[Gioco] Euiko, la Dea Bianca.

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  1. - Hohenheim -
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    Euiko, la Dea Bianca
    Oceano Nanmen


    I due sacerdoti fecero un cenno di assenso mentre valutavano la fattibilità delle proposte del gruppo accademico.


    ‘Certo, mi sembra un piano perfetto. Chiudere il tempio come detto non sarà un problema. Capisco che far entrare estranei introdurrebbe una variabilità che sarebbe meglio non avere. Comunque no, ninja della Sabbia, non ci sono arrivati estranei nel tempio, se non le persone del villaggio a portare i doni.’


    Il lavoro degli shinobi iniziò attivamente da quel momento. Una volta che i ruoli di tutti furono chiari, anche le altre sacerdotesse vennero messe a conoscenza del loro ruolo, così come i volontari che si erano proposti come aiutanti e la stessa Euiko. Tutti si dimostrarono chiaramente d’accordo. Il tempio fu chiuso e, da quel momento in poi, non arrivarono più persone nonostante la reticenza dei primi ai quali venne quasi sbattuta la porta in faccia. Quella sera, fu emanato ufficialmente il proclama del matrimonio, com’era usanza. Tuttavia, la classica festa che accompagnava quell’evento non avvenne, perché i motivi di sicurezza chiaramente lo vietavano. Dal momento in cui il messaggio era partito, il vero compito degli shinobi iniziava. Era chiaro che, chiunque avesse ordito le minacce ai danni di Euiko, poteva adesso effettivamente metterle in atto, oppure tirarsi indietro qualora avesse bleffato. Chiaramente, nulla cambiava agli occhi del gruppo accademico. Il loro incarico consisteva in 3 giorni, e quei giorni sarebbero stati.

    Quella sera non accadde nulla, e nulla ancora la mattina seguente. Le liturgie del culto continuavano nella normalità nonostante il gruppo di evocazioni e shinobi fosse una presenza sicuramente estranea in quella situazione. Il gruppo stava facendo tutto quello che era in loro potere per garantire la sicurezza della due, e proprio questo era il problema. Nessuna delle abilità che avevano messo in campo poteva permettere loro di prevedere quello che sarebbe successo nelle successive 12 ore.


    [..]



    Mezzanotte e mezza, salone centrale. La cerimonia notturna era nel pieno della sua magnificenza, mentre enormi quantità di chakra venivano estratte dalla terra su cui poggiava la dea, convertite attraverso il suo corpo e poi emanate verso il cielo, a rinforzare l’aura benefica che copriva l’intera vallata. Ognuno era in postazione, come pianificato. Un gruppo di sacerdotesse era raccolto intorno alla struttura lignea che occultava Euiko alla vista dei presenti.

    Itai fu il primo ad accorgersene. Una percezione lieve che durò una frazione di secondo. Probabilmente, se non fosse stato concentrato nell’unico compito di percepire una qualsiasi minaccia, non se ne sarebbe mai nemmeno accorto. Avvertì come se due notevoli quantità di chakra fossero improvvisamente apparse sotto i suoi piedi, da qualche parte, per poi svanire così come erano venute. Tuttavia il preavviso che avrebbe avuto sarebbe stato molto breve. Improvvisamente, il pavimento alle spalle dell’altare si squarciò esplodendo come se una bomba fosse stato piazzata sotto lo stesso, aprendo un’apertura di quasi 4 metri quadri. Mentre le schegge lignee del pavimento e pezzi di muratura volavano per la stanza, un fumo denso, come nebbia, invase l’immenso salone, impedendo a chiunque di vedere più in la del suo naso [T. del Velo di Nebbia]. Solo Seinji potè vedere chiaramente cosa stesse succedendo, mentre due individui emergevano agilmente dal foro che si era appena aperto. Uno vestiva un abito leggero in due pezzi che lasciava scoperte la braccia e buona parte del petto . Il corpo era ricoperto di una serie di tatuaggi complessi che scomparivano sotto i vestiti [Img]. Il secondo era più alto e magro [Img]. Un ampio kimono viola ne copriva completamente le fattezze. Si mossero all’unisono. Il ragazzo tatuato lanciò un kunai in direzione del pareo che copriva la dea. Nonostante la velocità [Nera+8] il colpo non mirava esattamente alla dea, ma avrebbe terminato la sua corsa a mezzo metro dalla posizione di Euiko, così come avrebbe fatto un secondo proiettile nascoscosto nell’ombra del primo [Arte dei proiettili d’Ombra]. Una serie di intricati disegni percorrevano il manico di entrambe le armi. Contemporaneamente, l’altro ragazzo avrebbe alzato la mano destra esercitando il suo controllo gravitazionale. Euiko sarebbe stata catapultata fuori dall’involucro di tela e legno che la occultava, spinta verso i due assalitori da una forza invisibile [Vel 725]. Qui sarebbero arrivati i primi problemi per Seinji. Se non avesse distolto lo sguardo, non avrebbe potuto evitare la vista di Euiko. I due ragazzi non correvano lo stesso pericolo: avevano entrambi gli occhi chiusi [Combattere alla Cieca].
    Quando il proiettile ed Euiko si trovarono a 1.5 metri di distanza, il ragazzo tatuato si spostò nella posizione del kunai in una frazione di secondo: un movimento non avrebbe potuto compensare la distanza così rapidamente, solo una tecnica spazio-temporale lo avrebbe permesso. Ed il loro avversario era un maestro in quello. Il ragazzo avrebbe allungato la mano verso Euiko [ Vel. Nera+8 tacche+3 tacche da Ricomparire=975]: gli sarebbe bastato solo sfiorarla ed entrambi si sarebbero smaterializzati. La missione del gruppo sarebbe fallita in un solo istante.
    Se il tentativo fosse stato sventato, il ragazzo di nome Naohiro Igasai si sarebbe nuovamente teletrasportato vicino al suo compagno, per poi sparire entrambi. Itai ed Asmodai avrebbe percepito le loro energie muoversi al piano di sopra.


    [...]



    ‘Wow ma questi tizi sono straforti Konan…hai visto che roba!’


    Disse Naohiro al suo compagno.

    ‘Stai calmo e attieniti al piano. Presto, entra qui’


    Così dicendo sarebbero entrati nella stanza più vicino alle scale del piano superiore del tempio.


    [...]



    Intanto nel piano interrato, un uomo sulla cinquantina stava seduto nella stanza dei tesori [Img]. Una lunga tunica rossa copriva un corpo dalla muscolature possente, mentre un’enorme zambato era poggiato sulle gambe piegate. Con attenzione, ascoltava il frastuono proveniente dal piano di sopra, dove i suoi figli/allievi stavano creando confusione, ma senza muovere un muscolo. Accanto a lui, tra i tanti tesori, un quadro era leggermente illuminato da una luce azzurrognola di un sigillo che era comparso sulla sua superficie.



     
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