[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

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  1. lNearl
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    Spia in missione



    Quale migliore allenamento per la mia natura di una semplice missione di indagine. Tra l'altro, con soli compagni di Suna, il che mi avrebbe inoltre aiutato a conoscere nuovi shinobi del villaggio. Sia per allargare le mie conoscenze, sia per poter contare su una sempre più importante lista di nomi e conoscenze il giorno in cui avrei affrontato l'inserimento nell'organo amministrativo.
    Non potevo certo sperare che le cose sarebbero state rosa e fiori, non conoscevo i miei compagni, e rischiavo di ritrovarmi in una missione del genere con due palestrati tutto muscoli. Le indagini erano delicate, io stesso ancora avevo alcuni problemi ed incertezze. I Bluff sono tutto in questo genere di cose, e richiedono grande padronanza e sicurezza. Ad ogni modo, ero abbastanza contento di questo genere di missione, anche se, mi avrebbe come sempre costretto ad un fitto dialogo collaborativo con gli altri. Cosa che prediligevo poco.
    Non era indicato un luogo d'incontro presso Suna, di conseguenza mi recai direttamente al porto, in attesa del loro arrivo. Arrivai per primo, e trovai ad aspettarmi un uomo tutto d'un pezzo, che sembrava averne viste di cotte e di crude. Il capitano era vestito in maniera militare, ed il suo volto era ricco di ricordi di guerra, senza considerare il moncherino. Aveva un aspetto duro e taciturno, suo malgrado però, io avevo bisogno di sapere sin da subito. Il capitano non sembrava minimamente propenso alle chiacchiere, ma ciò non mi esentò dall'esperire un tentativo.


    Buongiorno capitano. Sono Ryoshi Okura, uno dei tre shinobi che lei dovrà trasportare. La ringrazio della disponibilità, e già che ci sono sarei interessato a chiederle se negli ultimi mesi ha notato qualcosa di strano in questa tratta. Che ne so, un cambiamento climatico, una maggiore intensità delle onde, un maggior numero di navi accanto alla sua, una qualsiasi cosa.

    Non sapevo cosa cercare, e di conseguenza per il momento qualunque informazione poteva essere utile o inutile. Ad ogni modo, in questo genere di indagini ha senso cercare di ottenerne il più possibile, e fare un filtro solo alla fine. Si tratta sempre di puzzle da dover ricomporre. Meglio avere un pezzo di troppo da lasciare in disparte, che rimanere con un buco. Dubitavo che il capitano potesse effettivamente riferire qualcosa di utile, se mai m'avesse risposto, ma avevo tentato. Una volta arrivati anche i miei compagni d'avventura li avrei salutati presentandomi.


    Ryoshi Okura, è un piacere affrontare con voi quest'indagine. Che dire, si spera di cavarcela in fretta...

    Qualora poi avessi ottenuto una risposta dal capitano l'avrei prontamente girata ai miei compagni. Era mio interesse collaborare oggi, e di conseguenza avrei riferito loro quanto sapevo.


    [ . . . ]



    Dopo il viaggio in nave ci ritrovammo a seguire il caro Kariudo Ryuu. Anch'esso era un omone autoritario. Oltre ad avvisarci riguardo la pericolosità della flora locale ci condusse in una casupola isolata, quasi in mezzo al niente. All'interno vi era una sorta di centro strategico, pieno di rotoli e quelle che sembravano essere delle cartine. Dopodichè, iniziò il briefing. Lasciai parlare l'uomo, il quale sembrava molto interessato a lavarsi le mani dalla faccenda. Cosa ben confermata dalla velocità con la quale lasciò la stanza, assegnandoci alla ragazza subentrata.


    Ebbene, questo è il destino delle missione del mio rango. SI lavora con i novizi, senza particolari indicazioni, e senza chissà quali scopi.

    Finalmente la ragazza disse un qualcosa di utile, l'area nella quale gli incidenti erano avvenuti, la lasciai parlare, poi, ovviamente, iniziai dalle domande sui tasti sbagliati. La ragazza sembrava essere di primo pelo, e facilmente si poteva sperare che si facesse scappare qualche informazione di troppo. Magari è un vulnus della mia coscienza, ma in queste situazioni non credo mai nella totale collaborazione dei locali.


    Mi presento anche a lei, mi chiamo Ryoshi Okura. Mi scuso se le mie domande possono risultare invasive, ma ho, abbiamo, bisogno di sapere il più possibile per venire a capo della questione.
    Innanzitutto, per quale motivo voi Kariudo non potete o volete risolvere la questione ? Per essere così certi di volerne stare fuori è probabile che sappiate o che perlomeno abbiate dei sospetti su cosa stia accadendo.
    In secondo luogo, esistono protezioni o rimedi per proteggersi dalla vegetazione locale ? Tra noi c'è anche uno studente, la missione non dovrebbe risultare particolarmente pericolosa, ma è meglio prevenire che curare.


    La prima domanda era quella che più mi premeva, era necessario inquadrare sin da subito i vari conflitti di interessi o le faccende delicade della zona. Iniziai a tenere gli occhi puntati sulla ragazza, nonchè le orecchie ben aperte, sperando di captare qualche commento del vecchio Kariudo uscito dalla stanza.


    Inoltre, è mai accaduto qualcosa di simile nella storia di questo posto ? Oppure, che ne so, avete nella flora e fauna locale degli organismi che tendono a nutrirsi di ciò che c'è intorno ? Oppure, è stato notato qualcosa di strano rispetto a prima ? Un cambiamento climatico ? Un nuovo arrivo di stranieri ?

    Non avevamo uno straccio di indizio dal quale partire, e dovevamo pian piano costruirne uno. Per il momento volevo limitarmi a fare delle domande, senza alcuna proposta concreta. Il capo del gruppo era indubbiamente il chunin, e non era mia intenzione rubare il posto a nessuno, di conseguenza prima di esprimermi liberamente ne avrei atteso il permesso. Detto ciò, non potevo credere che non ci fossero dei sospetti, o che non avessero alcun indizio. Era necessario che qualcosa iniziasse a venir fuori.
     
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