Winter Cleaning

[Addestramento]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. **Kat**
        Like  
     
    .

    User deleted


    IV ~ La diplomazia di Hiro-kun: Un cortile da scongelare


    I

    n verità la Fuyutsuki pensava di partire per la sua prima missione dopo aver ottenuto il coprifronte del Villaggio. Ora era una Genin e le responsabilità che gravavano sulle sue spalle si erano moltiplicate. Suo padre, Ryuhei-sama, Capo-clan dei Fuyutsuki confidava molto nella sua secondogenita. Quindi assecondare i capricci di una vecchia bisbetica non rientrava nei suoi piani, almeno non dopo essere diventata a tutti gli effetti una Kunoichi.
    Ma non poteva di certo lasciare da solo il figlio della signora Abe, con cui fin dal loro primo incontro c’era stata molta affinità e simpatia. Potevano considerarsi una buona squadra. Purtroppo la loro pazienza era stata messa fin da subito a dura prova da Machiko-sama. Era una vedova ricca e la sua abitazione ne testimoniava l’opulenza che solo una donna del suo rango poteva manifestare con tanta sicurezza e superbia. I suoi modi erano stati bruschi ed insensibili, lasciando i due Genin alla mercé del freddo invernale.
    Solo l’intervento diplomatico e paziente di Hiro-kun aveva dissipato ogni fraintendimento e reso la vedova più affabile. Non era una donna estroversa o accogliente, anzi entrati nella villetta aveva vietato ai due ragazzi di toccare qualsiasi cosa. Ogni cimelio possedeva un valore inestimabile, che i due adolescenti non potevano minimamente immaginare.
    Furono condotti in un salottino abbastanza accogliente. In verità per la Fuyutsuki in quel sontuoso ambiente non c’era nulla di accogliente, in primis l’atteggiamento di Machiko-sama che iniziò a lamentarsi delle condizioni in cui riversavano gli esterni della sua villetta. Tutto ciò non sarebbe accaduto se non avesse licenziato il giardiniere per una motivazione così effimera. Ma Ayuuki tenne la bocca serrata, conservando quei pensieri poco socievoli verso la vedova.
    Ne approfittò per chiedere una tazza di cioccolata calda. Nel camino ardevano dei grossi tronchi di legna, che riuscivano a riscaldare parte del salottino. Si adagiò su una delle poltrone lanciando uno sguardo verso Hiro-kun. Desiderava uscire da quella villetta il più presto possibile. Non si sentiva a suo agio e sospettava che la vecchietta non avesse digerito la loro presenza. Si aspettava come minimo Chunin o Jonin per quell’incarico di poco conto. Per lei la manutenzione del suo cortile corrispondeva ad una missione di livello S. Machiko-sama si sentiva quasi oltraggiata.
    Ayuuki lasciò al Genin il compito di dialogare con la donna, che con un cenno delle mani fece comparire dai setosi tendaggi in un angolo della stanza la minuta ed ordinata figura di una cameriera. Era una ragazza3593154_1414167627006.05res_210_300 di giovane età con occhi dorati e una chioma albina. Avanzò con passo felpato e cadenzato. In un vassoio d’argento c’erano una teiera in ceramica, tazzine, foglie di Thè, pasticcini e una tazza di cioccolata fumante. - Servitevi pure! - Rinnovò l’invito anche al Genin, che aveva rifiutato la sua generosa offerta. Il suo tono di voce era comunque asciutto e sbrigativo. I suoi pensieri erano tutti rivolti al suo cortile esterno devastato dal rigido inverno.
    La Fuyutsuki non se lo face ripetere due volte afferrò con entrambe le mani la calda tazza di cioccolata. - Arigatou Gozaimasu! - Ringraziò e stavolta era intenzionata a seppellire l’ascia di guerra, più o meno. La ragazza stava quasi per appoggiare le labbra sulla tazza in lucida ceramica quando intervenne la voce pigolante e discreta della cameriera. - Lo preferisce zuccherato o amaro? - Lo sguardo cristallino della Genin si soffermò sulla coetanea ed ampliò un sorriso. - Due zollette di zucchero.. Grazie! - E dopo aver servito la Fuyutsuki scomparve oltre il tendaggio di velluto rosso con discrezione senza accennare ad un sorriso. Chinò solo il capo per chiedere congedo alla padrona di casa, che la liquidò solo con un cenno della mano.
    Ayuuki iniziò a sorseggiare tranquillamente la tazza di cioccolata calda dopo averla zuccherata. Non adorava i gusti amati, preferiva di gran lunga il dolce. Per questo tendeva a zuccherare ogni bevanda, anche il Thè o i succhi d’arancia. Inoltre amava la cioccolata e quella di Machiko-sama sembrava di ottima qualità, almeno fino a quando la sua lingua biforcuta non iniziò a gettare di nuovo veleno ovunque, con i suoi soliti modi asciutti. Forse non era nemmeno intenzionale quella provocazione, ma la reazione della ragazza non si fece attendere. Strinse ambedue le mani sulla tazza e squadrò con ira il volto rugoso della vedova, mentre il suo s’imporporava d’imbarazzo. Strinse i denti e sentì la ceramica cedere sotto le sue mani. La stava stringendo troppo, tanto che una crepa si formò sulla lucida superficie della tazzina. - … - L’intervento di Hiro-kun fu provvidenziale e riuscì a sventare il peggio. - Ayuuki. - Proferì a denti stretti. Ormai era chiaro che tra le due non correva buon sangue.
    Ancora una volta la Fuyutsuki dovette ringraziare il mite temperamento del ragazzo dalla chioma rossa. Infatti cambiò subito discorso ed andò subito al punto. - Molto bene! Non mi sono mai piaciuti le persone che poltriscono. Chi ben incomincia è a metà dell’opera no? - Cercò una certa complicità nel ragazzo con il suo viso rugoso e severo che si aprì in un modesto sorriso. A quanto pare Hiro-kun era entrato nelle simpatie di Machiko-sama non appena aveva parlato di sua spontanea volontà del lavoro che dovevano svolgere.
    - Dovrete spazzare il viale principale e rimuovere i cumuli di neve dal prato. Anche le statue vanno ripulite.. ma attenzione a non danneggiarne nessuna. - Era pronta ad esporre tutte le sue condizioni. Per lei il lavoro andava fatto per bene, senza nessun margine d’errore. - Bisogna rompere la patina di ghiaccio che si è formata sullo stagno. Dubito che i pesci d’acqua dolce siano sopravvissuti a tali temperature. Erano specie di rara bellezza.. peccato. Dovrò chiedere un’altra colonia dal Paese del Fiume. - Si perse un po’ nei suoi pensieri. Schiarì la voce per poi continuare. - Inoltre sono alcuni giorni che il mio gatto non torna a casa. Solitamente si aggirava spesso nel cortile esterno. Se riuscite a ritrovarlo.. tanto meglio! - Breve pausa. Non mostrò particolare affetto verso il suo animale domestico. - Sul retro c’è un ripostiglio con tutto l’occorrente per riordinare il giardino. Potete usarlo se lo desiderate.. ma vi ho assolati per le vostre strane magie e capacità. Mi aspetto che usiate quelle! - Alzò le spalle ed iniziò a sorseggiare il suo Thè dopo aver indicato il corridoio per l’uscita. Non era più il momento di rilassarsi.
    La Fuyutsuki fu ben contenta di uscire dalla villetta di Machiko-sama. Non aveva mai conosciuto vecchietta più odiosa ed invadente di lei. L’avere così tante ricchezze aveva rimpicciolito il suo cuore. Tirò un sospiro di sollievo dopo essersi riappropriata dei suoi calzari ed aver varcato quella soglia. Il respiro si condensò a pochi centimetri dalle sue labbra e quando anche Hiro-kun uscì dall’abitazione chiuse la porta dietro di sé. - Antipatica! - Finalmente si tolse quel macigno dallo stomaco. Si era trattenuta per non alimentare la loro faida e seguire i consigli del ragazzo. - Sei stato molto paziente. Io non sarei riuscita a mantenere la calma. - Confessò in modo cristallino. Ammetteva i suoi limiti.
    - Direi d’iniziare! Provvedo allo stagno.. tu intento inizia a spalare la neve per liberare il sentiero e l’erba del giardino. - Stavolta fu la Genin a prendere in mano le redini della situazione. Abbozzò un lieve sorriso in direzione di Hiro-kun.


     
    .
17 replies since 20/12/2015, 17:54   219 views
  Share  
.