[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

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  1. - Hohenheim -
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    Verso il Paese dei Demoni
    Paese dei Demoni



    Mentre attraversava il Paese del Vento, il chunin ripensava al suo ultimo fallimento. Era sdraiato con la schiena sul dorso di un’imponente aquila di argilla che planava piano sui venti ascensionali che la calura del deserto sottostante creava in un ciclo infinito. Hohenheim conosceva a menadito quelle zone, e non aveva bisogno di guardare dove stava andando per governare la sua creazione. Del resto, la sua mente era da tutt’altra parte. Stava tornando dal paese del Fuoco, dove avrebbe dovuto infiltrarsi in un’associazione criminale vincendo un torneo di combattimento presso una città disabitata. Pensava che avrebbe avuto vita facile, ma non era andata così… Sebbene non fosse stato sconfitto propriamente, sembrava che il suo avversario avesse colto, più di lui, l’interesse degli spettatori dello scontro e fosse stato scelto al suo posto. Questo purtroppo aveva fatto saltare i piani del chunin bambino e, con essi, anche la sua finestra di opportunità.

    ‘Forse avrei dovuto attingere al potere del Kiseki…oppure la C3?’



    Il bambino continuava ad arrovellarsi su dove avesse sbagliato, quando un falchetto dal villaggio di Suna gli iniziò a svolazzare parallelamente intorno. Hohenheim allungò una mano distrattamente, e quello lasciò cadere un foglietto con l’invito ad una missione. Il chunin si tirò su e lo lesse svogliatamente, ancora pensando allo scontro. Una nave lo stava aspettando per partire verso il paese dei Demoni, se avesse accettato l’incarico.

    ‘Uff….’



    Il chunin si voltò verso il suo zaino e controllò che ci fossero razioni a sufficienza. Quindi si lasciò cadere all’indietro, battendo sul soffice dorso argilloso della sua creazione, mentre questa virava nettamente verso sud, con rotta il porto di Umitempi.

    […]



    Arrivato a destinazione, trovò la barca ed il suo primo compagno di missione ad attenderlo: un genin di Suna che non conosceva. Nelle specifiche della missione era anche rivelata la presenza di una terza persona, sempre di Suna, sebbene uno studente. Questo faceva di lui il ninja più esperto del gruppo, dandogli la posizione di comando.

    ‘Se è stato permesso ad uno studente di venire, il nostro compito non sarà molto gravoso’



    Si presentò al Genin:

    ‘Piacere di conoscerti Ryoshi, io sono Hohenheim. E’ già arrivato il terzo del nostro gruppo? No? Bene, avverto il capitano che partiremo appena saremo al completo.’



    Il capitano era un uomo burbero di carattere e anche di fisico: il paese dei Demoni sembrava un nome appropriato se aveva ridotto un uomo in quelle condizioni. Il chunin fu felice di vedere Ryoshi che si metteva subito all’opera cercando di carpire informazioni: era sinonimo d’iniziativa. Il chunin decise di prenderla con calma: 10 giorni erano lunghi da passare. Innanzi tutto, era importante conoscere il proprio team quindi, essendo tutti a bordo, decise che fosse il caso di fare le dovute introduzioni:

    ‘A quanto pare dovremo restare su questa barca per un po’, quindi cerchiamo di sfruttare il tempo che c’è concesso prima di arrivare sull’isola nel migliore dei modi. Siccome dovrò organizzare il vostro lavoro, è indispensabile che sappia cosa potete e non potete fare, quali sono le vostre abilità, i vostri punti di forza e i vostri punti deboli. Siamo tutti ninja di Suna questo significa che conosco abbastanza bene le tecniche e le abilità che avete imparato al Villaggio’



    Avrebbe quindi lasciato parlare i due shinobi. Hohenheim dava ordini con tono fermo ma gentile, in maniera molto più matura rispetto ai 16 anni che aveva. Inoltre, sfruttando le sue doti di sensitivo, avrebbe saggiato in prima persona la forza dei suoi compagni [Percezione del Chakra][Percezione del Vero].

    Avrebbe condiviso anche lui con il gruppo le sue abilità:

    ‘La mia specialità è il combattimento dalla lunghissima distanza, essendo un manipolatore di argilla esplosiva. Nei Sand Scorpion sono l’esperto di esplorazioni, infiltrazioni e bombe. Spero che la mia età non vi crei alcun problema: sono un veterano di missioni e scontri’



    Per il resto del viaggio il chunin avrebbe organizzato così il suo tempo: la mattina avrebbe dedicato il suo tempo alle creazioni artistiche con l’argilla, ed in particolar modo avrebbe sfruttato la presenza di tutta quell’acqua per allenarsi con costrutti marini di ampie dimensioni: cosa che nel deserto non poteva fare. Avrebbe poi trascorso del tempo con i suoi commilitoni, se questi avessero voluto. La sera, invece, avrebbe cercato di interagire con l’equipaggio, visto che Ryoshi aveva già tentato la fortuna con il capitano. Quello che gli interessava sapere era un po’ di storia e caratteristiche del paese dei Demoni. Il bambino non sapeva nulla di quel paese, e non gli piaceva farsi trovare impreparato.

    […]



    Il comandante Kariudo Ryuu in persona venne ad accoglierli. Una gentilezza che si fermò alle sue prime parole, quando fu chiaro che l’uomo voleva solo sbarazzarsi di quella faccenda il prima possibile. Il chunin passò sopra quel comportamento: c’erano molti motivi che potevano celarsi dietro quel carattere e non tutti erano da condannare. Si concentrò invece sulle informazioni che quello fornì loro nonché si limitò ad osservare l’ambiente.

    ‘Qualcuno potrebbe nascondersi dietro l’angolo ed io a malapena me ne potrei accorgere’



    Si ritrovò a costatare il bambino, leggermente a disagio, sebbene non desse a vederlo ai suoi sottoposti. Il sentiero li portò ad una casetta, piena di rotoli, dove il vero meeting ebbe inizio. Una sequenza di foto fu presentata agli shinobi. Il chunin le osservò mentre ascoltava il capitano prima, e la sua recluta dopo. Entrambi vennero scannerizzati con le sue abilità da sensitivo: non che ce ne fosse bisogno, era solo un’abitudine. Intanto la sua mente aveva già iniziato a scomporre il problema.
    La cronologia delle foto lasciava pensare che l’animale/mostro/persona stesse guadagnando in forza e dimensione con il passare del tempo, misurandosi con avversari sempre più temibili. Questo poteva significare un incremento delle sue capacità o semplicemente che stava acquisendo più confidenza in se stesso. Aver iniziato con i pesci poteva voler dire che quelli fossero gli avversari non solo più facili ma anche i più vicini al suo habitat: non era quindi da escludere che l’essere si nascondesse vicino una fonte d’acqua. Se questa poi si fosse trovata nella foresta, sarebbe stato un vero rompicapo seguire le tracce della cosa che aveva causato le sparizioni. Il fatto che avesse attaccato degli uccelli era anche interessante: normalmente gli uccelli sono in cima alla catena alimentare perché possono sfruttare il vantaggio del volo. Se erano stati bersagliati, voleva dire che anche quell’essere aveva lo stesso vantaggio, oppure che era sufficientemente rapido da prenderli quando erano a terra. Chiaramente tutto questo poteva essere plausibile immaginando una qualche sorta di bestia. Se si fosse trattato di un uomo, allora si sarebbero dovute fare altre supposizioni. Per indirizzare i propri pensieri sulla strada corretta, il chunin osservò che tipi di ferita avevano riportato gli animali. Chiaramente erano stati mangiati, ma il tipo di morso e la sua grandezza avrebbero dato un’idea se si stesse parlando di un uomo o di una bestia. Se non fosse stato chiaro dalle foto, il chunin lo avrebbe chiesto a Kaia. Avrebbe anche chiesto:

    ‘Kaia spiegami una cosa: tra le varie belve che popolano queste terre, una tigre che grado di pericolosità rappresenta? Inoltre ero curioso di sapere la tua idea personale sulla faccenda’



    Era, infatti, interessante capire quali altri animali/mostri l’aggressore poteva essere interessato a cacciare. Il chunin avrebbe aspettato che anche lo studente facesse le sue domande quindi avrebbe detto:

    ‘Molto bene. Se possibile vorrei avere una mappa con tutti i luoghi delle sparizioni e degli attacchi avvenuti: forse riusciamo ad individuare uno schema nelle azioni di questa cosa. Inoltre, le sparizioni sono avvenute più frequentemente di giorno o notte, verso che ora? Con quale intervallo temporale avvengono gli attacchi? Avete raccolto qualche indizio dai luoghi delle sparizioni? ’



    Avrebbe poi continuato:

    ‘Vorrei vedere personalmente con il mio gruppo la scena del crimine più recente, forse riusciremo ad individuare qualcosa di interessante. Altre proposte?’


    Disse rivolto al suo seguito.
     
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