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Un nuovo genin in città
Se c’era una cosa che non avevo tenuto in conto nel mio voler intraprendere la carriera ninja era il ruolo che mia madre avrebbe avuto in questo percorso.
Una volta acquisito il titolo di genin immaginavo che sarei stato impegnato in svariate missioni, che mi avrebbero permesso addirittura di vivere da solo, magari non troppo distante da mia madre, ma comunque in autonomia.
Così però non fu, le missioni accademiche erano veramente poche. Mia madre quindi, reputando che stessi buttando il mio tempo allenandomi in solitaria, era sempre alla ricerca di piccoli impieghi da potermi assegnare per racimolare qualche gruzzoletto utile alla precaria situazione finanziaria della famiglia. Il suo lavoro all’onsen aveva un’importanza particolare in quest’attività.
Era proprio lì che mia madre veniva a contatto con quelli che sarebbero potuti divenire futuri committenti di qualche incarico.
Lo era stato Benzo e lo erano stati altri.
L’ultima donna a cui mi madre aveva avuto il piacere di “vendermi”, era una bisbetica di nome Machiko. Fra le sue rughe si intravedeva una bellezza aristocratica, di tempi però passati.
Sia dal suo linguaggio corporeo sia dal suo modo altezzoso di parlare era facilmente intuibile che quella donna era cresciuta vedendosi assecondati tutti i propri vizi e capricci e non sentendosi mai dire di no. Questa la rendeva antipatica ai più. Nonostante l’onsen fosse frequentato da persone del suo rango, veniva spessa evitata anche dai, per così dire “pari grado”. Tutto ciò permise agevolmente a mia madre di attaccare bottone e di capire di cosa avesse bisogno e di come io sarei stato in grado di soddisfarla.
A causa della notevole quantità di neve caduta nei giorni precedenti, Machiko si era ritrovata con tutto l’esterno della casa pieno di neve: tetti, grondaie, balconate, tutto ricoperto di acqua congelata. Uno degli elementi che era messo senza dubbio peggio era il cortile esterno. Oltre agli svariati centimetri di neve che ricoprivano tutte cose, le fronde degli alberi erano talmente carichi della coltre bianca che i rami si sarebbero spezzati da lì a qualche giorno se le temperature non fossero salite. In oltre la signora non adorava avere sconosciuti in giro per troppo tempo, quindi riteneva che due ninja, con i loro “strani poteri magici”, sarebbero stati in grado di assolvere al suddetto compito in maniera più veloce e secondo Machiko, più completa.
Motivo per cui, nel giorno stabilito, mi misi in marcia per raggiungere le porte del villaggio, dove mi sarei incontrato con Ayuuki.
La signora aveva infatti espressamente chiesto per due shinobi.
Certo non potevo chiedere a Sho il torturatore o a Maki l’ubriacone, motivo per cui la mia scelta ricadde facilmente su Ayuuki. Dopo la mano che avevamo dato a Benzo sentivo la necessità di dare una raddrizzata al nostro rapporto, per quanto già mi fossi scusato in occasione di Shi-e-En.
Con una delle mie solite lettere l’avevo dato la notizia, che era stata accolta di buon grado.
Accompagnato dalle nuvolette di condensa, finalmente raggiunsi le porte, dove, con mia grande sorpresa potei notare Ayuuki con un bel coprifronte sulla fronte.
Sorridendole da lontano, feci cenno con la mano ed affrettai il passo per raggiungere.
Wooo!
Complimenti Ayuuki, ora sei anche tu un genin.
Non mi hai detto niente, sono veramente molto contento.
Dissi allargando ancor di più il mio sorriso una volta che le fossi arrivato vicino.
Eh brava brava, com’è andata? E’ stato così brutto?
Così dicendo mi avvicinai e le diedi una piccola pacca sulla spalla.
Dai incamminiamoci.
Non voglio metterti ansia, però Machiko è abbastanza esigente.
Quindi sarebbe meglio se parlassimo durante il tragitto.
Così facendo iniziai ad incamminarmi verso la villa non troppo distante, incoraggiando Ayuuki a seguirmi con un semplice gesto della mano.
Bene dicevamo?
Ah si, raccontami un poco dell’esame!
Ascoltai con attenzione la risposta della neo genin, contento di aver superato anche io il mio esame tempo fa e di non doverlo più ripetere. Quando ebbe finito di parlare decisi di voler raccontarle un poco di me.
Io invece ho combattuto con un mio ex maestro.
Si chiama Ryuu, è uno di Kiri.
Me le ha suonate di santa ragione, non che io non abbia fatto altrettanto eh ahahaah
Continuai sorridendo
Però sai, era la prima volta che combattevo con uno di quel villaggio.
Usano tattiche strane, differenti dal mio stile.
Prima mi ha fregato con dei cloni acquatici, poi mi ha piantato un kunai nel polpaccio
Mi fermai un attimo e piegandomi sulle ginocchia tirai su la gamba del pantalone, mostrando il foro del kunai.
Vedi?
Rialzandomi ripresi a parlare
In più tra nebbia e cose varie mi ha anche fatto esplodere una bomba di sopra e infilzato due spiedi proprio al centro del ginocchio. Non hai idea del dolore…
Per uno, due secondi persi lo sguardo nel vuoto mentre continuavo a marciare.
Però anche io gliele ho date eh!
Lo elettrizzato un bel pochino e gli ho fatto crollare una caverna di sopra..
Poi mi venne un’idea e le lanciai uno sguardo
Ehi ma ora che sei genin anche tu potremmo organizzare un bello scontro.
Che ne pensi?
Il ricordo delle pene causatemi da Ryuu era ancora vivido nella mia mente, ma la mia voglia di menare le mani era rimasta immutata.
Il resto del tragitto continuò senza troppi intoppi, con il rumore della neve schiacciata a fare da contorno alla conversazione di due giovani shinobi.. -
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Un'antipatica signora e un'irascibile ragazzina
Ero molto contento che anche Ayuuki avesse raggiunto il grado di genin.
Ciò significava che avrebbero potuto iniziare ad intraprendere anche missioni ufficiali insieme e perché no, magari formare un team. Essere in un gruppo affiatato sarebbe stato d’aiuto a tutti, ogni membro avrebbe avuto l’opportunità di confrontarsi con gli altri e al contempo di ricevere consigli.
Durante il tragitto intraprendemmo una discussione sui nostri esami e sul passaggio a genin in generale.
Neanche io sono mai stato uno studente modello, non avendo nessuno alle spalle che mi potesse dare qualche dritta sfruttavo semplicemente gli insegnamenti delle lezioni. Ma essendo in tanti i sensei non si potevano concentrare solo su di me. Ora però mi sto riprendendo alla grande o almeno spero.
Dissi sorridendo, poi alla domanda sullo svolgimento del mio esame continuai.
Ahahah diciamo che ho rimosso un poco tutto.
All’inizio sono partito molto forte con i ninjutsu, qualche imprecisione nei lanci di precisione. Nella teoria sono stato una vera frana invece ahahaha per fortuna i punteggi alti nelle altre prove mi hanno permesso di superare l’esame. Diciamo che ce l’ho fatta per un pelo.
Finalmente giunti in prossimità della villa rimasi estasiato da cotanto sfarzo.
Laghi, forse artificiali, fornivano una perfetta decorazione ad un complesso di costruzioni che lasciava molti di stucco per la sua magnificenza. Come se ciò non bastasse delle splendide statue allietavano il nostro passaggio. Una di quelle raffigurava un cinghiale che combatte con un ragazzino o una ragazzina, non si capiva bene. Mi venne da sorridere per la casualità della cosa.
Chissà se c’è anche una statua di un serpentone gigante..
Pensai fra me e me.
Purtroppo però, nessuna rappresentazione del lungo rettile mi saltò all’occhio.
Siamo arrivati!
Uhm.. è davvero terribile come dicevi?
Chiuse Ayuuki mentre spingeva il cancello di ferro.
A breve lo scoprirai.. vedi però di mantenere la calma, nel caso in cui sia irritante.
Mi piaceva che stesse prendendo lei l’iniziativa, la lasciai fare mentre apriva le porte della villa e si introduceva nei suoi grandi spazi. Digrignai leggermente i denti mentre procedevo alle spalle della neogenin una volta che mi resi conto della quantità di lavoro che c’era da fare. Come toccato da un potentissimo incantesimo, tutto era ricoperto di bianco.
Certo che almeno l’essenziale qualcuno avrebbe potuto farlo..
Una volta raggiunta la porta d’ingresso venne ad aprire una donna che tra le rughe lasciava intendere che in passato fosse stata portatrice di una bellezza non da poco.
Subito però, senza neanche darci il tempo di aprire bocca, ci liquidò scambiandoci per mendicanti o per bambini in cerca di dolciumi.
Rimasi leggermente a bocca aperta, poi, scoppiai in una fragorosa risata.
AHAHAHAH
La donna aveva frainteso la situazione, dando vita ad un simpatico teatrino.
Certo ci si sarebbe potuti offendere per i modi poco miti e gentili di Machiko, ma al posto di farmi salire la bile decisi di prenderla sul ridere.
Dello stesso avviso non era la mia compagna.
Da dietro le sue spalle la vidi irrigidirsi e stringere i pugni con forza, per poi alzare uno di questi, con l’intenzione di sbatterlo contro la porta.
Intuita l’intenzione di Ayuuki mi diedi uno slanciò in avanti e bloccai la mano che stava per colpire la porta. La presa non era dura al punto da far male, ma ferma il giusto necessario per impedire alla kunoichi di andare oltre.
Wo wo wo Ayuuki!
Ti avevo detto di stare calma..
Forza fammi bussare a me. Se però non vuoi stare qui prova ad entrare da qualche altra parte, non farti scambiare per una ladra però mi raccomando ahahaha
Aspettai che Ayuuki si calmasse e che decidesse cosa fare, quindi mi avvicinai ancor di più la porta e bussai nuovamente.
Salve, non cerchiamo dolciumi, siamo i genin che ha richiesto per pulire la villa dalla neve!
Quindi attesi una risposta.. -
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La reggia
Il mio gesto repentino permise ad Ayuuki di non sfondare la porta di casa dell’antipatica vecchia.
Una volta calmatasi, la neogenin mi permise di gestire personalmente la cosa.
Grazie per la comprensione..
Qualche secondo dopo aver bussato la porta si riaprì, con la solita anziana signora che tentava di scacciarci. Inevitabilmente, per non farci sbattere nuovamente la porta in faccia, dovetti parlarle di sopra.
Siamo qui per pulire la villa dalla neve.
Siamo i ninja della foglia!
Dissi rapidamente indicandomi il coprifronte legato alla coscia.
Machiko sembrò finalmente acquisire interesse in noi, non esantaodosi però dal commentare stizzosamente.
Mi erano stati promessi due Shinobi.. non due ragazzini. Ma se il Villaggio di Konoha non ha da offrirmi nulla di meglio.. lasciamo perdere! Entrate pure.
Facendo appello alla mia pazienza abbozzai un falso sorriso.
Si beh, gli Shinobi di gradi elevati sono impegnati in incarichi che necessitano più esperienza..
In breve la situazione si rassereno e dopo averci fatto levare i calzari ed averci raccomandato di non toccare nulla Machiko ci diede l’opportunità di entrare nella sua casa. Lo sfarzo si riproponeva con le stesse modalità con cui si mostrava fuori, a farla da principe erano le numerose statue che dal costo sicuramente elevatissimo. Tutta la vila era una vera e propria opera d’arta che non potè fare a meno di lasciarmi estasiato. Più razionalmente però non mi spiegavo del perché si sentisse la necessità di mostrare tutta questa ricchezza sotto forma di bellezza. Volgendo lo sguardo di qua e di là notando i vari particolari seguii senza troppe domande la padrona di casa.
Finalmente giunti in un delizioso salottino l’anziana e ricca signora cambiò improvvisamente atteggiamento offrendoci bevande calde e dei biscottini, cosa che probabilmente avrebbe rifiutato ai bambini bisognosi. Infastidito da questo comportamento decisi di non prendere nulla, a differenza di Ayuuki che si era buttata su una cioccolata calda.
Per me nulla grazie..
Tenendo sempre d’occhio la mia compagna nel caso di altri scatti d’ira, ascoltai le parole di Machiko, la quale ci spiegò grosso modo il problema che l’affliggeva e del perché non potesse essere in grado di sistemarlo da sola. Infine però si ricordò le formalità, presentandosi e concludendo con una domanda inopportuna.
Mi sono dimenticata di presentarmi. Machiko Ishii. E tu devi essere il figlio della Signora Abe, la simpatica inserviente dell’onsen che frequento settimanalmente. E lei? È forse la tua fidanzatina?
Riproposi lo stesso sorrisetto falso di poco prima e riappellandomi alla mia pazienza risposi in tono pacato.
Si sono proprio il figlo della Signora Abe, mi chiamo Hiro e no.. lei non è la mia fidanzatina, siamo solo compagni di missione. Lei si chiama…
Conclusi facendo un gesto con la mano che intendeva dare spazio ad Ayuuki per la sua presentazione.
Una volta finiti i convenevoli decisi di andare al sodo, mettendoci subito a lavorare e passando il minor tempo possibile in compagnia di Machiko.
Bene direi che ora possiamo metterci a lavoro.
Ha indicazioni particolari che dovremo seguire?
Chiesi infine.
Ognuno aveva un proprio modo di prendersi cura di oggetti, abitazioni e giardini.
Non volendo rendere scontenta dei nostri servizi la ricca signora sarebbe stato meglio mettere i puntini sulle “i”.. -
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Hiro passione spala neve
Il poco piacevole convivio andò oltre.
Ayuuki sorseggiando la tazza e limitandosi a poche parole aveva dato dimostrazione di quanto fosse vogliosa di avere poco a che fare con Machiko.
I miei pensieri però andarono alla cameriera che aveva servito i pasticcini e le bevande calde, la quale inevitabilmente si sentì ribadire il mio rifiuto.
Se già doveva essere brutto avere a che fare con la ricca signora in maniera occasionale non immaginavo come potesse essere sopportarla quotidianamente.
Ci vuole fegato.. o forse poverina non aveva altra scelta..
Con un senso di dispiacere per la ragazza dalla chioma albina, ascoltai le istruzioni di Machiko.
Gli attrezzi non mi sarebbero certo serviti, dopo l’allenamento con l’hokage avevo capito che necessitavo di tempo per imparare a controllare il chakra e questo era un buon momento per dilettarsi in questo.
La vecchia diede qualche segno di approvazione nei miei confronti, la mia pragamaticità doveva averla colpita. Mantenendo il falso sorrisetto inforcai le mani dentro le tasche del pantalone e continuai ad ascoltare.
Una volta congedati, con passo svelto, sia io che Ayuuki ci dirigemmo verso l’uscita.
Lo sbalzo di temperatura si fece sentire, un forte brivido di freddo mi colpì quando iniziai a muovere i primi passi all’esterno dell’abitazione. La mia compagna però era completamente assorta dalla collera e dal risentimento nei confronti di Machiko per dare l’impressione di patire il freddo.
Iniziai a camminare
Si è antipatica, manco a me è piaciuta.. e grazie per il complimento.
Però il fatto che tu stessa ti renda conto che non avresti avuto la stessa pazienza dovrebbe essere un campanello d’allarme.
Mi fermai e la guardai negli occhi.
Ormai siamo genin e sentimenti come la rabbia dovrebbero essere sotto il nostro controllo.
Non lo dico per farti la ramanzina.. ma ci capiterà spesso di arrabbiarci e questo non deve offuscare il nostro modo di pensare.
Poi chiusi gli occhi e sorrisi.
Finalmente quello era un sorriso sincero, che da quando avevo fatto la conoscenza della ricca signora non avevo più mostrato.
Quelle erano cose che sentivo la necessità di dire, per il bene di Ayuuki. Però, quell’atteggiamento paternalistico e forse saccente sarebbe potuto essere frainteso, questo di certo non lo volevo.
Una volta che ci fummo divisi i compiti, mi diressi all’inzio del sentiero che portava dalla villa all’esterno. La mia idea era di usare il chakra per spazzare via la neve in maniera controllata. Volevo usare il manto di neve come se fosse un tappeto da arrotolare. Fino ad allora mi ero esercitato a rimanere attaccato alle cose attraverso il chakra, ora si trattava invece di spingerle vie da me.
Con il freddo che mi penetrava nel corpo congiunsi le mani e chiusi gli occhi, richiamando la concentrazione. Appena mi ritenni soddisfatto compì una serie di profondi respiri, infine richiamai il chakra lungo le mani.
Mi chinai verso il manto di neve ed iniziai a spingere, penetrando semplicemente con le braccia nello strato di neve. In realtà sapevo che non ci sarei mai riuscito al primo colpo e forse per questo non ci riuscì. Riprovai un altro paio di volte con il medesimo metodo, fallendo ogni volta.
Sbuffando, uscì le braccia dalla neve e mi rimisi nella posizione originale di concentrazione.
Allora.. sta volta non c’è Raizen a consigliarmi, ne tantomeno posso seguire i movimenti di Sho.
Però quella lezione mi è di certo servita.
L’hokage mi ha detto che se voglio imparare a manipolare per come si deve il chakra devo conoscere sia il materiale con cui voglio interagire sia immaginare uno specifico modo di plasmare il chakra..
Riaprì gli occhi e osservai la neve.
La sua consistenza era veramente bassa. In oltre era molto granulosa.
Questo significava che se volevo mantenere l’idea originale di creare una sorta di grossa palla di neve dovevo tentare di prendere più neve possibile. In più, non potevo certo creare piccolissimi filamenti di chakra per come avevo fatto per il chakra adesivo, bensì dovevo produrre qualcosa di grosso e in maniera repentina. La, per così dire, forza di espulsione di questi costrutti di chakra, avrebbe fatto muovere la neve senza che io avessi dovuto spingere le braccia.
Senza interagire con la neve, iniziai a provare a generare dei grossi parallelepipedi.
Dopo quasi un’ora passata nel tentativo di raggiungere la grandezza sperata, passai, stancamente, al regolare la velocità con la quale il chakra veniva sparato fuori. Se l’avessi fatto troppo lentamente la neve non si sarebbe mossa e avrei dovuto usare la mia forza, diversamente, se fossi stato troppo veloce la neve si sarebbe potuta sfaldare. Concentrandomi al massimo e perdendo una discreta quantità di energia, mi ritenni soddisfatto solo dopo un’ulteriore mezz’ora di tempo trascorso.
A noi due neve!
Mi inclinai nuovamente verso il troppo alto manto di neve e dopo aver fatto attenzione a posizionare al meglio le mani, iniziai ad emettere il chakra per come avevo fatto fino a poco fa.
Se avessi ottenuto il risultato sperato, avrei continuato con quel modus operandi sino a quando non avrei creato una grande palle di neve da far fuoriuscire dal cancello.. -
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Hiro passione maestra
Grazie all’esperienza che avevo sviluppato dai miei precedenti allenamenti riuscì nel tempo previsto ad ottenere i risultati sperati. Una grossa palla di neve si generò mano a mano che andavo avanti, spingendola con il chakra.
A lavoro finito mi accorsi che Ayuuki mi stava osservando da un poco.
Cosa fai?
Pensavo che spalassi la neve a mani nude per temprare il tuo corpo.
Chiese con fare indagatore la neogenin.
Come sempre, prima di risponderle sfoderai la mia cordialità sorridendole.
Uso il chakra!
Stavo temprando quello o almeno credo.
Come forse ti avranno detto in accademia con esso si possono fare un sacco di cose. Il potere del chakra ha solo la fantasia come limite e ovviamente l’allenamento che serve per controllarlo.. che non è affatto leggero.
Dissi mentre mi pulivo le mani sporche di neve sul pantalone.
Durante la nostra conversazione un forte miagolio attirò l’attenzione di entrambi.
Un grasso ma infreddolito gatto era appollaiato su un nocciolo non troppo distante da noi.
Mi sono sempre piaciuti gli animali, però dover andare a salvare un gatto obeso a causa del suo eccessivo spirito di intraprendenza non mi andava certo a genio, soprattutto se avrebbe rallentato il nostro lavoro.
Ayuuki però si dimostrò subito più allettata dalla situazione e si fiondò verso l’albero nel tentativo di salvare il gatto.
Poco interessato a salvare il micio, ma più curioso di seguire la scena, guardai il tutto dalla distanza.
Fai pure!
La mia compagna si avvicinò rapidamente all’albero e come una scimmietta provo a scalare il nocciolo, con poco successo.
Tra una caduta e un’altra dovetti portarmi la mano alla bocca e simulare un attacco di tosse, nel tentativo di soffocare le risate.
Stanca di arrivare a terra, Ayuuki si avvicinò a me nel tentativo di ricevere qualche consiglio, mentre di sottofondo il gatto implorava ancora aiuto.
Uhm.. Hiro-kun! Secondo te posso usare il Chakra per potermi arrampicare su quest’albero?
Bisogna accumulare del Chakra nella pianta del piede?
In fretta e furia tentai di ricompormi per non ferire la mia compaesana e dpo essermi schiarito la voce riportai quando mi era stato insegnato da Raizen.
Non sono espertissimo nell’uso del chakra eh! Tanto meno nel dare consigli sull’apprendimento.
Però posso dirti che molto dipende da come vuoi scalare, se vuoi compiere una camminata in verticale allora dovrai convogliare il chakra nelle piante del piede. La cosa però bella è che puoi risolvere un problema sfruttando il chakra in più modi, potresti per esempio far fluire dell’energia lungo gli avambracci e scalare con quelli! Capisci bene che però sarebbe un poco inutile dato che ti servono le mani per prendere il gatto.
Feci una piccola pausa, sincerandomi che Ayuuki mi stesse seguendo.
Ci sono però due cose che devi tenere a mente.
La prima è che devi conoscere la superficie con cui andrai ad interagire, una corteccia di un nocciolo si differenzia molto da quella di un pesco. Così come una corteccia durante il periodo invernale presenterà parti ghiacciate che la corteccia estiva non avrà. Dovrai quindi passare un poco di tempo ad osservare bene. Chiaro?
Mi schiarì di nuovo la voce, poi ripresi.
L’altra cosa importante è come interagisci con la superficie in questione.
Ti faccio un esempio, la prima volta che ho usato il chakra adesivo è stato su un foglio. La carta presenta delle porosità quindi ho creato tanti piccoli ami, quasi indistinguibili l’uno dall’altro, che sono andati ad agganciarsi alla carta. Se posso darti un ultimo consiglio, prova anche tu a tenere un piccolo oggetto attaccato a te stessa tramite il chakra, poi passa ad attaccare te stessa albero..
Dissi chiudendo con una risata per la battuta, forse poco divertente, che avevo fatto..
Una volta terminato il discorso con Ayuuki ripresi a creare delle palle di neve facendo rotolare il manto nevoso tramite il chakra. A causa della piccola discussione dovetti però riprendere la concentrazione persa, rivisualizzare nella mia testa come avevo intenzione di muovere il chakra e quindi mettere il tutto in pratica.
Mentre ripulivo il giardino non smisi però di tenere d’occhio la neogenin nel caso in cui avesse avuto bisogno di ulteriori consigli.. -
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Fratello dispettoso
Ayuuki sembrò afferrare i pochi insegnamenti che fui in grado di darle.
Sicuramente non ero un ottimo insegnante, da poco io stesso avevo appreso le nozioni fondamentali e di certo non ero in grado di trasmetterle al meglio.
La mia compagna non si fece però intimorire dall’apparente difficoltà e diede tutta se stessa nello scalare l’albero.
Mentre io, infreddolito e parzialmente bagnato dalla neve, ripulivo l’intera villa, lei si premurava di salvare il gatto obeso, lanciandomi di tanto in tanto delle occhiatacce.
Sinceramente non capivo il perché di quello sguardo, ma la presi sul ridere.
Questi animalisti..
Il lavoro era duro, anche se riuscivo a spingere una buona quantità di neve alla volta tramite il chakra, la scomoda posizione mi procurava un fastidio crescente alla base della schiena.
In oltre stavo utilizzando veramente molto energia, ormai avevo pulito più di metà del giardino e forse proprio il fatto di essere vicino alla meta mi diede la forza di stringere i denti e continuare.
Finalmente sentì il gattino miagolare con maggiore veemenza, Ayuuki ce l’aveva fatta.
Dopo l’ennesima occhiata mi avvicinai alla mia compagna, interrompendo per un attimo il mio lavoro.
Ehi cosa sono quelle occhiatacce eh?
Dissi sorridendole come mio solito.
Comunque.. complimenti! Non era affatto facile salire su quell’albero..
Però ancora c’è tanto lavoro da fare.. dato che ora sai arrampicarti meglio immagino che oltre allo stagno vorrai pulire anche le grondaie
Dissi con un sorriso goliardico, classico di un fratello che intende fare un dispetto alla propria sorella. Che fossero gli influssi negativi di Machiko?
Forse più semplicemente era il mio modo di vendicarmi per i continui sguardi che mi aveva lanciato durante gli ultimi minuti.
Ah.. se finisci in tempo ho una sfida da proporti..
Conclusi tagliando il discorso con un occhiolino.
Finita la discussione ripresi la concentrazione, ormai trovare le energie per richiamare il chakra era difficile e ancor di più era controllarlo a dovere. Passai dieci minuti buoni a concentrarmi, analizzando il flusso di chakra che mi attraversava il corpo, riprendo a muovere a piccole quantità e a livello capillare. Quando fui nuovamente padrone delle mie energie mi accertai di essere ancora in grado di poter spingere la neve con il chakra. Quindi ripresi il mio lavoro.. -
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Snow Wars
Ayuuki, come prevedibile, rispose a tono alla mia domanda.
Ti stò solo dimostrando che sono più brava di te!
Non sottovalutarmi.. solo perché sono una Kunoichi.
Disse la mia compagna d’avventure, concludendo con una boccaccia.
Per tutta risposta contraccambiai la smorfia.
GNEEEEEE
Con meno infantilità, la discussione si spostò sulla sfida che intendevo lanciarle.
Che tipo di sfida?
Il mio chakra repulsivo contro il tuo adesivo.. fatti bastare questo
Dissi rivolgendomi con la testa dall’altro lato e alzando leggermente il volto.
Il dibattere della sfida sfida finì con quell’ultima frase, non sarei più stato disponibile a dare informazioni, del resto si trattava di una sfida veramente banale.
Una volta allontanatomi e ripreso a lavorare, mi accorsi che Ayuuki era riuscita a salire efficacemente sulla grondaia per pulirla. Leggermente stufo dei suoi successi e di spalare neve come un forsennato, decisi di renderle le cose più difficili.
Vediamo se ti piace così tanto la neve..
Mi calai per terra ed iniziai a produrre una dozzina di palle di neve.
Una volta che fui soddisfatto del risultato, mi avvicinai furtivamente verso Ayuuki sino a raggiungere una distanza di 14 metri.
Posai le palle per terra, tenendone solo due, una per ogni mano.
Chiusi gli occhi e respirai profondamente, per come avevo fatto prima per spalare la neve.
Iniziai a dirigere il flusso di chakra verso le mani, quando mi sentì pronto riaprì gli occhi e puntai i palmi verso Ayuuki, il mio intento era quello di mirare alle gambe per farle perdere l’equilibrio.
Inspirai profondamente un’ultima volta, poi buttai fuori tutta l’aria da dentro i miei polmoni e contemporaneamente rilascia il chakra dai palmi cercando di dargli la forma più compatta possibile. Le palle di neve schizzarono come previsto verso le gambe di Ayuuki, perdendo parte della loro forma originaria a causa emissione non eccelsa di chakra. [Vel: 200]
BATTAGLIA DI PALLE DI NEVE!!
Urlai alla kunoichi, che probabilmente aveva già intuito cosa stesse accadendo.
Subito mi chinai verso la mia scorta di pallottole di neve, pronto a perfezionare il mio lancio e far cadere la mia compagna, nel caso in cui non lo avesse fatto.
Sta volta non chiusi gli occhi, per paura di un eventuale contrattacco.
Come prima inspirai profondamente, quindi completando la respirazione lanciai le due palle di neve per mezzo di un’emissione di chakra più controllata della precedente. Sta volta le palle persero solo leggermente parte della loro forma. [Vel: 200]
Bene..
Presi altre due palle e nel tentativo di sorprendere la mia avversaria in questa battaglia, mi lanciai a destra, compiendo una capriola sulla neve.
Completamente cosparso di bianco puntai i palmi carichi di palle di neve verso le gambe di Ayuuki, quindi, senza aiutarmi con la respirazione, portai le braccia indietro, canalizzando il flusso di chakra verso gli avambracci. Quindi portai le braccia in avanti e in contemporanea con il rilascio del chakra arrestai la loro corsa. Le palle quando lasciarono le mie mani avevano una perfetta forma sferica. [Vel: 200]
FAMMI VEDERE QUANTO SEI BRAVA A PULIRE MENTRE TI PRENDO A PALLE DI NEVE
La schernì infine sghignazzando.SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 18,5/20. -
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