Demone di Fatto contro Demone di Nome

Nakora vs Keiji Kagome

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ade Geist
        Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,617
    Reputation
    +244
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Demone di Fatto contro Demone di Nome
    Capitolo Primo


    Atto I
    Mettere da parte le buone maniere
    Ero finalmente riposato, riposato come non mi sentivo da tempo: il viaggio a Konoha si era rivelato, oltre che utile, estremamente piacevole - nonostante gli imprevisti e gli incontri inaspettati. Ahri ... quanti ricordi legati a lei, alla Cascata ed a Iwa, segni di una gioventù ormai persa e che mai più tornerà. Certe emozioni, certe sensazioni si possono provare solo in un determinato periodo della propria vita; il mio era passato e lei aveva ormai la sua vita, la sua attività, i suoi figli. Ah, suoi. I miei figli.
    Era ancora sera quando rientrai al Palazzo Kenkichi, nella più totale solitudine delle mie stanze. Saruhyondo fremeva al mio fianco, contentissima di non esser più chiusa all'interno di un rotolo da richiamo. Lentamente, mi tolsi il cappotto cerimoniale e lo poggiai alla poltrona presente accanto a letto; il ritorno alle piccole azioni quotidiane dopo il periodo di assenza era un piacere inestimabile che per niente al mondo mi sarei fatto sfuggire: alzai il braccio e con altrettanta calma iniziai a slegare le bende sugli avambracci. Davanti a me avevo preparato una vasca d'acqua bollente e la solita lozione da aggiungervi per non far ammorbidire le mie care bianche compagne di battaglia. Mantenerle sempre alla giusta durezza richiedeva tantissima dedizione, qualità di cui di certo non ero sprovvisto. Una notte di riposo in quell'acqua ed il giorno dopo sarebbero tornate come nuove. I miei pantaloni invece richiedevano un po' più di pulizia, quindi decisi di lasciarli a terra e di pensare soltanto il giorno seguente a quel problema. Andai verso l'armadio e presi la mia solita vestaglia di seta purpurea che posai leggermente sulle spalle prima di infilarmi a letto.
    Finalmente potevo godere del meritato riposo che mi attendeva senza nessun tipo di distrazione: nessun ninja con evidenti problemi di socialità legati alla sua eccessiva superstizione, nessun Kage indisponente e bizzarro, solo Kiri ed il suo piacevole clima.

    [...]

    La mattina seguente fu anch'essa di un tipo a me ormai lontano, di quelle che non saggiavo da una vita. La notte trascorsa senza strani pruriti, il sonno profondo e mai destato, il riposo delle membra più totale e rigenerante: perfino il sole non osò entrare dalle tapparelle della mia camera per non disturbarmi!
    Appena alzato, ancora seduto sul letto ma coi piedi già saldamente a terra, la prima cosa che notai furono proprio i pantaloni gettati a casaccio la sera prima. Dovevo fare qualcosa per pulirli ma non ero certo un abile uomo di casa quindi la soluzione migliore fu indubbiamente quella di portarli ad una qualche lavanderia. Con ritualità perfetta, estrassi le bende dall'acqua e le misi nella loro teca, che si trovava accanto al letto, ad asciugare; dalla stessa teca ne estrassi di pulite e le riposizionai come mio solito sul corpo. Quando ebbi finito presi un altro paio di pantaloni neri dal mio guardaroba ed il mio cappotto all'interno del quale era sempre riposto il mio equipaggiamento. Estrassi Saruhyondo dal suo incavo nel lato sinistro del mio letto - anche lei amava dormire comoda nonché essere sempre a portata di mano per qualsiasi evenienza -, la riposi al fianco dove amava stare ed uscii, dirigendomi verso la casa della vecchia Dakai, donna che solo Khorne sa quante giacche, camicie, cappotti, pantaloni ha dovuto lavare per me e gli orfani che ospitavo qualche anno fa.
    Durante il viaggio però, un tuono infernale mi scosse dalla mia voglia di routine, di certezze, di salde convinzioni e moderazione. Il cartello subito fuori dalla zona Clan indicava due strade: a destra il centro di Kiri, a sinistra la strada che portava diretta ai luoghi accademici.

    Che ne dici di nutrirmi un po'?
    Quel rotolo da richiamo mi ha messo una gran fame.


    Dopotutto era davvero una eternità che non mi spostavo per allenarmi, anzi, era esattamente dalle vicende della Costiera Insanguinata. Appoggiai il pantalone sporco sopra quel palo, letteralmente abbandonandolo - non avevo certo problemi di vestiario - e intrapresi la strada per le Arene dell'Accademia.
    Il viaggio fu lungo ma piacevole e caratterizzato da una contraddittorietà intrinseca che mi faceva sorridere: ero uscito di casa quella mattina per lavare dei pantaloni mentre i miei occhi si posavano su una delle più recenti arena dell'accademia: la Palude, luogo dove solo gli svitati ed i pazzi osano addentrarcisi volontariamente. In lontananza scorsi una figura: una kunoichi, lungilinea, snella, di bell'aspetto. Sembrava stesse aspettando qualcuno ed in quei luoghi, si aspetta solo ninja desiderosi di incrociare i propri kunai. « Credo di essere colui che stai aspettando. » dissi, rimanendo magistralmente immobile, con la mano sinistra in tasca e la destra sopra Saruhyondo, nascosta, ancora per poco, dal mio cappotto il quale, leggermente, era mosso dal vento. « Keiji Kagome, piacere. » avrei detto, rimanendo ancora nella più marziale ed impavida delle posizioni. « Le mie buone maniere mi impongono di lasciarle la prima mossa. »

    Ero in territorio accademico: avrei dovuto contenere i miei attacchi, avrei dovuto limitare le mie offensive; consideravo quel combattimento nient'altro che un allenamento ed avere davanti una kunoichi mi dissuadeva nel modo più totale ad infrangere qualche regola. Ma mi sbagliavo su quella ragazza. Mi sbagliavo di grosso.




    Legenda


    Narrato
    « Citato! »
    « Parlato! »
    « Pensato! »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.

     
    .
7 replies since 17/12/2015, 12:00   248 views
  Share  
.