La Baracca dello Sciamano nella Palude

Casa di Sanjuro

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  1. Jotaro Jaku
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    La baracca nella Palude





    Nella zona nord del villaggio della Nebbia, "sorge" un piccolo avvallamento, situato leggermente più in basso del resto della città, sul livello del mare. Negli anni, questo ha causato una risacca naturale d'acqua, la quale, non riuscendo a tornare al mare, ha ristagnato, dando origine a una piccola ma accogliente foresta, di poche piante, le quali, grazie al clima e all'umidità, hanno prosperato, e sono cresciute; ma col tempo, hanno anche trovato la morte.
    Nel giro di decenni, in quella zona, sempre all'interno del confine murario della città, è nata una vera e propria palude; la vegetazione non è lussureggiante, nè copiosa, ma estremamente fitta, e la luce del sole, per quanto poco ce ne sia a Kiri, filtra a fatica fin sulle acque marce di quel piccolo ritaglio di putridume, che poche creature amano chiamare casa.
    Tutta la palude misura circa duecento metri di diametro, rendendola estremamente compatta, e praticamente impossibile da considerare un problema per la vita nella città; in questo luogo, Sanjuro aveva edificato la propria casetta, prima di essere bandito dalla città.
    Quindici anni prima, sorgeva all'inizio della palude, una dimora piuttosto modesta, per un solo uomo, costruita da quest'ultimo su delle palafitte, con un piccolo pontile di una decina di metri, che portava le persone dalla fine del terreno solido fino alla casa, ma con il tempo e l'abbandono, la dimora era marcita e praticamente quasi del tutto affondata nella melma, lasciando ben poco sopra di essa, ma risparmiando il pontile.
    Dal suo ritorno a Kiri, lo sciamano aveva apportato ben poche ristrutturazioni, anzi, quasi nessuna, trasferendosi direttamente nella parte ancora non sommersa della casa: una catapecchia di due stanze di forma quadrata, estremamente piccola.
    Per fortuna di Sanjuro, il tetto era l'unica cosa rimasta bene o male sana, quindi le precipitazioni potevano essere limitate a solo qualche secchio da posizionare in camera per raccogliere la pioggia che filtrava dal tetto. E aveva aggiunto illuminazione, oh si, era stato molto attento a creare delle lanterne lungo il pontile, che aveva riempito con delle strane lampadine, o candele, difficile dirlo, di colore verdastro; difficile dire anche dove le avesse rimediate. Questo creava uno strano effetto nella zona, praticamente da fuori la palude non si vedeva nulla, ma appena messi i piedi nel territorio palustre, era possibile scorgere a pochi metri, una catapecchia immersa in uno strano alone misto giallo e verde.
    E per far sì che nessuno potesse sbagliarsi, aveva piantato all'ingresso della palude, un cartello con scritto "SANJURO" e una freccia disegnata nel cartello, anzi, incisa; che indicava l'abitazione dello strano ninja.


     
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