Shi-e-En

[Free GdR aperta a tutti: Nuovo Anno]

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  1. **Kat**
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    I ~ Vacanze da incubo: Ti odio Okada-sensei!


    O

    rmai l’Accademia era prossima a concedersi un periodo di vacanze dopo aver formato e diplomato per tutto l’anno neo-Genin per il Paese della Foglia. Le vacanze natalizie si avvicinavano e ciò fermentava l’entusiasmo degli studenti che desideravano correre liberi nel villaggio imbiancato e non essere costretti a restare in aula per seguire tediose lezioni teoriche o dimostrazioni pratiche. Prima della chiusura della struttura accademica il cielo si era imbiancato e le temperature precipitate sotto lo zero fino a dare il via alle prime nevicate dell’anno.
    Ciò era abbastanza frustante soprattutto per la Fuyutsuki, che non vedeva l’ora di uscire dall’aula e iniziare una furiosa battaglia di palle di neve con i suoi compagni di corso. Ogni anno si venivano a creare due fazioni o squadre pronte a dare guerra non appena il Sensei avesse proferito le fatidiche parole “Buone Vacanze!”. Solitamente lo schieramento femminile si opponeva a quello maschile per rendere gloria alle Kunoichi. Ed invece quest’anno l’ultima lezione di Okada-sensei sembrava non finire più.
    Anzi l’uomo consegnò i risultati dei Test scritti della scorsa settimana. Le sue solite verifiche a sorpresa per valutare la preparazione dei suoi allievi. Soprattutto ora che la sessione invernale dei diplomi si avvicinava. Il regime di terrore che istaurava il Chuunin Accademico non si addolcì nemmeno con il sopraggiungere delle vacanze. - Prima di consegnarvi i risultati del Test sulla Geografia delle cinque nazioni Ninja vi ricordo di esercitarvi anche durante le vacanze e di non smettere di ripassare la teoria del Ninjutsu e Genjutsu. Gli esami finali si avvicinano e mi aspetto da tutti il massimo impegno! - Con un faldone di fogli sotto il braccio iniziò ad aggirarsi tra i banchi consegnando i risultati. Coloro che erano riusciti a prendere una sufficienza tiravano un sospiro di sollievo, consapevoli che non riceveranno nessuna ramanzina pre-vacanze dal Sensei.
    Okada-sensei si avvicinò con aria piuttosto tetra al banco della Fuyutsuki. La ragazza si trovava al terzo banco lungo la fila centrale. Era stata accoppiata ad un esponente della Casata dei Nara per permetterle di assorbire tutta la sua intelligenza. - Complimenti Ryu Nara.. Sono impressionato dalle tue capacità mnemoniche. E ho apprezzato molto il raffronto tra i vari Paesi Maggiori e quelli Minori.. continua così! Sono certo che mi renderai orgoglioso al diploma. - Ayuuki aveva imparato a detestare il suo compagno di banco. Era troppo meticoloso, serio e saccente. Doti che invece venivano apprezzate dal Chuunin. Sguardo tetro che si soffermò su di lei. - Ayuuki Fuyutsuki.. questa volta ti sei superata… - E gli occhioni cristallini della studentessa si riempirono di speranza. C’erano buone probabilità che aveva avuto una sufficienza. - Davvero Okada-sensei? - L’uomo annuì con un ghigno per poi sbattere con violenza il compito della ragazza sul suo banco. Un sussulto seguito da una sgridata. - Pessimo! Pessimo! Pessimo! Il peggior risultato che abbia mai visto in questa classe. Dove si trova il paese dell’Erba? E l’isola di Genosha? -
    E l’uomo continuò con il suo sproloquio sull’importanza della Geografia e la capacità di orientarsi per una Kunoichi. Ricalcò che gli esami finali erano vicini e che non aveva intenzione di ammettere nessun studente senza una buona preparazione. Insomma la Fuyutsuki rischiava di non diplomarsi. Quest’ultima dovette subirsi l’intera ramanzina senza poter proferire parola. Il Sensei sembrava un fiume in piena. Poi passò oltre a verificare-mortificare anche gli altri allievi della sua classe.
    Dopo la distribuzione delle verifiche Okada-sensei500px-Wing_Teaching_Nen si pose davanti ad una grossa lavagna su cui aveva scritto alcuni Kanji. La lunga bacchetta di legno, sua inseparabile amica dagli albori della sua attività accademica, indicò quelle parole scritte. - Quest’anno l’Accademia finanzia un viaggio al Paese delle Sorgenti termali per il Shi-e-En, la festa di Nuovo Anno. - L’uomo dalla chioma scura si concesse qualche secondo di pausa per squadrare ad uno ad uno i suoi allievi. - Ogni classe potrà scegliere uno studente che parteciperà all’evento a scopo didattico con il proprio Sensei-responsabile, quindi il sottoscritto. Generalmente quest’opportunità è un premio per i più meritevoli… - Quindi Ayuuki rinunciò immediatamente all’idea di visitare il Paese delle Sorgenti termali. Inoltre non aveva nessuna intenzione di passare le vacanze con quel Chuunin, protagonista dei suoi peggior incubi. - … Ma quest’anno desidero portare con me lo studente peggiore. Consideratelo un’opportunità per ripassare la Geografia delle cinque terre ninja e tutto il programma accademico. Il fortunato avrà la possibilità di assorbire la cultura di questo paese e colmare le sue lacune. Non è un viaggio di piacere.. rare saranno le occasioni di svago! -
    La Fuyutsuki iniziava ad avere un brutto presentimento. Quella che Okada-Sensei stava proponendo era una “prigionia” forzata in un posto paradisiaco in cui bisognava solo rilassarsi, ed invece doveva andare lì per studiare. - Non io.. non io.. non io. - Iniziò ad invocare tutti i Kami per non essere scelta. Il Chuunin ad un certo punto si avvicinò ad un recipiente con delle carte Ninja apparentemente bianche. Lì c’erano i nomi dei peggiori studenti dell’ultima verifica. Il sorteggio fu rapido, ma non indolore. - Fuyutsuki Ayuuki! -

    [ … ]

    - NOOOOOOOOOO! - Era disperata. Non erano queste le vacanze che aveva immaginato. Pensava di correre felice insieme ai suoi compagni di classe nel cortile dell’accademia alla fine dell’ultima ora di lezione. Combattere come un’amazzone contro i componenti della squadra avversaria in una sanguinosa guerra con la neve. Buttarsi a terra esausta e creare un angelo con la sua sagoma. Percepire i freddi fiocchi di neve sul candore del suo volto. E rientrare a casa con l’idea di ripassare la teoria solo alcuni giorni prima della riapertura dei cancelli dell’Accademia.
    Ed invece si ritrovava su un traghetto dalla baia di Gaikotsu diretta verso Hotami, la città galleggiante del Paese delle Sorgente Termali. Il viaggio si rivelò tutt’altro che tranquillo. Okada-sensei si mostrò spietato come sempre. Le aveva consegnato un libro sulla storia di quelle terre che stavano per visitare. La Fuyutsuki fu costretta a leggerlo sotto l’occhio vigile ed analitico dell’uomo. Aveva portato con sé la sua bacchetta di legno. E non aveva paura di usarla.
    - Ti odio.. Okada-sensei. - Sussurrò tra le labbra riportando lo sguardo sull’ultimo capitolo del libro. - Uhm? Hai detto qualcosa? Ricorda.. la teoria è alla base di tutto! -

    [ … ]

    Nonostante il suo pessimo umore, la ragazza non riuscì a non rimanere affascinata dal Paese delle Sorgenti Termali. Piattaforme, bancarelle, ponti e palafitte erano tutte galleggianti, su un acqua che continuava a ribollire ed emettere caldi vapori. Le temperature erano piuttosto alte, a differenza di quelle di Konoha dove la massima sfiorava appena lo zero. L’acqua era l’elemento predominante che caratterizzava quel luogo. In ogni angolo di Hotami si respirava un’aria diversa, una cultura restata immutata per secoli, esotica ed affascinante ai suoi giovani ed inesperti occhi.
    Il gruppo di studenti e Chuunin dell’Accademia raggiunsero nel tardo pomeriggio, dopo una rapida visita turistica della città, il Sonno del Ginken. Stanze e terme erano state convenzionate dall’istituzione accademica ed ogni confort era assicurato a tutti i presenti. Sia la Scala del Cielo che il Tempio del Drago d'Argento erano state mete turistiche per Ayuuki ed Okada-Sensei, che come sempre si era perso in logorroiche spiegazioni senza fine. Passarono all’Arco dell'Inizio dove ricevettero il “denaro” per partecipare ai giochi d’azzardo. La Fuyutsuki riuscì a nascondere le sue piastrelle prima che l’uomo gli e le confiscasse.
    E la sera sopraggiunse a fatica tra la lettura di un libro e il ripasso della Geografia ninja su una mappa. Sembrava più una prigionia che un luogo per vacanze ormai. Oltre le pareti della sua stanza alla pensione sentiva urla di bambini che si divertivano nelle terme, donne che contrattavano per ottenere gioielli dai mercanti a prezzi favorevoli e uomini che si abbandonavano al gioco d’azzardo. Solo lei rimaneva in camera per recuperare le sue lacune teoriche.
    Fortunatamente il Chuunin decise di concederle un giro nei pressi della città galleggiante, ma a patto che fosse stata lui ad accompagnarla. L’uomo aveva rinunciato ai suoi soliti abiti da Sensei per mostrare un elegante Kimono nero con dei ricami argentei lungo tutto il bordo interno. Ayuuki invece aveva scelto anche lei un Kimono abbastanza elegante bianco e con decorazioni floreali dorate. La lunga chioma castana si adagiava dolcemente sulle sue spalle senza fermagli o bacchette di bambù per raccoglierli.
    - Come ti dicevo.. Il Paese delle Sorgente Termali è stata considerata per molto tempo la “Culla degli Dei”. La leggenda narra che molti secoli addietro uno dei grandi Draghi nati dal Dio della Creazione fosse giunto su Yu no Kuni, e trovando questo luogo di suo gradimento abbia soffiato con forza e ardente desideri, in segno di apprezzamento. Le acque si elevarono, inondando il neonato Paese che, arrossendo di onore, da quel momento in poi arse senza sosta… - E il Chuunin continuò a decantare con enfasi la leggenda che caratterizzava quel luogo. Era così preso dal suo monologo che non si accorse che la studentessa era riuscita a sottrarsi dalla sua supervisione.

    [ … ]

    Finalmente era libera. E nelle tasche del suo Kimono c’era il sacco di seta con le 5000 piastrine dentellate. Era pronta per divertirsi e godersi almeno per quella serata delle attrazioni e del divertimento che quel Paese poteva offrirle. Era stanca di studiare ed essere prigioniera delle tediose spiegazioni del Chuunin. Sorriso che si ampliò sul suo volto non appena notò che la città galleggiante era piana di turisti. Si respirava aria di festa.
    Ma la Fuyutsuki non era l’unica ad essere sbarcata al paese delle sorgenti termali infatti notò la distinta figura dell’Uchiha. - Ata.. - Stava quasi per chiamare l’uomo con il suo solito fare chiassoso e cristallino quando notò che accanto a sé c’erano anche alcuni suoi allievi. - Kyaaaaa! - Dovette trattenersi e ripararsi immediatamente dietro ad alcune bancarelle galleggianti per non farsi vedere. Mentre il volto avvampava. - Oddio.. ci sono Shin-kun e Sano-kun! - Iniziò a contorcersi dall’emozione senza badare ai passanti che la osservavano con aria incuriosita ed interrogativa. La ragazzina portò le braccia al petto ed iniziò a farsi di mille colori. Strofinava il volto nei palmi delle mani socchiudendo gli occhi con aria sognante. - Non mi sono fatta Kawaiiiii! - Iniziò a specchiarsi nelle ardenti acque. Osservò con criticità il suo aspetto. - Così non mi noteranno mai! Non ho un filo di trucco.. ho dimenticato di raccogliere i capelli e… mi scambieranno per una ragazzina! - Dramma.
    Con le mani cercava di raccogliere i capelli come poteva e implorò una donna in procinto di truccarsi di prestarle qualcosa per farla apparire più “matura”. Insomma stava importunando un bel po’ di persone. - Un attimo.. manca qualcosa. - Le mani scesero fino al suo acerbo seno. Perché era così piatta? Riuscì a recuperare un cuscino nei paraggi, forse rubandolo da un locale d’azzardo vicino al tempio. Lo infilò dentro al Kimono ed avanzò con passo sicuro e “disinvolto” verso il gruppo di allievi del Karyuuken.
    Fin dall’inaugurazione per affinare le proprie capacità spionistiche si recava ai confini del Dojo di Atasuke-sama per spiare i suoi allievi ed ottenere informazioni sui loro corpi scolpiti nel duro lavoro. Non capiva come mai l’uomo si circondasse di piacenti ragazzi. Ed Ayuuki aveva imparato a conoscere tutti gli allievi dell’Uchiha. Ma non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarsi e parlare direttamente ad uno di loro, tra cui Saito, Sanosuke o Shinpachi. - Konbanwa Atasuke-sama! - Chinò il capo in segno di rispetto verso il Chuunin. - Konbanwa anche a voi! - Mostrò un sorriso anche verso Kazumi. Finse di non conoscere nessuno dei due ragazzi, anche se era molto informata sulle loro identità. Conosceva ogni minima cicatrice dei loro addomi muscolosi. Ovviamente lei non era una Stalker.


     
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