[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Kasei

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    La richiesta parlava chiaro: c'era bisogno di qualcuno che indagasse. Qualcosa, nelle cose meridionali del Paese dei Demoni, stava rapendo alcuni uomini e sopratutto uccidendo diversi animali. Un mistero che andava risolto.
    Il corpo dei Kariudo non sembrava essere in grado di risolvere quello strano mistero o più che altro, forse non intendeva farlo. Del resto le problematiche in quel Paese erano molteplici, sopratutto con la strana e pericolosa fauna locale che tali sparizioni sembravano davvero piccole. Probabilmente vi erano anche altre motivazioni dietro la convocazione di tre ninja Accademici, forse di natura politica oltre che pratica, ma era qualcosa che nessuno poteva sapere.
    La missione era stata profumatamente pagata e si sa, dinanzi al dio denaro un Villaggio non si sarebbe di certo tirato indietro. Fu Suna ad accollarsi del tutto la responsabilità della missione scegliendo tre shinobi: il primo, un Chunin d'esperienza, ils econdo un giovanissimo Genin mentre il terzo era uno studente che fu aggregato più per far fare lui esperienza che come reale supporto. Fu detto loro di recarsi presso il porto di Umitenpi che stava all'imboccatura dello stretto golfo della costa sudorientale del Paese del Vento e da lì vennero imbarcati su una nave appositamente preparata per loro. Il capitano era un uomo taciturno che indossava un militaresco kimono rosso legato alla vita da una cinta nera. Il petto ed il viso erano butterati di cicatrici orribili e mancava del tutto il braccio destro all'altezza del gomito. I capelli, neri, erano ispidi e corti, il viso una maschera di durezza accentuata dalla mascella squadrata ed aggressiva.
    Non disse una parola per tutto il viaggio e quando parlava impartiva ordini ai suoi uomini con un tono così autoritario che essi eseguivano all'istante senza lamentarsi minimamente.


    Il viaggio sarebbe durato quasi dieci giorni, durante i quali gli shinobi avrebbero potuto far conoscenza tra loro. Quando il Paese dei Demoni fu in vista qualcosa parve cambiare nell'aria. Il cielo era limpido, non vi era una nuvola e la temperatura era nettamente più alta rispetto a quanto la stagione avrebbe potuto suggerire. La costa da lontano era un orizzonte verde e man mano che si avvicinarono si poté vedere un piccolo porto dove la nave attraccò.
    Ad attenderli, non appena scesi, vi era un uomo dall'aspetto strano: il viso era ricagnato ed i capelli bianchi erano legati in due ispide code che partivano dai lati del cranio rasato. Le spalle larghe, le braccia muscolose e le gambe marmoree gli conferivano un aspetto di possanza incredibile. [Immagine di Riferimento]
    Ben arrivato, ninja. Io sono Kariudo Ryuu, comandante dei Kariudo di questa regione. Seguitemi. parlava anch'egli con uno strano tono autoritario. Per quanto le sue maniere fossero ineccepibili anche la più banale delle richieste sembrava essere un ordine.
    Si inoltrarono nella foresta di strani alberi che non avevano mai visto, quasi tutti dotati di fiori colorati ed estremamente odorosi tanto da coprire l'olfatto e rendere più difficile utilizzarlo [Malus di -9 alla Percezione entro 9m da se]. Non vi consiglio di toccare quei fiori. Circa quattro specie su cinque sono così velenosa da uccidere un uomo, delle restanti i nove decimi vi darebbero allucinazioni. Purtroppo qui, nel Paese dei Demoni, tutti prova ad uccidere gli uomini... ma ci siamo adattati bene. il sentiero li condusse presso una casupola isolata in una radura. Era una semplice struttura squadrata di un solo piano con una superficie di circa cento metri quadri. Vi entrarono da una pesante porta di legno notando che all'interno c'era una specie di covo: tutti i muri, laddove non vi erano le finestre, erano tappezzati di scaffali pieni di rotoli. Tavoli pieni di diverse mappe e pergamene erano presenti praticamente ovunque fatta eccezione per un angolo dove vi era una minuscola cucina con un piano cottura. Ryuu fece accomodare i tre su tre sedie attorno ad un tavolo, tirando poi fuori dalla tasca un mazzo di foto.
    Tutto è iniziato circa un mese e mezzo fa. Prima la moria degli animali, abbiamo notato diversi animali uccisi. Queste sono le foto, ecco, potete giudicare anche voi. Le foto, ordinate cronologicamente mostravano chiaramente i segni di diversi animali morti e per lo più mangiati. Inizialmente si trattava per lo più di pesci, poi man mano che il tempo passava anche lucertole via via di maggiori dimensioni, pipistrelli, aquile, falchi, serpenti anche scimmie ed infine una tigre. Tutti gli animali avevano in comune il fatto di essere incompleti: qualcosa di aveva letteralmente mangiati.
    Poi sono giunte alcune sparizioni di uomini. Tuttavia, non posso confermare che questi fatti siano correlati. Abbiamo cercato qualcosa, ma senza fortuna e ci sono incombenze che spingono noi Kariudo a non poterci occupare della questione. Dunque, semplicemente, indagate e scoprite cosa sta succedendo.
    Ryuu-san? all'improvviso una ragazza abbastanza giovane, sui diciotto anni, entrò. Aveva i capelli di un colore simile al rosa scuro ed uno strano cappello. [Immagine di Riferimento]spinner_clow_51137
    Kaia. Bene, occupati tu di loro. Io vado. E così com'era giunto, quasi fosse arrabbiato, uscì dalla stanza per andare chissà dove. Kaia si avvicinò al gruppo, decisamente più allegra del suo superiore.
    Kariudo Kaia, recluta, al vostro servizio! Ah vedo che Ryuu-san vi ha già mostrato le foto bene bene. Gli attacchi sono concentrati principalmente in un'area a circa tre chilometri da qui ma le sparizioni umane sono avvenute lontane dei villaggi costieri in un'area almeno dieci volte superiore! Allora, avete domande? Eh? So che non ci capite molto. Io sarò la vostra guida per questa missione! E fece un sorriso allegro e trionfante.
    Doveva essere il suo primo incarico importante, e si vedeva.
     
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    Spia in missione



    Quale migliore allenamento per la mia natura di una semplice missione di indagine. Tra l'altro, con soli compagni di Suna, il che mi avrebbe inoltre aiutato a conoscere nuovi shinobi del villaggio. Sia per allargare le mie conoscenze, sia per poter contare su una sempre più importante lista di nomi e conoscenze il giorno in cui avrei affrontato l'inserimento nell'organo amministrativo.
    Non potevo certo sperare che le cose sarebbero state rosa e fiori, non conoscevo i miei compagni, e rischiavo di ritrovarmi in una missione del genere con due palestrati tutto muscoli. Le indagini erano delicate, io stesso ancora avevo alcuni problemi ed incertezze. I Bluff sono tutto in questo genere di cose, e richiedono grande padronanza e sicurezza. Ad ogni modo, ero abbastanza contento di questo genere di missione, anche se, mi avrebbe come sempre costretto ad un fitto dialogo collaborativo con gli altri. Cosa che prediligevo poco.
    Non era indicato un luogo d'incontro presso Suna, di conseguenza mi recai direttamente al porto, in attesa del loro arrivo. Arrivai per primo, e trovai ad aspettarmi un uomo tutto d'un pezzo, che sembrava averne viste di cotte e di crude. Il capitano era vestito in maniera militare, ed il suo volto era ricco di ricordi di guerra, senza considerare il moncherino. Aveva un aspetto duro e taciturno, suo malgrado però, io avevo bisogno di sapere sin da subito. Il capitano non sembrava minimamente propenso alle chiacchiere, ma ciò non mi esentò dall'esperire un tentativo.


    Buongiorno capitano. Sono Ryoshi Okura, uno dei tre shinobi che lei dovrà trasportare. La ringrazio della disponibilità, e già che ci sono sarei interessato a chiederle se negli ultimi mesi ha notato qualcosa di strano in questa tratta. Che ne so, un cambiamento climatico, una maggiore intensità delle onde, un maggior numero di navi accanto alla sua, una qualsiasi cosa.

    Non sapevo cosa cercare, e di conseguenza per il momento qualunque informazione poteva essere utile o inutile. Ad ogni modo, in questo genere di indagini ha senso cercare di ottenerne il più possibile, e fare un filtro solo alla fine. Si tratta sempre di puzzle da dover ricomporre. Meglio avere un pezzo di troppo da lasciare in disparte, che rimanere con un buco. Dubitavo che il capitano potesse effettivamente riferire qualcosa di utile, se mai m'avesse risposto, ma avevo tentato. Una volta arrivati anche i miei compagni d'avventura li avrei salutati presentandomi.


    Ryoshi Okura, è un piacere affrontare con voi quest'indagine. Che dire, si spera di cavarcela in fretta...

    Qualora poi avessi ottenuto una risposta dal capitano l'avrei prontamente girata ai miei compagni. Era mio interesse collaborare oggi, e di conseguenza avrei riferito loro quanto sapevo.


    [ . . . ]



    Dopo il viaggio in nave ci ritrovammo a seguire il caro Kariudo Ryuu. Anch'esso era un omone autoritario. Oltre ad avvisarci riguardo la pericolosità della flora locale ci condusse in una casupola isolata, quasi in mezzo al niente. All'interno vi era una sorta di centro strategico, pieno di rotoli e quelle che sembravano essere delle cartine. Dopodichè, iniziò il briefing. Lasciai parlare l'uomo, il quale sembrava molto interessato a lavarsi le mani dalla faccenda. Cosa ben confermata dalla velocità con la quale lasciò la stanza, assegnandoci alla ragazza subentrata.


    Ebbene, questo è il destino delle missione del mio rango. SI lavora con i novizi, senza particolari indicazioni, e senza chissà quali scopi.

    Finalmente la ragazza disse un qualcosa di utile, l'area nella quale gli incidenti erano avvenuti, la lasciai parlare, poi, ovviamente, iniziai dalle domande sui tasti sbagliati. La ragazza sembrava essere di primo pelo, e facilmente si poteva sperare che si facesse scappare qualche informazione di troppo. Magari è un vulnus della mia coscienza, ma in queste situazioni non credo mai nella totale collaborazione dei locali.


    Mi presento anche a lei, mi chiamo Ryoshi Okura. Mi scuso se le mie domande possono risultare invasive, ma ho, abbiamo, bisogno di sapere il più possibile per venire a capo della questione.
    Innanzitutto, per quale motivo voi Kariudo non potete o volete risolvere la questione ? Per essere così certi di volerne stare fuori è probabile che sappiate o che perlomeno abbiate dei sospetti su cosa stia accadendo.
    In secondo luogo, esistono protezioni o rimedi per proteggersi dalla vegetazione locale ? Tra noi c'è anche uno studente, la missione non dovrebbe risultare particolarmente pericolosa, ma è meglio prevenire che curare.


    La prima domanda era quella che più mi premeva, era necessario inquadrare sin da subito i vari conflitti di interessi o le faccende delicade della zona. Iniziai a tenere gli occhi puntati sulla ragazza, nonchè le orecchie ben aperte, sperando di captare qualche commento del vecchio Kariudo uscito dalla stanza.


    Inoltre, è mai accaduto qualcosa di simile nella storia di questo posto ? Oppure, che ne so, avete nella flora e fauna locale degli organismi che tendono a nutrirsi di ciò che c'è intorno ? Oppure, è stato notato qualcosa di strano rispetto a prima ? Un cambiamento climatico ? Un nuovo arrivo di stranieri ?

    Non avevamo uno straccio di indizio dal quale partire, e dovevamo pian piano costruirne uno. Per il momento volevo limitarmi a fare delle domande, senza alcuna proposta concreta. Il capo del gruppo era indubbiamente il chunin, e non era mia intenzione rubare il posto a nessuno, di conseguenza prima di esprimermi liberamente ne avrei atteso il permesso. Detto ciò, non potevo credere che non ci fossero dei sospetti, o che non avessero alcun indizio. Era necessario che qualcosa iniziasse a venir fuori.
     
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    Verso il Paese dei Demoni
    Paese dei Demoni



    Mentre attraversava il Paese del Vento, il chunin ripensava al suo ultimo fallimento. Era sdraiato con la schiena sul dorso di un’imponente aquila di argilla che planava piano sui venti ascensionali che la calura del deserto sottostante creava in un ciclo infinito. Hohenheim conosceva a menadito quelle zone, e non aveva bisogno di guardare dove stava andando per governare la sua creazione. Del resto, la sua mente era da tutt’altra parte. Stava tornando dal paese del Fuoco, dove avrebbe dovuto infiltrarsi in un’associazione criminale vincendo un torneo di combattimento presso una città disabitata. Pensava che avrebbe avuto vita facile, ma non era andata così… Sebbene non fosse stato sconfitto propriamente, sembrava che il suo avversario avesse colto, più di lui, l’interesse degli spettatori dello scontro e fosse stato scelto al suo posto. Questo purtroppo aveva fatto saltare i piani del chunin bambino e, con essi, anche la sua finestra di opportunità.

    ‘Forse avrei dovuto attingere al potere del Kiseki…oppure la C3?’



    Il bambino continuava ad arrovellarsi su dove avesse sbagliato, quando un falchetto dal villaggio di Suna gli iniziò a svolazzare parallelamente intorno. Hohenheim allungò una mano distrattamente, e quello lasciò cadere un foglietto con l’invito ad una missione. Il chunin si tirò su e lo lesse svogliatamente, ancora pensando allo scontro. Una nave lo stava aspettando per partire verso il paese dei Demoni, se avesse accettato l’incarico.

    ‘Uff….’



    Il chunin si voltò verso il suo zaino e controllò che ci fossero razioni a sufficienza. Quindi si lasciò cadere all’indietro, battendo sul soffice dorso argilloso della sua creazione, mentre questa virava nettamente verso sud, con rotta il porto di Umitempi.

    […]



    Arrivato a destinazione, trovò la barca ed il suo primo compagno di missione ad attenderlo: un genin di Suna che non conosceva. Nelle specifiche della missione era anche rivelata la presenza di una terza persona, sempre di Suna, sebbene uno studente. Questo faceva di lui il ninja più esperto del gruppo, dandogli la posizione di comando.

    ‘Se è stato permesso ad uno studente di venire, il nostro compito non sarà molto gravoso’



    Si presentò al Genin:

    ‘Piacere di conoscerti Ryoshi, io sono Hohenheim. E’ già arrivato il terzo del nostro gruppo? No? Bene, avverto il capitano che partiremo appena saremo al completo.’



    Il capitano era un uomo burbero di carattere e anche di fisico: il paese dei Demoni sembrava un nome appropriato se aveva ridotto un uomo in quelle condizioni. Il chunin fu felice di vedere Ryoshi che si metteva subito all’opera cercando di carpire informazioni: era sinonimo d’iniziativa. Il chunin decise di prenderla con calma: 10 giorni erano lunghi da passare. Innanzi tutto, era importante conoscere il proprio team quindi, essendo tutti a bordo, decise che fosse il caso di fare le dovute introduzioni:

    ‘A quanto pare dovremo restare su questa barca per un po’, quindi cerchiamo di sfruttare il tempo che c’è concesso prima di arrivare sull’isola nel migliore dei modi. Siccome dovrò organizzare il vostro lavoro, è indispensabile che sappia cosa potete e non potete fare, quali sono le vostre abilità, i vostri punti di forza e i vostri punti deboli. Siamo tutti ninja di Suna questo significa che conosco abbastanza bene le tecniche e le abilità che avete imparato al Villaggio’



    Avrebbe quindi lasciato parlare i due shinobi. Hohenheim dava ordini con tono fermo ma gentile, in maniera molto più matura rispetto ai 16 anni che aveva. Inoltre, sfruttando le sue doti di sensitivo, avrebbe saggiato in prima persona la forza dei suoi compagni [Percezione del Chakra][Percezione del Vero].

    Avrebbe condiviso anche lui con il gruppo le sue abilità:

    ‘La mia specialità è il combattimento dalla lunghissima distanza, essendo un manipolatore di argilla esplosiva. Nei Sand Scorpion sono l’esperto di esplorazioni, infiltrazioni e bombe. Spero che la mia età non vi crei alcun problema: sono un veterano di missioni e scontri’



    Per il resto del viaggio il chunin avrebbe organizzato così il suo tempo: la mattina avrebbe dedicato il suo tempo alle creazioni artistiche con l’argilla, ed in particolar modo avrebbe sfruttato la presenza di tutta quell’acqua per allenarsi con costrutti marini di ampie dimensioni: cosa che nel deserto non poteva fare. Avrebbe poi trascorso del tempo con i suoi commilitoni, se questi avessero voluto. La sera, invece, avrebbe cercato di interagire con l’equipaggio, visto che Ryoshi aveva già tentato la fortuna con il capitano. Quello che gli interessava sapere era un po’ di storia e caratteristiche del paese dei Demoni. Il bambino non sapeva nulla di quel paese, e non gli piaceva farsi trovare impreparato.

    […]



    Il comandante Kariudo Ryuu in persona venne ad accoglierli. Una gentilezza che si fermò alle sue prime parole, quando fu chiaro che l’uomo voleva solo sbarazzarsi di quella faccenda il prima possibile. Il chunin passò sopra quel comportamento: c’erano molti motivi che potevano celarsi dietro quel carattere e non tutti erano da condannare. Si concentrò invece sulle informazioni che quello fornì loro nonché si limitò ad osservare l’ambiente.

    ‘Qualcuno potrebbe nascondersi dietro l’angolo ed io a malapena me ne potrei accorgere’



    Si ritrovò a costatare il bambino, leggermente a disagio, sebbene non desse a vederlo ai suoi sottoposti. Il sentiero li portò ad una casetta, piena di rotoli, dove il vero meeting ebbe inizio. Una sequenza di foto fu presentata agli shinobi. Il chunin le osservò mentre ascoltava il capitano prima, e la sua recluta dopo. Entrambi vennero scannerizzati con le sue abilità da sensitivo: non che ce ne fosse bisogno, era solo un’abitudine. Intanto la sua mente aveva già iniziato a scomporre il problema.
    La cronologia delle foto lasciava pensare che l’animale/mostro/persona stesse guadagnando in forza e dimensione con il passare del tempo, misurandosi con avversari sempre più temibili. Questo poteva significare un incremento delle sue capacità o semplicemente che stava acquisendo più confidenza in se stesso. Aver iniziato con i pesci poteva voler dire che quelli fossero gli avversari non solo più facili ma anche i più vicini al suo habitat: non era quindi da escludere che l’essere si nascondesse vicino una fonte d’acqua. Se questa poi si fosse trovata nella foresta, sarebbe stato un vero rompicapo seguire le tracce della cosa che aveva causato le sparizioni. Il fatto che avesse attaccato degli uccelli era anche interessante: normalmente gli uccelli sono in cima alla catena alimentare perché possono sfruttare il vantaggio del volo. Se erano stati bersagliati, voleva dire che anche quell’essere aveva lo stesso vantaggio, oppure che era sufficientemente rapido da prenderli quando erano a terra. Chiaramente tutto questo poteva essere plausibile immaginando una qualche sorta di bestia. Se si fosse trattato di un uomo, allora si sarebbero dovute fare altre supposizioni. Per indirizzare i propri pensieri sulla strada corretta, il chunin osservò che tipi di ferita avevano riportato gli animali. Chiaramente erano stati mangiati, ma il tipo di morso e la sua grandezza avrebbero dato un’idea se si stesse parlando di un uomo o di una bestia. Se non fosse stato chiaro dalle foto, il chunin lo avrebbe chiesto a Kaia. Avrebbe anche chiesto:

    ‘Kaia spiegami una cosa: tra le varie belve che popolano queste terre, una tigre che grado di pericolosità rappresenta? Inoltre ero curioso di sapere la tua idea personale sulla faccenda’



    Era, infatti, interessante capire quali altri animali/mostri l’aggressore poteva essere interessato a cacciare. Il chunin avrebbe aspettato che anche lo studente facesse le sue domande quindi avrebbe detto:

    ‘Molto bene. Se possibile vorrei avere una mappa con tutti i luoghi delle sparizioni e degli attacchi avvenuti: forse riusciamo ad individuare uno schema nelle azioni di questa cosa. Inoltre, le sparizioni sono avvenute più frequentemente di giorno o notte, verso che ora? Con quale intervallo temporale avvengono gli attacchi? Avete raccolto qualche indizio dai luoghi delle sparizioni? ’



    Avrebbe poi continuato:

    ‘Vorrei vedere personalmente con il mio gruppo la scena del crimine più recente, forse riusciremo ad individuare qualcosa di interessante. Altre proposte?’


    Disse rivolto al suo seguito.
     
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    "Mors mea, tacci tua."

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    Non posso lamentarmi, noi danzatori abbiamo sempre fatto la bella vita, qui a Suna. Certo, abituarsi al clima non è stato proprio semplice, ma il villaggio è ben al riparo dalle afose folate desertiche. Inoltre ci sono parecchi corsi d'acqua sotterranei che rinfrescano la superficie e non ci privano mai della rinfrescante madre di tutta la vita. Una vera pacchia, e pensare che quando ci siamo stabiliti qui qualcuno era persino preoccupato. Ma noi mica siamo scemi, eh! Il villaggio ha i suoi intrighi politici, le solite scaramucce sotto banco, quei tafferugli che vanno avanti più o meno in ogni luogo civilizzato degno di nota. Ma ai danzatori della politica non glie ne frega un bel niente, la scelta migliore di tutte. Ti serve un alleato? Noi siamo qui. Un compagni di bevute? Sempre qui. I migliori ospiti che un Villaggio possa desiderare? Nessuno è meglio di noi. Il potere? Non ce ne può fregar di meno. Inoltre, eccomi qui, in viaggio verso il paese dei Demoni e senza aver tirato fuori una singola monetina! Una specie di viaggio di istruzione, con due ninja di grado superiore al mio. Che comunque sono solo una pallida studentessa, qualunque ninja ha più grado di me.Peccato per i fiori, però. Ci sarebbero venute fuori delle splendide ghirlande. Mi piaceva fare le ghirlande quando ero ancora una bambina, dove stava prima il clan i fiori certo non mancavano. Ma a Suna, potete immaginare, nella sabbia se sei fortunata trovi un fiore solitario. Però... sarebbe un bel modo per assassinare qualcuno. Ghirlande allucinogene, sai che risate? Senza nemmeno rendermene conto inizio a sghignazzare, cerco di portare un po di leggerezza in quell'aria carica di morte e preoccupazione. Il paese dei Demoni è davvero un postaccio, qui anche la terra proverebbe ad ucciderti se avesse modo di muoversi da sola. Se hanno dovuto persino chiedere aiuto a Suna, chissà che razza di guaio ci aspetta in mezzo a questa foresta fatta di Fiori velenosi e Edere strangolatrici. Chissà se almeno le ortiche sono un pochino amichevoli. Nah, ne dubito, hanno una personalità così spinosa.Fortuna che qui ci sei tu, Kaia, pensavo che qui al paese dei Demoni ci abitassero solo Veterani segnati dalla battaglia come quel bisteccone di Ryuu. Beh, tu conosci la zona, quali nove decimi delle bestie di qui può assestare morsi di quel genere? Un'altra risata, a labbra serrate, ma sincera non di meno. In fondo è lei quella della zona, lei che sa quale siano le piante cattive o no, stessa cosa per gli animali, i frutti, i sassi, qualunque cosa insomma! Inoltre sono qui per imparare qualcosa, non so cosa, ma qualcosa. Probabilmente mi hanno portato sul campo per farmi saggiare un po d'azione, o cose così.

    La cosa che mi ha lasciato alla sprovvista è il membro più anziano del gruppo, credo che abbia appena un anno o due in più di me, p uno di quelli che si diverte a fare statuine con l'argilla esplosiva. Di una cosa sono certa, all'accademia di cosi intensivi per affrontare tigri grosse come carri da trasporto o piante che prendono vita e ti attaccano di certo non ce ne hanno fatti fare. Uhhhh... non che ci sia da combattere, ci hanno mandati qui solo per investigare sulle sparizioni, in ogni caso. A meno che, certo, qualcuno non ci abbia nascosto qualcosa. Nah, figuriamoci, la gente di qui è strana ma dubito siano quel genere di persone. Beh, staremo a vedere.
     
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    Kaisei

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    [Sulla Nave]
    Nessun cambiamento rilevante. C'è stato un po' di maltempo alla fine dell'autunno, una brutta tempesta che ha fatto naufragare una nave proveniente dall'isola Taro proprio sulla baia dove ci stiamo recando. Nessun sopravvissuto, sono giunti solo i frammenti. Tuttavia è la norma in quella stagione per cui, niente di strano.





    Come c'era da aspettarsi la giovane Kaia venne subissata di domande, ma lei fu ben lieta di rispondere. Aveva addosso un'entusiasmo e la freschezza tipica di chi è all'inizio della propria carriera ed intende dimostrare a tutti le sue capacità apprese con un duro addestramento ed anni di attento studio. Perché ti interessa il motivo per cui noi Kariduo non possiamo occuparcene? Fate sempre così tante domande sui motivi degli ordini che ricevete ad ovest? Immagino che sarà stressante per i vostri superiori! In ogni caso, ci sono problemi più a nord e non abbiamo tempo di occuparci di questa faccenda. Non sospettiamo nulla, altrimenti ve l'avremmo detto. Ma che ti danno da mangiare, pane e sospetti? Forse è per questo che sei così basso. Va risolta ma ecco, la sparizione di qualche persona non è che sia così strana da ste' parti dopotutto... ahahahaha. E rise! C'era qualcosa che non andava nella gente di quel posto. Rimedi un sacco, siamo pieni di antidoti. Ci sono io per questo però! Per quanto riguarda la storia... Ryoshi-kun se hai intuito l'inferno che è questo Paese comprenderai allo stesso tempo che sparizioni e morti sono all'ordine del giorno. Questo è un picco che è ancora in fase ascendente e non sappiamo quale sarà il suo massimo. Il compito dei Kariudo è tenere sotto controllo la natura del Paese dopotutto. Qui tutto si nutre della fauna, flora compresa. Tuttavia è strana la quantità! Se fosse un animale solo perché mangia così tanto? E se sono tanti animali perché nessuno li ha notati? E perché cambia le prede? Per il resto, nessun cambiamento, eh! Dunque fu il turno di rispondere all'altro ragazzino.
    A ben pensarci avevano mandato un gruppo di bambini a risolvere la faccenda. Che strana gente c'era ad ovest.
    Una tigre non è di certo all'apice della catena alimentare, fidati. Diciamo che è al terzo posto... qui ci sono animali parecchio inquietanti, ma li conosciamo tutti: i draghi-lucertole di Kazan, le api carnivore, le formiche volanti sputa-acido... tutte bestiole o insetti che farebbero a pezzi una tigre senza problemi. Non sappiamo quando avvengono gli attacchi con precisione ma dall'analisi dei resti possiamo dire che non c'è preferenza di orario ma sono assenti del tutto dall'alba fino a mezzogiorno e poi avvengono tutti i giorni, probabilmente più volte al giorno. Per quanto riguarda invece gli attacchi agli uomini sono stati dieci fin'ora ma nessun indizio: quelle persone erano cacciatori oppure ragazzini allontanatisi di casa, persino una coppietta. Sono spariti nel nulla. Le sparizioni e gli attacchi agli animali potrebbero essere scollegate ma ecco, quando due eventi strani si verificano insieme è più facile che siano collegati che siano isolati, no? Poi rispose alla domanda di Taiga.
    Ah praticamente farei prima a dirti quali bestie non sarebbero in grado di compiere qualcosa del genere. L'ipotesi più probabile ora è che non sia qualcosa di tipico di queste parti, altrimenti ce ne saremmo accorti. Sempre se si tratti di qualche bestia.
    Dunque Kaia annuì alla richiesta di Hohenheim. Andare ad esplorare era la cosa giusta da fare, giacché tra quelle quattro mura probabilmente non avrebbero scoperto più di quanto Kaia poteva dire loro. La ragazza prese una borsa e quando la mosse si poté udire il suono di diverse boccette di vetro che cozzavano l'una con l'altra. Antidoti! spiegò senza che nessuno le avesse chiesto nulla. Mai uscire senza. Andiamo.




    Il viaggio durò almeno tre ore durante le quali la ragazza divise con i tre alcune polpette di riso altamente energetiche che si era portata dietro. Percorsero più di dieci chilometri tra la natura selvaggia seguendo un angusto percorso che si snodava in quella foresta dall'aria tropicale e dal profumo nauseabondo. Non incontrarono bestie o trappole, giacché Kaia spiegò che il sentiero (che era tutt'altro che lineare) toccava i punti sicuri trovati dai Kariudo in decenni di esplorazione e che di fatti era il modo più sicuro di girare nelle foreste del Paese dei Demoni senza perdersi o peggio.
    Quando giunsero sul luogo dell'incidente erano usciti dalla foresta e si trovavano al limitare della stessa a circa una decina di metri dal sentiero. C'era una piccola fossetta riparata dagli occhi indiscreti dei viaggiatori. Qui molto spesso qualche coppia va per passare un po' di... ecco tempo di qualità. Arrossì appena, guardando distrattamente in lontananza. Chissà quanto "tempo di qualità" aveva trascorso lei proprio lì. Abbiamo trovato gli effetti personali dei due, ma su di essi non c'era nulla. Devo ammettere che non hanno mandato gente proprio esperta a controllare per cui potrebbe essere sfuggito qualcosa.


    La conca era larga circa cinque metri e si sviluppava quasi circolare come un avvallamento dolce nel terreno che nel punto più basso era appena un paio di metri sotto il livello della strada che era sulla sinistra ad una decina scarsa di metri. Sempre sul lato sinistro della conca c'era una fitta siepe costituita da arbusti spinosi che nascondeva la conca alla vista dalla strada. Nella conca c'era solo qualche sasso ricoperto di muschio, molta erba e vi spuntavano le radici degli alberi circostanti.
    Un occhio particolarmente allenato [Percezione: 9] avrebbe potuto notare che le radici degli alberi parevano come graffiate da una artigliata ma su entrambi i lati, come se in realtà la radice fosse stata stretta in una tenaglia, seppur molto sottile.
    Ad un occhio molto allenato [Percezione: 12 oppure Vista Perfetta] invece sarebbe potuto saltare all'occhio la presenza di una specie di materiale viscoso sul fondo di tali incisioni, simile a della resina.
    Un olfatto invece particolarmente sviluppato [Olfatto Perfetto] avrebbe potuto rilevare vicino ai tagli un mix di odori strani: un odore molto acido ed irritante misto al più classico odore del sangue.
     
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    Indagini in corso
    Paese dei Demoni


    Kaia li portò in una radura che distava alcuni metri dal sentiero che stavano percorrendo. Una siepe la nascondeva alla vista dei passanti, il che la rendeva perfetta tanto per una scopata quanto per un crimine: sfortunatamente, loro stavano investigando sul secondo.
    Nell'investigazione forense, esiste il principio per cui, durante l'evento criminoso, lo scambio di materiale organico ed inorganico è inevitabile tra la vittima e l’assaltatore. Hohenheim credeva in questo principio, tuttavia bisognava essere pignoli a sufficienza per renderlo rintracciabile. Sebbene la zona non fosse molto ampia, il chunin decise di procedere con la massima cautela.

    ‘Avete del filo di nylon? Dividete lo spazio in sezioni da un metro quadro ognuna. Cercate in ogni riquadro attentamente e poi passate a quello successivo. Se trovate qualcosa, indicatelo con un marker. Io ho 20 metri di filo.’



    Il chunin avrebbe lasciato alla sua squadra il compito di eseguire per primo il lavoro: se fosse stato possibile, durante quella missione avrebbe cercato di inculcare un po’ di metodo in quei ninja, essendo loro di Suna ed inesperti. Tuttavia, quella era una missione vera e propria, non un allenamento. Quindi, quando gli altri ebbero finito, lui controllò che il compito fosse stato svolto nel migliore dei modi. Fu così che, forse per la sua esperienza o per le sue capacità di percezione superiori, il chunin trovò qualcosa di interessante. Lo indicò al gruppo dicendo:

    ‘Su quelle radici ci sono dei segni di graffi e un liquido che assomiglia a della resina…forse abbiamo un indizio. Kaia, ti dice qualcosa? Tu e Taiga prendetene dei campioni che possiamo far analizzare, o sottoporre alle attenzioni di qualcuno che ne sappia più di noi? Sembra che qualcosa abbia tirato la radice e, nel tentativo, l’abbia graffita: un tentativo di trascinamento? Ryoshi controlliamo intorno alla radura: stiamo cercando segni di trascinamento, spostamenti o impronte!’



    Si sarebbero dati alla ricerca, nei 5-6 metri intono alla radura, cercando una traccia anche sugli alberi nella zona specificata. Nonostante la lontananza, il chunin non avrebbe perso d’occhio nessuno dei membri del suo team: non avrebbe perso nessuno sotto la sua guida.
    Se non avessero trovato nulla, il chunin si sarebbe rivolto a Kaia:

    ‘Riusciamo a visitare altre scene del crimine? Altrimenti converrà far analizzare i campioni che abbiamo trovato.’


     
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    La cortesia!



    La risposta della ragazza era niente di più di quello che mi potessi aspettare. In sostanza aveva quasi sviato il discorso, rispondendo in maniera vaga al fatta che loro avevano altri problemi a cui pensare nel nord del paese.


    Se m'avesse detto di farmi i cazzi miei era uguale... Partiamo bene.

    Al di là di questa risposta la ragazza sembrava molto cortese e disponibile verso di noi. Rispose agli altri quesiti e su richiesta di Hohe si preparò ad uscire per accompagnarci sul luogo dell'ultima aggressione. Non prima però di prendere uno zaino probabilmente colmo di antidoti. Lo guardai un attimo, qualche genere di cosa fosse successa avrei dovuto tenerlo sotto controllo, non doveva cadere a terra, nè tanto meno potevamo permettere di rimanere per un qualsiasi motivo senza quello zainetto.
    Il viaggio durò parecchie ore, durante le quali la ragazza ci diede addirittura dei panini energetici. Sfruttai l'occasione per fare due parole, chissà che potessero tornare utili...


    Ebbene, una tigre rimane solamente al terzo livello della catena... Impressionante. Al di la degli antidoti come fate a sopravvivere ? Dobbiamo aspettarci qualche genere di pericolo ? Non dubito della tua capacità, ma sai, quattro paia d'occhi e orecchie son sempre meglio di uno.

    Non ero particolarmente interessato alla faccenda, ma farla parlare poteva servire a qualcosa. Chissà che non facesse altre uscite incontrollate come quella relativa al luogo in cui passare delle ore felici.
    Mi guardai intorno, controllando soprattutto lo studente, e vedendo che Hohe faceva lo stesso anche con me. Era ovvio controllare l'operato dei vari sottoposti, una lunga catena di controlli.

    Il luogo non dava ad una prima vista segni particolari, ma dopo la divisione con il filo di nylon ordinata dal chunin mi impegnai per controllare attentamente la zona.


    Esatto, mostrano dei segni, come se fossero state stritolate...

    Dissi dopo le parole di Hohe, in effetti anche io le avevo localizzate nello stesso momento, ma lui era stato molto più reattivo nel chiamare il gruppo. Probabilmente ero abituato pur sempre a soppesare il peso di un'informazione prima di condividerla.


    In realtà, scusa se non condivido, ma più che un trascinamento sembra una presa... E tutto sommato abbastanza tenue. Forse, un trascinamento avrebbe rovinato molto di più la radice, e soprattutto l'avrebbe rovinata solamente nella parte superiore, e portandola a raccicciolarsi su stessa. Invece qui non sembra sia stato intaccata la forma, e come se fosse stata solamente stretta, da qualcosa di più piccolo di essa.

    Mi balenò immediatamente un'idea particolare. Essendo tutte le radici macchiate di questi segni era come se tutta la zona fosse stata vittima di una sorta di presa. Si era parlato fino a poco prima della strana tendenza della natura di questo posto ad evolversi, e dei poteri che questa avesse...


    Si potrebbe pensare ad un'attacco della natura stessa, non fosse che non spiegherebbe minimamente come mai i luoghi siano diversi...

    Tenni l'idea per me, e al successivo ordine del chunin di controllare la zona, per cercare ulteriori tracce mi applicai nuovamente, usando tutte le conoscenze in materia di cui disponevo.
     
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    II



    Più mi addentro nella folta selva degli orrori e più mi domando perché qualcuno sano di mente possa prendere anche solo in considerazione l'idea di venire a vivere in un posto del genere. Come è cominciato tutto questo? Una scommessa tra amici? profughi disperati ed esiliati pronti a tutto pur di sopravvivere? Una banale dimostrazione di coraggio? Non riesco a darmi pace ne tanto meno una risposta, di certo le risorse per fare una bella flotta e andarsene non gli mancano. A meno che, certo, l'idea di essere indipendenti gli piaccia a tal punto a vivere in una trappola mortale per tutta la loro vita. L'unica cosa che sorprende più della loro testardaggine è la capacità di prendere il tutto con normalità. Perché formiche volanti sputa acido si trovano dappertutto, eh! Ed io pensavo che gli scorpioni giganti del deserto Sunese fossero roba brutta. Se non altro non se la cavano male in cucina, o almeno Kariudo lo ha fatto, non posso certo garantire per gli altri. Posso solo immaginare quante spezie abbia dovuto mescolare per dargli un sapore, con la puzza nauseabonda di polline che c'è qui intorno anche l'acqua sembra avere un sapore diverso. Mi chiedo se dopo qualche mese passato qui la gente c'è l'abbia ancora il senso dell'olfatto. Mi chiedo se avrei qualche speranza contro piante carnivore e formiche volanti, a dirla tutta. Beh, non avrebbero mandato due pezzi grossi con me se non fossero stati in grado di proteggermi, no? Insomma, immagino siano dei pezzi grossi. Altrimenti dubito che gli antidoti di Kariudo basteranno per farcela scampare. Ah, basta con questa negatività, devo concentrarmi sulla missione!


    Un quadrato alla volta, capito, nulla di difficile. Si, insomma, se qualcosa non ci mangia prima di aver finito.



    Mi sono impegnata con tutta me stessa, davvero! ma niente di niente, un capello, un'unghia, una goccia di sangue, un pezzo di vestito strappato... un cavolo di nulla. Corsi di investigazione all'accademia non ne hanno mai fatti, immagino che questa sia il genere di cose che si imparano sul campo, o con l'esperienza. Alla fine i miei allegri maestri hanno trovato tutto senza il mio aiuto, esibendosi in deduzioni degne del migliore degli scout. Tanto valeva mi dicessero di guardare e non fiatare, per quello che valgono le mie abilità. Tutto d'un tratto l'idea di dover combattere una pianta gigante non sembra poi così brutta, qualunque cosa pur di spezzare l'imbarazzante futilità della mia presenza. Se non altro mi ero tenuta da parte una delle polpette di riso, almeno qualcosa da fare c'è l'ho! Mi faccio vicina a Kariudo, con passo lento, dando un'altra occhiata al nido dei piccioncini prima di lanciarle un occhiata complice, sussurrandole all'orecchio.


    Lui com'era, carino?



    Che poi c'è anche da riflettere su questo. Un villaggio sicuro in una terra infestata da animali partoriti dagli incubi di un veterano di guerra, e la tradizione locale è farsi tre ore di camminata soltanto per farsi qualche giro di giostra?! Certo, non mi sorprende che in un posto dove la morte è sempre in agguato la gente cerchi di alleggerire il carico di nervosismo nel migliore dei modi, ma magari prendere una stanza in un ostello farebbe al caso loro. Se gli animali qui fossero un pelino più intelligenti aspetterebbero la fine dell'amplesso per prenderli alla sprovvista, sfiniti, due piccioncini con una fava! Oppure potrebbero fare come fanno all'accademia, nel lugubre e silenzioso sgabuzzino delle scope. Certo, a meno che qui anche le scope cerchino di ammazzarti. Ah beh, spero solo che qui si riesca a cavare un ragno dal buco. Oddio, e se fosse un ragno gigante il mostro fuori dal comune? Cavolo, spero proprio di no...


     
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    III




    Le ricerche andarono avanti con precisione da parte del Chunin e del Genin. Non pareva esserci molto che quella giovane studentessa potesse fare e così decise di avvicinarsi alla loro guida la quale alla domanda arrossì violentemente. Si era capito così tanto che lei conosceva bene quel posto? Ah bé, qualcuno sì, qualcuno meno. Disse distrattamente. In ogni caso, la gente che viene qui abita a circa dieci minuti. È il mio villaggio natio. Spiegò, cambiando rapidamente argomento, sfatando anche la credenza che si era fatta la studentessa: nessuno si incamminava per tre ore nel folto della foresta per cercare qualcosa.
    L'attenta ricerca portata avanti da Hohenheim e Ryoshi produsse qualche risultato interessante. Tra l'erba Ryoshi, grazie alle sue spiccate doti investigative, fu in grado di trovare un piccola cinta di cuoio tranciata di netto. Era marrone chiaro e presentava diverse tracce di sangue. Quando Kaia notò cosa aveva trovato la prese tra le mani. Bagnò con la lingua la punta del dito indice e la passò sulla cinta di cuoio. Il sangue non poeva di certo tornare a fluidificare ma qualcosa che Kaya aveva fatto fece sì che esso tornasse liquido sulla punta del dito di lei. La Kariudo dunque, senza troppi complimenti, lo assaggiò.
    Mh. Sangue di uomo, 0 positivo. Disse seria: era davvero in grado di dedurre quelle informazioni assaggiando il sangue! Lo stesso gruppo sanguigno dell'uomo che è sparito qui. Bé, a questo punto le probabilità che i due poveretti siano ancora vivi sono alquanto scarse non trovate?
    La verità, dopotutto era alquanto innegabile in tal senso. Dunque si avvicinò alla radice trovata da Hohenheim e annusò con attenzione. Strano. Molto strano... mormorò la ragazza con in viso una faccia più che riflessiva. La resina che è qui è fortemente acida però sento qualcos'altro... rifece lo stesso trucchetto di prima e senza troppi complimenti, assaggiò anche quella resina. Fece una faccia disgustata e dunque tossì con forza. Blargh! Acqua! Cercò la sua borraccia e bevve dei lunghi sorsi. Quando si fu ripresa, parlò. Ho sentito distintamente tre sapori e la cosa mi incuriosisce. Uno è acido delle formiche volanti sputa-acido, l'altra è saliva di drago-lucertola che è dolce ma velenosa e poi sangue umano. Non riesco a capirne il genere però sento sia uomo che donna. Fece un'altra espressione disgustata. Tuttavia è tutto strano, è come se questi sapori fossero uniti piuttosto che sovrapposti, non so se mi spiego. Non che ci fosse un modo facile di esprimere un concetto che le giungeva dal suo acutissimo senso del gusto! Le parole non potevano tradurre tutte le sensazioni del mondo, dopotutto.
    Vi anticipo la domanda che mi farete, vi parlo già degli animali che ho sentito. Le formiche volanti sputa-acido sono insetti, ma forse sono i più pericolosi animali che abbiamo qui, forse persino più delle api carnivore. Si muovono in gruppi come le formiche, ma ogni insetto è lungo circa mezzo centimetro e può volare. Quando si sentono attaccati o vanno a caccia sputano acido, non una grossa quantità in genere tuttavia quando sono molte sono in grado di uccidere un uomo in venti secondi e farlo sparire in cinque minuti tra acido e cibo. Brutte bestie. Fece una breve pausa poi riprese a parlare. I draghi-lucertola di Kuzan sono invece dei lucertoloni che possono arrivare a due metri di lunghezza, hanno una saliva pastosa ed adesiva fortemente velenosa e vengono chiamati "draghi" anche per la deliziosa abitudine di sputar fuoco. Tuttavia in genere non lo fanno, ecco. Quando cacciano preferiscono usare la lingua, le fiamme sono per difesa. Aggrottò le sopracciglia. Ed ora la parte strana. I draghi lucertola di Kuzan sono chiamati così perché sono caratteristici della regione di Kuzan a circa diciamo trenta chilometri da qui proseguendo verso est. È difficilissimo trovarli così ad ovest. Le formiche invece sono più facilmente riscontrabili in questa zona. Non capisco che ci facesse un drago-lucertola qui, sarò sincera. E si gettò nelle sue riflessioni. I tre avevano avuto qualche spunto. Stando a quanto diceva Kaya in quella storia c'entravano sicuramente due animali: i draghi-lucertola di Kuzan e le formiche volanti sputa acido. Tra gli animali uccisi c'era anche un drago-lucertola. Aggiunse poi distrattamente. Era probabile che loro non li avessero notati. Così tirò fuori nuovamente le fotografie e le sfogliò fiinché non trovò quella che cercava. La metà posteriore del corpo di un grosso rettile dalle squame rossastre tranciato a metà con un colpo netto e sicuro.
    Poi quei segni a tenaglia... bé, sarò onesta, non centrano né con le formiche né con i draghi-lucertola. Volete che vi porti su qualche altra scena più vecchia oppure volete saperne di più su questi animali?
    La scelta era la loro, dopotutto.


    Edited by -Max - 20/1/2016, 22:42
     
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    Avevo costruito nel tempo un contegno strepitoso, ovviamente per via di quelle che erano le mie necessità di spia, ma la ragazza che ci guidava sembrava volerlo mettere a dura prova. Dapprima con il riferimento all'innumerevole numero di visite che aveva fatto nella zona, e poi con le sue incredibili abilità nel riconoscimento del sangue.


    Giustamente, per sopravvivere in questa zona terribile avranno dovuto fare di necessità virtù... Detto ciò, si tratta di abilità interessanti, in futuro mi potrebbero tornare ben utili, dovrei chiederle di trasmettersi queste conoscenze...

    Al di là di qualche elucubrazione mentale di troppo sulla ragazza i fatti stavano prendendo sempre di più una piega particolare. Dubitavo in un certo senso che i Kariudo non sapessero nulla di più a proposito, ma non aveva senso insistere su quella strada, che indubbiamente non avrebbe portato da nessuna parte. Il primo sospetto per una teoria alternativa mi venne quando Kaya ci fece vedere la foto del drago lucertola tagliato a metà. Non le lasciai il tempo di finire la frase che iniziai a parlare in contropiede...


    Hai detto che queste bestie sono in grado di sputare fuoco, da dove lo generano ? Generalmente nei Draghi la fonte del fuoco è lo stomaco, che poi attraversa il loro corpo e lo sputano dalla bocca... Sai dirmi, da questa fotografia, se la zona di drago lucertola che manca è quella in cui avviene quel processo ?
    Inoltre, come te, anche chi ha ucciso la bestia probabilmente sapevo che i draghi usavano il fuoco solamente per difesa, ecco che si spiega il taglio secco in grado di dividere a metà una bestia di queste dimensioni... Poi magari sbaglio ma, c'erano tracce di fuoco nella zona in cui è stato trovato ?


    Le idee nella mia testa erano diverse, c'erano parecchie possibilità per spiegare gli eventi sulla base dei fatti, pochi, che conoscevamo... Poteva essere una sorta di evoluzione molto rapida di qualche bestia, ma più probabilmente si trattava di qualche strampalato scienziato pazzo che volevo creare la bestia ALFA, l'essere definitivo...


    Personalmente ragazzi possiamo tenere in considerazione l'idea che qualcuno voglia mettere insieme le diverse capacità delle bestie in questa zona, da usare come armi, o va a sapere... Per le sparizioni umane però ciò non ha riscontro... Kaya i due qui presenti si sa se avevano conoscenze particolari ? Erano per caso molto bravi in qualcosa, oltre che... Ad appartarsi ?

    Devo chiederti un'altra cosa, prendi tutte le foto delle bestie, se puoi dimmi quali " poteri " , " capacità " , hanno, e soprattutto, la correlazione tra le loro capacità è le rispettive parti mancanti dei vari corpi. Perdona le mille domande, ma inizio a sospettare qualcosa...

    Prima di poter decidere dove andare, e come proseguire avrei voluto poter avere risposta a quelle domande. In qualche modo dovevamo trovare un nesso conduttore, soprattutto per poter anticipare la prossima mossa della " bestia " piuttosto che corrergli dietro visitando i vari luoghi dei delitti.
     
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    III



    La mia cara nonnina, pace all'anima sua, era un'esperta di medicina degna di ogni merito. In particolare le piaceva raccogliere piante ed esemplari di fauna locale ovunque andasse, o quanto meno dei loro campioni. Quando potevo le andavo sempre dietro, un po perché mi piaceva camminare nel mezzo della natura, un po perché mi piaceva starle accanto e sentirla parlare di ogni genere di stramberia che la natura avesse da mostrare. Mi ha insegnato come i veleni possano essere usati a fini medici, nelle giuste dosi, e viceversa. Di come gli ecosistemi di un luogo, anche il più terribile e astioso, fossero in realtà tremendamente fragili. Ogni ecosistema ha un suo equilibrio, una sua legge e un'ordine di potere. Una piramide alimentare che varia di luogo in luogo. Dove un'ape è solo preda, in altri luoghi diviene predatore, ma non si tratta mai della stessa ape. Le fotto mi passano davanti, ma manca il colpevole. Un drago tagliato a metà, ma non sembra un colpo di spada. No, mi ricorda tanto una presa, come di una grossa chela. Un granchio gigante, potrebbe essere persino uno scorpione gigante di Suna vista la forza impressa nella morsa. ma questo lascia a intendere una domanda di una certa rilevanza. L'ospite indesiderato, come ci è arrivato fin qui? Di certo non a nuoto, qualcuno deve averlo portato qui, anche solo per errore. Magari era trasportato su una nave, la nave è naufragata e il clandestino si è trovato in un nuovo ecosistema.


    Credo che la verità sia di gran lunga più semplice e meno macchinossa di quanto credi. La nonnina aveva ragione a dire che più sali nella gerarchia e più storie di complotti ed intrighi ti vengono in mente.



    Seppellisco il tutto con una risata nei confronti del rosso, non vorrei che prendesse la cosa come un insulto o una sorta d'affronto personale. Ma immaginare che qualcuno stia prendendo pezzi di animale per replicarne le abilità suona... strano. Vista la situazione, intendo. Se fosse un essere umano a fare tutto questo, si curerebbe di portare i corpi in un posto sicuro, dissezionarli con calma, studiarne ogni proprietà fisica. Invece sono lasciati alla rinfusa, come un buffe dove l'ultimo arrivato da un morso e si schifa, lasciando al tartina mozzicata sul tavolo. No, non avrebbe senso lasciarsi alle spalle tutte queste tracce, o rapire gli abitanti del luogo per attirare maggiore attenzione su se stessi. Questa mi pare decisamente opera di un animale, o comunque di un gran maleducato.


    Io credo che l'ecosistema dell'isola sia stato compromesso da una specie estranea alla stessa, sembra terrestre quindi escluderei che sia una creatura trasferitasi dal mare. L'unica cosa che mi viene in mente è che una nave sia naufragata sulle coste e. qualunque cosa trasportasse, si sia liberata per andarsene a zonzo sull'isola. Il problema è che l'isola non è il suo bioma nativo, non sapeva quale fosse il suo posto nel luogo e quindi ha iniziato a mangiare animali di ogni sorta. Neanche tanto per nutrirsi, perché non sapeva chi fosse preda e chi fosse predatore. Probabilmente ha speso tutto questo tempo a sondare il territorio, cercando di capire il suo posto nella catena alimentare. E a giudicare dalle ultime vittime, oserei dire che si è messo persino più in alto di voi. La prima cosa che mi è venuta in mente vedendo il drago è che sia qualcosa idi bello grosso, dotato di chele. Un granchio o uno scorpione, gli scorpioni giganti di Suna vengono esportati e allevati per il loro veleno terapeutico, non mi sorprenderebbe se uno di questi sia riuscito a farla d padrona qui intorno. ma la cosa che mi preoccupa di più sono quei piccoli segni simili a morse presenti sulle radici. L'unico modo per peggiorare il tutto è se lo scorpione fosse femmina e pronto a deporre, o non fosse per niente solo! Per scopi di allevamento si mandano sempre un maschio e una femmina. E... beh, se i piccoli cominciano a crescere, vi troverete un bel disastro ecologico fra le mani.



    Credo fosse tutto, l'unica cosa che ancora non mi quadra è l'assenza di veleno nei corpi degli animali uccisi, a meno che certo non abbiano sorvolato su questi dettagli nel fornirci informazioni. Queste mezze verità e mancanza di fiducia proprio non mi piacciono, non serve un maestro della mimica facciale per capire che la bella Kaia non ci sta dicendo tutta la verità. Devo cercare di entrarci un po più in sintonia, magari farle dire qualcosa in più anche per semplice distrazione. Visto il tipo, credo di poter fare affidamento sulle mie doti del mio clan. Un danzatore deve anche saper ammaliare, in fondo. Mi faccio vicina quanto basta per sussurrarle all'orecchio, un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra, lasciando i due pezzi grossi ad analizzare la mia idea. Non si dica che i Danzatori non siano individui dalla mentalità aperta!



    Di un po, una volta conclusa la missione, ti va di venire qui per starcene un pochettino sole solette?





     
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    Le bestie del boschetto della mia fantasia
    Paese dei Demoni



    La cerca di tracce si concluse con il ritrovamento di un pezzo della cintura di una delle due vittime scomparse. Sebbene quella fosse una scoperta interessante, diminuiva drasticamente la possibilità che le persone spartite in quella zona fossero state rapite, piuttosto che uccise. Questo decisamente non faceva piacere al chunin. Kaia si dimostrò invece più utile di quanto il suo grado lasciasse intendere. Le sue doti non erano conosciute nel mondo accademico, e Hohenheim rimase piacevolmente sorpreso nel constatare che la ragazza poteva produrre analisi con un buon dettaglio, senza ricorrere ad apparecchiature sofisticate.

    Una volta sentito il resoconto di Kaia, i suoi due sottoposti fecero domande e proposero ipotesi che potevano essere più o meno vere. Hohenheim, nonostante potesse immaginare anche lui scenari più o meno probabili, decise di non lanciarsi nello stesso tentavio fin quando le prove non avessero indirizzato il gruppo verso una direzione più precisa. Una volta che la ragazza rispose a Ryoshi, il chunin avrebbe detto:


    ‘Per ora seguiamo la pista degli animali. Inizieremo con le formiche volanti: vediamo se riusciamo a trovare degli indizi nelle loro colonie, oppure se notiamo cambiamenti nel loro comportamento. Poi ripeteremo la stessa cosa nella zona dei draghi-lucertola.’



    Prima di lasciare la zona, tuttavia, il chunin avrebbe provato anche a sondare quel luogo con le sue abilità di sensitivo ed esploratore [Abilità][Tecnica]. Invece per recarsi nella zona dei draghi-lucertola. Il chunin avrebbe proposto di muoversi su una delle sue creazioni volanti, un grande falco d’argilla, per colmare quei 30 kilomentri in un baleno.[Tecnica]
     
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    Kaisei

    IV



    Ciò che i tre stavano deducendo avevano mandato la giovane Kaya in piena riflessione. Così, da brava guida qual'era, iniziò a rispondere alle svariate domande che le vennero poste sulle simpatiche bestioline che erano state massacrate.
    Mh, bé, le producono da ghiandole impiantate nella bocca, non dallo stomaco. Non sono in grado di usare chakra è una cosa naturale e spettacolare. In pratica queste ghiandole producono grosse quantità di liquido infiammabile, un misto di alcool e terpeni infiammabili che vengono accumulati all'interno di sacche contenute sopra il palato, dunque avvolte da una struttura ossea bella forte. Quando si sentono in pericolo due piccoli diaframmi spingono le sacche ed uno sfintere ne chiude l'accesso, dunque aumenta la pressione finché lo sfintere non si rilascia e dunque il liquido viene nebulizzato. La combustione viene avviata da cellule polarizzate che sono in grado di creare un piccolo arco voltaico, abbastanza da infiammare l'emissione che infatti è più una vampata che altro. Comunque sì, non si vede nella foto, ma c'era erba bruciacchiata dov'è stato trovato il drago. Ma non so cosa voglia dire eh, onestamente, se ha visto il suo aggressore e si è sentito minacciato è piuttosto normale che si sia surriscaldato. Per il rosso sunese passò ad ipotizzare che qualcuno stesse cercando di combinare i poteri degli animali. Kaya fece una faccia abbastanza sospettosa ma non riuscì a rispondere che l'altra ragazzina, quella decisamente intraprendente, espose le sue alquanto originali (ma stranamente più credibili) teorie.
    Kaya annuì nell'ascoltarla. Esatto, esatto! Ci sono troppe cose che non quadrano in qualcuno, piuttosto che in qualcosa! Però il relitto... oddio, il relitto viene dall'isola di Taro per cui se c'è qualcosa che è stato trasportato qui dovrebbe essere qualcosa che è tipico di quella zona e non di questa. Ammesso che la deduzione riguardo il relitto fosse vera. Comunque no, quei due erano persone davvero normali. Certo qui tutti ci sappiamo più o meno difendere ma non erano Kariudo.
    Dunque alla richiesta di Ryoshi di mostrare tutte le foto elencando le capacità delle bestie fu colta da un attimo di sconforto. Tuttavia rovistò nella sacca degli antidoti tirando nuovamente fuori le foto, iniziando a girarle finché non trovò qualcosa di interessante.
    Tutti gli altri erano animali normali, ma quelli erano animali caratteristici di quella fauna così strana ed inselvatichita qual'era quella che abitava le foreste del Paese dei Demoni.
    I piranha dalla coda rossa, zanne fortissime e pinne rosse in grado di riscaldarsi fino a trecento gradi centigradi in dieci secondi. Un miracolo della natura. Poi man mano che è uscito dall'acqua si è mangiato anche un paio di camaleonti volanti. Sanno mimetizzarsi molto bene e sono chiamati volanti per via delle membrane tra le zampe anteriori che gli consentono di planare se lo vogliono. Dunque è riuscito a papparsi un Pettirosso Esplosivo... no, non ridete, ma credo che quell'animale sia il cul-de-sac evolutivo per eccellenza: quando è alle pezze ha delle cellule che sono in grado di produrre grosse quantità di gas in brevissimo tempo grazie a delle reazioni biochimiche. Il cosino si gonfia e poi PAFF! Esplode. Poi direi che è passato ai pezzi grossi che vi ho detto.


    Il giovanissimo Shinobi che doveva essere anche il capo propose di andare a vedere le formiche sputa-acido. Kaia deglutì appena ansiosa: non era il genere di bestie che andavano avvicinante a cuor leggero ma i suoi ordini erano fin troppo chiari: doveva soddisfare la curiosità dei ninja ed accompagnarli ovunque avessero voluto.
    Ecco.
    La curiosità dei ninja.
    La ragazzina di Suna, che doveva essere qualche anno più grande di lei si avvicinò mentre la ragazza accompagnava il gruppo fuori dalla foresta per puntare poi verso nord. Le parole di lei confusero la ragazza dai capelli rosa la quale si guardò attorno, come se avesse udito qualcosa di estremamente strano e sospetto e solo dopo ebbe il coraggio di puntare i suoi grandi occhi sull'impertinente giovane.
    C... cosascusa? sussurrò Kaia, bloccandosi di colpo rossa in viso. T... tu? Ma... ecco, stava per dire "sei così giovane", poi si ricordò che quello non era un male e così lasciò cadere l'argomento vagamente. Kaia non era il tipo da lasciarsi sfuggire certi inaspettati divertimenti, del resto! Si vedrà... disse allora, ripreso il controllo dopo la sorpresa, sorpassando Taiga per condurre il gruppo verso le zone selvatiche dove c'erano le pericolosissime formiche sputa-acido.




    Ci volle più di un'ora di marcia a buoni ritmi prima di giungere presso il formicaio dei pericolosi insetti. La colonia aveva stabilito il suo territorio in un terreno spoglio di erbe ed aveva costruito un cumulo di terra alto circa tre metri. Non si vedevano però insetti in giro cosa che, come spiegò Kaia, non era così inusuale del resto.
    A differenza delle altre formiche tendono ad agire in gruppo solo se necessario. Sono bestiole alquanto pericolose, motivo per cui eviterei di avvicinarmi troppo alla Colonia se serve. Restate entro trenta metri dalla stessa e dovremmo essere al sicuro.
    L'esplorazione del terreno attorno alla colonia poteva rivelare molte cose, purché fossero stati bravi a scorgerle.
    Le formiche sputa acido tendono a privilegiare questi suoli secchi e privi di vegetazione. Che animali strani non trovate? In ogni caso, c'è qualcosa di... strano... quasi inquietante. C'è troppo poco movimento, persino per essere vicini ad una colonia di formiche sputa-acido attorno alle quali, notoriamente, non si avvicina davvero anima viva se non shinobi e Kariudo alquanto imprudenti.
    Camminando sul terreno di fatti chiunque avrebbe potuto udire un suono strano, un crepitio simile a quello che si udirebbe calpestando gusci di uova. Adesso i tre avevano delle scelte da compire? Comprendere il motivo per cui sembrava di camminare su un pollaio, oppure cercare di fugare i dubbi di Kaia riguardo il poco movimento attorno a quella Colonia. Certo era che non ci si poteva arrischiare di avvicinarsi a quegli animali senza le giuste (anzi, sacrosante) precauzioni!
     
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    Il covo delle formiche strane
    Paese dei Demoni


    Finalmente un’idea interessante e sufficientemente credibile era spuntata all'interno della discussione tra i ninja. La cosa bella era che era stato lo studente del gruppo a tirarla poi fuori per primo e Kaya l’aveva trovato subito interessante. Anche ad Hohenheim piaceva, sebbene ancora c’erano molti quesiti da capire. Del resto, sulla scena dell’attacco erano state trovate tracce che portavano alla fauna locale. Quindi bisognava procedere con cautela e non lasciarsi trasportare dall'entusiasmo.


    […]



    Il luogo dove le formiche avevano nidificato era in cima una duna di terra scarsamente elevata. Kaia sin da subito espresse i propri dubbi sul fatto che tutto sembrasse troppo calmo.


    ‘Seguire l’istinto è una buona cosa, in certe situazioni. Se pensi che ci sia qualcosa di sbagliato è molto probabile che tu abbia ragione. Invito tutti alla massima attenzione ora. Procediamo con l’analisi dei dintorni come abbiamo fatto prima e poi vediamo come precedere.’



    Innanzi tutto il chunin si sarebbe concentrato sul terreno che stava calpestando. Con le sue capacità di percezione [Abilità] e l’ingrandimento conferitogli dal D-Visor, cercò di comprendere il mistero di quella strana consistenza, per poi discuterne con la guida.


    ‘Cosa sai dirci di questo rumore di uova rotta quando si cammina?’



    Avrebbe quindi esplorato la zona, mantenendosi alla dovuta distanza dalle tane [Abilità]. Dopo di che avrebbe detto:


    ‘Troviamo un punto un po’ rialzato da dove avere una chiara visuale del nido. Voglio raccogliere dei campioni più da vicino. Casomai istigare una reazione da parte di quelle bestie’



    Sempre mantenendo una distanza di sicurezza, il chunin avrebbe creato una replica sufficientemente fedele di una di quelle formiche sputa-veleno, avvalendosi dell’aiuto della loro guida [1 unità di argilla]. L’avrebbe quindi fatta avvicinare al covo e, da lontano, osservare cosa succedeva. Se non fosse successo nulla, per lo meno la creatura di argilla avrebbe prelevato altri campioni dall'interno del nido da far analizzare a Kaia.
     
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    L'idea dello studente era buona, e soprattutto era stata accolta con maggior attenzione da Kaya, sintomo che potesse essere una giusta opinione. Per quanto nutrivo dei dubbi rispetto alla Kariudo, non potevamo far altro che fidarci del suo istinto. Essendo l'unica residente del posto era colei che meglio conosceva la struttura e la prassi tipica di quest'isola, per lei era più facile valutare la credibilità delle diverse tesi. Dopo il nostro breve dialogo Hohe decisi di procedere verso la tana delle formiche. Impiegammo parecchio tempo ad arrivare, e sin da subito Kaya si mostrò attenta a farci notare quelle stranezze delle quali solo lei poteva aver notizia.


    Qual genere di troppo poco movimento ? Troppi pochi altri tipi di animali o intendi anche di persone in generale ?

    Ritenevo quest'ultima una domanda abbastanza inutile, era quasi ovvio che lei si riferisse ad altri generi di animali, ma per il mio carattere era importante escludere ogni genere di possibilità.


    Quali altri generi di animali vivono in questa zona e attualmente mancano ? Potrebbe esserci una spiegazione particolare ?

    Essendo totalmente ignoranti della fauna del posto, ogni domanda sarebbe potuta tornare utile. Dopo i primi passi annui alla domanda del chunin. Non potevo non concordare con la sua sensazione. Il suolo emanava una sorta di strano rumore, e subito il capo gruppo chiese informazioni a riguardo. Se la ragazza avesse confermato che non era qualcosa di abituale per il luogo l'avrei subito incalzata:



    L'hai già trovato da qualche altra parte questo rumore ? Da cosa è provocato ? Potrebbe essere utile sapere se in genere è , diciamo " frutto " della abilità di qualche altro animale.

    Infine, seguendo l'esempio di Hohe, mi sarei messo anch'io a cercare, facendo leva su tutte le mie abilità. Stando attento sia riguardo al terreno, alla ricerca di qualche particolare importante, sia a tutta la vegetazione che ci circondava. Inoltre, tenevo ben a mente le parole della ragazza riguardo il movimento assente nella zona, ed anche per quello avrei cercato di usare la mia esperienza con le tracce per cercare di venire a capo di qualche informazione che potesse risultare utile.
     
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