[Gioco] Euiko, la Dea Bianca.

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  1. - Hohenheim -
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    Quest: Introduzione
    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen


    La Valle del Ristoro si trovava tra gli alti Monti Azzurri, che prendevano il nome dalla loro caratteristica clorazione bluastra del basalto che componeva quasi la totalità della roccia di quella zona. I monti dalle punte sporche di neve si innalzavano mediamente per circa duemila metri sul livello del mare, con picchi che sfioravano i tremila metri. La valle era così chiusa dalle montagne che la luce del sole la toccava circa un’ora in ritardo al mattino ed altrettanto in anticipo la sera. L’aria era quindi sempre piuttosto fresca, ma poco ventosa e le precipitazioni scarse. I ghiacciai alimentavano il Thanvil, un imponente fiume che scendeva poderoso dai monti Azzurri per poi tuffarsi nel mare, svariate decine di kilomentri più lontano. Una corrente rapida ed impetuosa, che era stata governata solo con notevoli opere civili. Un fiume certamente non amichevole, ma importante per tutti i villaggi che vi prelevavano l’acqua purissimi per tutti gli scopi. Il Thanvil alimentava una vera e propria foresta alle pendici dei monti. Gli alberi crescevano alti e fitti nonostante l’illuminazione non ottimale e si estendevano per decine e decine di ettari tra il fiume e le radici delle montagne fino a poi sparire gradualmente al limitare di un piccolo villaggio che prendeva il nome di Kamigami no Shinden. Il villaggio non si estendeva molto, e le case erano semplici ed umili, di legno o mattoni con tetti spioventi in tegole verde scuro. Le abitazioni si accalcavano sui due lati del fiume, mentre un sistema di imbarcazioni di medie dimensioni ma robuste continuamente provvedeva al trasporto delle persone da un lato all’atro. I locali vivevano di pastorizia, e colture di alta quota, visto che il fiume era troppo impetuoso perché i pesci potessero abitarvi.

    map



    Dove il villaggio incontrava la foresta, un monaco attendeva la squadra Accademica: e che gruppo! L’isola era sempre stata troppo lontana dalla zona continentale perché l’influenza dell’Accademia riuscisse a coinvolgere quelle zone. Del resto, nemmeno ce ne era stato bisogno. L’isolamento isolano aveva permesso a quella gente di crescere in un ambiente relativamente privo di guerre. Gli stessi daimyō della zona non possedevano veri e propri eserciti personali, ma solo qualche guardia. Il fatto che dei ninja addestrati fossero chiamati in quella zona, era indice che qualcosa stava cambiando. Il monaco aveva nome Matabei: era abbastanza vecchio perché si potesse dire di lui a mala pena di essere un uomo e non più un ragazzo. Un paio di occhiali gli davano una certa aria da intellettuale, mentre i suoi vestiti e un bastone cerimoniale testimoniavano la sua appartenenza al culto della Dea Bianca.


    Un culto che aveva circa 400 anni, incentrato sulla figura mistica di una persona che si dicesse fosse la personificazione di una dea in terra. L’accademia aveva ufficialmente un’idea diversa. Speculazioni dicevano che i poteri della dea fossero le manifestazioni di una Kinjutsu molto potente, ma completamente inutile per scopi bellici. Sembrava, infatti, che la dea non potesse lasciare la valle del Ristoro dove i suoi poteri avevano effetto. Questo aveva lasciato pensare che il portatore della kinjustu potesse trarre energia dal quel luogo a causa di un legame particolare con la terra, ma non in altri. Tuttavia, per le persone normali, cioè non ninja, le manifestazioni delle abilità della dea sembravano di natura divina, fino a ricoprire tutto di un’aria di misticismo che non era riservato ad altre tecniche. Inoltre, la padronanza della tecnica implicava l’assoluto non coinvolgimento in qualsiasi atto di violenza, o almeno così si diceva.
    Qual era il potere della dea bianca? Questo non era ben chiaro, ma si diceva fosse una specie d’immenso potere di guarigione. I ninja ne avrebbero iniziato a sperimentare gli effetti non appena messo piede nella valle. Avrebbero percepito la sensazione di attraversare una cascata di acqua fredda, sebbene non ce ne fosse nessuna di visibile e loro fossero completamente asciutti, e si sarebbero sentiti rinvigoriti [I ninja percepiscono la fatica come se fossero un’energia superiore. Non da vantaggi in combattimento]. La sensazione sarebbe sparita dopo aver percorso qualche metro. Capacità di percezione visiva del chakra avrebbe permesso di osservare la presenza di un’enorme cupola di chakra verdognolo che ricopriva l’intera vallata.
    Una volta trovato il monaco, questo avrebbe fatto un leggero inchino con la testa in segno di rispetto e si sarebbe presentato, dopo di che avrebbe aggiunto.

    ‘ Vi ringrazio molto per essere venuti con così poco preavviso, ma la situazione è critica. Prego seguitemi’



    Detto questo avrebbe iniziato ad incamminarsi verso la foresta. Il monaco aveva un volto serio e preoccupato, sebbene ora la presenza dei ninja sembrasse aver alleggerito il carico di stress che si portava sulle spalle.


    ‘Questa che stiamo attraversando è la foresta Sacra della Dea. In realtà il nome gli è stato affibbiato dalle persone della zona, non ha nulla di sacro, e tuttavia la gente raramente ci mette piede, sebbene molta selvaggina possa essere cacciata qui intorno. Seguiremo il corpo del fiume per 10 kilomentri, per arrivare al Tempio, dove incontrerete sua Altezza Euiko che vi sta aspettando. Parleremo lì di cose più importanti’



    Il monaco camminava con passo svelto, ma era chiaro che non aveva nessuna preparazione ninja. Il gruppo avrebbe potuto fare qualsiasi domanda avesse ritenuto necessaria ad acquisire informazioni, durante la lunga passeggiata.

    […]



    Dopo circa 50 minuti, la foresta avrebbe ceduto il passo ad una radura piuttosto grande, dove il Thanvil era affiancato da un’enorme struttura a tre piani alta circa nove metri, che si estendeva per circa 50x40 metri. Il tempio era completamente in legno, decorato con statue di pietra nera a raffigurare dragoni, demoni ed uomini che combattevano, narrando leggende che non erano note nella zona continentale. Il verde, il rosso e l’arancio decoravano intarsi, colonne e bassorilievi che apparivano lungo tutti i muri esterni in complessi disegni che prendevano forma e significato solo se sufficientemente vicini. Poi c’era l’oro. A prima vista sarebbe stato difficile da notare, ma poi un’intricata rete di fili d’oro sarebbe apparsa su tutte le superfici non altrimenti abbellite. Infine, d’oro era anche l’enorme portone principale del tempio: liscio e massiccio.
    Questo era aperto, e un discreto numero di persone stava entrando nella struttura. Molti di questi portavano dei sacchi o bauli con loro che stavano trasportando nel tempio. Guardando gli sguardi curiosi del gruppo ninja, Matabei avrebbe detto:


    ‘Il tempio riceve cospicue donazioni da coloro che credono. Di questo noi teniamo solo la parte necessaria al sostentamento di sua altezza e delle sacerdotesse, il resto lo diamo in beneficenza. Tuttavia, in questo periodo le offerte stanno aumentando e abbiamo qualche problema a smaltirle.’



    Se al di fuori del tempio il rumore del fiume e delle persone costituiva un perenne brusio di fondo, all’interno regnava assoluta pace. Il gruppo sarebbe stato fatto entrare in un’anticamera dal pavimento di legno dove c’erano tre porte. Nella porta alla loro sinistra, fluiva la maggior parte delle persone, e un altro monaco le guidava verso un lungo e ampio corridoio, dove finivano tutte le donazioni. La porta alla loro destra era chiusa e, sebbene i ninja non lo sapessero, portava a un corridoio che conduceva al piano superiore, dove erano le stanze da letto per le sacerdotesse e la dea. La porta principale era proprio di fronte a loro ed una donna sbarrava loro il cammino. Era molto giovane ed estremamente bella, con il volto pallido e le labbra rosse, tutti i capelli tirati all’indietro a formare una capigliatura che dire bizzarra era poco. Vestiva un kimono in tinta rossa e ricami bianchi di fiori riempivano la metà inferiore dell’abito.



    ‘Questa è la Prima Sacerdotessa di sua Altezza Aimi Asuka’



    Il monaco dicendolo fece una referenza alla Sacerdotessa, mostrando una chiara disparità di ruoli nella gerarchia di quel culto, dove le donne avevano le posizioni più elevate.

    ‘Benvenuti! Sono stata commossa nel vedere quali figure di spicco l’Accademia abbia mandato per supportare la nostra causa. Oggi abbiamo chiuso la sezione principale del tempio così che possa avvenire l’incontro tra voi e sua Altezza in tutta calma. Del resto le cose che dobbiamo discutere sono di massima importanza. Euiko già vi sta aspettando insieme alle sue sacerdotesse. Ora, se permettete, vi istruirò sul comportamento da tenere nei riguardi di sua altezza. ‘



    Il tono della donna sarebbe cambiato, passando da un normale tono da conversazione ad uno di comando, essendo lei abituata ad essere quasi al vertice di una catena di comando.


    ‘Quando entrerete nella sala, mantenete sempre uno sguardo basso. Non lasciate che i vostri occhi si posino su sua Altezza, altrimenti potreste essere in pericolo di perdere voi stessi nel suo potere. Normalmente usiamo un pareo per fare in modo che nessuno la possa vedere, e le sacerdotesse portano con loro enormi ventagli per nasconderla alla vista di chiunque in caso d’imprevisti, ma è meglio essere prudenti. Lasciate che sia io a parlare per prima, arriverà il momento in cui potrete fare tutte le domande che vorrete. Ora entriamo.’



    Così dicendo aprì le enormi porte dell’entrata principale, ed avanzò subito seguita da Matabei, il quale aveva il volto rivolto a terra. La sala principale del tempio era composto da un vasto spazio completamente in legno. Due file di colonne imponenti e decorate con rampicanti dalle foglie dorate dividevano lo spazio in tre navate. Nelle due navate secondarie, imponenti statue di uomini in armatura alte 5 metri e larghe 2 erano affilate lungo i muri esterni dello spazio, circondate da piccole candele basse e tozze. Nella navata principale un tappeto rosso era adornato con candele ed otri in ceramica dai quali pendevano piante dalle foglie larghe e dai fiori rossi. Sparse nella stanza, nove donne vestivano un kimono completamente bianco, con una singola fascia verde a stringere loro la vita. Aveva tutte i capelli tirati all’indietro e un volto reso bianco latte da un qualche tipo di crema. Alle spalle di ognuna era attaccato un enorme ventaglio, com’era stato loro anticipato. Erano tutte ragazze con meno di 20 anni, praticamente indistinguibili le une dalle altre per via del make-up. Lo sguardo attento dei ninja avrebbe notato che i corpi delle giovani non erano stati addestrati per il combattimento, tuttavia capacità da sensitivo avrebbero permesso di identificare la grande forza spirituale che proveniva da loro [Energia Blu, solo per il chakra e Concentrazione]. Quasi sul fondo della stanza, un basamento che sembrava pietra si innalzava di circa un metro da terra, e lì era posizionato una struttura in legno: una semplice cornice divisa in 3 sezioni teneva teso un telo bianco. Non era possibile vedere cosa ci fosse dietro la struttura. Piuttosto, da lì un’intensa luce bianca veniva irradiata in ogni direzione. Anzi, in un raggio di circa 3 metri da dove si doveva trovare Euiko, la luce sembrava provenire da ogni direzione, così che ogni ombra venisse completamente cancellata.
    Quando il gruppo di accademici entrò, le sacerdotesse si disposero tra i nuovi venuti ed Euiko, il braccio sinistro piegato dietro la schiena, pronto ad afferrare l’enorme ventaglio se ce ne fosse stato bisogno. La sacerdotessa Aimi camminò verso il gruppo di ragazze senza prestar loro molta attenzione e si fermò poco prima della linea difensiva che quelle avevano creato. Fece una piccola riverenza prima di iniziare a parlare:

    ‘ Sua altezza, sono arrivati i ninja Accademici’



    Con un attimo di ritardo da dietro il separé qualcosa sembrò voltarsi, e l’intensità della luce nella stanza sembrò aumentare.


    ‘ 1867 kilometri dividono questo villaggio dalla desertica Suna, e 2356 dal villaggio di Kiri… quanto disturbo per una ragazza del Sud’



    Quella che aveva parlato era una voce da ragazza, serena e gentile che sembrava riverberare nello spazio e nella mente dei ninja, pura e chiara come una sorgente di acqua montana. Era anche una voce carica di potere, in una maniera che andava oltre la comprensione dei ninja accademici [quando la dea parla, rigenerazione naturale del chakra e delle ferite raddoppia].


    ‘Sua altezza è tropo modesta…’



    ‘Me lo ripeti sempre…Shinobi, sicuramente sarete stanchi per il lungo viaggio affrontato. Sfortunatamente abbiamo poco tempo e le cose che dovete sapere sono molte. Vi lascio alle cure dei miei attendenti i quali vi istruiranno sugli accadimenti dei giorni passati e su quelli che devono venire. Io devo tornare ai miei obblighi di contemplazione, domani potremo parlare con più calma. Che la benedizione della dea sia su di voi.’



    Detto questo il livello di luce si abbassò. Quando questo accadde, l’Alto sacerdote prese la parola:


    ‘Sua altezza Euiko rimane in preghiera per la maggior parte del tempo, garantendo salute e pace su tutta la valle. E’ un onere immenso ed un grande onere. Quando è in questo stato a stento percepisce il mondo esterno. Se parleremo qui non la disturberemo.’



    Prese quindi la parola l’alta Sacerdotessa:

    ‘Lasciate che vi spieghi la situazione. Sua altezza Euiko è una delle pochissime prescelte dalla Dea per portare in seno il suo immenso potere. La nostra società è fondata su un sistema oligarchico, dove i daimyō governano tutti gli affari dell’isola. Tra essi viene però scelto un leader che li comandi tutti. Questa persona deve essere all’altezza del compito e, perciò, deve dimostrarsi degno e rispettare le condizioni che la nostra tradizione impone: essere di sangue nobile, rispondere ai 3 quesiti della Dea, sostenere la presenza della Dea senza vacillare. Non è un compito facile, credetemi.’



    Il suo sguardo ed il tono della voce era serio e preciso: quello che cui stava parlando era tutto per una persona come lei che era arrivata così in alto nella gerarchia del credo. Continuò dicendo:

    ‘Cinque giorni fa Hiroya Hisashi, daimyō della regione sud occidentale dell’isola ha soddisfatto tutti i requisiti e quindi fra 3 giorni verrà unito in matrimonio a sua altezza Euiko. Quando questo succederà, il potere della dea abbandonerà sua altezza per concedersi ad un’altra delle ragazze che sono ora presenti in questa sala, che sono state preparate per accettare il Dono della Dea.’



    Guardandosi intorno, il gruppo avrebbe visto che anche le sacerdotesse avevano smesso di prestare loro ascolto e si erano unite alla meditazione di Euiko, intonando una sommessa litania, le cui parole erano incomprensibili.
    L’alto Sacerdote prese di nuovo la parola:

    ‘Questa tradizione è andata avanti per moltissimi anni, indisturbata…fino a ieri. Abbiamo trovato una delle sacerdotesse morta davanti al tempio e non sappiamo chi sia stato. Questo è un atto sacrilego e senza precedenti. Siamo sempre stati in pace, e quest’attacco è completamente inaspettato. Crediamo che uno degli altri daimyō sia dietro questa storia, ma non ne abbiamo le prove. Chiunque sia stato deve avere delle fonti all’interno del tempio, perché la notizia ufficiale del superamento delle prove sarà inviata stasera a tutte le famiglie nobili dell’isola…’


    ‘Abbiamo quindi bisogno che per questi 3 giorni sua altezza sia protetta, fin quando non si unirà in matrimonio: e qui entrate in azione voi. Noi non siamo esperti in guerra e protezione, quindi voi pianificherete tutto ciò che pensate sia indispensabili alla sicurezza di sua Maestà. Vi forniremo piantine dell’edificio e risponderemo a tutte le domande che vi verranno in mente. Inoltre, un gruppo di volontari dal villaggio si è reso disponibile per qualsiasi compito sia necessario svolgere’

    [ 5 uomini energia bianca]

    Detto questo, la coppia di monaci avrebbe mostrato al gruppo il resto del tempio, dalle cantine fino agli alloggi. Passando davanti a una delle camere avrebbe detto:


    ‘In questa stanza potete sistemare le vostre cose: appartiene alla sacerdotessa che è venuta a mancare. Attrezzeremo un paio di letti in più. Ci dispiace di non potervi offrire più spazio, ma normalmente non sono ammessi visitatori per la notte.’



    Nella stanza i ninja avrebbero trovato le piante dell’edificio, e i due sacerdoti sarebbero rimasti a disposizione per ogni evenienza.

     
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