Il Fardello del Dovere

Corso delle Basi per BoogieGo

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  1. BoogieGo
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    Il Fardello del Dovere



    Dopo aver aspettato qualche secondo guardandosi intorno e pensando fra sè e sè, il portone di legno davanti a lui finalmente si apre. Molto lentamente si spalancano le ante e Sora così si mette sull'attenti pronto ad entrare, e pronto a qualsiasi cosa possa accadere. Davanti a lui un'ampia stanza circolare semi illuminata, che sembra ancora più grossa dalla totale assenza di arredamento. Delle fiaccole poste a distanze uguali illuminano la stanza e appena Sora si addentra nota il duro e liscio pavimento di pietra. Dopo aver compiuto qualche passo all'interno della stanza, la porta dietro a sè si chiude magicamente, lasciando così l'afro rinchiuso in quella stanza con la consapevolezza di essersi trovato nei guai. Non gli piacciono queste situazione di difficoltà, in cui non può fare assolutamente nulla se non continuare e scoprire di più. Quindi Sora inizia a camminare, facendo passi lunghi ma lenti e tenendo la mano destra sull'elsa della daodao, pronto a sguainarla se necessario. Piano piano che si avvicina all'altro lato della stanza, inizia ad intravedere due figure non distinguibili, se non per l'evidenza che ci sia una figura più alta e una più bassa.
    Strizzando un po' gli occhi e avvicinandosi di qualche metro, finalmente le figure si fanno più distinte e quello alto, dopo aver aspettato qualche secondo, prende la parola dando il benvenuto a Sora e dicendogli che quello sarebbe stato effettivamente un test per provare la sua devozione al villaggio, proprio come Sora aveva capito -E voi chi siete- Gli viene spontaneo chiedere chi fossero. Avendo capito la situazione e che quei due per il momento non lo avrebbero ucciso, Sora si tranquilizza mollando la presa alla spada e rilasciando la postura da combattimento.
    I due, dal fare e del vestiario, sembrano dei monaci e Sora se ne accorge in fretta, pauroso di essere finito in mezzo a quealche setta strana che voleva assoldarlo. Il nanerotto si avvicina per primo a Sora, porgendogli diversi inchini e benvenuti, che Sora gradisce facendolo sentire vagamente più tranquillo. Dopo di che il tipo alto e snello prende la parola, sfoggiando la sua voce bassa ma autorevole. Sora è finito nel bel mezzo di un esame genin, non se lo è mai aspettato così, ma non vuole sembrare troppo stupito sfoggiando così insicurezza. Sembra essere qualcosa di davvero serio, perchè la pena per il non superamento di quell'addestramento pare che sia se non la vita, tanto ma tando dolore e tando sangue sparso. E' intrappolato in qualcosa che pare essere più grossa di lui -Perchè proprio me...- Non si capacità del come sia finito in mezzo a tutto ciò, con due strampalati di fronte. E per di più quello alto e dalla voce profonda è il suo esaminatore, il suo "sensei". Quando Haruki aveva pronunciato il suo nome, Sora si è ricordato della firma sulla lettera, e il nome è lo stesso. Deve essere per forza nel posto giusto, ma chissà cosa gli succederà da lì a quache minuto, se non ora. Il maestro poi pone due semplice e importantissime domanda al giovane Chikuma, domande che probabilmente consistono in una specie di prima prova per Sora. L'afro avrebbe preso qualche secondo per riflettere, non vuole precipitarsi in parole insensate senza un senso compiuto. Dopo un po' di silenzio, lo studentello di suna abbassa un po' il capo per tossire e schiarirsi la voce, poi avrebbe iniziato a parlare al maestro -Allora...-

    -... essendo cresciuto nell'ambiente dei Chikuma, sono sempre stato predisposto alla carriera ninja e fin da piccolo mi hanno instaurato un senso profondo di patriottismo, che non se ne andrà mai. Purtroppo sono figlio di due Chikuma considerati falliti, quindi sono cresciuto in un ambiente di povertà e discriminazione. Nonostante ciò non mi sono mai arreso e mi sono cresciuto da solo, temprando sia il corpo che la mente. Sono estremamente indipendente e fermo sui miei ideali e obbiettivi. Non ho potuto iniziare la mia carriera ninja prima perchè ho dovuto aiutare i miei genitori in tante cose e quella era la mia priorità. Ma ad una certa età ho capito quale fosse il mio vero desiderio e mi sono così iscritto in accademia. Voglio essere ciò che nessuno avrebbe mai pensato che io diventassi, voglio stupire me stesso e miei genitori, diventando un abile combattente e shinobi su cui il villaggio possa contare. Sarei sempre disponibile per Suna, e ad ogni richiesta io risponderei positivamemente. E' la mia casa e il luogo che mi ha cresciuto, ed è anche grazie al villaggio se oggi sono il ragazzo che sono. Purtroppo con il mio clan non ho ottimi legami perchè mi hanno sempre trattato da reietto, quando la mia unica colpa è essere nato da due falliti. Sono stati in pochi nel clan ad aiutarmi e a darmi manforte, perciò voglio diventare forte per fargli vedere le mie reali capacità, facendogli rimangiare tutte le brutte dicerie dette su di me. E' mio forte desiderio superare qualsiasi delle prove che mi sottoporrete, perchè diventare genin sarà solo il primo passo per iniziare la carriera ninja che tanto desidero-
     
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6 replies since 20/12/2015, 16:48   188 views
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