[Gioco]: Il Paese dei Demoni: Kasei

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  1. Lucious
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    Kasei


    II



    Più mi addentro nella folta selva degli orrori e più mi domando perché qualcuno sano di mente possa prendere anche solo in considerazione l'idea di venire a vivere in un posto del genere. Come è cominciato tutto questo? Una scommessa tra amici? profughi disperati ed esiliati pronti a tutto pur di sopravvivere? Una banale dimostrazione di coraggio? Non riesco a darmi pace ne tanto meno una risposta, di certo le risorse per fare una bella flotta e andarsene non gli mancano. A meno che, certo, l'idea di essere indipendenti gli piaccia a tal punto a vivere in una trappola mortale per tutta la loro vita. L'unica cosa che sorprende più della loro testardaggine è la capacità di prendere il tutto con normalità. Perché formiche volanti sputa acido si trovano dappertutto, eh! Ed io pensavo che gli scorpioni giganti del deserto Sunese fossero roba brutta. Se non altro non se la cavano male in cucina, o almeno Kariudo lo ha fatto, non posso certo garantire per gli altri. Posso solo immaginare quante spezie abbia dovuto mescolare per dargli un sapore, con la puzza nauseabonda di polline che c'è qui intorno anche l'acqua sembra avere un sapore diverso. Mi chiedo se dopo qualche mese passato qui la gente c'è l'abbia ancora il senso dell'olfatto. Mi chiedo se avrei qualche speranza contro piante carnivore e formiche volanti, a dirla tutta. Beh, non avrebbero mandato due pezzi grossi con me se non fossero stati in grado di proteggermi, no? Insomma, immagino siano dei pezzi grossi. Altrimenti dubito che gli antidoti di Kariudo basteranno per farcela scampare. Ah, basta con questa negatività, devo concentrarmi sulla missione!


    Un quadrato alla volta, capito, nulla di difficile. Si, insomma, se qualcosa non ci mangia prima di aver finito.



    Mi sono impegnata con tutta me stessa, davvero! ma niente di niente, un capello, un'unghia, una goccia di sangue, un pezzo di vestito strappato... un cavolo di nulla. Corsi di investigazione all'accademia non ne hanno mai fatti, immagino che questa sia il genere di cose che si imparano sul campo, o con l'esperienza. Alla fine i miei allegri maestri hanno trovato tutto senza il mio aiuto, esibendosi in deduzioni degne del migliore degli scout. Tanto valeva mi dicessero di guardare e non fiatare, per quello che valgono le mie abilità. Tutto d'un tratto l'idea di dover combattere una pianta gigante non sembra poi così brutta, qualunque cosa pur di spezzare l'imbarazzante futilità della mia presenza. Se non altro mi ero tenuta da parte una delle polpette di riso, almeno qualcosa da fare c'è l'ho! Mi faccio vicina a Kariudo, con passo lento, dando un'altra occhiata al nido dei piccioncini prima di lanciarle un occhiata complice, sussurrandole all'orecchio.


    Lui com'era, carino?



    Che poi c'è anche da riflettere su questo. Un villaggio sicuro in una terra infestata da animali partoriti dagli incubi di un veterano di guerra, e la tradizione locale è farsi tre ore di camminata soltanto per farsi qualche giro di giostra?! Certo, non mi sorprende che in un posto dove la morte è sempre in agguato la gente cerchi di alleggerire il carico di nervosismo nel migliore dei modi, ma magari prendere una stanza in un ostello farebbe al caso loro. Se gli animali qui fossero un pelino più intelligenti aspetterebbero la fine dell'amplesso per prenderli alla sprovvista, sfiniti, due piccioncini con una fava! Oppure potrebbero fare come fanno all'accademia, nel lugubre e silenzioso sgabuzzino delle scope. Certo, a meno che qui anche le scope cerchino di ammazzarti. Ah beh, spero solo che qui si riesca a cavare un ragno dal buco. Oddio, e se fosse un ragno gigante il mostro fuori dal comune? Cavolo, spero proprio di no...


     
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36 replies since 3/1/2016, 13:10   772 views
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