Winter Cleaning

[Addestramento]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. **Kat**
        Like  
     
    .

    User deleted


    V ~ Pulizie d'inverno: L'importanza del controllo del Chakra


    A

    yuuki sembrava davvero molto sollevata non appena mise piede fuori da quella villetta. L’abitazione di Machiko-sama era sontuosa, lussuosa e con opere d’arte d’inestimabile valore. Qualsiasi ragazza avrebbe desiderato vivere in una reggia simile e sentirsi un po’ come una principessa. Ma la vedova sembrava più una vecchia e bisbetica matrigna cattiva più che una elegante ed austera matrona di una villa. Forse in passato era stata una dolce madre per i propri figli, una servizievole moglie per suo marito ormai defunto o una comprensiva nonna per i suoi nipotini. Ma ora era solo una vecchia inacidita dall’opulenza che la circondava. O almeno questo era il giudizio della Fuyutsuki.
    Hiro-kun era riuscito ad accattivarsi le sue simpatia, forse per il suo modo diretto e diplomatico. Era un ragazzo che non si lasciava distrarre dagli ostacoli e puntava dritto all’obbiettivo. Nella testolina del ragazzo dalla chioma rossa c’erano idee ben chiare e precise. E la Genin non poteva far altro che ammirarlo. Per questo si complimentò con lui.
    Ma seguì una specie di ramanzina. Fortunatamente nei paraggi non c’era Okada-Sensei, altrimenti avrebbe sicuramente rincarato la dose. Era sempre stata, anche in accademia, una studentessa un po’ “svogliata” e la sua attenzione era piuttosto labile. Capitava spesso che cadesse vittima delle emozioni. E ciò era un errore imperdonabile per uno Shinobi. Fortuna che c’era Hiro-kun a ricordarglielo. - Ehm.. in effetti hai proprio ragione. Non avrei dovuto comportarmi in quel modo così… - Infantile? Sconsiderato? Frivolo? - ..Inappropriato. - Annuì convinta senza mostrare risentimento per quella ramanzina. Era un discorso che andava fatto. In missione non poteva permettersi simili errori.
    Era il momento di mettersi all’opera. C’era un giardino da ripulire. E a giudicare dallo stato in cui riversava forse avrebbero impiegato tutto il pomeriggio fino all’ora del crepuscolo per spalare tutta la neve presente. A nessuno dei due Genin venne in mente di utilizzare gli attrezzi da giardiniere sul retro dell’abitazione. Machiko-sama era stata molto chiara. Si aspettava che i due Shinobi usassero le loro “magie” con il Chakra per ripulire il suo cortile.
    Ayuuki non era particolarmente brava con il Ninjutsu e le Genjutsu erano sempre state un problema per lei. Prediligeva di gran lunga il Taijutsu, ma non capì almeno all’inizio come le sarebbe tornato utile sferrare qualche calcio o pugno. Scosse leggermente la testa ed iniziò a cercare tra i cumuli di neve lo stagno ghiacciato. Fortunatamente il canneto era abbastanza visibile, quindi non fu difficile individuarlo. Con difficoltà, a causa della neve alta, riuscì a raggiungere le rive di quel laghetto. Le acque erano completamente ghiacciate e la Genin si chinò per specchiarsi in quello specchio di ghiaccio. Con la mano destra, coperta dal guanto di cuoio, spostò un sottile velo di neve per esporre l’acqua ghiacciata. Riuscì ad intravedere anche le rarissime specie di pesci del Paese dei Fiumi. Come anticipato dalla vedova erano tutti morti, ibernati in quel freddo innaturale e spietato per loro, abituati alle alte temperature dei loro percorsi d’acqua dolce.
    Sospirò leggermente prima di strofinare le mani l’una sull’altra per generare un po’ di calore. Solo ora si rendeva conto di come fosse fredda la giornata. Ma a parer suo preferiva restare al freddo e al gelo e non condividere lo stesso tetto con Machiko-sama. Respiro che si condensò sulle sue labbra. Si strinse nelle spalle prima di dare un’occhiata ad Hiro-kun dall’altra parte del cortile. - Cosa fai? - Chiese con un sorriso. - Pensavo che spalassi la neve a mani nude per temprare il tuo corpo. - Inarcò un sopracciglio. Ed invece il ragazzo si stava esercitando con la manipolazione del Chakra, forse poteva provarci anche lei.
    Intanto sul ramo di un albero, in prossimità del cancello in ferro della villetta, qualcosa si mosse. L’albero era un nocciolo secolare le cui radici erano affondate nel candore della neve. Le foglie erano svanite e solo l’imponente scheletro di legno dell’albero rimaneva in piedi. Sui rami erano adagiati cumuli di neve ed uno di essi sembrava muoversi. *MIAO!* Un miagolio provenì dall’albero. Improvvisamente quel cumulo di neve si mosse e il candore lasciò spazio ad un pelo maculato, quasi tigrato.
    Il gatto1434725899_garfield-fotos-300x248 era infreddolito e bagnato forse da giorni su quel nocciolo. Ma non sembrava affatto denutrito. Anzi il corpo asciutto e scattante del felino aveva lasciato posto a rotondità quasi innaturale e delle guance paffute. Il gatto era chiaramente sovrappeso, forse viziato dalla proprietaria della villa. Ayuuki non impiegò nemmeno un secondo a riconoscere quel felino come l’animale domestico di Machiko-sama. Sembrava annoiato, borioso ed inetto. Forse per inerzia non era sceso da quel ramo, facendo impensierire la padrona per giorni. - Oh! Hiro-kun.. ho trovato il gatto. Provvedo io a recuperarlo! - Alzò un po’ la voce per essere certa di essere udita dal collega. Abbozzò un lieve sorriso e si avvicinò all’albero.
    La corteccia del nocciolo appariva completamente ghiacciata ed anche il muretto adiacente sembrava inagibile. Inoltre la recinzione di ferro che circondava il podere della vecchia vedova possedeva delle estremità piuttosto appuntite. Escluse fin dal principio di sfruttare il muretto della recinzione per salire sull’albero. Afferrò saldamente la corteccia del nocciolo e cercò di scalarlo a mani nude. Purtroppo le sue abilità nel salto erano modeste. Non appena appoggiò la pianta del piede sulla corteccia dell’albero non trovò l’attrito che desiderava. Finì per scivolare un paio di volte. - Ahio! - Si lamentò non appena impattò con il sedere sulla neve per la terza volta. Il gatto intanto sembrava completamente disinteressato a tutto ciò che lo circondava. Miagolava timidamente forse nella speranza di essere nutrito. Ma di scendere non sembrava il caso.
    - Uhm.. Hiro-kun! Secondo te posso usare il Chakra per potermi arrampicare su quest’albero? - Fu costretta a disturbare ancora una volta il ragazzo dal suo allenamento per chiedere aiuto. Sicuramente il Genin dalla chioma rossa era più esperto di lei nella manipolazione del Chakra. E probabilmente era giunto anche per lei il momento di allenarsi in questa sottile e meticolosa arte. - Bisogna accumulare del Chakra nella pianta del piede? - Aveva visto alcuni Ninja camminare sulle pareti verticali ed alcuni anche sulla superficie dell’acqua. Inoltre aveva qualche reminiscenze sulle tediose spiegazioni di Okada-Sensei. Perché non stava attenta in Accademia?
    A giudicare dalla serietà e l’impegno con cui Hiro-kun si allenava doveva essere molto importante. L’arte della manipolazione del Chakra e del suo controllo non doveva essere presa sotto gamba. In Accademia ai Denshi venivano insegnate le basi del suo impasto, ma solo dopo anni ed anni di pratica e studio alcuni Shinobi riuscivano a raggiungere la perfezione nel suo controllo. Forse questa poteva essere la strada per Ayuuki, per affinare le proprie capacità anche senza una Kekkei Genkai.


     
    .
17 replies since 20/12/2015, 17:54   219 views
  Share  
.