12/2015, 16:51   415 views
  Share  
.