Il Fardello del Dovere

La porta si spalanca senza che nessuno venga ad aprire, come per magia. Davanti a te puoi vedere solo una grande stanza circolare poco illuminata. L'interno sembra del tutto spoglio. Non ci sono mobili o attrezzature. Solo lastre di dura e solida pietra a rivestire il pavimento. Non preoccuparti. Puoi ancora decidere di non affrontare questa prova, ma ha davvero senso rinunciare ad una occasione simile? Il rischio e il prezzo della sconfitta sono enormi, ma potresti avere fortuna. Non credi?

Quando decidi di entrare, ti accorgi che l'unica via d'uscita dal campo d'allenamento si è appena chiusa alle tue spalle con un grande tonfo. Non ci sono altre finestre o aperture, come hai potuto osservare dall'esterno. Se dovessi provare a fare breccia nella roccia o nel legno, ti accorgeresti che è del tutto impossibile avere successo. Numerosi sigilli ricoprono quelle superfici, costituendo una barriera che non puoi scalfire. Ora non ti resta che guardare avanti. La scarsa illuminazione presente in quel luogo è fornita da numerose torce poste ad intervalli regolari lungo le pareti, quindi non riesci a identificare con precisione ciò che si trova difronte a te. Compiendo qualche altro passo e sforzandoti di vedere meglio, potresti notare due figure al capo opposto di quella trappola. Uno dei due è molto alto, praticamente quanto te, mentre l'altro è poco più di un nanerottolo. Dopo qualche secondo, la persona più alta decide di degnarti di qualche parola. Benvenuto Sora Chikuma. Questo è il luogo della tua prova. Qui la tua fede e la tua devozione al villaggio verranno messe alla prova.

Male. Molto male. Shirai riusciva a sentire la puzza di fumo ed era sicuro che anche al Maestro Miyazawa quel dettaglio non fosse sfuggito. D'altronde i suoi sensi erano molto più acuti di quelli del giovane attendente. Indubbiamente, quel particolare avrebbe messo in cattiva luca Sora Chikuma agli "occhi" del monaco rosso. Il Miyazawa aveva molti pregiudizi nei confronti dei membri della nobiltà e il fatto che lo studente si fosse presentato in quel modo avrebbe ulteriormente indurito il suo giudizio. Lo osservò fare qualche passo verso il Chikuma e accoglierlo con il suo solito fare cerimonioso. Shirai pensava che il suo superiore spesso si comportasse in modo troppo drammatico. Per lui tutto era una questione di fede ed eresie. Non era in grado di generare un pensiero che esulasse dalla sua adorazione verso la Fiamma. La voce di Haruki, lenta e priva di espressione, da predicatore consumato, riecheggiò nella stanza. Il mio nome è Haruki Miyazawa. Sono stato scelto come tuo esaminatore. Supera l'esame e diventerai genin. Fallisci e pagherai le conseguenze con il sangue. Fece una breve pausa, come a voler sottolineare la solennità di quel momento. Dimmi ragazzo, cosa ti ha spinto a diventare un ninja? Cosa sei disposto a sacrificare per difendere l'onore di Suna e quello del tuo clan?