La Fatale Debolezza dell'Hokage

Otafuku - Zona Mercantile

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  1. Yato Senju
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    .:L'Avventura Prosegue:.


    Yato Senju

    Non pazzo. Curioso. Spiegai brevemente, rispondendo alle domande dell'altro. Quel poco di esperienza che avevo nel campo delle torture non era tanto raffinato da avermi insegnato come dosare i silenzi e le minacce, quindi risposi anche se non ero tenuto a farlo, riducendo in qualche modo il controllo che esercitavo. Non che il ciccione sembrasse particolarmente intimorito dalla mia presenza, anche se non mi era sfuggito il cambiamento nel suo tono di voce...perlomeno aveva imparato a rispettarmi. Tutto ciò che mancava era fare in modo che mi temesse, anche se questo lo avrei capito solo più avanti nella mia carriera.

    Ad ogni modo non me la stavo cavando male, e fui comunque abbastanza sveglio da capire che quel tizio stava cercando qualcuno o qualcosa, e se era preoccupato, di certo non lo era a causa mia. Quindi per buona misura gli mollai un pesante manrovescio con l'elsa del Tanto, abbattendoglielo su uno zigomo. Piantala di guardarti intorno e guarda me. In questo momento IO sono tutto il tuo mondo. Sono stato chiaro? Dissi con calma misurata, sforzandomi di tenere a freno il mio temperamento: dovevo restare lucido o anche con un prigioniero rischiavo di fare la fine del topo. Uggiolo si chiama Yarishu? Buon modo di cominciare, ma il resto del tuo discorso non ha molto senso, panzone incapace. Aveva reagito a quella parola, e quindi avevo un'arma in più per ferirlo.

    Comunque...si, sono arrivato qui perché lui ha informazioni che mi servono...ma è un dato accidentale. Sempre con la lama puntata al suo collo iniziai a camminare con deliberata lentezza, per portarmi alle sue spalle, oltre il suo campo visivo, guardandomi a mia volta intorno, casomai mi fosse sfuggito qualcosa. Ma vedi, io ho una Missione. Una Missione molto importante e complessa e ci sono molti modi per raggiungere il mio Obbiettivo. Le informazioni di Uggiolo sono un modo...ma anche avere qualcosa di interessante da raccontare al mio Villaggio potrebbe aiutarmi. Anzi, potrebbe sicuramente farlo più del seguire le farneticazioni di quel Sunese. Quindi tu ora parli. Tolsi la lama dalla sua gola, standogli comunque alle spalle e componendo rapidamente una manciata di sigilli per alterare l'aspetto di uno degli scaffali vicini, così da farlo sembrare una persona...nello specifico una Kunoichi di Konoha che aveva conosciuto proprio ad Otafuku non troppo tempo prima: Shizuka [Tecnica]
    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.

    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Livello: 5 / Consumo: Variabile )
    [Efficacia Massima: 20 per grado]

    [Da studente in su]
    Ah, eccoti. Dissi rivolto in quella direzione, tornando davanti al bestione, che forse avrebbe potuto scorgere sia lei che il suo coprifronte con la coda dell'occhio se si fosse voltato del tutto. Jin è ancora di sotto ma tornerà presto. Intanto il mio contatto ad Otafuku ci ha raggiunto...e si tratta di una personalità di spicco di Konoha. Avevo programmato l'illusione perché restasse a braccia conserte, respirando e riavviandosi ogni tanto i capelli...unendo questo fatto alla scarsa visibilità contava di ingannarlo completamente e magari scoraggiare eventuali alleati del tizio rimasti nei paraggi.

    Con un colpo netto del tanto avrei ferito il labbro del ciccione se non si fosse deciso a parlare, mantenendo sempre uno sguardo freddo e calcolatore. Un baffo in meno. Parlami di questo posto.

    Jin Chikuma

    La corretta pensata del sunese riuscì a dissolvere la barriera. Dopo aver toccato le due serrature nei modi previsti si udì come il suono di una chiave che ruota nella serratura e pochi istanti dopo lo specchio andò in frantumi, svanendo nel nulla prima ancora di toccare terra. Una volta partito all'inseguimento poi poté ritrovare facilmente le tracce della fuga di Uggiolo, che aveva gettato mucchi di pergamene a terra nell'assurda speranza di rallentare ulteriormente lo shinobi.

    Da alcuni dei rotoli emergevano sagome fumose e non formate...come se quelle carte contenessero "qualcosa" che da solo non aveva la possibilità di uscire. Echi di informazioni forse, o ricordi perduti...o forse entità talmente remote da non dover essere approfondite per rimanere sani di mente, difficile a dirsi senza un'accurata e lunga spiegazione che al momento decisamente non era in programma. All'ultima curva finalmente il ninja della Sabbia vide il suo bersaglio, che aveva ancora un vantaggio di una quindicina di metri (ma quanto cavolo era lungo quel sotterraneo?). Catturarlo probabilmente non sarebbe stato difficile, ma anche se afferrato quello avrebbe preso a dimenarsi come un'anguilla nel tentativo di liberarsi [Forza Verde], sbraitando qualcosa di poco chiaro nel frattempo.

    Lasciami! Lasciami andare ti prego io sono solo un pesce piccolo! E si agitava, ed agitava, ed agitava, sudando copiosamente. Ti prego non dirò nulla e metteremo tutto a posto prima che quelli là sotto si accorgano di qualcosa! In effetti il corridoio aveva una lievissima inclinazione, e vista la struttura un pò curva era come una spirale che discendeva inesorabilmente nel sottosuolo man mano che andava allargandosi, quindi era evidente dalle sue parole che c'era qualcuno più in basso...o qualcosa. Non sarei dovuto scappare per di qua ma sapevo della trappola e speravo bastasse...ti prego lasciami ed andiamocene prima che succeda un disastro! Ti prego! Lavoro all'archivio pubblico, sono una brava persona...qui all'Archivio Segreto sono solo un piccolo Lettore, non conto nulla...non farmi male ed andiamo via! Via! Era nel panico più totale, e a voler essere onesti, oltre il suo starnazzare, nel lungo corridoio rimbombava un suono ovattato e distante, anche se irregolare...forse erano dei passi di qualcosa con una gamba più lunga dell'altra...o di qualcuno che si aiutava col bastone o chissà che altro.

    In ogni caso si stava avvicinando.
     
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